Economia
Stellantis, Filosa incontra i sindacati “Italia al centro della nostra visione strategica, regole europee vanno riviste”
Pubblicato
3 settimane fa-
di
Redazione
TORINO (ITALPRESS) – “Serve rivedere la regolamentazione europea, che non tiene in debito conto la realtà del mercato e del contesto industriale. Questo è un obiettivo collettivo: stiamo lavorando intensamente con l’Acea e direttamente con la Commissione europea. Ma per fare tutto questo abbiamo bisogno del supporto di tutti gli stakeholder e in particolare delle organizzazioni sindacali di tutte le aree in cui operiamo, a partire da voi qui in Italia dove abbiamo un grande piano che si chiama Piano Italia”. Così il Ceo di Stellantis, Antonio Filosa, durante l’incontro in corso nello stabilimento Mirafiori di Torino con le organizzazioni sindacali.
“Avere imposto obiettivi così stringenti in un così breve lasso di tempo, ha spiazzato sia la domanda che l’offerta”, ha aggiunto. “Dobbiamo cambiare le regole per riuscire a offrire ai nostri clienti l’intera gamma di veicoli che desiderano e che possono acquistare: solo così sarà possibile rilanciare la produzione. Per raggiungere questo obiettivo bisogna aprire al concetto di neutralità tecnologica, servono misure che incoraggino il rinnovo del parco auto, bisogna sostenere il segmento delle piccole auto e rivedere i target imposti sui veicoli commerciali, che non sono raggiungibili”, ha sottolineato Filosa.
“ITALIA AL CENTRO DELLA NOSTRA VISIONE STRATEGICA”
“Oggi con voi voglio ribadire con fermezza il nostro impegno nei confronti dell’Italia, un Paese al centro della nostra visione strategica. Il Piano Italia è solido e confermato. Sta rispettando le tempistiche annunciate: lo dimostrano i prossimi lanci della Fiat 500 ibrida, la cui produzione inizierà a novembre a Mirafiori, e della nuova Jeep Compass che inizieremo a produrre nelle prossime settimane a Melfi”.
“FAREMO 400 ASSUNZIONI A MIRAFIORI PER 500 IBRIDA”
“Oggi ho anche il piacere di comunicarvi un’importante novità: faremo 400 assunzioni per lo stabilimento di Mirafiori per sostenere lo sviluppo produttivo della nuova Fiat 500 ibrida, con l’avvio del secondo turno a partire dal mese di febbraio del prossimo anno. Queste si aggiungono a quelle già fatte nei mesi scorsi nell’ingegneria di Mirafiori e ad Atessa. Non è abbastanza, ma è tutto quello che potevamo fare considerato il contesto. È per questo che dobbiamo risolvere insieme il problema della regolamentazione”.
“ENTRO FINE ANNO DECISIONE SU GIGAFACTORY TERMOLI”
“Per la Gigafactory di Termoli, ACC sta ancora valutando i suoi piani di investimento per l’Italia con l’obiettivo di prendere una decisione entro la fine di quest’anno. Abbiamo un progetto in corso per le trasmissioni, l’obiettivo è sempre quello di proteggere i nostri dipendenti”
“NUOVA OFFERTA STELVIO/GIULIA PER FUTURO CASSINO”
“Abbiamo sempre uno sguardo rivolto alla realtà del mercato. Se guardiamo ad esempio a Cassino, come già sapete abbiamo deciso di riprogrammare il lancio della nuova Stelvio/Giulia, basata sulla piattaforma S-Large. Questo progetto prevedeva una offerta esclusivamente elettrica, mentre stiamo lavorando per avere un’offerta multi-energia. E lo stiamo facendo proprio per assicurare un futuro stabile all’impianto”.
– Foto ufficio stampa Stellantis –
(ITALPRESS).
