Cronaca
SENSIA, UNA FIERA VINTAGE CHE EVOLVE E PIACE AI GIOVANI
Pubblicato
3 settimane fa-
di
Redazione
di Emanuele Bottiroli
Una volta ogni tanto, una verità va scritta da tutti. E non perché lo imponga il dovere d’ufficio, ma perché negarla sarebbe un torto alla realtà e anche a una comunità che, nonostante tutto, ha saputo rialzare la testa per intraprendere un percorso. La 641ª edizione della Fiera dell’Ascensione, che si è conclusa ieri sera, 2 giugno, non è stata soltanto la “solita” fiera. E nemmeno il “solito” successo della domenica. È stata qualcos’altro. Qualcosa di più profondo, che ha a che fare con l’identità, con l’innovazione, con un cambio di passo culturale e generazionale.

Il merito è di una regia silenziosa ma determinata. Da una parte la sindaca Paola Garlaschelli, che continua a imprimere una linea di governo innovativa e visionaria, specie sul tema dei giovani e della cultura. Dall’altra, l’assessore al Commercio, Maria Cristina Malvicini, da sempre la più sottovalutata della Giunta, che quest’anno si è superata. Con coraggio, ha rotto un paradigma. Ha smontato l’idea stanca di una fiera buona solo per le bancarelle e i soliti noti. Insieme a FiereIn, l’ha fatta rinascere: meno sagra, più evento d’intrattenimento e di comunità. Meno polvere, più identità. Meno nostalgia, più futuro.

Basta guardare le foto. Basta osservare i volti, i dettagli, guardare il quadro e non la cornice. Questa volta non erano solo le famiglie, i nonni con i nipoti o i buongustai alla ricerca della specialità. C’erano i ragazzi, c’era la generazione digitale. Se fino a pochi anni fa i giovani rappresentavano appena il 30% del pubblico (luna park escluso), quest’anno sono stati oltre il 50%. Un’inversione clamorosa. Il segno che la fiera ha saputo parlare la lingua dei ventenni, senza tradire la propria anima popolare e agricola. La Sensia, da fiera “vecchia”, è diventata una fiera “vintage”. E quindi irresistibilmente contemporanea. Persino nella nuova Fiera Agricola di piazzale Fermi, realizzata attraverso il coordinamento del consigliere comunale Giuseppe Carbone, si respirava un’aria diversa. Tutto questo in un contesto in cui tanti eventi popolari in Lombardia hanno perso smalto o, addirittura, non si organizzano più per via di penuria di risorse, nuove normative più restrittive e incapacità di attualizzare format antichi. Chi rimpiange il passato è perduto, perché la prima capacità di chi organizza manifestazione dev’essere sempre quella di saper leggere i mutamenti. Facile a dirsi, difficile a farsi.

Il risultato della Sensia nel suo insieme è stata frutto di una cabina di regia condivisa, che ha saputo fare molto con poco. Perché – altra verità da non occultare – questa è stata un’edizione con molte meno risorse rispetto al passato. Eppure l’area standistica, le bancarelle, la fiera agricola, le scuole, il volontariato, le associazioni, gli eventi culturali e musicali hanno funzionato. Un successo costruito sulla sinergia, non sull’inerzia.

Emblematica, in questo senso, è stata anche un’altra operazione spesso sottovalutata ma decisiva: la pavimentazione del cortile dell’ex Caserma di Cavalleria. Un’opera realizzata pochi anni fa grazie alla sinergia con l’assessore regionale Elena Lucchini, che ha restituito a Voghera quella che oggi è compiutamente diventata la piazza che non c’era. Uno spazio urbano oggi vivo, attraversato, utilizzato. Non solo il simbolo del rilancio della Sensia, ma anche il segno tangibile di una città che sta cambiando pelle. La Voghera “città della casalinga” è tornata community.
E a chiudere questo racconto che ha il sapore della riscossa, lo spettacolo mozzafiato dei fuochi d’artificio in musica di domenica sera: un’esplosione di luce, colore e armonia che ha illuminato il cielo e scaldato il cuore di migliaia di vogheresi e non solo. Una vera e propria coreografia urbana che resterà impressa nella memoria. Così come resterà nella memoria il suggestivo concerto del 2 giugno al Teatro Valentino Garavani, dove la Polifonica “Angelo Gavina” ha celebrato la Repubblica con un evento che ha unito musica, passione e senso civico.

