Cronaca
Studio Banca del Fucino su export, necessario esplorare nuovi mercati
Pubblicato
3 mesi fa-
di
Redazione
ROMA (ITALPRESS) – Il sistema del commercio internazionale, per come lo abbiamo conosciuto negli ultimi trent’anni, sta attraversando profondi cambiamenti. L’Italia, da sempre Paese di manifattura e di commercio, è stata capace di trarre beneficio dall’espansione dei traffici internazionali cominciata negli anni ’90. Oggi però la crescente indisponibilità statunitense a ricoprire il ruolo di “compratore di ultima istanza”, unita all’emergere di nuovi competitor sulla scena internazionale, configurano un importante cambiamento di scenario.
In questo contesto si colloca la nuova ricerca dell’Ufficio studi della Banca del Fucino, intitolata Oltre il giardino. 25 anni di export italiano extra-europeo. Lo studio, predisposto da Vladimiro Giacchè e Michele Tonoletti, fornisce una panoramica dei cambiamenti dell’export italiano tra l’inizio del nuovo millennio e oggi, tanto sul piano della geografia delle destinazioni quanto su quello della struttura merceologica.
Dalla ricerca emerge come negli ultimi 25 anni la quota di export italiano diretta verso l’Area Euro si sia ridotta di ben 6 punti percentuali – dal 45 al 39% circa del totale – sebbene il mercato europeo rimanga tutt’oggi la principale destinazione dei prodotti italiani (67,2% nel 2020-24, a fronte del 70,1% nel 2000-04).
Lo spazio perso dall’Europa è stato occupato da tre Paesi in particolare: Cina (+1,5%), Stati Uniti (+1,1%) e, in misura minore, India (+0,4%). Il peso della Cina e dell’India sul totale dell’export italiano è rimasto tuttavia molto modesto, rispettivamente al 2,9% e allo 0,8% nella media del quinquennio 2019-24.
Gli Stati Uniti, al contrario, hanno conservato e rafforzato la propria posizione di primo mercato extraeuropeo di destinazione delle esportazioni italiane, fino a pesare per più dell11% del totale esportato nel triennio 2022-24.
La ricerca di Banca del Fucino identifica in questa accresciuta dipendenza dal mercato Usa uno dei principali fattori di rischio per la tenuta futura dell’export italiano, un rischio che sembra ora concretizzarsi con l’imposizione di dazi al 15% da parte dell’attuale amministrazione degli Stati Uniti su gran parte dell’export europeo. La rischiosità è legata anche ai cambiamenti che la composizione merceologica dell’export italiano ha visto negli ultimi 25 anni. L’emergere del settore farmaceutico – una novità per il sistema produttivo italiano – è sicuramente il principale mutamento che si è registrato. La quota del farmaceutico è infatti passata dal 3,5 all’8,0% del totale esportato tra l’inizio e la fine del periodo di osservazione; un vero e proprio balzo, alle cui proporzioni si avvicina solamente la crescita registrato dal settore alimentare, passato dal 5,6 al 9,3%.
In questa evoluzione gli Stati Uniti hanno giocato un ruolo di massimo rilievo, assorbendo quote rilevanti dell’export italiano proprio in questi comparti. Se sui prodotti farmaceutici non vi è chiarezza circa l’applicazione dei dazi al 15% stabiliti negli accordi tra Usa e Ue di fine luglio, i prodotti alimentari, invece, rientrano certamente nel perimetro delle merci colpite dai dazi, ed è lecito attendersi un danno significativo per questo settore.
La ricerca evidenzia poi come, al netto di un arretramento del settore tessile – dal 15,3 al 10,9% – i comparti tradizionali del Made in Italy – moda, arredamento, alimentari e meccanica – abbiano dimostrato notevole resilienza, riscontrando spesso grande successo nei mercati extraeuropei. Ciò testimonia la perdurante forza del brand Made in Italy nel mondo, oltre alla capacità delle imprese della meccanica di mantenersi competitive nel mercato mondiale dei macchinari e dei beni strumentali per l’industria. Ad oggi quello della meccanica – con più del 16% del totale – costituisce in effetti il nostro più importante comparto di esportazione. Farmaceutico, beni di consumo e meccanica – conclude la ricerca – sono tre settori nei quali l’Italia ha dimostrato di detenere un’ottima capacità di competizione sui mercati internazionali.
In prospettiva, nuovi mercati a cui guardare per l’export italiano non mancano. La Cina e l’India, anche solo per la loro dimensione, costituiscono i due mercati di destinazione dal più alto potenziale: nel caso dell’India, il nostro export si concentra primariamente sui macchinari – già oggi più del 40% del totale esportato verso questo Paese – e su altri prodotti destinati all’industria; anche nel caso della Cina la componente dei macchinari riveste un ruolo molto rilevante – circa il 30% dell’export totale – ma anche i prodotti di consumo del Made in Italy hanno registrato performance più che positive.