Potrebbero interessarti
-
Ex Ilva, i sindacati non proseguono il confronto. Governo “Rammarico”
-
ENAV, Mattarella in visita al Centro di Controllo di Roma
-
Stanzione “Il collegio del Garante della Privacy non presenterà le dimissioni, le accuse sono infondate”
-
Atp Finals, Alcaraz batte Fritz e si porta a un passo dalle semifinali
-
Cina: produzione e vendita veicoli elettrici aumentano nei primi 10 mesi del 2025
-
Cina: missione di rientro degli astronauti di Shenzhou-20 procede senza intoppi
Economia
Ex Ilva, i sindacati non proseguono il confronto. Governo “Rammarico”
Pubblicato
4 minuti fa-
11 Novembre 2025di
Redazione
ROMA (ITALPRESS) – Il Governo esprime “rammarico per il fatto che la proposta di proseguire il confronto sull’ex Ilva, anche relativamente agli aspetti tecnici emersi nel corso della discussione, non sia stata accettata dalle organizzazioni sindacali”. “L’Esecutivo – si legge in una nota di Palazzo Chigi – conferma in ogni caso la disponibilità a proseguire l’approfondimento di tutti gli aspetti e anche dei rilievi più controversi, sollevati dalle stesse organizzazioni sindacali alle proposte avanzate dal Governo per la gestione operativa dell’azienda in questa fase transizione”.
UGL METALMECCANICI “SERVE ULTERIORE IMPEGNO DA PARTE DEL GOVERNO”
Si è concluso l’incontro con il Governo presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri a Palazzo Chigi, durante il quale è stato presentato il piano per la decarbonizzazione del sito di Taranto. “Nel corso della riunione è stato annunciato il coinvolgimento di un operatore estero, incontrato lo scorso venerdì. A seguito di tale incontro, è stata avanzata una richiesta di ulteriori chiarimenti in merito alla manifestazione di interesse da parte dello stesso operatore”. Lo rendono noto Antonio Spera, Segretario Nazionale UGL Metalmeccanici, Daniele Francescangeli, Vice Segretario Nazionale con delega alla siderurgia, e Vittoria Buccarini, componente della Segreteria Nazionale.
“Preoccupa fortemente la situazione dei lavoratori che saranno collocati in cassa integrazione. Dal 1° gennaio, con la fermata delle batterie di cokefazione, si arriverà a circa 6.000 lavoratori in cassa integrazione – dichiarano i rappresentanti UGL -. Pur essendo prevista un’integrazione al reddito, la situazione resta estremamente pesante, poiché avrà ripercussioni anche sull’indotto, sugli appalti, sui trasporti e su tutto ciò che ruota intorno al gruppo ex Ilva”.
“Inoltre, un futuro piano di decarbonizzazione con l’introduzione di forni elettrici comporterà un ulteriore impatto occupazionale, con un numero di esuberi non ancora quantificato, senza considerare i 1.700 lavoratori di Ilva in Amministrazione Straordinaria”, spiega l’UGL Metalmeccanici. “Chiediamo un piano chiaro e condiviso – sottolinea Spera – che preveda investimenti concreti, numeri certi per l’occupazione e prospettive reali per il rilancio dell’ex Ilva, da costruire con il senso di responsabilità di tutte le parti coinvolte”.
Durante il tavolo è stato inoltre ribadito, su richiesta delle organizzazioni sindacali, che il Governo resta disponibile a valutare una partecipazione diretta dello Stato per rafforzare e garantire gli investimenti e la stabilità dell’assetto societario. È stato infine ricordato “il veto dell’amministrazione comunale di Taranto, che ha fatto venir meno una potenziale manifestazione di interesse per la realizzazione di un impianto destinato alla fornitura di gas”.
“Ribadiamo – conclude la UGL Metalmeccanici – la necessità di un impegno concreto anche a livello europeo per la siderurgia, riconoscendo il lavoro che l’Italia sta portando avanti in seno alla Comunità Europea per il futuro del settore”.
-Foto IPA Agency-
(ITALPRESS).
Economia
UniCredit nominata migliore banca per il Trade Finance in Germania
Pubblicato
10 ore fa-
11 Novembre 2025di
Redazione
MILANO (ITALPRESS) – UniCredit è stata riconosciuta come Migliore Banca nel Trade Finance in Germania, secondo i dati di Crisi Coalition Greenwich, società internazionale leader in ricerca, benchmarking e analisi finanziaria, parte del gruppo S&P Global. Il rapporto inoltre vede UniCredit al secondo posto a pari merito per quota del mercato trade finance in Europa (con il 27% delle aziende che cita la banca come un importante fornitore di Trade Finance), forte del primo posto in Germania (con il 70%) e del secondo posto in Italia (con l’80%).
