Cronaca
Sanità, Salutequità “Gravi ritardi nelle Relazioni al Parlamento”
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20 ore fa-
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Redazione
ROMA (ITALPRESS) – Dovrebbero essere il fondamento conoscitivo della programmazione sanitaria. Monitorano gli effetti di norme, indicano le priorità emergenti, aiutano a evitare che le scelte siano solo frutto di mode o pressioni esterne, e il loro valore è massimo se sono tempestive e discusse davvero nelle sedi istituzionali. “Si tratta di informazioni, dati ed evidenze contenute nelle molteplici relazioni, rapporti e piattaforme che devono essere curate e pubblicate, per legge, dal Ministero della Salute o dai suoi Enti vigilati. Ma rischiano di diventare adempimenti formali, burocratici, distanti dalla realtà e realizzati in ritardo rispetto alle tempistiche previste dalle norme. Rappresentano invece preziose informazioni rivolte all’organo rappresentativo dello Stato, il Parlamento, che propone e approva le Leggi e che controlla l’operato di Governo – afferma Salutequità in una nota -. E per farlo, è intuitivo, c’è necessità di disporre di informazioni costanti ed aggiornate per monitorare l’implementazione delle leggi emanate. Non solo: interessano i cittadini in ottica di trasparenza ed accountability. Non è un caso che per leggi ritenute importanti, lo stesso Parlamento abbia previsto che il Ministro della Salute -con una periodicità definita- invii aggiornamenti sull’avanzamento dell’implementazione dei contenuti delle norme stesse”.
L’Osservatorio Salutequità, in vista della pausa estiva, ha messo in fila le tempistiche di relazioni/rapporti al Parlamento che mancano all’appello e da quanto tempo, selezionandone alcuni che intercettano aspetti generali del SSN; organizzazione, accessibilità, equità ed umanizzazione; patologie e procedure, “consapevoli che nell’ultimo quadrimestre del 2025, ci sono appuntamenti importanti per operare scelte, a partire dalla cruciale legge di Bilancio e che i dati forniti potrebbero essere utili”.
“In pole position – spiega Salutequità -, con oltre 7 anni di buco informativo per Parlamento (e cittadini), proprio mentre le Camere discutono la legge sul fine vita, c’è la Relazione sullo stato di implementazione della legge 38/2010 “Disposizioni per garantire l’accesso alle cure palliative e alla terapia del dolore”. L’ultima è stata trasmessa a gennaio 2019 (la norma prevede la trasmissione annuale entro il 31 dicembre) ed è riferita al 2015-2017. Eppure, si tratta di un tema centrale per l’umanizzazione delle cure, l’attenzione alla qualità di vita del paziente e dei suoi familiari, la dignità della vita e del fine della vita. Grazie a questo lavoro dovremmo disporre di un quadro chiaro delle evidenze sulla prescrizione e utilizzazione dei farmaci, in particolare quelli analgesici oppiacei; sulle attività di ricerca; sullo stato di implementazione e sviluppo delle reti di cure palliative, comprese quelle pediatriche, e di terapia del dolore in termini di funzionamento, prestazioni, esiti, aspetti economici”.
“Segue poi la Relazione sullo stato sanitario del Paese, i cui dati si riferiscono al quinquennio 2017- 2021 ed il buco informativo è di circa 3 anni – prosegue Salutequità -. Anche in questo caso la funzione è nevralgica: rappresentare lo strumento di valutazione dell’attuazione del Piano Sanitario Nazionale; illustrare le condizioni di salute della popolazione; descrivere risorse impiegate e attività svolte dal Servizio Sanitario Nazionale; esporre i risultati conseguiti rispetto agli obiettivi fissati dal Piano Sanitario Nazionale; riferire i risultati conseguiti dalle Regioni in riferimento all’attuazione dei Piani Sanitari Regionali; fornire indicazioni per l’elaborazione delle politiche sanitarie e la programmazione degli interventi. La pubblicazione della Relazione sullo stato sanitario del Paese, oltre ad essere prevista dalla Legge istitutiva del SSN la L. 833/78 e dal D.lgs. 502/92 e successive modificazioni, sarebbe particolarmente utile, vista la previsione contenuta nell’Atto di indirizzo del Ministro della Salute per l’anno 2025 di voler approvare il nuovo Piano Sanitario Nazionale 2025-2027”.
L’Osservatorio evidenzia inoltre che “ci sono innovazioni importanti nel SSN che impattano sulla qualità ed appropriatezza delle cure, come la medicina di genere e la procreazione medicalmente assistita divenuta LEA. La Relazione sulla legge 40/2004 (Procreazione Medicalmente Assistita), ad esempio, trasmessa a gennaio 2025, presenta i dati relativi al 2022. Vale la pena ricordare che dal 1° gennaio 2025 la Procreazione Medicalmente Assistita, grazie al decreto tariffe, finalmente è divenuta un diritto esigibile in tutto il Paese. Mantenendo il ritmo delle attuali relazioni, rischiamo di avere informazioni sugli effetti delle novità intercorse a partire dal 2027/2028 con un ritardo di 2/3 anni”.