Conferme dell’apprezzamento internazionale per il brand Made in Italy arrivano anche dalle economie avanzate dell’Asia, come il Giappone e le Tigri Asiatiche; nei Paesi dell’Associazione delle Nazioni del Sud Est Asiatico (Asean), invece, negli ultimi cinque anni sono stati i prodotti di elettronica a registrare tassi di crescita particolarmente elevati, in media dell’11,8% annuo per la categoria “Computer, apparecchi elettrici e ottici”, un caso piuttosto unico nella vasta e variegata geografia dell’export italiano.
La ricerca dedica alcune sezioni anche al cosiddetto “estero vicino” – il Medio Oriente e l’Africa. Le monarchie del Golfo da anni dimostrano particolare apprezzamento per i prodotti del Made in Italy, anche se i macchinari rimangono la categoria principale di export verso quest’area, con circa un quarto del totale esportato verso l’area mediorientale. L’Africa rimane invece ancora in gran parte un’incognita, specialmente per quanto riguarda la parte sub-sahariana del continente: il piano Mattei è sicuramente un ottimo passo nella direzione di un buon posizionamento presso una delle regioni più importanti per il futuro.
-foto ufficio stampa Banca del Fucino –
(ITALPRESS).
Potrebbero interessarti
-
Ferrari F76, la prima hypercar digitale celebra la leggenda di Le Mans
-
Il Napoli si rialza, è suo il big match con l’Inter: al Maradona finisce 3-1
-
Il Napoli risorge, 3-1 all’Inter e testa solitaria della classifica
-
Atp Vienna, Sinner conquista un posto in finale: battuto in due set De Minaur
-
Il Parma ferma il Como, pareggio a reti bianche al Tardini
-
Prima gioia casalinga per l’Udinese, 3-2 al Lecce
Cronaca
PRONTO METEO – PREVISIONI PER 26 OTTOBRE 2025
Pubblicato
1 ora fa-
25 Ottobre 2025di
Redazione
Pronto Meteo è il servizio di meteorologia di Pavia Uno Tv e Lombardia Live 24 in onda ogni giorno alle 19,30. Fornisce interessanti bollettini meteo per il fine settimana su Pavia e provincia e le province confinanti, visionabili anche sui nostri siti paviaunotv.it, lombardialive24 e sui nostri canali social. Ogni giorno, poi, ci sono aggiornamenti nelle Breaking News della sera e un sito dedicato alle previsioni, prontometeo.it, edito sempre da Agenzia CreativaMente.
Cronaca
Ferrari F76, la prima hypercar digitale celebra la leggenda di Le Mans
Pubblicato
2 ore fa-
25 Ottobre 2025di
Redazione
Cronaca
Il Napoli risorge, 3-1 all’Inter e testa solitaria della classifica
Pubblicato
4 ore fa-
25 Ottobre 2025di
Redazione
NAPOLI (ITALPRESS) – Il Napoli risorge dal buio di Eindhoven e lo fa senza un centravanti di ruolo. Ci pensano i centrocampisti De Bruyne, McTominay ed Anguissa a restituire ad Antonio Conte il primo posto e un’iniezione di fiducia dopo la figuraccia in Olanda col Psv. A farne le spese, dopo sette vittorie di fila, è l’Inter di Chivu, sfortunata e nervosa, sconfitta 3-1 in un big match che metteva in palio la vetta dopo il passo falso del Milan di ieri. La serata perfetta dei partenopei è rovinata solo in parte dall’infortunio di De Bruyne, vittima di un problema muscolare accusato proprio durante l’esecuzione del rigore del vantaggio. A completare l’opera ci pensano i compagni di reparto, schierati a supporto di Neres falso nove. La mossa tattica funziona e la svolta arriva alla mezz’ora: un contatto in area tra Mkhitaryan (costretto a lasciare il posto all’ex Zielinski per infortunio) e Di Lorenzo viene giudicato inizialmente regolare dall’arbitro Mariani, ma una segnalazione dell’assistente spinge il direttore di gara a concedere il rigore. Dagli undici metri De Bruyne segna, ma subisce un sospetto problema muscolare al flessore al momento del tiro (con Olivera in campo al suo posto). La reazione dell’Inter c’è, ma non è accompagnata dalla fortuna: Bastoni di testa fa tremare la traversa al 41′, mentre al 46′ è Dumfries a colpire un legno. Nel mezzo anche una girata di Lautaro che sfiora il palo. Al 54′ il raddoppio del Napoli: un lancio di Spinazzola fa saltare i meccanismi difensivi nerazzurri, McTominay ne approfitta e di prima intenzione lascia partire un tiro imprendibile per Sommer. L’Inter ancora una volta sembra essere in partita: un tocco di mano di Buongiorno in area porta dal dischetto Calhanoglu che contro Milinkovic riapre tutto. Al 67′ però la difesa interista continua a fare acqua: Neres sulla trequarti scarica per Anguissa che conduce la sfera e batte Sommer dai 16 metri. Nel match anche qualche battibecco tra ex: Bastoni e Politano, ma soprattutto Lautaro e Conte. Schermaglie d’alta classifica: il Napoli torna capolista, in attesa della Roma che domani col Sassuolo avrà l’occasione di agganciare i partenopei.
