Seguici sui social

Cronaca

Sanità, Salutequità “Gravi ritardi nelle Relazioni al Parlamento”

Pubblicato

-

ROMA (ITALPRESS) – Dovrebbero essere il fondamento conoscitivo della programmazione sanitaria. Monitorano gli effetti di norme, indicano le priorità emergenti, aiutano a evitare che le scelte siano solo frutto di mode o pressioni esterne, e il loro valore è massimo se sono tempestive e discusse davvero nelle sedi istituzionali. “Si tratta di informazioni, dati ed evidenze contenute nelle molteplici relazioni, rapporti e piattaforme che devono essere curate e pubblicate, per legge, dal Ministero della Salute o dai suoi Enti vigilati. Ma rischiano di diventare adempimenti formali, burocratici, distanti dalla realtà e realizzati in ritardo rispetto alle tempistiche previste dalle norme. Rappresentano invece preziose informazioni rivolte all’organo rappresentativo dello Stato, il Parlamento, che propone e approva le Leggi e che controlla l’operato di Governo – afferma Salutequità in una nota -. E per farlo, è intuitivo, c’è necessità di disporre di informazioni costanti ed aggiornate per monitorare l’implementazione delle leggi emanate. Non solo: interessano i cittadini in ottica di trasparenza ed accountability. Non è un caso che per leggi ritenute importanti, lo stesso Parlamento abbia previsto che il Ministro della Salute -con una periodicità definita- invii aggiornamenti sull’avanzamento dell’implementazione dei contenuti delle norme stesse”.
L’Osservatorio Salutequità, in vista della pausa estiva, ha messo in fila le tempistiche di relazioni/rapporti al Parlamento che mancano all’appello e da quanto tempo, selezionandone alcuni che intercettano aspetti generali del SSN; organizzazione, accessibilità, equità ed umanizzazione; patologie e procedure, “consapevoli che nell’ultimo quadrimestre del 2025, ci sono appuntamenti importanti per operare scelte, a partire dalla cruciale legge di Bilancio e che i dati forniti potrebbero essere utili”.
“In pole position – spiega Salutequità -, con oltre 7 anni di buco informativo per Parlamento (e cittadini), proprio mentre le Camere discutono la legge sul fine vita, c’è la Relazione sullo stato di implementazione della legge 38/2010 “Disposizioni per garantire l’accesso alle cure palliative e alla terapia del dolore”. L’ultima è stata trasmessa a gennaio 2019 (la norma prevede la trasmissione annuale entro il 31 dicembre) ed è riferita al 2015-2017. Eppure, si tratta di un tema centrale per l’umanizzazione delle cure, l’attenzione alla qualità di vita del paziente e dei suoi familiari, la dignità della vita e del fine della vita. Grazie a questo lavoro dovremmo disporre di un quadro chiaro delle evidenze sulla prescrizione e utilizzazione dei farmaci, in particolare quelli analgesici oppiacei; sulle attività di ricerca; sullo stato di implementazione e sviluppo delle reti di cure palliative, comprese quelle pediatriche, e di terapia del dolore in termini di funzionamento, prestazioni, esiti, aspetti economici”.
“Segue poi la Relazione sullo stato sanitario del Paese, i cui dati si riferiscono al quinquennio 2017- 2021 ed il buco informativo è di circa 3 anni – prosegue Salutequità -. Anche in questo caso la funzione è nevralgica: rappresentare lo strumento di valutazione dell’attuazione del Piano Sanitario Nazionale; illustrare le condizioni di salute della popolazione; descrivere risorse impiegate e attività svolte dal Servizio Sanitario Nazionale; esporre i risultati conseguiti rispetto agli obiettivi fissati dal Piano Sanitario Nazionale; riferire i risultati conseguiti dalle Regioni in riferimento all’attuazione dei Piani Sanitari Regionali; fornire indicazioni per l’elaborazione delle politiche sanitarie e la programmazione degli interventi. La pubblicazione della Relazione sullo stato sanitario del Paese, oltre ad essere prevista dalla Legge istitutiva del SSN la L. 833/78 e dal D.lgs. 502/92 e successive modificazioni, sarebbe particolarmente utile, vista la previsione contenuta nell’Atto di indirizzo del Ministro della Salute per l’anno 2025 di voler approvare il nuovo Piano Sanitario Nazionale 2025-2027”.
L’Osservatorio evidenzia inoltre che “ci sono innovazioni importanti nel SSN che impattano sulla qualità ed appropriatezza delle cure, come la medicina di genere e la procreazione medicalmente assistita divenuta LEA. La Relazione sulla legge 40/2004 (Procreazione Medicalmente Assistita), ad esempio, trasmessa a gennaio 2025, presenta i dati relativi al 2022. Vale la pena ricordare che dal 1° gennaio 2025 la Procreazione Medicalmente Assistita, grazie al decreto tariffe, finalmente è divenuta un diritto esigibile in tutto il Paese. Mantenendo il ritmo delle attuali relazioni, rischiamo di avere informazioni sugli effetti delle novità intercorse a partire dal 2027/2028 con un ritardo di 2/3 anni”.
Infine, parlando di equità e personalizzazione delle cure, “non si può trascurare l’importanza della restituzione al Parlamento sull’andamento delle attività relative alla medicina di genere – a seguito del Piano approvato nel 2019 – che come previsto dalla norma si occupa di “divulgazione, formazione e indicazione di pratiche sanitarie che nella ricerca, nella prevenzione, nella diagnosi e nella cura tengano conto delle differenze derivanti dal genere, al fine di garantire la qualità e l’appropriatezza delle prestazioni erogate dal Servizio sanitario nazionale in modo omogeneo sul territorio nazionale”. L’ultima relazione è stata trasmessa alle Camere a dicembre 2024 ed i dati sono relativi al 2020-2021″.
I dati più recenti di cui dispone il Parlamento per monitorare gli effetti delle leggi approvate si fermano al 2023 in diversi ambiti o patologie e sono stati trasmessi tra il 2024 (diabete) ed il 2025 (celiachia).
Nel caso dell’Intramoenia, la relazione annuale è stata rilasciata da qualche giorno e si riferisce al 2023. “E’ importante sottolineare che si riferisce a due temi caldi – prosegue Salutequità -: liste d’attesa e politiche del personale sanitario medico. Dovrebbe infatti restituire informazioni non solo sulle disposizioni contrattuali regionali e aziendali, spazi istituzionali per l’esercizio dell’intramoenia e proventi, ma anche sulla riduzione delle liste di attesa in relazione all’attivazione dell’attività libero professionale, il rapporto fra attività istituzionale e attività libero professionale; le iniziative ed i correttivi necessari per eliminare le disfunzioni ed assicurare il corretto equilibrio fra attività istituzionale e libero professionale. I dati offerti oggi, quindi, non fotografano la dinamica alimentata dalle misure di contenimento e governo delle liste d’attesa messe in campo dal Governo. Nè le informazioni sembrano integrarsi con la piattaforma sulle liste d’attesa”.
“Se vogliamo garantire una legislazione che affronti, per tempo e bene, il diritto alla salute e il buon funzionamento del Servizio Sanitario Nazionale – dichiara Tonino Aceti, presidente di Salutequità – è indispensabile poter contare sulla produzione e pubblicazione tempestiva di dati, informazioni ed evidenze. Tutto questo è fondamentale per garantire politiche pubbliche e una legislazione di qualità, a partire dall’annunciato nuovo Piano Sanitario Nazionale e dalla prossima Legge di Bilancio, ma anche per realizzare in pratica trasparenza e accountability del nostro Servizio Sanitario Pubblico”.

