Cronaca
Al San Raffaele il primo caso di cammino recuperato in un paziente paraplegico
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1 mese fa-
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Redazione
MILANO (ITALPRESS) – Il caso clinico, pubblicato oggi su Med – Cell Press e condotto dal team multidisciplinare del MINE Lab, che vede coinvolti i medici, fisioterapisti e i ricercatori dell‘Irccs Ospedale San Raffaele di Milano e Università Vita-Salute San Raffaele (UniSR) insieme ai bioingegneri della Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa coordinati dal professor Silvestro Micera, descrive l’incredibile recupero di un uomo di 33 anni con una lesione midollare traumatica a livello T11-T12 estesa al cono midollare che ha causato un grave deficit motorio dovuto al danno del sistema nervoso sia centrale che periferico.
I ricercatori, dopo aver impiantato chirurgicamente un neurostimolatore midollare nello spazio epidurale hanno applicato protocolli specifici di stimolazione e riabilitazione, hanno migliorato significativamente forza muscolare, deambulazione e controllo motorio. Questo lavoro si inserisce in un percorso di ricerca avviato con il primo intervento di impianto di un neurostimolatore midollare nel 2023, eseguito dal team di neurochirurghi dell’IRCCS Ospedale San Raffaele, guidato dal professor Pietro Mortini, primario di Neurochirurgia all’IRCCS Ospedale San Raffaele e ordinario di Neurochirurgia all’Università Vita-Salute San Raffaele.
Il percorso è proseguito con la pubblicazione, su Science Translational Medicine nel 2025, dei primi risultati ottenuti su due pazienti impiantati che dimostrano l’efficacia del protocollo innovativo di stimolazione elettrica epidurale nel trattamento delle lesioni del midollo spinale. “Con questo case study abbiamo dimostrato, per la prima volta, l’efficacia della stimolazione elettrica epidurale (Epidural Electrical Stimulation, EES) coadiuvata dalla riabilitazione nel ripristinare le funzioni motorie degli arti inferiori in un paziente affetto da paraplegia a causa di una lesione grave estesa al cono midollare, ovvero la porzione terminale del midollo spinale, consentendogli di raggiungere la stazione eretta e di deambulare per brevi distanze. – spiega il dottor Luigi Albano, neurochirurgo e ricercatore dell’IRCCS Ospedale San Raffaele e primo autore dello studio – Oltre al recupero motorio, la stimolazione ha determinato un miglioramento clinicamente rilevante del dolore neuropatico e della qualità della vita complessiva del paziente”. “I risultati di questo studio – aggiunge il professor Pietro Mortini – offrono nuove speranze ai pazienti con lesioni midollari gravi che hanno vissuto un lungo periodo di immobilità, offrendo la possibilità di recuperi impensabili fino a poco tempo fa grazie all’integrazione della neuromodulazione avanzata e della riabilitazione personalizzata”.
“Proprio per la complessità anatomica e funzionale di questa zona, tali lesioni risultano tra le più difficili da trattare e spesso comportano una combinazione di paraplegia, dolore neuropatico severo e disturbi sfinterici. – spiega il dottor Luigi Albano – Il quadro clinico può variare da paziente a paziente, ma nella maggior parte dei casi si osservano deficit motori e sensitivi gravi e persistenti che impattano profondamente sulla qualità della vita e sull’autonomia. Le opzioni terapeutiche tradizionali sono limitate e si concentrano soprattutto sulla riabilitazione, ma i margini di recupero sono generalmente modesti. È in questo contesto che l’applicazione della stimolazione elettrica epidurale rappresenta un potenziale punto di svolta, aprendo nuove prospettive di trattamento anche per le lesioni più complesse”.
