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Cronaca

Brambilla “La legge sui reati contro gli animali una riforma epocale”

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ROMA (ITALPRESS) – Una stretta contro ogni forma di violenza sugli animali. Michela Brambilla, presidente della commissione parlamentare per l’Infanzia e l’Adolescenza e deputata di Noi moderati, ha illustrato in un’intervista a Claudio Brachino, per la rubrica Primo Piano dell’agenzia Italpress, i contenuti della legge che porta il suo nome in merito ai delitti contro gli animali. L’Aula del Senato ha approvato il 29 maggio in via
definitiva il disegno di legge “recante modifiche al codice penale, al codice di procedura penale e altre disposizioni per l’integrazione e l’armonizzazione della disciplina in materia di
reati contro gli animali”.
La legge viene definita da Brambilla “una riforma epocale che l’Italia attendeva da 21 anni: finalmente lo status degli animali nel nostro paese è cambiato. In questi decenni i crimini ai danni dei nostri piccoli amici si sono moltiplicati e l’impunità regnava, personaggi socialmente pericolosi erano certi che non gli sarebbe successo niente e continuavano a perpetrare le loro azioni: tanti animali hanno passato la loro vita in mezzo ai maltrattamenti anche dentro le mura domestiche senza potersi difendere. Ci sono anche tutte quelle creature sfruttate negli spettacoli, nei circhi o comunque in contesti in cui l’uomo li fa soffrire per il proprio tornaconto economico”.
Venendo alle pene, spiega la deputata di Noi Moderati, “l’uccisione di un animale con crudeltà può comportare quattro anni di carcere e 60 mila euro di multa, più l’aggravante di un terzo della pena se il fatto è commesso dinanzi a un minore o diffuso sul web; in questi casi non c’è patteggiamento che tenga. Il maltrattamento semplice porta invece a due anni di reclusione e 30 mila euro di multa, così come le manifestazioni vietate; per i combattimenti ci sono quattro anni di carcere e 160 mila euro di multa, con pene sia per chi organizza che per chi assiste; prima era un reato perseguibile su querela, adesso invece lo è anche d’ufficio – prosegue Brambilla -. C’è una stretta pesante anche sull’abbandono di animali, che se avviene nei pressi di una strada vede la pena aumentare: se poi da tale abbandono deriva un incidente con conseguenze mortali gli anni di carcere sono sette, perchè si prefigura l’omicidio stradale. Anche il traffico di cuccioli viene sanzionato con un anno e mezzo di carcere: a chi è dedito a queste attività verranno applicate le misure antimafia”.
La peculiarità della legge, aggiunge, è il fatto di vedere gli animali “come esseri senzienti e soggetti portatori di diritti: non vale solo per gli animali domestici, ma per tutti: voglio ringraziare chi ha contribuito alla stesura della legge, ma voglio anche lanciare un messaggio a quella parte di opposizione che ha provato a contrastarmi. Questa è una battaglia di civiltà, così come quelle su ambiente e bambini: in questi casi l’arco parlamentare dovrebbe sempre essere unito, mentre io ho ricevuto una serie di attacchi incredibili che comunque non hanno portato al risultato che sperava l’opposizione. Mentre erano al governo potevano fare una legge come quella che ho promosso io: a parole dicono di essere filo-animalisti, nella realtà contrastano una legge che dà agli animali lo status di esseri finalmente senzienti; è qualcosa che non capisco, ma su cui non voglio perdere tempo. Non sono riusciti a fermarmi perchè non è possibile fermare il cambiamento – spiega la deputata -. Nella legge è prevista anche l’organizzazione di giornate dedicate all’impianto di microchip per i cani: chi non l’ha ancora fatto potrà rimediare senza essere sanzionato”.
“La mia battaglia va comunque avanti, ora dobbiamo cristallizzare il fatto che gli animali siano membri delle nostre famiglie: in questo senso ci vuole un sistema veterinario adeguato, il mio impegno è abbassare l’Iva sulle prestazioni veterinarie rispetto al 22% attuale”, conclude Brambilla.

– Foto Italpress –

(ITALPRESS).

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Cronaca

Cina, industria dei macchinari in forte crescita nel 14esimo Piano quinquennale

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PECHINO (CINA) (XINHUA/ITALPRESS) – L’industria meccanica della Cina ha registrato progressi sostanziali in termini di scala industriale, commercio estero e innovazione nel periodo del 14esimo Piano quinquennale (2021-2025), secondo dati pubblicati lunedì dalla Federazione cinese dell’industria meccanica.