Infine, parlando di equità e personalizzazione delle cure, “non si può trascurare l’importanza della restituzione al Parlamento sull’andamento delle attività relative alla medicina di genere – a seguito del Piano approvato nel 2019 – che come previsto dalla norma si occupa di “divulgazione, formazione e indicazione di pratiche sanitarie che nella ricerca, nella prevenzione, nella diagnosi e nella cura tengano conto delle differenze derivanti dal genere, al fine di garantire la qualità e l’appropriatezza delle prestazioni erogate dal Servizio sanitario nazionale in modo omogeneo sul territorio nazionale”. L’ultima relazione è stata trasmessa alle Camere a dicembre 2024 ed i dati sono relativi al 2020-2021″.
I dati più recenti di cui dispone il Parlamento per monitorare gli effetti delle leggi approvate si fermano al 2023 in diversi ambiti o patologie e sono stati trasmessi tra il 2024 (diabete) ed il 2025 (celiachia).
Nel caso dell’Intramoenia, la relazione annuale è stata rilasciata da qualche giorno e si riferisce al 2023. “E’ importante sottolineare che si riferisce a due temi caldi – prosegue Salutequità -: liste d’attesa e politiche del personale sanitario medico. Dovrebbe infatti restituire informazioni non solo sulle disposizioni contrattuali regionali e aziendali, spazi istituzionali per l’esercizio dell’intramoenia e proventi, ma anche sulla riduzione delle liste di attesa in relazione all’attivazione dell’attività libero professionale, il rapporto fra attività istituzionale e attività libero professionale; le iniziative ed i correttivi necessari per eliminare le disfunzioni ed assicurare il corretto equilibrio fra attività istituzionale e libero professionale. I dati offerti oggi, quindi, non fotografano la dinamica alimentata dalle misure di contenimento e governo delle liste d’attesa messe in campo dal Governo. Nè le informazioni sembrano integrarsi con la piattaforma sulle liste d’attesa”.
“Se vogliamo garantire una legislazione che affronti, per tempo e bene, il diritto alla salute e il buon funzionamento del Servizio Sanitario Nazionale – dichiara Tonino Aceti, presidente di Salutequità – è indispensabile poter contare sulla produzione e pubblicazione tempestiva di dati, informazioni ed evidenze. Tutto questo è fondamentale per garantire politiche pubbliche e una legislazione di qualità, a partire dall’annunciato nuovo Piano Sanitario Nazionale e dalla prossima Legge di Bilancio, ma anche per realizzare in pratica trasparenza e accountability del nostro Servizio Sanitario Pubblico”.
– Foto Pexels.com –
(ITALPRESS).
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Cronaca
Dazi, Trump firma ordine esecutivo per nuove tariffe dal 7 agosto
Pubblicato
5 minuti fa-
1 Agosto 2025di
Redazione
WASHINGTON (STATI UNITI) (ITALPRESS) – Il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, ha firmato nella notte italiana l’ordine esecutivo con il quale vengono imposti i nuovi dazi a diversi Paesi, che variano dall’11% al 41%. Confermato l’accordo raggiunto in Scozia con l’Unione europea. Ai prodotti Ue, infatti, saranno applicati dazi pari al 15%. I nuovi dazi entreranno in vigore il 7 agosto, infatti fino ad allora rimarranno ai livelli attuali. Il presidente Usa ha anche annunciato un periodo di negoziazione di 90 giorni con il Messico, mantenendo le attuali aliquote tariffarie del 25%.
La maggior parte dei Paesi sarà soggetta a dazi del 15%, con alcuni Stati che si trovano ad affrontare aliquote più elevate, come il Sudafrica al 30%, la Serbia al 35% e la Svizzera al 39%.
L’India vedrà i suoi prodotti tassati al 25%, a cui si aggiungerà una sorta di “penalità” ulteriore perchè acquista petrolio da Mosca. “Alcuni partner commerciali hanno concordato, o sono sul punto di concordare, impegni commerciali e di sicurezza significativi con gli Stati Uniti, dimostrando così la loro sincera intenzione di porre rimedio in modo permanente alle barriere commerciali che hanno contribuito all’emergenza nazionale e di allinearsi con gli Stati Uniti su questioni economiche e di sicurezza nazionale”, ha spiegato Trump nell’ordinanza. “Altri partner commerciali, pur avendo avviato negoziati, hanno offerto condizioni che, a mio giudizio, non affrontano sufficientemente gli squilibri nelle nostre relazioni commerciali o non sono riusciti ad allinearsi sufficientemente con gli Stati Uniti su questioni economiche e di sicurezza nazionale. Vi sono anche alcuni partner commerciali che non hanno avviato negoziati con gli Stati Uniti o non hanno adottato misure adeguate per allinearsi sufficientemente con gli Stati Uniti su questioni economiche e di sicurezza nazionale”, ha aggiunto.