Questi dati sottolineano l’ottima performance della banca nel settore negli ultimi anni, consolidandone l’elevata penetrazione di mercato nelle geografie chiave e dimostrandone i progressi compiuti partendo da una solida base qualitativa. I dati si basano su un campione di 522 interviste effettuate da Crisil Coalition Greenwich tra marzo e settembre 2025 ad aziende con un fatturato annuo di oltre 500 milioni di euro situate in Austria, Belgio, Danimarca, Finlandia, Francia, Germania, Irlanda, Italia, Lussemburgo, Norvegia, Paesi Bassi, Portogallo, Spagna, Svezia, Svizzera e Regno Unito. Le interviste misuravano la domanda di prodotti, la qualità della copertura e le competenze in materia di trade finance.
“Nonostante le difficili condizioni di mercato che gravano sul trade finance e sulle industrie europee, è fantastico vedere la fiducia che i nostri clienti continuano a riporre in noi per il loro supporto. In UniCredit, tutto ciò che facciamo mette il cliente al centro e riconoscimenti come questo evidenziano la nostra mentalità vincente. I nostri risultati in Germania sono particolarmente soddisfacenti e dimostrano la nostra capacità di essere leader in questo mercato importante e altamente competitivo”, afferma Francesca Nenci, Responsabile Group Trade & Correspondent Banking di UniCredit.
“Siamo orgogliosi di registrare ancora una volta numeri impressionanti di penetrazione di mercato in Germania e, in particolare, di vedere un crescente apprezzamento per la qualità dei servizi che offriamo, facendo leva sui nostri punti di forza come Gruppo”, afferma Marco Iannaccone, Responsabile Client Solutions di Hypovereinsbank, UniCredit. “La nostra leadership in entrambe le categorie, anche in un mercato in cui il prezzo è più importante che mai per i nostri clienti, testimonia la dedizione del nostro team e la superiore qualità dei nostri prodotti”.
– Foto IPA Agency –
(ITALPRESS).
Economia
Le multinazionali estere realizzano un terzo dell’export e metà dell’import nazionale, i dati Istat
Pubblicato
11 ore fa-
11 Novembre 2025di
Redazione
ROMA (ITALPRESS) – Nel 2023 le imprese a controllo estero in Italia sono pari allo 0,4% delle imprese residenti, occupano il 9,8% degli addetti, producono il 21,0% del fatturato e il 17,5% del valore aggiunto dell’Industria e dei Servizi. Rilevante è il loro peso negli scambi con l’estero di merci e nella spesa privata in R&S intra-muros. Il 42,2% del fatturato prodotto all’estero dalle multinazionali italiane è destinato a mercati diversi dal Paese di localizzazione della controllata italiana. Si confermano quote elevate di esportazioni verso l’Italia nei settori tradizionali del Made in Italy. Nell’Industria, la possibilità di accedere a nuovi mercati è la motivazione prevalente per realizzare nuovi investimenti all’estero per tre su quattro dei gruppi multinazionali italiani. Tra le altre motivazioni: l’aumento della qualità e lo sviluppo di nuovi prodotti (uno su quattro) e l’accesso a nuove conoscenze o competenze tecniche specializzate (uno su cinque). Lo riferisce il report dell’Istat sulle imprese multinazionali.
Provenienti da 106 Paesi, le multinazionali estere sono attive in Italia nel 2023 con 18.825 controllate (+2,1% rispetto al 2022), occupano oltre 1,8 milioni di addetti (+4,2%), fatturano 887 miliardi di euro (-2,3%), producono oltre 188 miliardi di valore aggiunto (+8,3%) e sostengono una spesa in ricerca e sviluppo intra-muros di oltre 6 miliardi (+6,8%). Le controllate estere operano prevalentemente nei Servizi (71,7%) ma la loro presenza rimane rilevante anche nell’Industria (28,3%). Il fatturato delle multinazionali estere nell’industria rappresenta il 41,3% del fatturato totale a controllo estero, in diminuzione rispetto al 2022 (46,7%). Nel 2023 il contributo delle multinazionali estere ai principali aggregati economici nazionali resta stabile rispetto al 2022: 9,8% degli addetti (+0,1 punti percentuali rispetto al 2022), 21,0% del fatturato (+0,0 p.p.), 17,5% del valore aggiunto (+0,1 p.p.). In crescita e pari al 38,3% il loro contributo alla spesa in Ricerca e sviluppo (+0,7 p.p.). Le multinazionali italiane confermano la presenza all’estero in 171 Paesi con 25.273 controllate (-0,9% rispetto al 2022) che occupano oltre 1,7 milioni di addetti (-2,6%) con un fatturato di 560 miliardi (+1,3%). In particolare, per le imprese dell’Industria e dei Servizi non finanziari il fatturato al netto degli acquisti in beni e Servizi registra una crescita del 14,9% rispetto al 2022.