Il protagonista di questo studio è un uomo di 33 anni, colpito quattro anni fa da una grave lesione midollare a livello toracico basso (T11-T12), che gli ha causato una paralisi degli arti inferiori. La lesione, classificata come “incompleta” (grado C secondo la scala ASIA), aveva però compromesso profondamente la sua capacità di movimento. Nonostante due cicli intensivi di riabilitazione eseguiti dopo l’incidente, il paziente non era più in grado di camminare né di stare in piedi. Gli esami avevano anche evidenziato un danno alle radici nervose che collegano il midollo spinale ai muscoli delle gambe (da L4 a S1), segno che, oltre al sistema nervoso centrale, era coinvolto anche quello periferico
Si tratta di una condizione particolarmente difficile da trattare, perché le terapie tradizionali raramente danno risultati quando i circuiti nervosi sono danneggiati a più livelli. Per offrire una nuova possibilità, il paziente è stato incluso nel trial clinico Neuro-SCS-001, che valuta gli effetti della stimolazione elettrica epidurale combinata con un programma di riabilitazione personalizzato. “Abbiamo impiantato un sistema di stimolazione midollare con 32 elettrodi, posizionandolo tra T11 e L1. – spiega il professor Pietro Mortini – La stimolazione, una volta attivata, ha consentito di riaccendere alcuni circuiti nervosi residui, in particolare quelli che controllano i muscoli del tronco e i flessori dell’anca, essenziali per il recupero della postura e della camminata. Dopo una fase iniziale di calibrazione, il paziente ha seguito un programma riabilitativo innovativo che integra esercizi in ambiente di realtà virtuale, utilizzando feedback sensoriali e motori”.
Grazie al programma di riabilitazione innovativa, seguito dai fisioterapisti dell’IRCCS Ospedale San Raffaele, i miglioramenti sono stati sorprendenti: “In soli tre mesi, il paziente ha manifestato un incremento significativo dell’escursione articolare dell’anca, con un conseguente potenziamento della mobilità degli arti inferiori; ha inoltre migliorato il controllo posturale del tronco in posizione seduta, permettendo lo spostamento del baricentro senza perdita di equilibrio; infine, si è osservato un ampliamento dell’angolo di flessione del tronco, riscontrabile esclusivamente con lo stimolatore attivo” commenta il dottor Daniele Emedoli, fisioterapista ricercatore dell’Unità di Riabilitazione Disturbi Neurologici-Cognitivi-Motori dell’IRCCS Ospedale San Raffaele.
Nel tempo, ha gradualmente ridotto il supporto necessario per camminare: da esercizi su tapis roulant con scarico del peso corporeo, è passato a camminare con l’ausilio di un deambulatore e tutori. Alla dimissione, era già in grado di percorrere 58 metri in sei minuti e completare il test dei 10 metri in poco più di 40 secondi. Ma il traguardo più incredibile è arrivato sei mesi dopo l’intervento: ha camminato autonomamente per un chilometro con il solo ausilio del deambulatore e tutori. “Il successo di questo percorso dimostra quanto sia fondamentale il lavoro di squadra tra fisioterapisti, fisiatri, neurologi, neurochirurghi e ingegneri. commenta il dottor Sandro Iannaccone, Direttore del Dipartimento di Riabilitazione dell’IRCCS Ospedale San Raffaele – Solo grazie a una stretta collaborazione e a un approccio multidisciplinare, che integra tecniche avanzate di neuromodulazione con la riabilitazione tecnologica e personalizzata, è stato possibile raggiungere risultati così significativi nel recupero motorio del paziente”.
– foto ufficio stampa San Raffaele –
(ITALPRESS).
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Dramma all’aeroporto di Orio al Serio, un morto in pista: voli sospesi
Pubblicato
3 ore fa-
8 Luglio 2025di
Redazione
BERGAMO (ITALPRESS) – Le operazioni di volo sull’aeroporto di Orio al Serio sono sospese dalle 10.20 a causa di un incidente mortale avvenuto su una via di rullaggio dello scalo.
