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Cronaca

Forum Erion, all’Europa serve un mercato unico dei rifiuti

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ROMA (ITALPRESS) – In vista dell’avvio dei lavori sul Circular Economy Act, si è svolto oggi a Roma il “Forum Erion sui modelli circolari per la crescita”, evento organizzato dal Sistema multi-consortile di Responsabilità Estesa del Produttore, che ha riunito istituzioni, imprese e stakeholder del settore, per discutere il ruolo strategico dell’economia circolare nel quadro che sarà presto delineato dalla Commissione Europea.
A seguito del lancio del Clean Industrial Deal e del Net Zero Industry Act, il Forum organizzato da Erion ha voluto rappresentare un’occasione di discussione tra attori pubblici e privati: non solo un bilancio dell’esistente, ma un confronto propositivo. Cosa suggeriamo oggi alla Commissione Europea? Quali priorità mettere al centro delle nuove policy industriali e ambientali?
“La circolarità non può più essere vista soltanto come un obiettivo ambientale – ha sottolineato Danilo Bonato, Direttore Sviluppo Strategico e Relazioni Istituzionali di Erion -. Va intesa come asset industriale strategico per rafforzare l’autonomia produttiva europea, creare nuova occupazione e accelerare la decarbonizzazione. Operiamo in un quadro normativo troppo frammentato e complesso, che scoraggia le imprese e ostacola la circolazione dei rifiuti da cui ricavare Materie Prime Critiche”.
I dati parlano chiaro: l’Italia è al vertice dell’economia circolare in Europa e con un tasso di utilizzo circolare dei materiali al 20,8% (contro l’11,8% della media UE) supera Paesi come Francia (17,6%), Germania (13,9%) e Spagna (8,5%). Dal 2010, l’Italia ha guadagnato 5 posizioni nella classifica europea della circolarità, posizionandosi tra i migliori 27 Paesi UE. Eppure, a fronte di questi risultati, l’industria italiana fatica a tradurre questa leadership in sviluppo economico e industriale concreto.
Un paradosso su cui Erion ha voluto puntare i riflettori, proponendo 5 leve strategiche da rafforzare per colmare il gap. Sviluppare una politica di filiera integrata per la gestione dei rifiuti: è necessario costruire un ecosistema connesso, che superi l’attuale approccio frammentato in cui ogni attore opera in modo indipendente, per adottare un modello di filiera che assicuri all’industria del riciclo un flusso adeguato di prodotti a fine vita da trasformare in materie prime e un efficiente mercato di sbocco per queste ultime.
Implementare un mercato unico dei rifiuti; serve armonizzare le normative europee per facilitare la circolazione dei rifiuti e dei materiali riciclati tra Paesi UE, ridurre i costi e favorire lo sviluppo di una filiera industriale competitiva a livello sovranazionale. Inoltre, è necessario migliorare l’architettura normativa dell’end of waste, ampliandone il raggio d’azione e omogeneizzandone l’applicazione negli Stati Membri.
Costruire modelli di raccolta efficienti ed armonizzati: è fondamentale uniformare i sistemi di raccolta dei rifiuti, adottando le migliori pratiche e investendo in infrastrutture moderne per garantire quantità e qualità elevate di materiali da riciclare.
Valorizzare le competenze dei sistemi EPR: i sistemi di Responsabilità Estesa del Produttore hanno una approfondita conoscenza dei processi delle filiere di competenza e comprendono le problematiche degli attori coinvolti, potendo così facilitare una gestione integrata ed efficace dei prodotti a fine utilizzo, con particolare attenzione al riciclo di Materie Prime Strategiche.
Incrementare la cultura dell’economia circolare: per far funzionare bene il sistema del riciclo, è essenziale un cambiamento culturale rilevante. Serve investire per educare cittadini e imprese sull’importanza del riciclo, promuovendo comportamenti sostenibili attraverso campagne informative incisive e progetti di formazione innovativi.
Come sottolineato nel corso dell’evento, l’economia circolare non è solo una risposta all’emergenza climatica, ma anche una leva per la competitività europea, per la creazione di nuovi posti di lavoro nel comparto, che ha registrato un calo del -7% rispetto al 2019 e per la riduzione della dipendenza da Materie Prime Critiche provenienti da Paesi terzi. In Italia, questa dipendenza è ancora elevata: 48% nel 2023, più del doppio della media europea (22%).
Il Forum ha preso il via con la presentazione del Bilancio di sostenibilità 2024 di Erion, da parte di Andrea Fluttero, Presidente Erion e Luca Campadello, Innovation Manager di Erion.
Danilo Bonato, Direttore Sviluppo Strategico e Relazioni Istituzionali di Erion, ha invece dato il via al dibattito sul quadro di riferimento dei modelli di economia circolare per sostenerne la crescita, a cui hanno partecipato Antonio Misiani, Responsabile Economia e Finanze, Imprese e Infrastrutture PD, Massimiliano Salini, Membro del Parlamento Europeo, Leonardo Salvemini, Avvocato e Professore di Diritto amministrativo e ambientale, Paolo Casalino, Direttore Generale Politica Industriale MIMIT, Edoardo Croci, Professore Economia Ambientale Università Bocconi, Laura D’Aprile, Capo Dipartimento MASE e Marco Ravazzolo, Environment, Energy and Mobility Policy Director Confindustria.
“Abbiamo tanti passi da fare e dobbiamo accelerare il processo – afferma Antonio Misiani, Responsabile Economia e Finanze, Imprese e Infrastrutture del PD -. In primo luogo, abbiamo bisogno di politica industriale verde per aiutare tutte quelle imprese che hanno deciso di investire sull’economia circolare con incentivi fiscali, modulazione dell’eco contributo ecc. Importante poi anche ottenere una vera semplificazione delle normative e maggiore certezza del diritto, perchè le aziende devono avere certezza di operare nel giusto senza incorrere in controindicazioni legali tra chi fa impresa e chi fa le leggi. E poi bisogna investire sulla formazione delle nuove competenze perchè la domanda e offerta di lavoro passa anche attraverso l’economia circolare”.