Le affiliate italiane all’estero attive nell’Industria sono 10.144 unità, contro 15.129 affiliate attive nei Servizi. Si conferma tuttavia la vocazione prevalentemente industriale degli investimenti italiani all’estero sia in termini di numero di addetti sia in termini di fatturato. Infatti, le imprese industriali a controllo italiano che operano all’estero impiegano 914mila addetti (53,3% del totale della forza lavoro impiegata all’estero dalle multinazionali italiane) e realizzano 285 miliardi di fatturato (50,9% del fatturato estero dellle multinazionali italiane). Rispetto al 2022, i settori più dinamici sono la fabbricazione di prodotti farmaceutici di base e preparati farmaceutici (+11,0% del fatturato e +32,3% degli addetti), la fabbricazione di altri mezzi di trasporto (+4,5% e +23,6%) e le attività professionali, scientifiche e tecniche (+10,9% e +11,7%). La dimensione media delle imprese appartenenti a gruppi multinazionali è elevata sia per le controllate estere in Italia (97,5 addetti) sia per le controllate italiane all’estero (67,9 addetti), in confronto alle altre imprese residenti Italia (3,6 addetti). Anche in considerazione delle differenze strutturali nella dimensione media delle imprese, la produttività, misurata come valore aggiunto per addetto è, in media, più elevata per le imprese appartenenti a gruppi multinazionali esteri (102,6mila euro) rispetto alle restanti imprese residenti in Italia (63,8mila euro). Nel 2023, le esportazioni di merci attivate da imprese appartenenti a gruppi multinazionali esteri presenti in Italia superano 203 miliardi di euro, facendo registrare un incremento contenuto (+1,6%) rispetto al 2022, mentre le importazioni, con oltre 228 miliardi, mostrano una flessione del 9,8%. Queste imprese contribuiscono in modo significativo all’interscambio commerciale italiano e infatti realizzano il 35,8% delle esportazioni nazionali di merci (+0,7 p.p. rispetto al 2022) e attivano il 49,7% delle importazioni, (+0,2 p.p.).
I settori manifatturieri più coinvolti dalla presenza di multinazionali estere nell’interscambio con l’estero sono gli stessi sia per le esportazioni che per le importazioni: estrazione di minerali da cave e miniere (67,9% per l’export e 58,6% per l’import), fabbricazione di prodotti farmaceutici di base e preparati farmaceutici (61,4% e 71,2%) e fabbricazione di autoveicoli, rimorchi e semirimorchi (60,9% e 67,9%). I flussi commerciali intra-gruppo sono pari al 49,5% per le esportazioni e al 64,7% per le importazioni delle multinazionali estere. Nelle esportazioni intra-gruppo le quote più alte si hanno nella fabbricazione di autoveicoli, rimorchi e semirimorchi (73,8%), nella confezione di articoli di abbigliamento e fabbricazione articoli in pelle (72,9%) e nella fabbricazione di computer e prodotti di elettronica e ottica, apparecchi elettromedicali, apparecchi di misurazione e di orologi (69%). Nelle importazioni intra-gruppo valori rilevanti sono nell’industria del legno e dei prodotti in legno e sughero (esclusi i mobili) e fabbricazione di articoli in paglia e materiali da intreccio (78,7%) e nella fabbricazione di computer e prodotti di elettronica e ottica, apparecchi elettromedicali, apparecchi di misurazione e di orologi (66,1%). Le affiliate all’estero di multinazionali italiane esportano il 42,2% del loro fatturato verso mercati diversi dal Paese di localizzazione dell’impresa stessa, ma in alcuni settori tale valore è di gran lunga superiore: fabbricazione di articoli in pelle e simili (91,4%), industrie tessili e confezione di articoli di abbigliamento (78,2%) e fabbricazione di mobili e altre industrie manifatturiere (72,5%).
Si confermano quote rilevanti di esportazioni verso l’Italia sul fatturato delle controllate italiane all’estero nei settori tradizionali del Made in Italy: 51,1% per le industrie tessili e confezione di articoli di abbigliamento, 49,5% per la fabbricazione di articoli in pelle e simili e 31,9% per la fabbricazione di mobili e altre industrie (Figura 1). Al contrario, la quota di fatturato destinata al Paese estero in cui è realizzata la produzione è particolarmente rilevante nella fabbricazione di altri prodotti della lavorazione di minerali non metalliferi (75,6%), nell’industria del legno, stampa e riproduzione (70,1%), e nella fabbricazione apparecchiature elettriche ed apparecchiature per uso domestico non elettriche (70,1%).
