Cronaca
Sogesid torna alla redditività con un utile di 780 mila euro
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21 ore fa-
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Redazione
ROMA (ITALPRESS) – Sogesid S.p.A., la Società di ingegneria ambientale dello Stato, ha annunciato un significativo ritorno alla redditività nel 2024 con un utile netto di oltre 780mila euro. Questo risultato, presentato al Senato nel ‘1° Rapporto Sogesid: Attività 2024 e Indirizzi Strategici per il 2025’, segna una netta inversione di tendenza dopo quattro anni di perdite, partendo dal 2020 quando chiudeva con un negativo di oltre 7 milioni, confermando l’efficacia del percorso di riorganizzazione intrapreso dalla nuova governance.
Il Presidente, Roberto Mantovanelli, ha sottolineato il ruolo cruciale della governance nella supervisione e nella garanzia della corretta direzione strategica della Società. ‘Il ritorno all’utile è un segnale concreto, ma ciò che conta davvero è il salto di qualità che abbiamo compiuto sotto il profilo organizzativo. Oggi Sogesid è una realtà solida e capace di generare valore per il sistema pubblicò, ha dichiarato Mantovanelli, evidenziando come la riconosciuta affidabilità e la solidità dei processi siano frutto di un attento lavoro di squadra.
L’Amministratore Delegato, Errico Stravato, ha posto l’accento sull’efficacia gestionale e ingegneristica che ha permesso questo risultato. ‘La qualità tecnica dei progetti ci pone in prima linea come partner strategico delle amministrazioni pubbliche per le sfide ambientali del Paese, grazie alla rinnovata efficacia operativa e alla solidità finanziarià ha affermato Stravato, sottolineando l’incremento del 51% nelle attività tecnico-ingegneristiche nel 2024 e l’ottimizzazione dei processi che hanno portato a una riduzione del ricorso a consulenze esterne e un aumento della redditività. L’introduzione di nuove piattaforme digitali ha ulteriormente rafforzato la capacità operativa e la trasparenza.
Il 2024 ha visto il valore della produzione superare i 61 milioni di euro, con un aumento del 16,4%, e un margine di contribuzione delle commesse produttive salito da 6,3 a 9,4 milioni di euro (dal 13,2% al 18,3%). Il margine operativo lordo positivo di 1,9 milioni di euro rappresenta un miglioramento di 2,6 milioni rispetto all’esercizio precedente. La redditività delle vendite è passata dal -2,0% del 2023 al 2,2% nel 2024, mentre il tasso di redditività del capitale investito è salito dal -16,0% al 22,3%, dimostrando la ritrovata solidità finanziaria e l’efficacia delle scelte gestionali.
La nuova governance, subentrata a metà del 2023, ha guidato un processo di ristrutturazione aziendale incentrato sull’efficientamento e la razionalizzazione dei costi, trasformando Sogesid da un’organizzazione frammentata a una realtà coesa e operativa. Un nuovo assetto organizzativo, adottato a gennaio 2025 e strutturato su tre macroaree (Indirizzo, Programmazione e Gestione, Servizi Tecnici), consolida il posizionamento tecnico-istituzionale della Società. Il Piano Industriale 2024-2026 e il budget 2025-2027 sono orientati a rafforzare l’efficienza gestionale, l’innovazione e la sostenibilità, proiettando Sogesid come attore cruciale nell’attuazione delle politiche di transizione ecologica e sviluppo sostenibile in Italia.
Sogesid ha rafforzato il proprio personale interno con 17 procedure selettive per 145 posizioni nel 2024. La Società è fortemente impegnata nella promozione della parità di genere, con il 56,41% della forza lavoro rappresentato da donne e una significativa presenza femminile nelle posizioni di leadership, dove in alcuni livelli direttivi le donne percepiscono una retribuzione superiore rispetto ai colleghi uomini.