E infine, un altro segnale. Anche la serata by Radio 105, andata in scena proprio ieri sera nell’area eventi della Sensia – rimasta un giorno in più rispetto alle bancarelle – è stata vissuta e partecipata da un pubblico giovane, numeroso e coinvolto. Un esperimento riuscito che racconta di come anche la musica dance, l’intrattenimento serale, possano trovare un senso e un pubblico in uno spazio cittadino rigenerato. La Sensia quest’anno, per via della festività del 2 giugno, è durata un giorno in più e ha funzionato, l’area standistica e il palco all’interno dell’ex Caserma hanno trainato anche da soli. Un ultimo decisivo indizio che la Sensia non è più solo un appuntamento di tradizione, ma una piattaforma di futuro.

Non è stato solo un successo. È stato un passaggio di testimone. Da una fiera che era – e rischiava di restare – memoria, a una fiera che è visione. Da una città che spesso si guardava allo specchio con rassegnazione, a una comunità che oggi ha voglia di guardare avanti. Con orgoglio. Anche questo è un piccolo e rivoluzionario atto politico.

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Cronaca
Nato, Crosetto “Giornata storica, da Italia ruolo attivo e responsabile”
Pubblicato
7 ore fa-
25 Giugno 2025di
Redazione
ROMA (ITALPRESS) – “Oggi è stata una giornata storica e molto importante per la difesa e la sicurezza di tutti i Paesi membri dell’Alleanza Atlantica. Insieme a tutti i nostri Alleati, legati da un Patto che ci difende e ci protegge dal 1949 e che, negli ultimi anni, si è allargato a Paesi fino a ieri neutrali, abbiamo riaffermato il valore strategico dell’Alleanza. Si tratta di un presidio essenziale e cruciale per la sicurezza, la libertà e la stabilità dello spazio europeo come atlantico”. Così su X il ministro della Difesa Guido Crosetto.
“In un contesto internazionale segnato da minacce crescenti – dalla guerra in Ucraina al terrorismo, dalla sicurezza energetica alla difesa delle infrastrutture critiche – l’Italia rinnova e testimonia il suo impegno per una NATO più forte, più coesa e pronta ad affrontare le sfide del presente e del futuro. La NATO, oggi, è molto più che una semplice alleanza militare: è una comunità di valori, una garanzia concreta di sicurezza e pace che, nel suo sviluppo e nel suo allargamento, può aiutare l’intero mondo – conclude Crosetto -. L’Italia continuerà a svolgere un ruolo attivo e responsabile, per rafforzarla e per renderla sempre più capace di proteggere i cittadini dei Paesi membri e promuovere la stabilità, la sicurezza e la pace nel mondo. Ora, più che mai, serve unità, responsabilità e visione strategica. E’ essenziale difendere la pace oggi per garantire la sicurezza domani”.
– Foto IPA Agency –
(ITALPRESS).
Cronaca
Nuova ricerca sulle città, Bologna rappresenta “l’equilibrio ideale”
Pubblicato
7 ore fa-
25 Giugno 2025di
Redazione
ROMA (ITALPRESS) – E’ stata presentata a Roma, presso l’Istituto della Enciclopedia Italiana Treccani, la ricerca “L’Italia e la sua reputazione – Le Città”, realizzata da italiadecide in collaborazione con Intesa Sanpaolo: al centro le città italiane e l’analisi di come contribuiscono alla reputazione del Paese seguendo un approccio originale nelle finalità e nella metodologia. L’obiettivo è misurare il valore sociale percepito delle città, come leva per attrattività economica, turistica e culturale. Lo studio rientra in un progetto pluriennale sulla reputazione internazionale dell’Italia in settori di particolare rilevanza per la sua competitività come l’università, il turismo e la giustizia civile.