– foto IPA Agency –
(ITALPRESS).

Ex Ilva, i sindacati non proseguono il confronto. Governo “Rammarico”
PRONTO METEO – PREVISIONI PER 12 NOVEMBRE 2025
TG NEWS ITALPRESS – 11 NOVEMBRE 2025
INFOTRAFFIC PAVIA UNO TV – I LAVORI IN CORSO SULLE STRADE DEL PAVESE – LAVORI NOVEMBRE 2025
HI-TECH & INNOVAZIONE TECNOLOGICA – 11 NOVEMBRE
HI-TECH & INNOVAZIONE TECNOLOGICA – 11 NOVEMBRE
PRONTO METEO LOMBARDIA – PREVISIONI PER IL 12 NOVEMBRE
ENAV, Mattarella in visita al Centro di Controllo di Roma
Stanzione “Il collegio del Garante della Privacy non presenterà le dimissioni, le accuse sono infondate”
Atp Finals, Alcaraz batte Fritz e si porta a un passo dalle semifinali
La Commissione europea autorizza l’acquisizione di Versace da parte di Prada
IL NUOVO RETTORE DELL’UNIVERSITÀ DI PAVIA, ALESSANDRO REALI, PRESENTA LA SQUADRA DI PRORETTORI E DELEGATI PER I PROSSIMI SEI ANNI
Morto a 69 anni il tecnico del Boca Juniors Miguel Angel Russo
Ue, Labriola (Tim) “Serve coraggio, l’inazione non è un’opzione”
Camst riduce di 163mila KWh i consumi di energia, ecco il bilancio di sostenibilità 2024
L’Aula del Senato ha approvato il ddl per la riforma dell’esame di maturità, il provvedimento passa alla camera
Altro pareggio in Champions per la Juventus, 2-2 tra i rimpianti con il Villarreal
Mediobanca, Fitch rivede il rating allineandolo a quello di MPS
Top Manager Reputation, per la prima volta in vetta Mazzoncini. Sul podio Descalzi e Berlusconi
Sinner si avvicina ad Alcaraz in vetta: ecco il ranking Atp aggiornato dopo Pechino e Tokyo
HI-TECH & INNOVAZIONE TECNOLOGICA – 11 NOVEMBRE
HI-TECH & INNOVAZIONE TECNOLOGICA – 11 NOVEMBRE
PRONTO METEO LOMBARDIA – PREVISIONI PER IL 12 NOVEMBRE
DIETRO LE QUINTE – IL FU MATTIA PASCAL AL SOCIALE DI STRADELLA
TG NEWS 11/11/2025
BREAKING NEWS LOMBARDIA 11/11/2025
VARZI_RIAPRE LA CHIESA DEI CAPPUCCINI 17-3-1991 – DI REMO TAGLIANIi
FOCUS SALUTE ITALPRESS – 10 NOVEMBRE
PAVIA INTERNAZIONALE, L’EVENTO ORGANIZZATO DALLA CONSULTA GIOVANI
ZONA LOMBARDIA – 11 NOVEMBRE 2025
Primo piano
-
Altre notizie16 ore fa
RADIO PAVIA BREAKFAST NEWS – 11 NOVEMBRE 2025
-
Sport12 ore faDetroit vince ancora nella notte Nba, Cunningham monstre da 46 punti. Riscatto Lakers, Miami batte Cleveland sulla sirena
-
Sport12 ore faDelusione Ferrari in Brasile, i piloti reagiscono sui social. Leclerc “Daremo tutto, come sempre”, Hamilton “Non mi arrenderò”
-
Sport24 ore faBuona la prima per Jannik Sinner alle Atp Finals, Auger-Aliassime battuto in due set
-
Economia10 ore faUniCredit nominata migliore banca per il Trade Finance in Germania
-
Altre notizie15 ore fa
PAVIA INTERNAZIONALE, L’EVENTO ORGANIZZATO DALLA CONSULTA GIOVANI
-
Altre notizie16 ore fa
OGGI IN EDICOLA – 11 NOVEMBRE 2025
-
Altre notizie12 ore fa
FOCUS SALUTE ITALPRESS – 10 NOVEMBRE