Il numero di imprese che producono macchinari, con dimensioni al di sopra di quella designata, è aumentato da 92.000 alla fine del 2020 a 137.000 alla fine di ottobre 2025.

In termini di scala industriale, il valore aggiunto del settore è cresciuto a un tasso medio annuo del 7,1% dal 2021. Da gennaio a ottobre di quest’anno, il commercio estero totale dei prodotti legati ai macchinari ha raggiunto 1.030 miliardi di dollari, in aumento del 7,6% su base annua, con il valore annuo di importazioni ed esportazioni che dovrebbe stabilire un massimo record.

Facendo leva sulla crescita dei cluster industriali, il settore conta ora 13 imprese classificate tra i primi 50 produttori mondiali di macchinari per le costruzioni.

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Guardando al prossimo piano quinquennale, Xu Niansha, presidente della federazione, ha affermato che l’industria si concentrerà sul rafforzamento della resilienza e della sicurezza delle catene industriali e di approvvigionamento, sull’accelerazione dello sviluppo di nuove forze produttive di qualità e sulla promozione di una trasformazione intelligente, verde e integrata.
(ITALPRESS).
-Foto Xinhua-

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Cronaca

La Voce Pavese – Addio a Maria Forni, voce della cultura lomellina

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Mortara e la Lomellina salutano Maria Forni, storica, divulgatrice e dirigente scolastica di primo piano, scomparsa sabato all’età di 85 anni nella sua abitazione di contrada Loreto. Figura autorevole e amatissima, ha incarnato per decenni la passione per la conoscenza e la trasmissione del sapere, diventando un punto di riferimento culturale ben oltre i confini cittadini.

Ex preside del liceo scientifico Taramelli di Pavia e dell’istituto superiore Omodeo di Mortara, Maria Forni ha insegnato anche al liceo classico Cairoli di Vigevano. Alla carriera scolastica ha affiancato un’intensa attività divulgativa: le sue conferenze di carattere storico, letterario e linguistico richiamavano sempre un pubblico numeroso, conquistato dalla capacità di passare con naturalezza dai grandi autori della letteratura alle più sottili sfumature del dialetto lomellino, con rigore ma anche con grande chiarezza.

L’ultima presentazione risale a un mese fa nella biblioteca civica Pezza, spazio culturale per lei speciale e familiare, dove fino a un anno fa ha presieduto l’associazione Amicivico17. In ambito familiare proveniva da una nota famiglia lomellina, ma aveva sempre rivendicato con fermezza una posizione autonoma sul piano civile e politico.

Lascia la figlia Francesca Baletti, il genero Tommaso e i nipoti Tancredi e Dionigi. Profondo il cordoglio del mondo della scuola: l’istituto Omodeo ne ricorda la gentilezza d’animo, l’intelligenza e la lungimiranza. Parole di stima anche dal pianista Alessandro Marangoni e dalla regista Marta Comeglio. Iscritta all’Anpi di Mortara, è ricordata per l’impegno antifascista e per i valori democratici. Una perdita che lascia un segno profondo nel tessuto culturale e civile della Lomellina.

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Cina, a novembre tasso di disoccupazione nelle città al 5,1%

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PECHINO (CINA) (XINHUA/ITALPRESS) – Il mercato cinese del lavoro è rimasto complessivamente stabile, con il tasso di disoccupazione urbana rilevato che si è mantenuto stabile al 5,1% a novembre, hanno mostrato lunedì i dati ufficiali.

Nei primi 11 mesi dell’anno, tale tasso si è attestato in media al 5,2%, ha riferito l’Ufficio Nazionale di Statistica (NBS).

Le condizioni occupazionali dei gruppi chiave sono rimaste anch’esse solide. A novembre, il tasso di disoccupazione tra i lavoratori rurali migranti si è attestato al 4,4%, inferiore alla media nazionale.

L’economia cinese è rimasta nel complesso stabile a novembre, ha dichiarato il portavoce dell’NBS Fu Linghui nel corso di una conferenza stampa, aggiungendo che il Paese lavorerà per garantire uno sviluppo stabile dell’occupazione, delle imprese, dei mercati e delle aspettative.

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La Cina ha fissato un obiettivo per il tasso di disoccupazione urbana rilevato intorno al 5,5% per il 2025, e mira a creare oltre 12 milioni di nuovi posti di lavoro urbani entro l’anno.
(ITALPRESS).
-Foto Xinhua-

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