– Foto Pexels.com –

(ITALPRESS).

Advertisement

Cronaca

Un nuovo ristorante 3 Stelle nella Guida Michelin Italia 2026

Pubblicato

-

PARMA (ITALPRESS) – La Guida Michelin conferma l’Emilia-Romagna come palcoscenico della cerimonia di presentazione della selezione Italia, scegliendo nuovamente Parma, città già protagonista della kermesse dal 2016 al 2018. Dopo aver celebrato il 70° anniversario della Guida Michelin Italia, la presentazione della selezione 2026 segna l’inizio dei festeggiamenti per i 120 anni di Michelin nel nostro Paese. La 71^ edizione diventa così il punto di partenza di una lunga celebrazione, che durerà tutto l’anno, valorizzando lo storico legame tra Michelin Italiana e il territorio, dove l’azienda si distingue come il più grande datore di lavoro e principale produttore nazionale per capacità produttiva nel settore.
Per annunciare le novità della Guida Michelin Italia, il Teatro Regio ha aperto le sue porte per una cerimonia condotta da Giorgia Surina, a cui hanno preso parte oltre 500 invitati, tra chef, giornalisti, professionisti del settore e rappresentanti delle istituzioni.
Quest’anno la Guida Michelin Italia celebra 25 nuovi inserimenti tra i ristoranti stellati: si aggiunge un nuovo ristorante insignito delle tre Stelle Michelin, portando a 15 il totale dei locali che rappresentano l’eccellenza assoluta sul territorio nazionale. Sono inoltre stati premiati 2 nuovi ristoranti con le due Stelle Michelin e ben 22 con una Stella Michelin. Nel complesso, la selezione 2026 della Guida Michelin Italia comprende 394 ristoranti stellati, distribuiti su tutta la penisola.
“Questa nuova selezione riflette l’eccezionale energia e l’inventiva dei protagonisti della gastronomia italiana. Animati dalla passione e da un grande savoir-faire, produttori, artigiani e chef fanno brillare l’Italia grazie a materie prime d’eccezione e ad una notevole capacità di innovazione. I nuovi ristoranti che quest’anno entrano a far parte della Guida, insieme a quelli che confermano la propria presenza, arricchiscono un patrimonio culinario unico, unendo tradizione e creatività. Grazie a questa ricchezza e all’impegno di questi professionisti, la Guida Michelin Italia rimane un riferimento internazionale e un invito ad esplorare ed apprezzare sapori memorabili. Siamo orgogliosi di celebrare questa eccellenza, autentico ambasciatore della cultura italiana nel mondo”, ha commentato Gwendal Poullennec, Direttore Internazionale della Guide Michelin.
“La Rei Natura by Michelangelo Mammoliti” a Serralunga d’Alba (CN) (chef Michelangelo Mammoliti) è il nuovo ristorante che si aggiudica le tre stelle Michelin.
Oltre alla new entry nella famiglia dei 3 Stelle Michelin, i Ristoranti che “valgono il viaggio” in Italia e confermano le 3 Stelle, sono: Casa Perbellini 12 Apostoli a Verona, Villa Crespi a Orta San Giulio (NO), Piazza Duomo ad Alba (CN), Da Vittorio a Brusaporto (BG), Le Calandre a Rubano (PD), Dal Pescatore a Canneto Sull’Oglio (MN), Osteria Francescana a Modena, Enoteca Pinchiorri a Firenze, La Pergola a Roma, Reale a Castel di Sangro (AQ), Uliassi a Senigallia (AN), Enrico Bartolini al MUDEC a Milano, Quattro Passi a Nerano, (NA) e Atelier Moessmer Norbert Niederkofler a Brunico (BZ).