– foto ufficio stampa Erion –
(ITALPRESS).

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McDonald’s, arrivano le nuove ricette McChicken Creation

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MILANO (ITALPRESS) – McDonald’s propone le nuove McChicken Creation, le ricette ideate in collaborazione con GialloZafferano, e ispirate al McChicken originale. Saranno disponibili negli oltre 760 ristoranti McDonald’s fino al 19 agosto.
Le nuove ricette McChicken Creation quest’anno si arricchiscono di tre ingredienti DOP e IGP: il Provolone Valpadana DOP, che torna nei menu McDonald’s, il Cappero delle Isole Eolie DOP e i Peperoni di Senise IGP che vi entrano per la prima volta, come tocco in più nella maionese e nella salsa dei nuovi panini.
“Siamo orgogliosi di presentare la settima edizione delle McChicken Creation, un’iniziativa che rafforza il nostro impegno a sostegno della filiera agroalimentare italiana – afferma Giorgia Favaro, Amministratrice Delegata di McDonald’s Italia – Grazie alla collaborazione con GialloZafferano, Fondazione Qualivita e i Consorzi di tutela, integriamo nella nostra offerta ai clienti ingredienti DOP e IGP, rendendoli accessibili a un pubblico sempre più ampio. Da oltre 15 anni lavoriamo in questa direzione con l’obiettivo di valorizzare materie prime di qualità e supportare i produttori locali”.
“La collaborazione tra GialloZafferano e McDonald’s, che festeggia la sua settima edizione, rappresenta un percorso sinergico solido che ha l’obiettivo di raccontare l’italianità in chiave innovativa – sottolinea Andrea Santagata, Amministratore delegato Mondadori Media – E’ un progetto che coniuga gusto, accessibilità e innovazione, attraverso un dialogo efficace con il pubblico, con linguaggi nuovi e coinvolgenti. I risultati ottenuti negli anni dimostrano l’efficacia di una strategia – in termini di reach e apprezzamento di pubblico – che mette al centro qualità, creatività, tradizione e sperimentazione”.
La nuova edizione delle McChicken Creation è stata presentata con un evento speciale nella sede di GialloZafferano, con la partecipazione di Favaro e Santagata. Sono intervenuti anche: Valeria Casani, Chief Marketing Officer McDonald’s Italia; Nicola Lussana, Amministratore Delegato Mediamond; Mauro Rosati, Direttore Generale di Fondazione Qualivita.
Hanno portato il loro contributo al dibattito anche i rappresentanti degli ingredienti certificati presenti nelle nuove ricette: Vittorio Emanuele Pisani, Direttore del Consorzio Tutela Provolone Valpadana DOP; Lorenzo Cortese, Presidente dell’Associazione Cappero delle Isole Eolie DOP ed Enrico Fanelli, Presidente del Consorzio Tutela Peperoni di Senise IGP.
L’evento è stato animato anche da uno showcooking di Raffaele Bellini, Chef McDonald’s, che ha svelato al pubblico i segreti e la preparazione delle nuove ricette.