Le informazioni sono ancor frammentarie, ma Sacbo, la società di gestione aeroportuale dello scalo bergamasco comunica che “le operazioni di volo all’aeroporto di Milano Bergamo sono state sospese alle ore 10:20 am a causa di un inconveniente verificatosi sulla via di rullaggio, le cui cause sono in corso di accertamento da parte delle forze dell’ordine”. Alcuni voli sono deviati su altri scali, altri sono stati cancellati.
-Foto IPA Agency-
(ITALPRESS).
Cronaca
Transizione energetica, CNA Milano supporta le PMI nell’elettrificazione del calore
Pubblicato
3 ore fa-
8 Luglio 2025di
Redazione
MILANO (ITALPRESS) – Le piccole e medie imprese italiane sono chiamate a un ruolo cruciale nella transizione energetica europea, ma spesso si trovano di fronte a barriere strutturali, economiche e informative che ostacolano l’adozione dell’elettrificazione del calore nei processi produttivi. Per questo CNA Milano, con il supporto dell’European Climate Foundation (ECF), ha promosso un progetto articolato in quattro workshop partecipativi svolti a Brescia, Bologna, Pescara e Milano, con la collaborazione delle sedi regionali di CNA Abruzzo, CNA Emilia-Romagna e CNA Lombardia.
Ai workshop hanno partecipato 47 imprese dei settori meccanica, tessile e alimentare, comparti strategici per la manifattura italiana e caratterizzati da un uso intensivo di calore. In particolare, nei settori alimentare e tessile, dove le PMI rappresentano rispettivamente il 61,8% e l’81,9% delle imprese, le temperature di processo si collocano prevalentemente sotto i 150-180°C, rendendole già elettrificabili con le tecnologie attuali. L’evento conclusivo del progetto si terrà il 16 settembre presso l’Auditorium di CNA Nazionale a Roma. L’appuntamento riunirà aziende partecipanti, esperti del settore e rappresentanti delle istituzioni per un dialogo aperto volto a trasferire le istanze raccolte sul territorio a livello politico e strategico. L’iniziativa mira anche a rafforzare le reti tra stakeholder pubblici e privati impegnati nella transizione industriale, nella decarbonizzazione e nella diffusione di pratiche sostenibili.
Secondo il recente rapporto “Elettrificazione del calore industriale: la chiave per un’industria sostenibile e competitiva” a cura di ECCO, think tank italiano dedicato alla transizione energetica e al cambiamento climatico, l’industria è oggi responsabile di circa il 20% delle emissioni di gas serra dell’Unione Europea, e in Italia il 68% del calore di processo industriale è ancora generato da combustibili fossili. Proprio l’elettrificazione del calore viene indicata come la soluzione più competitiva per coniugare decarbonizzazione e sicurezza energetica, in particolare nei processi a bassa temperatura. Lo studio evidenzia che nei processi inferiori agli 80°C, già oggi l’elettrificazione è conveniente, con un potenziale di risparmio entro il 2025 di 1,7 milioni di tonnellate di CO2 e di 0,8 miliardi di metri cubi di gas naturale. Tuttavia, per temperature superiori e per processi che richiedono vapore, rimane meno competitiva almeno fino al 2040, a causa del differenziale di prezzo tra elettricità e gas. I workshop realizzati da CNA Milano sono stati strutturati con un approccio articolato e partecipativo, finalizzato a fornire un quadro chiaro e a stimolare un confronto attivo tra le imprese partecipanti.