La cerimonia, presentata da Giorgia Surina e trasmessa in diretta streaming, ha regalato momenti ricchi di emozione: 25 nuove Stelle in totale che hanno interessato 14 regioni, con 2 novità nella categoria dei due Stelle Michelin, ovvero i ristoranti che valgono la deviazione: Famiglia Rana, Oppeano (VR) – chef Francesco Sodano; I Tenerumi, Isola di Vulcano (ME) – chef Davide Guidara.
Nella Guida Italia 2026 sono 22 le novità una Stella Michelin. Tra queste, 6 ristoranti sono entrati a far parte della selezione in corso d’anno.
Tra le 22 novità, sono 8 gli chef con età uguale o inferiore ai 35 anni (2 dei quali con età uguale o under 30).
La Stella Verde Michelin valorizza quei ristoranti che hanno saputo essere fonte di ispirazione e hanno sorpreso gli ispettori grazie a una visione autentica e orientata al futuro della gastronomia. Favorendo la nascita di una comunità di locali innovativi, impegnati nel progresso del settore, la Stella Verde Michelin sostiene il dialogo e la collaborazione, invitando i ristoranti a evolversi e a essere fonte di ispirazione reciproca.
Quest’anno, cinque ristoranti si sono fatti notare per le loro idee stimolanti, conquistando l’attenzione degli ispettori.
Si aggiungono alle strutture già entrate a far parte di questa community, portando il totale a 72 realtà. Tutti insieme, costituiscono una comunità fortemente impegnata a proporre una nuova prospettiva nel mondo della gastronomia.
La selezione speciale “Passion Dessert” è un riconoscimento attribuito ai ristoranti che si distinguono per l’eccellenza qualitativa e per l’esperienza offerta attraverso i dessert. Questo premio, sostenuto da Molino Dallagiovanna, nell’edizione 2026 è stato conferito a 8 ristoranti.
Quest’anno la regione con più novità è la Lombardia, con 4 ristoranti Una Stella Michelin. Al secondo posto il Lazio, con 3 novità monostellate, seguite da ben 6 regioni con 2 novità (Liguria, Emilia-Romagna Toscana, Veneto, Trentino-Alto Adige, Campania). Tra queste, il Veneto registra 1 novità con Una Stella Michelin e un nuovo ristorante Due Stelle Michelin.
Nella classifica delle Stelle Michelin per regioni, la Lombardia mantiene la leadership con 64 ristoranti (3 tre Stelle, 6 due Stelle, 55 una Stella), la Campania si conferma al secondo posto con 48 ristoranti, (1 tre Stelle, 7 due Stelle, 40 una Stella), mentre sul terzo gradino del podio troviamo la Toscana con 45 ristoranti (1 tre Stelle, 5 due Stelle, 39 una Stella). In quarta posizione si conferma il Piemonte con 34 ristoranti (3 tre Stelle, 2 due Stelle, 29 una Stella), mentre al quinto posto c’è il Veneto con 34 ristoranti Stellati (2 tre Stelle, 4 due Stelle, 28 una Stella).
Nella classifica delle province, tra le Top 5 si confermano due città campane: Napoli che si conferma al vertice con 27 ristoranti (1 tre Stelle, 6 due Stelle, 20 una Stella) e Salerno, in quinta posizione con 16 ristoranti (tutti una Stella). Roma è al secondo posto con 26 ristoranti Stellati (1 tre Stelle, 3 due Stelle, 22 una Stella), seguita da Bolzano con 21 ristoranti (1 tre Stelle, 2 due Stelle, 18 una Stella). In quarta posizione troviamo Milano con 20 ristoranti Stellati (1 tre Stelle, 4 due Stelle, 15 una Stella).
Nella classifica dei Bib Gourmand per regioni, il Piemonte aggancia l’Emilia-Romagna in vetta, con 34 ristoranti. Al terzo posto sale la Toscana, con 26 ristoranti, che supera la Lombardia, che scivola al quarto posto con 23 ristoranti. Chiude la top 5 il Veneto con 18.