La ricerca, realizzata insieme a Makno, si divide in due parti. La prima confronta le più significative classifiche internazionali sulle città evidenziandone le criticità legate ad approcci poco trasparenti e definizioni ambigue, all’utilizzo degli stessi indicatori per misurare realtà differenti, e al peso eccessivo della notorietà che sconfina negli stereotipi; la seconda analizza i risultati di una survey web nazionale condotta su un campione di 1.200 cittadini di Bari, Bergamo, Bologna, Genova, Roma, Milano, Napoli, Palermo, Torino e Verona e è focalizzata sulle percezioni sociali.
Tra le città risultano preferite quelle di medie dimensioni: Bologna rappresenta l’equilibrio ideale tra qualità della vita e reputazione produttiva, seguita da Verona e Bergamo, per sicurezza, servizi e sostenibilità ambientale. Milano primeggia per lavoro, cultura e tecnologia, ma è percepita come la più cara economicamente e meno vivibile. Con una reputazione più fragile, invece, Palermo, Napoli e Roma soffrono per le percezioni negative legate a sicurezza, trasporti e servizi pubblici, nonostante punteggi elevati in relazioni sociali, accoglienza e cultura.
Una particolare attenzione rispetto ai temi delle città proviene dalla componente femminile del campione, più sensibile e critica riguardo a salute, sicurezza e ambiente, percepiti come elementi concreti che incidono direttamente sulla qualità della vita quotidiana e rendendola più sostenibile.
Lo studio ha individuato 15 fattori reputazionali, raggruppati in 5 macro-ambiti: sicurezza, qualità ambientale, infrastrutture e servizi, valori economici, vivacità sociale. Tra i fattori chiave emergono in particolar modo salute e sicurezza (sotto la sufficienza in molte metropoli), pulizia urbana (soprattutto critica al Sud), accessibilità e qualità delle infrastrutture.
La ricerca suggerisce infine alcune linee di azione per operatori pubblici e privati per migliore le città e la loro reputazione, in particolare: bilanciare e rendere sinergici obiettivi e interventi in materia di ambiente, inclusione sociale e qualità della vita con innovazione, economia e infrastrutture; affrontare il gap reputazionale, tra la percezione di coloro che vivono la città, abitualmente o temporaneamente, e l’immagine proiettata verso l’esterno; investire in narrazioni territoriali differenziate, che valorizzino le eccellenze locali senza omologare le identità urbane.
“Intesa Sanpaolo sostiene sin dal suo inizio le ricerche che italiadecide ha deciso di sviluppare sulla reputazione dell’Italia in diversi ambiti, dalla giustizia all’università. Oggi presentiamo quella sulle città – ha detto Matteo Fabiani, Executive Director Media and Associations Relations di Intesa Sanpaolo, nel corso della presentazione della ricerca -. Per un grande Gruppo presente in tutti i territori che è di fatto l’architrave dell’economia del Paese avere uno strumento che consente di analizzare le modalità in base viene valutata e classificata la reputazione di alcuni fattori chiave è fondamentale per un’analisi economica e sociale di quello che accade nel nostro Paese e allo stesso tempo di quello che facciamo come Banca”.
Italiadecide, in collaborazione con Intesa Sanpaolo, ha avviato a partire dal 2018 una ricerca pluriennale su “La reputazione dell’Italia” per verificare l’appropriatezza del posizionamento del Paese nei diversi settori quale emerge dai principali ranking internazionali. Il progetto nasce dalla consapevolezza che la reputazione è un fattore determinante per un Paese nell’ottica di attrarre e trattenere le risorse, i talenti e gli investimenti indispensabili a una crescita sostenibile nel tempo e si propone di verificare le modalità con cui viene misurata, per sfatare falsi miti e pregiudizi nelle rappresentazioni dell’Italia nei ranking internazionali.