Ogni incontro si è sviluppato in tre momenti principali: contesto normativo europeo: un focus per far comprendere alle aziende come la strategia europea sull’elettrificazione del calore sia il risultato di un percorso avviato già da circa un decennio, con implicazioni concrete per i processi produttivi e le politiche industriali. Questa fase ha aiutato le PMI a collocare il loro ruolo e le loro sfide in un quadro normativo e strategico più ampio. Futures & Foresight e tecnologie emergenti: a cura di Nicoletta Boldrini, professionista specializzata in Futures&Foresight e Futures Literacy Advocate, con un focus sulle tecnologie emergenti e sugli scenari futuri legati alla transizione energetica. Boldrini ha accompagnato le imprese in una riflessione sulle opportunità innovative e i trend tecnologici destinati a trasformare i settori manifatturieri. Esperienze con il metodo dei “Tre Orizzonti”: un laboratorio esperienziale volto a raccogliere direttamente dalle imprese testimonianze, percezioni e indicazioni su ostacoli e opportunità nell’elettrificazione del calore. Questo metodo di Futures & Foresight ha permesso di esplorare possibili futuri preferibili, stimolando un confronto propositivo e collaborativo tra gli imprenditori, con l’obiettivo di individuare strategie condivise per la transizione energetica. Tra le principali criticità emerse figurano la difficoltà di accesso alle tecnologie elettriche, il peso dei costi energetici e la necessità di maggiore chiarezza normativa e supporto formativo.
Il tema si inserisce in un quadro europeo che vede la decarbonizzazione e l’elettrificazione come pilastri strategici: il recente Rapporto Draghi “A Competitiveness Strategy” sottolinea la necessità di infrastrutture adeguate e misure di sostegno per i settori ad alta intensità energetica, mentre il Clean Industrial Deal della Commissione Europea punta a mobilitare oltre 100 miliardi di euro per sostenere la produzione pulita e ridurre i costi dell’energia. Senza un deciso potenziamento della rete elettrica e una semplificazione normativa, tuttavia, molte PMI rischiano di restare escluse da questa transizione.
“Abbiamo ascoltato le imprese con l’obiettivo di portare la loro voce dentro il dibattito politico e strategico su una transizione energetica che non può prescindere dalla realtà concreta delle PMI – dichiara Matteo Reale, Presidente di CNA Milano -. Serve un confronto costruttivo e pragmatico tra chi produce valore sul territorio e chi definisce le politiche industriali del futuro”. “L’elettrificazione del calore non è soltanto una sfida tecnologica: è una delle leve possibili per ripensare gli ambienti produttivi e aziendali in chiave più sostenibile” – osserva Nicoletta Boldrini, professionista specializzata in Futures & Foresight. “Con questo progetto abbiamo cercato di andare oltre l’analisi delle criticità, aprendo uno spazio di riflessione condivisa capace di generare visioni orientate al futuro industriale del Paese, nella direzione di una transizione energetica consapevole e condivisa”.
– foto ufficio stampa CNA Milano –
(ITALPRESS).
Cronaca
Maltempo, oltre 250 interventi dei Vigili del Fuoco in Lombardia e Friuli Venezia Giulia
Pubblicato
3 ore fa-
8 Luglio 2025di
Redazione
ROMA (ITALPRESS) – Dalla tarda sera di ieri intense piogge hanno coinvolto gran parte della Lombardia, in particolare le province di Bergamo, Como e Varese: oltre 200 gli interventi effettuati dai vigili del fuoco per allagamenti, danni d’acqua e alberi pericolanti. Situazione meteo in miglioramento.
Notte impegnativa anche per i vigili del fuoco del Friuli Venezia Giulia, tra le ore 20 di ieri sera e le 7 di questa mattina hanno eseguito più di 50 di interventi tecnici di soccorso legati al maltempo che ha interessato le province di Udine e Pordenone: allagamenti, alberi e rami caduti o pericolanti. Nel pomeriggio di ieri una tromba d’aria ha colpito il perugino, soprattutto alcune aree del comune di Gualdo Cattaneo: squadre intervenute principalmente per alberi caduti, pali e cartelloni divelti e danni alle coperture degli edifici: effettuati 60 interventi.
Le operazioni di soccorso sono tuttora in corso e proseguiranno per tutta la giornata, al fine di garantire la messa in sicurezza delle zone colpite e ripristinare le normali condizioni di viabilità e sicurezza.
-Foto account X Vigili del Fuoco-
(ITALPRESS).


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