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Spalletti “La Juve deve ambire a lottare per tutto”
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3 settimane fa-
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Redazione
TORINO (ITALPRESS) – “Premesso che ho detto di lottare per lo scudetto, non di vincerlo, e c’è differenza, ci fa bene confrontarci con questo nome, con questa storia e finchè la matematica non ce lo vieta dobbiamo avere l’ambizione di lottare per qualsiasi cosa, si va dritti a lottare per qualsiasi cosa”. Luciano Spalletti, dopo l’esordio vincente a Cremona, punta a ripetersi. Domani si gioca in Champions e la Juve è attesa dallo Sporting Lisbona all’Allianz Stadium. “Fra i giocatori c’è voglia e disponibilità di far bene. Sono un buon gruppo, dal punto di vista calcistico e umano – sottolinea il tecnico bianconero – La Champions è la suite, la lounge del calcio, per giocarla dobbiamo avere un’idea di quello che è essere squadra, e la dobbiamo proteggere con una grandissima personalità. Bisogna avere il coraggio di scegliere quello che vogliamo fare. Di solito ci sono tre possibilità: la scelta corretta, la scelta sbagliata e l’incertezza di quello che si vuole fare. Quest’ultima è la peggiore. Non è un alibi giocare ogni tre giorni”.
Tornando alla gara di Cremona, “sono stato contento di aver fatto determinate scelte, mi hanno restituito delle informazioni per progredire col lavoro. Domani è una partita difficilissima, è una squadra che sa giocare a calcio, che sa stare in campo, che ha un’idea di gioco ben precisa, hanno questa qualità sulla trequarti che è un’insidia per tutti”, dice ancora Spalletti, che poi si sofferma su Yildiz: “Gli piace interpretare quella posizione di centrosinistra, lui è bravo se gioca da seconda punta o da esterno, quello che può disturbarlo è se gli chiedi di fare rientri da 100 metri ma oggi anche i più bravi si adattano anche a questo. Domani comunque è a disposizione. Chi mi ricorda? Sono stato abbastanza fortunato nella mia carriera, ho avuto qualche grande calciatore, Kvaraskhelia è uno che aveva caratteristiche simili. E poi, anche se forse ha avuto meno visibilità ma è stato fenomenale, Totò Di Natale: tirava fuori delle robe in allenamento, ma anche in partita…”.
Fra i più positivi a Cremona anche Vlahovic: “Dusan sa bene cos’è la Juve e cosa ci si aspetta, è abituato alle pressioni e alle insidie di vestire una maglia del genere. E’ uno di quelli con cui ho parlato, lui sarebbe felicissimo di rimanere qui. Il fatto che sia in scadenza non lo disturba, vuole giocare a calcio, vuole giocare partite come queste e l’altra sera ha dato risposte importanti”.
In conferenza stampa al fianco del tecnico anche Michele Di Gregorio: “Lo spogliatoio dopo due vittorie sta meglio, ma sappiamo che non si può abbassare la guardia, l’attenzione, altrimenti si rischia di tornare al punto di partenza. La concentrazione è sulla partita di domani, dobbiamo continuare su questa strada. Quando avviene un esonero i primi a sentirsi responsabili sono i giocatori, questo ci ha unito maggiormente, ci siamo chiesti cosa non andava, cosa c’era da migliorare e contro Udinese e Cremonese abbiamo cercato di responsabilizzarci ancora di più. Si può migliorare sempre, il miglioramento deve essere quotidiano. La mia stagione? Spero sempre di fare meglio e dare una mano alla squadra”.
Per quanto riguarda l’impatto di Spalletti, “il mister è ambizioso come lo siamo tutti, qui bisogna vincere, quello è l’obiettivo e dobbiamo fare di tutto per raggiungerlo. Quando ha parlato di scudetto, tutti abbiamo dato valore a quello che ha detto, è la direzione in cui vogliamo andare tutti. Di Spalletti ci ha colpito la fermezza, l’ambizione, la voglia di darci una mano e noi abbiamo voglia di metterci in gioco. Questa è una società che ha sempre vinto, l’obiettivo è provare a vincere qualcosa, mettere le basi per vincere qualcosa. Poi si passa dalle partite, dal fare dei punti che messi insieme ti portano a un obiettivo più grande. Dopo la Lazio la parola chiave è stata responsabilità, intesa sia come responsabilità del singolo che quella nei confronti del gruppo e della società”.
Intanto bisogna sbloccarsi in Champions. “Al di fuori dei risultati precedenti, le partite alla Juve vanno vinte. Non parlerei di ansia ma di maggiore volontà per vincere la prima partita in Champions”, chiosa il portiere.
– foto Ipa Agency –
(ITALPRESS).
