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Cronaca

Intesa Cnel-Presidenti Assemblee Legislative Regioni su salute, imprese e lavoro

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ROMA (ITALPRESS) – E’ stato firmato un Protocollo d’intesa tra il CNEL e la Conferenza dei Presidenti delle Assemblee legislative delle Regioni e delle Province autonome.

L’Accordo – sottoscritto dal Presidente del CNEL Renato Brunetta e dal Presidente del Consiglio regionale del Lazio e Coordinatore della Conferenza Antonello Aurigemma – consolida la collaborazione istituzionale tra il Consiglio e le Assemblee legislative regionali, definendo un quadro stabile di cooperazione su temi di comune interesse e in particolare: servizi per il lavoro, formazione professionale, apprendistato e politiche attive del lavoro, contrattazione collettiva, salute e sicurezza sul lavoro, nonchè gli ambiti relativi alle politiche industriali e al sostegno alle imprese, al rafforzamento della rete integrata dei servizi sociali territoriali, alle aree interne, alle analisi dei flussi migratori e delle conseguenti problematiche connesse all’integrazione degli stranieri.

La collaborazione riguarderà anche le attività relative alla predisposizione della Relazione CNEL sui servizi pubblici e gli interventi volti a promuovere l’inclusione socio-lavorativa delle persone private della libertà personale, mediante il lavoro, lo studio e la formazione in carcere e fuori dal carcere. Inoltre, prevede azioni per la sperimentazione di quanto disposto dalla legge 15 maggio 2025 n. 76, soprattutto in materia di partecipazione gestionale e organizzativa nelle aziende a partecipazione pubblica le cui quote di maggioranza sono possedute dalle Regioni.

“Questo accordo – ha dichiarato il Presidente del CNEL Renato Brunettaassume per noi un grande significato, perchè si colloca nel quadro di un intenso lavoro di rete portato avanti dal CNEL sin dall’avvio della XI Consiliatura. In particolare, l’intesa va a rafforzare la tessitura di relazioni interistituzionali sul piano locale, quello più vicinoalle esigenze dei cittadini e delle imprese sui territori. L’obiettivo è di rilanciare la collaborazione e il raccordo con le autonomie territoriali e al tempo stesso valorizzare il contributo delle Assemblee legislative regionali alla definizione delle politiche pubbliche”.

Le sfide del lavoro che cambia, delle imprese che devono adattarsi all’innovazione tecnologica e adottare modelli sostenibili, e della sanità che deve essere sempre più integrata e vicina ai cittadini, richiedono – ha dichiarato Antonello Aurigemma, Presidente del Consiglio regionale del Lazio e Coordinatore della Conferenzauna rete di cooperazione istituzionale. Ecco perchè il protocollo che oggi firmiamo ha un valore strategico: consente di condividere analisi, studi, dati, buone pratiche, e di promuovere proposte e indirizzi comuni su temi che toccano da vicino la vita quotidiana delle persone. L’intesa che oggi inauguriamo, quindi, non è solo un impegno reciproco tra istituzioni, ma un patto nei confronti dei cittadini, per l’eliminazione delle diseguaglianze, la valorizzazione delle specificità dei singoli territori e la realizzazione di un Paese più competitivo e più solidale”.

“Tutto parte – ha spiegato Aurigemma – da alcuni cambiamenti che si sono registrati nella società: alcune relazioni della Bankitalia che evidenziavano l’inverno demografico, l’aumento dell’età media della popolazione, senza dimenticare le nuove sfide future come l’innovazione tecnologica (compresa l’intelligenza artificiale) e la sostenibilità. Come assemblee legislative regionali, l’interlocutore migliore con cui affrontare queste sfide future non poteva che essere il CNEL, che è la sede della rappresentanza economica e sociale organizzata, il luogo del dialogo tra le parti, dove si incontrano le esperienze del mondo produttivo, dei lavoratori, delle professioni e del terzo settore. La Conferenza, dal canto suo, è la voce dei territori, che ogni giorno vivono le istanze concrete dei cittadini e delle comunità, ed è l’organismo di valorizzazione del ruolo istituzionale delle Assemblee delle Regioni e delle Province autonome, costituendo sede di coordinamento e di scambio delle esperienze per le attività di interesse delle Assemblee legislative regionali – ha proseguito -. Oggi abbiamo firmato questo protocollo che deve essere un punto di partenza, su tematiche strategiche come salute, imprese, lavoro. Quindi, questo documento segna l’inizio di una sinergia, di una collaborazione tra le realtà produttive (nonchè quelle lavorative e dei lavoratori) del Paese, e le Assemblee legislative che rappresentano le istanze dei cittadini. Nel cronoprogramma, il primo punto che affronteremo è sicuramente la sanità, con tematiche di rilevanza assoluta come la ripartizione dei fondi e l’adeguamento dei Drg a livello nazionale. Naturalmente, colgo l’occasione per ringraziare il Presidente Brunetta e tutti coloro che in queste settimane hanno lavorato per questo Protocollo, che ha una rilevanza strategica”.