– News in collaborazione con McDonald’s –
– foto ufficio stampa McDonald’s
da sinistra: Mauro Rosati, Giorgia Favaro, Valeria Casani, Lorenzo Cortese, Vittorio Emanuele Pisani –
(ITALPRESS).

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Riciclaggio e reati tributari, perquisita la sede del Brescia Calcio

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BRESCIA (ITALPRESS) – Eseguite perquisizioni nei confronti del Brescia Calcio e di altri 24 soggetti indagati per riciclaggio e reati tributari connessi all’indebito utilizzo di crediti fiscali per oltre 4 milioni di euro. Le Fiamme gialle di Brescia, in collaborazione con i reparti territorialmente competenti, hanno eseguito nelle province di Brescia, Milano, Arezzo, Massa Carrara, Roma, Napoli, Benevento, Avellino, Caserta, Potenza e Taranto, provvedimenti di perquisizione personale e locale, emessi dalla Procura distrettuale, nei confronti di 25 soggetti (11 persone fisiche e 14 persone giuridiche), a diverso titolo coinvolti nella commercializzazione di crediti inesistenti e alle conseguenti condotte riciclatorie.

L’indagine delle Fiamme Gialle avrebbe permesso di disvelare l’esistenza di un articolato schema fraudolento atto a consentire a diverse figure imprenditoriali di beneficiare indebitamente di crediti IVA inesistenti. In particolare, gli indagati, avvalendosi di società fiscalmente inadempienti, prive di sedi operative e rappresentate da soggetti gravati da numerosi precedenti di polizia in materia di reati fiscali, avrebbero generato crediti fiscali fittizi per un importo quantificato, allo stato, in oltre quattro milioni di euro.

Tali crediti sarebbero stati successivamente ceduti, tramite una ulteriore società “veicolo” a diverse persone giuridiche, tra le quali il Brescia Calcio, al fine di consentire un abbattimento del carico fiscale e contributivo. All’esito dei riscontri investigativi, la società “veicolo”, con sede dichiarata a Milano, sarebbe risultata priva delle necessarie autorizzazioni per l’esercizio della specifica attività finanziaria nonché sprovvista di un’effettiva e idonea struttura imprenditoriale. In tale contesto, sarebbe altresì emerso il coinvolgimento di uno studio di professionisti operanti prevalentemente nel territorio bresciano. Nel corso delle attività di perquisizione, infine, è stata sottoposta a sequestro anche la documentazione necessaria per verificare la responsabilità amministrativa delle società coinvolte, in ordine all’esistenza e attuazione dei modelli organizzativi.

– foto IPA Agency –

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Riciclaggio per 20 milioni in Lombardia, in due finiscono ai domiciliari

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CREMONA (ITALPRESS) – La Guardia di Finanza di Cremona ha eseguito un’ordinanza di custodia cautelare agli arresti domiciliari nei confronti di un italiano residente in Austria, indagato per il riciclaggio di oltre 20 milioni di euro derivanti dalla commissione di reati tributari, e di un imprenditore edile della provincia di Brescia quale responsabile dell’auto-riciclaggio e dei reati tributari commessi quale amministratore di fatto di 7 imprese edili intestate a prestanome.