(ITALPRESS).
-Foto: Ipa Agency-
Cronaca
L’ASTERISCO * TERME DI SALICE, IL 2 AGOSTO IL PROGETTO ARRIVA IN CONSIGLIO COMUNALE. DA QUI PARTE IL VERO RILANCIO IN DUE ANNI DI LAVORI
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35 minuti fa-
1 Agosto 2025di
Redazione
I tempi si sono extra-dilatati ma la cosa importante è che finalmente qualcosa di concreto di muove. Il piano di recupero delle Terme di Salice ora compie un passo decisivo: Sabato 2 Agosto, in convocazione straordinaria dalle 9,30, il punto all’ordine del giorno in consiglio comunale a Godiasco-Salice Terme sarà proprio questo, “la richiesta di permesso di costruire per la riqualificazione dello stabilimento termale”. Questa richiesta è stata presentata dal nuovo proprietario delle Terme, Massimo Caputi: con il via libera del consiglio potranno di fatto iniziare le opere di ristrutturazione e di rilancio che dureranno circa due anni per portare alla sospirata riapertura dello stabilimento. “Siamo arrivati ad un passo fondamentale per il rilancio di Salice Terme – commenta il sindaco Fabio Riva -. Dopo una lunga attesa il consiglio comunale vedrà questo importante passaggio, l’approvazione della convenzione e del progetto esecutivo per la riqualificazione delle Terme”
Nel Luglio 2021, dopo quattro aste andate a vuoto, ad avere la meglio era stata la società guidata dall’ingegnere Massimo Caputi, presidente di Federterme e proprietario delle Terme di Saturnia e Chianciano e di De Montel-Terme Milano. La stessa società che poche settimane prima aveva acquisito il Nuovo Hotel Terme posto all’ingresso della località termale. Quindi il progetto di rilancio è molto ampio, comprende anche una parte del Parco delle Terme, dove verrà ampliata la parte benessere riservata ai clienti. Certo, i tempi non sono normali per il nostro sistema Paese, ma le lungaggini burocratiche purtroppo non hanno consentito di fare di meglio. Massimo Caputi si è aggiudicato l’asta presentando l’offerta minima che era richiesta e cioè un milione e 575mila euro.
Nel frattempo l’imprenditore non è stato con le mani in mano: ha investito 57 milioni di euro per l’acquisto e la riqualificazione del più grande parco termale urbano naturale in Europa, in grado di ospitare 700 persone contemporaneamente, e dallo scorso 1 Aprile, con l’apertura ufficiale di De Montel -Terme Milano, la metropoli lombarda ha potuto riscoprire la sua vocazione termale e restituire ai milanesi un pezzo della loro storia di inizio ‘900. Nel cuore di San Siro, tra lo Stadio e l’Ippodromo, sono custoditi oltre 16.000 metri quadri di superficie, di cui 6.000 mq al coperto e 10.000 mq all’aperto tra corte e aree verdi, dedicati al benessere, nel segno della sostenibilità e della rigenerazione urbana. Il parco ha ottenuto la certificazione del ministero della Salute delle sue acque come risorsa terapeutica validata, inserendole tra le acque destinate alla balneoterapia dermatologica. Un’oasi di benessere non certo alla portata di tutti, visti i prezzi, ma che ha creato anzitutto 100 posti di lavoro e ha rigenerato un’area strategica a Milano, contribuendo a progetti di forestazione in area metropolitana. Ora si spera che Caputi lasci un importante segno anche per i benefici economici ed occupazionali sul fronte Oltrepo Pavese. *diegosocialmediajournalist
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Cronaca
Incendio in un’abitazione nel Milanese, morta una 59enne
Pubblicato
2 ore fa-
1 Agosto 2025di
Redazione
MILANO (ITALPRESS) – Una donna di 59 anni è morta questa notte in un incendio scoppiato intorno alle 4.30 all’interno del suo appartamento in via Benedetto Secondo, nel comune di Locate Triulzi, nel Milanese. Malgrado l’intervento delle squadre dei vigili del fuoco di Milano, sul posto con cinque mezzi, non c’è stato nulla da fare per la donna che viveva da sola in casa.
Inizialmente lo stabile è stato fatto evacuare a scopo precauzionale ma le famiglie da poco sono rientrate nei rispettivi appartamenti tranne quello al piano superiore dove viveva la vittima. Le operazioni di messa in sicurezza e di bonifica da parte dei soccorritori proseguiranno ancora per alcune ore. Ancora da chiarire le cause che hanno portato allo sviluppo delle fiamme.
– foto ufficio stampa Vigili del Fuoco –
(ITALPRESS).


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