Il Protocollo d’intesa è stato siglato a Villa Lubin al termine dell’evento “Salute, imprese e lavoro”, promosso dal CNEL in collaborazione con la Conferenza dei Presidenti delle Assemblee legislative delle Regioni e delle Province autonome. L’incontro ha rappresentato un momento di confronto istituzionale sui temi della qualità dei servizi pubblici, delle politiche per il lavoro e dello sviluppo territoriale.

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Ad aprire i lavori è stato il Presidente del CNEL Renato Brunetta, seguito dall’introduzione della consigliera Marcella Mallen, coordinatrice del Gruppo di lavoro sulla Relazione al Parlamento e al Governo in materia di livelli e qualità dei servizi delle pubbliche amministrazioni. Nel corso dei lavori sono intervenuti i consiglieri CNEL FiovoBitti, Rossana Dettori, Mario Braga e Paolo Pirani, oltre a rappresentanti e funzionari delle Regioni e ai Presidenti dei Consigli regionali Roberto Ciambetti (Veneto), Quintino Pallante (Molise) e Stefano Balleari (Liguria). Le conclusioni sono state affidate ad Antonello Aurigemma, Presidente del Consiglio regionale del Lazio e Coordinatore della Conferenza dei Presidenti delle Assemblee legislative delle Regioni e delle Province autonome.

– Foto Conferenza dei Presidenti delle Assemblee legislative delle Regioni e delle Province autonome –

(ITALPRESS).

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Cronaca

A ottobre debito pubblico in aumento di oltre 50 miliardi

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ROMA (ITALPRESS) – Lo scorso ottobre il debito delle Amministrazioni pubbliche è aumentato di 50,7 miliardi rispetto al mese precedente, risultando pari a 3.131,7 miliardi. L’incremento riflette la crescita delle disponibilità liquide del Tesoro (31,8 miliardi, a 77,2), il fabbisogno delle Amministrazioni pubbliche (18,8 miliardi), nonchè l’effetto degli scarti e dei premi all’emissione e al rimborso, della rivalutazione dei titoli indicizzati all’inflazione e della variazione dei tassi di cambio (0,1 miliardi). Lo comunica la Banca d’Italia.
Con riferimento alla ripartizione per sottosettori, l’aumento del debito è imputabile a quello delle Amministrazioni centrali (50,6 miliardi) e a quello delle Amministrazioni locali (0,2 miliardi). Il debito degli Enti di previdenza è rimasto pressochè invariato.
La vita media residua è diminuita a 7,8 anni, da 8,0 del mese precedente.
La quota del debito detenuta dalla Banca d’Italia ha continuato a diminuire, collocandosi al 18,8 per cento (dal 19,1 del mese precedente), mentre a settembre (ultimo mese per cui questo dato è disponibile) quella detenuta dai non residenti era aumentata al 33,9 per cento (dal 33,7 per cento del mese precedente) e quella detenuta dagli altri residenti (principalmente famiglie e imprese non finanziarie) era diminuita al 14,2 per cento (dal 14,4 per cento).
Sempre a ottobre le entrate tributarie contabilizzate nel bilancio dello Stato sono state pari a 43,4 miliardi, in aumento del 2,5 per cento (1,0 miliardo) rispetto al corrispondente mese del 2024. Nei primi dieci mesi del 2025 le entrate tributarie sono state pari a 462,2 miliardi, in aumento del 2,1 per cento (9,7 miliardi) rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.

– foto Ipa Agency –
(ITALPRESS).