Per Maurizio Leo, Vice Ministro dell’Economia e delle Finanze: “Il 1° Rapporto Sogesid testimonia che il 2024 è stato un anno di svolta e di successi straordinari per la Società, poichè segna un ritorno alla redditività e un consolidamento finanziario. Si tratta di una chiara inversione di tendenza rispetto al passato che conferma l’efficacia del percorso di riorganizzazione intrapreso. La nuova governance ha guidato un processo di ristrutturazione aziendale basato sull’efficientamento e la razionalizzazione dei costi trasformando Sogesid in una realtà coesa ed efficiente. Confido che il Piano Pluriennale 2025-2027, orientato a consolidare questi risultati, contribuirà a proiettare Sogesid come attore cruciale nell’attuazione delle politiche di transizione ecologica e sviluppo sostenibile in Italià.
Vannia Gava, Vice Ministro dell’Ambiente e della Sicurezza energetica, ha dichiarato: “In questi anni, il MASE ha assunto un ruolo sempre più rilevante nell’attuazione diretta delle misure strategiche, quindi Pnrr, interventi su bonifiche, dissesto idrogeologico, gestione del ciclo idrico, economia circolare, cambiamento climatico, tutte attività per le quali la funzione di Sogesid come società in house assume un’importanza centrale. Il salto di qualità che Sogesid ha saputo compiere negli ultimi due anni è visibile nella capacità di tradurre gli indirizzi politici in progettualità esecutiva. Le attività di valutazione ambientale, la progettazione tecnica, la direzione lavori, il supporto giuridico amministrativo e la rendicontazione sono una filiera concreta di affiancamento alla Pubblica Amministrazione. Il dato che ritengo più significativo di questo Rapporto riguarda il rafforzamento del capitale umano, attraverso anche le ultime procedure selettive con cui sono stati intercettati ingegneri ambientali, geologi, giuristi ambientali, esperti in digitalizzazione”.
Massimo Garavaglia, Presidente della Commissione Finanze del Senato della Repubblica, ha osservato: “Viviamo in un tempo complicato sotto il profilo economico, normativo, ambientale. Per gestire il caos serve serietà e competenza e Sogesid è stata capace di fare un salto. Si tratta di un vero e proprio cambio di paradigma, che si percepisce e rappresenta un importante valore aggiunto per il sistema pubblico”.
Marco Silvestroni, Segretario di Presidenza del Senato della Repubblica, ha affermato: “Oggi celebriamo una rinascita, una rigenerazione organizzativa, industriale e culturale, che ha visto Sogesid trasformarsi da società in difficoltà a soggetto pubblico efficiente, redditizio, centrale nella realizzazione delle politiche ambientali nazionali. Sogesid non solo è tornata in utile, ma ha assunto un ruolo guida tra le società di ingegneria pubbliche del nostro Paese. Oggi è una realtà coesa, digitalizzata, capace di affrontare sfide complesse, di rispondere con prontezza a emergenze ambientali, e di assumersi responsabilità tecniche e gestionali con maturità e precisione. Un esempio positivo di amministrazione pubblica che funziona. Una società che produce valore pubblico, che restituisce fiducia nelle istituzioni, che dimostra che anche una società in house può essere motore di sviluppo, innovazione, sostenibilità”.
Per Giorgio Salvitti, delegato dal Ministro dell’Agricoltura, della Sovranità alimentare e delle Foreste, Francesco Lollobrigida, ha sottolineato: “Sogesid svolge un ruolo fondamentale nell’affrontare le nuove sfide poste dai mercati. Il Rapporto evidenzia una particolare attenzione verso un’azione concreta, mirata ad avviare percorsi di sviluppo che valorizzino la crescita dei territori. Abbiamo davanti a noi opportunità straordinarie, anche in relazione alle attività portuali, grazie alla nostra peculiare conformazione geografica. E’ necessario investire in infrastrutture in grado di ottimizzare la logistica e il trasporto merci, cogliendo appieno le occasioni offerte dal Piano Mattei, a vantaggio del nostro Paese e del continente africano”.
Secondo Davide Bordoni, Consigliere del Vicepresidente del Consiglio dei Ministri e Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Senatore Matteo Salvini. “Società come Sogesid possono aiutare l’azione amministrativa intervenendo direttamente sul territorio, accelerando la realizzazione di opere pubbliche fondamentali per il Paesè.