– Foto ufficio stampa Michelin –

(ITALPRESS).

Advertisement

Leggi tutto

Cronaca

BREAKING NEWS LOMBARDIA – 19 NOVEMBRE 2025

Pubblicato

-

I fatti del giorno: Garlasco e “sistema Pavia”, Pm Brescia ricorrono in Cassazione – Vigevano, tribuna chiusa al PalaElachem – Pavia, lavori pubblici in stallo con licenziamento dirigente –  Quarant’anni fa il trapianto di cuore al San Matteo di Pavia – Studente accoltellato, 18enni rischiano pene fino a 20 anni – Pedone investito da autobus di linea a Milano, è grave – Pronto Meteo Lombardia per il 20 Novembre.

Leggi tutto

Cronaca

Meloni da Mattarella. Nessuno scontro con Colle, rammarico per parole di Garofani

Pubblicato

-

ROMA (ITALPRESS) – Il presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, si è recata questa mattina al Quirinale per un incontro con il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, per ribadire la sintonia istituzionale che esiste tra Palazzo Chigi e il Quirinale, mai venuta meno fin dall’insediamento di questo Governo e della quale nessuno ha mai dubitato. E’ quanto si apprende da fonti di Palazzo Chigi.
Il presidente Meloni ha espresso al capo dello Stato il suo rammarico per le parole istituzionalmente e politicamente inopportune pronunciate in un contesto pubblico dal Consigliere Francesco Saverio Garofani e riportate ieri da un noto quotidiano italiano, sottolineano le stesse fonti.
Il presidente del Consiglio ha reputato che la richiesta di smentita formulata dall’onorevole Bignami non fosse un attacco al Quirinale, ma al contrario un modo per circoscrivere al suo ambito reale la vicenda, anche a tutela del Quirinale. Era intenzione, da parte del partito di maggioranza relativa, intervenire per fugare ogni ipotesi di scontro tra due Istituzioni che invece collaborano insieme per il bene della Nazione. Si riteneva che fosse il diretto interessato, ovvero il Consigliere Garofani, a dover chiarire, per chiudere immediatamente la questione.
In ogni caso, è intenzione del presidente del Consiglio, con la sua visita al capo dello Stato, rimarcare che non esiste alcuno scontro istituzionale.
L’incontro ha consentito al presidente del Consiglio di confrontarsi con il capo dello Stato anche sui molti dossier internazionali aperti in vista della sua partecipazione al G20 di Johannesburg e alla conferenza Unione Europea-Unione Africana in Angola.

– Foto IPA Agency –

(ITALPRESS).

Advertisement

Leggi tutto
Advertisement

Italpress TV


Agenzia Creativamente Itinerari News Pronto Meteo
Casa e consumi by Altroconsumo

Primo piano

LombardiaLive24 by Agenzia Creativamente P. IVA 02607700180 COPYRIGHT © 2021-2025 ALL RIGHTS RESERVED: LOMBARDIALIVE24 BY AGENZIA CREATIVAMENTE.
Sito creato da Emanuele Bottiroli. © Tutti i diritti riservati. I nomi e i loghi delle testate giornalistiche edite da Agenzia CreativaMente Editore sono registrati presso il Tribunale di Pavia e la Camera di Commercio di Pavia. È vietato qualsiasi utilizzo, anche parziale, dei contenuti pubblicati, inclusi la memorizzazione, la riproduzione, la rielaborazione, la diffusione e la distribuzione degli stessi, su qualsiasi piattaforma tecnologica, supporto o rete telematica, senza preventiva autorizzazione scritta.