Il provvedimento è stato emesso dal gip del Tribunale di Bolzano, che ha disposto anche il sequestro preventivo, a carico di 8 società di capitali e 4 persone fisiche, di 15 immobili, 7 rapporti finanziari, quote societarie e denaro contante, per un valore complessivo pari ad oltre 5 milioni di euro. L’attività investigativa ha riguardato il sistema di riciclaggio posto in essere da due italiani, residenti in Austria ed originari delle province di Padova e Treviso, che facevano transitare, dal 2020 al 2024, oltre 20 milioni di euro su di un conto corrente aperto presso una filiale bancaria di Bolzano ed intestato ad una società austriaca agli stessi riconducibile per poi trasferire le risorse finanziarie in altri paesi esteri (Austria, Lituania e Repubblica Popolare Cinese) trattenendo quale profitto dell’operazione di money laundering il 5%, oltre ad un ulteriore 1% per commissioni e costi bancari.

Le somme riciclate venivano poi restituite periodicamente in contanti – nella misura del 94% del totale – all’imprenditore della provincia di Brescia, amministratore di fatto di 7 imprese edili intestate a prestanome che, nel tempo, avevano evaso imposte dirette ed IVA per oltre 28 milioni di euro e dai cui conti correnti erano stati trasferiti gli importi da riciclare. Le indagini bancarie eseguite ed i prospetti extracontabili rinvenuti nel corso delle perquisizioni eseguite presso l’abitazione dell’imprenditore edile indagato per auto-riciclaggio nonché presso il domicilio italiano di uno dei due “riciclatori”, in provincia di Padova, consentivano una puntuale ricostruzione dei flussi di riciclaggio, della quota di profitto trattenuta dai riciclatori e degli importi restituiti in contanti.

Il gip del Tribunale di Bolzano ha disposto il sequestro preventivo dei profitti dei reati di riciclaggio e auto-riciclaggio, pari, rispettivamente, a 1 milione di euro e 18 milioni di euro, e dei profitti dei reati tributari perpetrati attraverso le 7 imprese edili intestate a prestanome. Con il medesimo provvedimento è stata, inoltre, data applicazione alla normativa in materia di responsabilità amministrativa da reato delle società, essendo stato accertato che le imprese edili non avevano adottato modelli organizzativi idonei a prevenire la commissione dei reati tributari di dichiarazione fraudolenta ed indebita compensazione di crediti fittizi. Conseguentemente il gip ha disposto anche il sequestro preventivo a carico delle imprese edili. Nel corso dell’esecuzione del provvedimento cautelare, è emerso che l’imprenditore bresciano avrebbe fraudolentemente alienato in favore del figlio quote societarie aventi una consistenza patrimoniale – in ragione dei numerosi beni immobili intestati a tali persone giuridiche – per un valore di oltre 600 mila euro, con ciò integrando il reato di sottrazione fraudolenta al pagamento di imposte. A tal riguardo il gip del Tribunale di Bolzano ha emesso un ulteriore provvedimento di sequestro a valere su tali quote societarie e sui beni immobili intestati alle società.

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L’esecuzione dei provvedimenti di sequestro, curata dal Gruppo della Guardia di finanza di Cremona, ha consentito di sottoporre a vincolo ablativo 15 immobili, 7 rapporti finanziari, quote societarie e denaro contante, per un valore complessivo pari ad oltre 5 milioni di euro, a carico di 4 persone giuridiche ed 8 persone fisiche. Il gip del Tribunale di Bolzano ha disposto l’applicazione della misura cautelare personale degli arresti domiciliari a carico dell’indagato per riciclaggio residente in Austria e domiciliato in provincia di Padova, nonché dell’imprenditore bresciano in relazione alle condotte di auto-riciclaggio e di frode fiscale.

La guardia di finanza di Cremona oltre a procedere alla constatazione delle connesse violazioni amministrativo- tributarie a carico delle diverse imprese coinvolte, ha proceduto anche al recupero a tassazione dei proventi illeciti personalmente conseguiti dall’imprenditore della provincia di Brescia. Complessivamente sono state formulate oltre 60 ipotesi di reato a carico di 14 indagati, di cui 2 sottoposti a misura cautelare personale, oltre a 4 persone giuridiche.

– foto ufficio stampa Guardia di Finanza –

(ITALPRESS).

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