Massimo Milani, membro della Commissione Ambiente, ha rilevato: “Sogesid rappresenta una realtà strategica per lo sviluppo del Paese. Le iniziative già realizzate, così come quelle in corso, costituiscono un’opportunità preziosa per la crescita dei territori e un valido supporto alle amministrazioni pubbliche. I dati emersi dal Rapporto evidenziano un chiaro cambio di passo, frutto della nuova governance. In quest’ottica, esprimiamo pieno favore verso l’ampliamento del raggio d’azione e la prosecuzione dei progetti avviati”.
All’evento hanno preso parte Paola Scialanga, Consigliere Sogesid S.p.A; Ernestina Sicilia, Consigliere Sogesid S.p.A. e Massimiliano Panero, Vicepresidente Sogesid S.p.A.
-foto ufficio stampa Ital Communications –
(ITALPRESS).
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Cronaca
Moda e sostenibilità, a Palermo uno sportello di supporto alle imprese
Pubblicato
1 ora fa-
31 Luglio 2025di
Redazione
PALERMO (ITALPRESS) – Corsa contro il tempo per affrontare i cambiamenti imposti dall’Ue con i nuovi adempimenti previsti da gennaio 2026.
Nasce a Confartigianato Palermo uno sportello per aiutare le imprese della moda nella transizione verso un settore più sostenibile, tracciabile e in regola con le nuove norme europee. E’ questa l’iniziativa promossa da Confartigianato Palermo
e Mythos, che continua il suo lavoro capillare al fianco delle aziende associate, in sinergia con il Consorzio Cobat Tessile, per affrontare i cambiamenti imposti dalla normativa europea sulla Responsabilità Estesa del Produttore (EPR) e
sulla strategia per un tessile sostenibile e circolare. Il funzionario di riferimento sarà appositamente formato e farà da trait d’union con il consorzio. Lo sportello
aperto presso Confartigianato Palermo sarà a servizio anche di tutte le imprese siciliane iscritte al Distretto Regionale Mythos. Durante l’incontro – con imprenditori in presenza e collegati da remoto – sono stati illustrati gli adempimenti previsti per il settore, in vista dell’entrata in
vigore, da gennaio 2026, di nuove regole su smaltimento, etichettatura, sostenibilità e, soprattutto, del Passaporto Digitale del Prodotto (DPP).
Al tavolo dei relatori, erano presenti la presidente della categoria della Moda di Confartigianato Palermo, nonchè presidente di Mythos, Flavia Pinello, Michele Priori, Direttore Generale di Cobat Tessile e il vice segretario dell’associazione,
Fabio Pellerito. Il DPP è una vera e propria carta d’identità digitale del capo di abbigliamento, che racchiude tutte le informazioni sulla sua vita: dalla provenienza delle materie
prime alla produzione, fino alle modalità di smaltimento o riciclo. Accessibile tramite QR code o codice univoco, il DPP renderà più trasparente e tracciabile l’intera
filiera. Dal 2027 sarà obbligatorio per il tessile, ma già da gennaio 2026 sarà richiesto su base volontaria, permettendo alle aziende di distinguersi e mettersi in regola in anticipo.
Confartigianato Palermo e Mythos, con il supporto tecnico di Cobat Tessile, accompagnano le imprese in un percorso virtuoso di consapevolezza e innovazione, con l’obiettivo di: informare sui nuovi obblighi normativi; ridurre gli sprechi; favorire il riutilizzo dei materiali; valorizzare la sostenibilità come asset competitivo. L’introduzione del DPP, unita a misure come il Piano Italia Moda, punta non solo a rafforzare la filiera delle PMI e degli artigiani del Made in Italy, ma anche a certificare la legalità e la sostenibilità delle imprese, proteggendo il comparto da pratiche illecite e migliorandone la reputazione a livello globale.