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Raffaella Reggi “Il tennis italiano ha monopolizzato la stagione”
Pubblicato
52 minuti fa-
25 Novembre 2025di
Redazione
ROMA (ITALPRESS) – “Abbiamo ancora una volta monopolizzato la stagione. Il movimento sta andando alla grande. Oltre alla Coppa Davis, non bisogna dimenticare la vittoria delle ragazze della Billie Jean King Cup”. Così Raffaella Reggi, ex tennista e attuale voce tecnica di Sky, sullo straordinario momento del tennis italiano, a pochi giorni dal suo 60° compleanno in un’intervista rilasciata all’agenzia Italpress.
“Il fatto che Sinner e Musetti non abbiano giocato a Bologna, con giuste motivazioni, ha responsabilizzato ulteriormente la squadra, che si è compattata e ha dimostrato che non c’è bisogno dei numeri 1 e 2 per vincere in nazionale. I protagonisti sono stati Matteo (Berrettini) e Flavio (Cobolli) e devo dire che soprattutto Matteo ha risposto sempre presente, direi che 11 vittorie in fila in Davis non sono niente male. L’abbraccio tra loro due è stata la cartolina di una settimana in cui gli addetti lavori e un po’ tutti hanno criticato questa Coppa Davis snaturata, ma le emozioni delle partite di questa competizione tengono tutti attaccati davanti alla televisione”, ha aggiunto l’ex tennista azzurra.
Nata a Faenza il 27 novembre del 1965, Raffaella Reggi è stata dal 1998 al 2002 la giocatrice più forte, in quanto a classifica mondiale (numero 13), a rappresentare l’Italia. Diventata professionista nel 1981, la romagnola è stata la prima tennista donna italiana ad aggiudicarsi un torneo del Grande Slam (Us Open 1986 doppio misto in coppia con Sergio Casal): “Ho iniziato a giocare i miei primi Slam all’età di 16/17 anni e Vittorio Selmi, che all’epoca lavorava per l’Atp, mi ha consigliato di giocare il doppio misto perché mi avrebbe aiutato molto in singolare. Poi è arrivata la bellissima vittoria agli Us Open con Casal, dopo aver salvato match point nei primi turni, contro un’icona del tennis mondiale come Navratilova, a cui ho tolto il terzo Slam della stagione”.
Nonostante il titolo agli Us Open, lo Slam preferito resta il Roland Garros: “Parigi è stato un torneo che ho amato tantissimo perché sono nata sulla terra rossa ed è stato uno dei miei Slam preferiti, è stato un po’ il mio primo amore”.
Doppio misto che ha visto l’Italia protagonista sia nel 2024 che nel 2025, con il trionfo sempre agli Us Open di Sara Errani e Andrea Vavassori: “Andrea e Sara come coppia di misto sono fortissimi, si compensano benissimo e hanno i movimenti giusti nei pressi della rete. Sara per quanto riguarda il doppio è di un’altra categoria, Andrea anche con le semifinali delle Finals con Bolelli ha dimostrato di essere un ottimo doppista“.
Italia dominatrice assoluta del tennis mondiale e trascinata da uno straordinario Jannik Sinner. Quattro finali Slam, di cui due vinte, e sei titoli Atp (Australian Open, Wimbledon, Atp 500 Pechino, Atp 500 Vienna, Masters 1000 Parigi, Atp Finals) per l’altoatesino, rimasto in corsa per la prima posizione nel ranking mondiale, poi andata ad Alcaraz, nonostante i tre mesi di sospensione legati alla vicenda Clostebol: “Ha fatto un’impresa titanica, riuscendo a giocarsi la prima posizione mondiale e credo che abbia dell’incredibile. I suoi miglioramenti sono sotto gli occhi di tutti. Dopo lo Us Open si è messo a testa bassa ed è riuscito a migliorare il servizio. L’idea del 2026 è di migliorare l’aggressività e quindi dalla trequarti in avanti di cercare di prendere più spesso la rete, di variare il più possibile non dare punti di riferimento agli avversari”.
“Obiettivamente Sinner e Alcaraz in questo frangente fanno un altro sport – afferma Reggi – e hanno un ritmo differente dagli altri. C’è da difendere un titolo negli Australian Open, credo che l’obiettivo suo e del suo team nel 2026 sia vincere un grande torneo su terra e, magari, fare un pensierino, sul vincere tutti e quattro gli Slam, che non sarebbe così male”.