“Il declino delle città non esiste. Le città sono un luogo strategico e centrale, dove la gente vuole vivere”, ha sottolineato Anna Finocchiaro, Presidente di italiadecide.
“Questa nostra ricerca, piuttosto che giovarsi dei criteri di valutazione tradizionali, adoperati dalle classifiche internazionali, ha affrontato la questione dal punto di vista del percepito sociale. Da questa ricerca vengono fuori indicazioni particolarmente interessanti. Le cittadine più critiche sono le donne, che sono più attente a questa idea di città sana. Un altro spunto – ha aggiunto – è che la reputazione della città deriva dall’equilibrio tra diversi fattori. Le città con forte successo combinano in modo equilibrato tutti i fattori analizzati”.
“Le città sono da due anni il tema di riflessione costante di italiadecide – ha ribadito Finocchiaro -. La città è non solo il luogo di relazioni sociali, culturali ed economiche, ma anche il luogo sul quale precipitano i cambiamenti del mondo. Sono un luogo necessario da studiare”.
– foto spf/Italpress –
(ITALPRESS).
Cronaca
Confindustria premia Bayer Pharma Italia per l’impegno nella formazione
Pubblicato
7 ore fa-
25 Giugno 2025di
Redazione
ROMA (ITALPRESS) – Bayer Pharma Italia ha ricevuto la menzione speciale “Formare per innovare” nell’ambito del premio “Imprese per Innovazione”, giunto alla quindicesima edizione e assegnato da Confindustria nella sala Pininfarina della sua sede a Roma. L’azienda aderisce a Fondimpresa dal 2003 ed è impegnata costantemente nello sviluppo delle competenze dei propri dipendenti. A ritirare il riconoscimento, Arianna Gregis, Head Pharmaceuticals di Bayer Italia.
L’azienda ha intrapreso un nuovo modello organizzativo e innovativo basato sulla “Dynamic Shared Ownership (DSO)” finalizzato a sviluppare competenze che consentano alle persone di rispondere in tempi rapidi e in maniera efficiente alle richieste degli stakeholder. La formazione e l’acquisizione di tali competenze in questo ambito risulta essere fondamentale perchè basata sulla leadership diffusa, accountability, spirito imprenditoriale, inclusione, collaborazione, cultura del feedback, sfide necessarie per un contesto in continuo cambiamento.
“E’ un onore per Bayer Italia ricevere questo riconoscimento per la formazione – ha commentato la dottoressa Gregis -. Per noi innovare non significa solo abbracciare nuove tecnologie, ma anche puntare sulle persone, che con la voglia di mettersi in gioco possono fare la differenza per impattare nel mondo della salute. Il team pharma di Bayer Italia è stato scelto come frontrunner per un nuovo modello organizzativo, chiamato Dynamic Shared Ownership. Significa – ha spiegato – abbattere i silos delle gerarchie e poter mettere a disposizione le competenze delle persone in team imprenditoriali agili. Bayer Italia ha nel DNA l’innovazione. Non possiamo pensare di portare l’innovazione nella vita delle persone senza mettersi in gioco e guardare come noi lavoriamo insieme per ottenere questi risultati. Il risultato più importante che condividiamo oggi è quello di riuscire a liberare la nostra energia nel creare valore. Abbiamo chiesto al mercato esterno come siamo visti, ed è bello condividere che la nostra solidità e scientificità viene accompagnata da un’immagine di innovazione e proiezione verso il futuro”, ha concluso Gregis.
-news in collaborazione con Bayer –
-foto spf/Italpress-
(ITALPRESS).


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