Il DPP fa parte di un insieme di adempimenti che entreranno in vigore in momenti differenti, a partire da gennaio 2026, come la responsabilità estesa del produttore, il cui mancato rispetto comporterà conseguenze significative per le imprese sul piano normativo e commerciale.
– Foto IPA Agency –
(ITALPRESS).
Cronaca
Valditara “La rivoluzione del buon senso per una scuola migliore”
Pubblicato
1 ora fa-
31 Luglio 2025di
Redazione
ROMA (ITALPRESS) – “Da settembre vieteremo l’uso del cellulare per gli studenti delle scuole superiori: vogliamo proteggere la salute e il percorso formativo dei ragazzi. Tutti gli studi dimostrano i danni dell’abuso del cellulare in età precoce su fantasia, capacita di concentrazione e memoria: è evidente che dobbiamo suggerire percorsi didattici che siano più efficaci e che tutelino la loro salute”.
Così il ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara, autore del libro “La rivoluzione del buon senso. Per un Paese normale”, intervistato da Claudio Brachino per la rubrica Primo Piano dell’agenzia Italpress.
Il ministro rivendica alcune scelte, come l’istituzione del tavolo per il bullismo e il cyberbullismo e l’intervento “radicale” sul voto in condotta e sulle sospensioni, “in modo che i docenti abbiano degli strumenti più forti per far rispettare le regole.
Dobbiamo proteggere i ragazzi da bullismo, cyberbullismo e da qualsiasi atteggiamento violento e di prevaricazione”.
Il voto in condotta “è stato molto contestato. Pensiamo a questa assurdità, fino ad oggi il provvedimento nei confronti di una condotta che non rispondeva a determinati parametri comportava la sospensione, cioè lo stare a casa da scuola. Era quasi un premio. Noi invece vogliamo, sino a due giorni, più scuola e, da tre giorni in su, anche attività di cittadinanza solidale, per comprendere il senso dell’altro”, ribadisce.
“Quando si dice che le sanzioni sono espressione di una mentalità repressiva o autoritaria, è un giudizio di valore contro il buon senso: si confonde l’autorità con l’autoritarismo”, sottolinea Valditara. “I concetti di autorità e di rispetto del docente e delle istituzioni – prosegue – sono venuti meno: ripristiniamo il buonsenso e la saggezza”, ma anche il valore dell’identità”, senza la quale l’uomo “scivola verso l’alienazione. Senza identità è anche difficile integrare chi arriva da noi: se vogliamo farlo, dobbiamo essere consapevoli di chi siamo e da dove veniamo”.
In merito al ritorno del latino alle scuole medie, il ministro sottolinea come sia una lingua che è “una straordinaria palestra di logica: in una società come quella attuale” serve a “potenziare il ragionamento. Pensiamo poi al potenziamento della grammatica e della sintassi” che “devono essere necessariamente essere rispettate nell’imparare la nostra lingua, pensiamo all’importanza del riassunto” che “ci serve per fare chiarezza”, e alle poesie a memoria con cui “immagazziniamo un patrimonio di sensibilità incredibile”, aggiunge Valditara.
Il governo Meloni – rivendica ancora il ministro – è stato il primo a porsi il problema di “un intervento strategico a favore innanzitutto della scuola del Mezzogiorno, la cosiddetta Agenda Sud”, che ha raggiunto “risultati straordinari”. In Campania nei dati Invalsi “c’è un recupero di ben 32 punti nelle scuole oggetto di Agenda Sud”.
“Invalsi ha valutato le fragilità nella conoscenza della lingua italiana in seconda elementare: la Campania ha ridotto le fragilità di oltre il 2% e per la matematica siamo scesi dal 31 al 25,6%”. Al Nord, ha aggiunto il ministro, “l’impatto dei ragazzi stranieri si fa sempre più rilevante, quindi noi dobbiamo intervenire a sostegno di queste fragilità: è una sfida che per la prima volta viene affrontata con risorse importanti e in modo strategico”.