Le prestazioni scintillanti di Sinner sono solamente la punta dell’iceberg di un movimento tennistico mai così in salute. A testimoniarlo, oltre al fresco trionfo in Coppa Davis a Bologna, sono le grandi annate di Lorenzo Musetti e Flavio Cobolli, rispettivamente numero 8 e numero 22 della classifica Atp. Nel 2026, obiettivo top 5 per il carrarino, mentre sarà la stagione della conferma ad alti livelli per il romano. “Per Musetti aspettiamo l’aggiunta di Perlas – sottolinea Reggi – che è un uomo di esperienza e vedremo se riuscirà a dare un qualcosa in più per fargli fare quello scatto in più. L’obiettivo credo sia quello di avvicinarsi a Jannik e Carlos, quello a breve termine potrebbe essere la top 5. Ha un tennis diverso dagli altri e deve cercare di migliorare sui campi veloci per cercare di fare quel passettino in più anche sulle superfici veloci”.
Pochi punti da difendere in apertura di 2026 per Cobolli, che potrà puntare a stabilizzarsi in top 20 sin dai primi mesi della stagione: “Cobolli può avvicinarsi alla top ten. Atleticamente parlando è uno dei più preparati. Tecnicamente c’è ancora da lavorare sul lato del rovescio, ma a livello di grinta determinazione e coraggio non gli manca niente. Mi aspetto un inizio di stagione migliore, spero faccia una buona programmazione per arrivare pronto per il 2026, dato che nei primi mesi non ha punti da difendere”.
Al femminile, nonostante qualche alto e basso di troppo, ottima stagione di Jasmine Paolini (numero 8 Wta), chiusa con la partecipazione alle Wta Finals, sia in singolare che in doppio, e con il titolo agli Internazionali d’Italia: “Jasmine spero possa ripetere una stagione forse anche migliore rispetto a quest’anno, dove ci sono stati un po’ di alti e bassi, ma quando arrivi alle Finals in singolo e doppio sicuramente la stagione non è stata da buttare via. L’importante sarà trovare un po’ di continuità e fare una buona programmazione”, afferma Reggi, che guarda al futuro e vede in Tyra Grant (classe 2008, numero 242 Wta) le potenzialità per consacrarsi nell’élite del tennis: “Con Renzo Furlan al suo fianco speriamo di rivederla presto nelle qualifiche degli Slam e poi, chissà, sognare in grande ed entrare nelle 100. Adesso è vicina alle 200, da lì arrivare alla top 100 non è impossibile, magari anche qualcosa in più”.
-Foto IPA Agency-
(ITALPRESS).
Sport
Detroit e Toronto vincono ancora, Edwards non basta a Minnesota: il recap della notte Nba
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5 ore fa-
25 Novembre 2025di
Redazione
ROMA (ITALPRESS) – Detroit e Toronto non si fermano più, mentre a Minnesota non basta la super prestazione di Anthony Edwards per avere la meglio su Sacramento. Sono questi alcuni dei verdetti della ricca notte di Nba, con ben dieci partite disputate. Nella Eastern Conference, prosegue la marcia dei Pistons, che contro gli Indiana Pacers chiudono il primo tempo 55-71 e poi resistono alla rimonta vincendo 117-122 e ottenendo il tredicesimo successo consecutivo.
Per i Pacers si tratta della decima sconfitta nelle ultime undici partite. I Raptors, invece, ottengono l’ottava vittoria di fila superando i Cleveland Cavaliers per 110-99: decisivo il massimo stagionale di Brandon Ingram, che segna 15 dei suoi 37 punti di serata nel terzo quarto. Rimanendo a Est, quinta sconfitta consecutiva per i Milwaukee Bucks, che devono fare a meno anche di Giannis Antetokounmpo nella sfida vinta dai Portland Trail Blazers per 103-115. La seconda vittoria nelle ultime cinque partite di Portland porta la firma di Jerami Grant (35 punti), in una serata in cui Damian Lillard si è presentato nonostante l’infortunio per prendersi il saluto dei suoi ex tifosi e compagni.
A proposito di ex, per motivi personali non si è concretizzato il ritorno di Kevin Durant a Phoenix: gli Houston Rockets si impongono con un netto 92-114 (22 punti di Amen Thompson e 22 di Aaron Holiday dalla panchina) interrompendo la striscia si tre vittorie consecutive dei Suns. Sempre a Ovest, spicca la vittoria all’overtime dei Sacramento Kings in rimonta contro i Minnesota Timberwolves.
I T’wolves sprecano ancora tutto il vantaggio nel finale (avanti di dieci punti a tre minuti dal termine) e cedono all’overtime: 117-112 il risultato finale che vanifica i 43 punti di Edwards.