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Cronaca

Rai1 celebra Giovanni Paolo II con uno speciale

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ROMA (ITALPRESS) – Nel giorno dedicato alla memoria di Giovanni Paolo II, Rai1 propone lo speciale televisivo “Giubileo 2025: Da Giovanni Paolo II a Papa Leone XIV – Fari di Speranza”, un evento che unisce riflessione, spiritualità e musica.
Il programma, ideato da Domenico Gareri e condotto dallo stesso Gareri insieme a Barbara Politi, andrà in onda martedì 24 dicembre in seconda serata su Rai1, in diretta dalla suggestiva Basilica Papale di Santa Maria Maggiorea Roma, luogo che custodisce la storia della prima Messa della Vigilia di Natale celebrata in Occidente.
L’appuntamento televisivo nasce come naturale evoluzione di un percorso iniziato nel 2024 con l’edizione dedicata ai “Pellegrini di Speranza”, proseguito poi con il tema dei “Luoghi di Speranza”. Quest’anno il format chiude il ciclo giubilare invitando il pubblico a guardare avanti, diventando esso stesso un faro di speranza e rigenerazione.
Attraverso immagini, testimonianze, musica e momenti di riflessione, lo speciale accompagnerà gli spettatori in un viaggio simbolico “tra passato, presente e futuro”, ispirato al messaggio giubilare di Giovanni Paolo II, passando per l’attualità di Papa Francesco fino all’orizzonte spirituale che porterà a Papa Leone XIV. Un racconto che intreccia fede, etica e responsabilità verso il prossimo e l’ambiente, promuovendo i valori di un futuro più giusto e sostenibile.
La serata vedrà la partecipazione di grandi nomi del panorama musicale: Stjepan Hauser, Simone Cristicchi, Amara, Mario Biondi, Gaetano Curreri, Serena Autieri, il Piccolo Coro Kol Rinà, e Le Voci della Venerabile Cappella Musicale Liberiana, accompagnati dall’Orchestra del Conservatorio di Musica Tchaikovsky diretta dal Maestro Filippo Arlia, che firma anche la direzione artistica.
Il programma è scritto da Donatella Damato, Tommaso Martinelli, Riccardo Rossi, Raffaele del Monaco e Michele Caccamo, con la regia di Stefano Sartini.
La produzione è curata da Life Communication in collaborazione con Entopan e con il Conservatorio Tchaikovsky, con il patrocinio della Fondazione Giovanni Paolo II e delle Conferenze dei Vescovi d’Europa.
In occasione del Giubileo 2025, un evento unico da vivere insieme: un viaggio verso la sua chiusura, che invita tutti a restare fari di speranza.

– Credit foto: Roberto Luciani –
(ITALPRESS).

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Cronaca

Blitz antidroga in Sardegna, 21 misure cautelari

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SASSARI (ITALPRESS) – Maxi operazione antidroga in Sardegna dei Carabinieri del reparto territoriale di Olbia, coordinati dalla Direzione distrettuale antimafia di Cagliari. Ventuno le misure cautelari nell’ambito di una complessa indagine su due distinti gruppi criminali dediti al traffico di stupefacenti, operativi in Sardegna e con proiezioni sulla penisola.

I provvedimenti riguardano 10 custodie cautelari in carcere, 6 arresti domiciliari e 5 obblighi di dimora, eseguiti nelle province di Sassari, Nuoro, Cagliari, Bergamo, Latina e Novara.

L’attività investigativa, avviata nel 2019, ha consentito di documentare un articolato sistema criminale impegnato nella produzione, importazione e distribuzione di cocaina e marijuana su larga scala.

Le indagini – condotte mediante intercettazioni, pedinamenti, sequestri mirati, accertamenti patrimoniali e acquisizioni di chat tramite rogatoria internazionale ed Europol – hanno delineato due associazioni per delinquere, autonome ma funzionalmente interconnesse. La prima rete, composta da undici persone, avrebbe gestito l’approvvigionamento della cocaina dalla penisola, tramite contatti stabili con altre associazioni criminali operanti in diverse regioni italiane.

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La seconda, costituita da cinque persone, si sarebbe dedicata alla produzione e movimentazione di ingenti quantitativi di marijuana in Sardegna. Le evidenze raccolte indicano che parte della marijuana veniva sistematicamente ceduta alla prima associazione quale merce di scambio per finanziare l’acquisto di cocaina, con un rapporto stimato in circa 50 kg di marijuana per 1 kg di cocaina.

Complessivamente sono stati documentati oltre 200 kg di cocaina e oltre 450 kg di marijuana movimentati, con un volume economico stimato di circa 3 milioni di euro. Olbia è emersa come snodo logistico strategico, luogo di custodia, smistamento e gestione delle trattative, in ragione della presenza di più affiliati con collegamenti diretti con i fornitori.

– Foto: ufficio stampa Carabinieri –

(ITALPRESS).

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