Proprio sui minori stranieri “i dati Invalsi ci mostrano una situazione drammatica: la dispersione scolastica è circa di un terzo. Questo vuol dire che questi ragazzi non hanno futuro”. Per questo, “già da settembre assumeremo 1000 insegnanti specificamente formati per insegnare la nostra lingua a questi ragazzi. E’ razzismo? Semmai è razzismo mettere questi ragazzi tutti insieme, per far vedere che siamo inclusivi, ma poi i risultati sono quelli”, conclude Valditara.
– Foto Italpress –
(ITALPRES).
Cronaca
Assopostale “Dall’Agcom intervento positivo sul Fondo di Compensazione”
Pubblicato
1 ora fa-
31 Luglio 2025di
Redazione
MILANO (ITALPRESS) – Nelle scorse settimane la Direzione Servizi Postali dell’AGCOM ha inviato una segnalazione formale al Governo, richiedendo l’abolizione del fondo di compensazione degli oneri del servizio universale, istituito dall’articolo 10 del decreto legislativo 261/99. “Un atto significativo che ha messo in luce le criticità che ancora penalizzano il settore”, sottolinea in una nota Assopostale, l’associazione che dal 2016 rappresenta gli operatori postali privati, accogliendo “con pieno favore e condivisione l’analisi e la presa di posizione di AGCOM”. L’associazione si schiera a fianco dell’Autorità, riconoscendo nella segnalazione “un passaggio fondamentale per ripristinare i principi di trasparenza, non discriminazione e proporzionalità, pilastri imprescindibili per un mercato sano e funzionale”.
“L’analisi svolta dalla Direzione Servizi Postali di AGCOM, presieduta dalla dottoressa Nasti, riflette appieno le preoccupazioni che Assopostale esprime da tempo – dichiara Valterio Castelli, Presidente di Assopostale -. Il permanere di un fondo di compensazione, in questo scenario, non solo acuirebbe le distorsioni esistenti, ma rappresenterebbe un ostacolo insormontabile per i piccoli e medi operatori. Tale costo aggiuntivo porterebbe decine di aziende fuori dal mercato. Ciò si tradurrebbe in gravi ripercussioni negative su concorrenza, qualità dei servizi, prezzi e, non da ultimo, sull’occupazione. L’abolizione di questo fondo, tramite un tempestivo emendamento al d.lgs. 261/1999, è l’unica strada per allineare l’Italia alla normativa europea e garantire un futuro di pluralismo e competitività nel settore postale”.
Inoltre Assopostale ritiene che sia fondamentale non ignorare il più ampio contesto della normativa comunitaria di riferimento, la quale pone un’attenzione particolare sugli aiuti di importanza minore concessi ad imprese che forniscono servizi di interesse economico generale.
Infatti il Regolamento sugli aiuti di Stato per i SIEG è stato aggiornato nel 2023, con il nuovo Regolamento (UE) 2023/2832 della Commissione del 13 dicembre 2023 relativo all’applicazione degli articoli 107 e 108 del trattato sul funzionamento dell’Unione europea agli aiuti di importanza minore (“de minimis”) concessi ad imprese che forniscono servizi di interesse economico generale (Testo rilevante ai fini del SEE), che prevede, fra le altre cose, l’aumento a 750.000 euro del massimale per gli aiuti “de minimis” per i servizi di interesse economico generale che un’impresa unica può ricevere nell’arco di un triennio da uno Stato membro.
“L’attivazione del Fondo di Compensazione deve essere esaminato alla luce anche di questa cornice normativa comunitaria, affinchè tali misure siano considerate tali da non incidere sugli scambi tra gli Stati membri e da non falsare o minacciare di falsare la concorrenza”, sottolinea Assopostale, che ribadisce “la necessità di agire celermente per contenere i potenziali contenziosi e per sostenere un ecosistema postale dinamico e aperto alla concorrenza, in linea con gli obiettivi di modernizzazione e sviluppo del Paese. In tal senso l’associazione si rende disponibile a collaborare con le Istituzioni per definire le migliori strategie volte a raggiungere questi obiettivi”.
– Foto ufficio stampa Assopostale –
(ITALPRESS).

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