– Foto Ipa Agency –
(ITALPRESS).

PRONTO METEO – PREVISIONI PER 26 OTTOBRE 2025
Ferrari F76, la prima hypercar digitale celebra la leggenda di Le Mans
Il Napoli si rialza, è suo il big match con l’Inter: al Maradona finisce 3-1
Il Napoli risorge, 3-1 all’Inter e testa solitaria della classifica
Atp Vienna, Sinner conquista un posto in finale: battuto in due set De Minaur
Il Parma ferma il Como, pareggio a reti bianche al Tardini
Prima gioia casalinga per l’Udinese, 3-2 al Lecce
PRONTO METEO LOMBARDIA – PREVISIONI PER IL 26 OTTOBRE
TG NEWS CONFPROFESSIONI – 25 OTTOBRE
Sinner conquista un posto in finale all’Atp 500 di Vienna
La Commissione europea autorizza l’acquisizione di Versace da parte di Prada
Ue, Labriola (Tim) “Serve coraggio, l’inazione non è un’opzione”
Camst riduce di 163mila KWh i consumi di energia, ecco il bilancio di sostenibilità 2024
IL NUOVO RETTORE DELL’UNIVERSITÀ DI PAVIA, ALESSANDRO REALI, PRESENTA LA SQUADRA DI PRORETTORI E DELEGATI PER I PROSSIMI SEI ANNI
Altro pareggio in Champions per la Juventus, 2-2 tra i rimpianti con il Villarreal
Morto a 69 anni il tecnico del Boca Juniors Miguel Angel Russo
Sinner si avvicina ad Alcaraz in vetta: ecco il ranking Atp aggiornato dopo Pechino e Tokyo
ZONA LOMBARDIA – 27 AGOSTO 2025
Il Napoli piega il Cagliari all’ultimo respiro, gol di Anguissa al 95′
VIGEVANO, IMPRENDITORE DERUBATO ONLINE DI 43MILA EURO
Ferrari F76, la prima hypercar digitale celebra la leggenda di Le Mans
PRONTO METEO LOMBARDIA – PREVISIONI PER IL 26 OTTOBRE
TG NEWS CONFPROFESSIONI – 25 OTTOBRE
CRESCERE INSIEME – 26 OTTOBRE
Lazio, cacciatore soccorso sul Monte Pozzoni dopo una caduta
AMICI A 4 ZAMPE – 26 OTTOBRE
Al Vittoriano la mostra degli esuli fiumani, dalmati e istriani
Inaugurazione svincolo Brancaccio, Lagalla “Messa la parola fine
Inaugurazione svincolo Brancaccio, Orlando “Impiegati 3,2 milioni”
Inaugurato svincolo di Brancaccio, Schifani “No polemiche ma fatti”
Primo piano
-
Sport24 ore faMilan fermato a sorpresa dal Pisa, pazzo 2-2 a San Siro
-
Altre notizie17 ore fa
OGGI IN EDICOLA – 25 OTTOBRE 2025
-
Sport22 ore faVerstappen il più veloce nelle libere del Messico ma Leclerc in scia
-
Politica13 ore faCrosetto “Questo è il secolo in cui bisogna decidere tra Usa e Cina quale sarà la nazione di riferimento”
-
Sport13 ore faMilano-Cortina 2026, Malagò “Il peso della responsabilità cresce giorno dopo giorno” / Video
-
Sport23 ore faSinner e Musetti volano in semifinale all’Atp 500 di Vienna, Berrettini eliminato
-
Cronaca11 ore faManovra, Tajani “Affitti brevi? Lavoriamo per cancellare norma iniqua”
-
Sport13 ore faMotoGP, Bagnaia vince la sprint in Malesia. Sul podio A.Marquez e Aldeguer