Per quanto riguarda le altre partite di serata, vittorie casalinghe per Miami Heat (106-102 contro i Dallas Mavericks), New Orleans Pelicans (143-130 contro i Chicago Bulls) e Golden State Warriors (134-117 contro Utah Jazz), mentre arrivano i colpi esterni dei New York Knicks (100-113 nel derby della Grande Mela con i Brooklyn Nets) e dei Denver Nuggets (115-125 contro i Memphis Grizzlies).
-Foto IPA Agency-
(ITALPRESS).
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Il Sassuolo riacciuffa il Pisa nel finale, è 2-2 al 95′
Pubblicato
12 ore fa-
25 Novembre 2025di
Redazione
REGGIO EMILIA (ITALPRESS) – Pareggio pirotecnico tra Sassuolo e Pisa, nell’ultimo match della 12^ giornata di Serie A. Finisce 2-2 a Reggio Emilia, con gli uomini di Gilardino raggiunti per due volte dai neroverdi di Grosso. Toscani avanti con il rigore di Nzola (4′) e immediatamente ripresi da Matic (6′). Nel finale Meister (81′) trova il 2-1, ma Thorsvedt (94′), a trenta secondi dal triplice fischio di Di Marco, nega al Pisa il secondo successo consecutivo in campionato.
Sassuolo che manca il contro sorpasso sulla Lazio e resta in nona posizione con 17 punti. Sesto risultato utile consecutivo per Nzola e compagni, che salgono in 16^ posizione con 10 punti. Nel prossimo turno, l’undici di Grosso farà visita al Como di Fabregas (28 novembre ore 20.45), mentre i ragazzi di Gilardino ospiteranno l’Inter di Chivu (30 novembre ore 15.00).
Prime emozioni dopo nemmeno un minuto. Al primo possesso, il Pisa si procura un calcio di rigore: contatto in area tra Touré e Candé con il direttore gara Di Marco che, dopo l’on field review, indica il dischetto in favore della squadra di Gilardino. Nzola non si fa ipnotizzare da Muric e al 4′ porta avanti gli ospiti. Arriva immediata la risposta del Sassuolo, che pareggia i conti con il primo gol in maglia neroverde di Matic.
Su mischia da calcio d’angolo, gran sinistro al volo dell’ex centrocampista di Manchester United e Roma ed è 1-1 dopo 6′. Un paio di buoni spunti offensivi del Pisa, che non riesce a concretizzare a causa di qualche imprecisione in fase di rifinitura di Tramoni. Ottimo primo tempo dei toscani, a cui è mancato il guizzo finale per andare all’intervallo in vantaggio.
Buon avvio di seconda frazione della squadra di Grosso, che sfiora il 2-1 al 51′. Koné serve in piena area di rigore Pinamonti, che non riesce a ribadire in rete con la giusta cattiveria e si fa rimpallare dall’attento Semper. Prosegue il pressing del Sassuolo, grazie all’ingresso di Laurienté al posto di un poco attivo Fadera, ma senza impensierire Semper. Squadre lunghe nell’ultimo quarto d’ora, con il Pisa che cerca con più insistenza. All’81’ arriva il guizzo degli ospiti: Moreo scippa Coulibaly a centrocampo e manda in profondità Meister, che batte nell’uno contro uno Muharemovic e regala il secondo vantaggio ai nerazzurri. In pieno recupero Thorstvedt imbuca Pinamonti in area, ma il centravanti neroverde spreca e manda alto di sinistro in controbalzo. A trenta secondi dal triplice fischio, il Sassuolo trova un pareggio quasi insperato. Cross tagliato di Volpato, che pesca Thorstvedt tra Touré e Caracciolo per il 2-2 allo scadere.
IL TABELLINO
SASSUOLO (4-3-3): Muric 6; Walukiewicz 6 (1’st Coulibaly 5), Idzes 5.5, Muharemovic 5, Candé 5 (27’st Doig 6); Thorstvedt 6, Matic 7 (42’st Volpato 6.5), Koné 6 (27’st Lipani 6); Berardi 6, Pinamonti 5, Fadera 5.5 (16’st Laurienté 6). In panchina: Satalino, Zacchi, Cheddira, Moro, Iannoni, Pierini. Allenatore: Grosso 6.
PISA (3-5-2): Semper 6.5; Calabresi 5.5 (1’st Albiol 6), Caracciolo 5.5, Canestrelli 6; Touré 6, Piccinini 6, Aebischer 6 (37’st Vural sv), Leris 6, Angori 6.5 (27’st Hojholt 6); Nzola 6.5 (13’st Meister 7), Tramoni 5 (13’st Moreo 6.5). In panchina: Andrade, Scuffet, Buffon, Coppola, Denoon, Maucci, Bonfanti. Allenatore: Gilardino 6.
ARBITRO: Di Marco di Ciampino 6.
RETI: 4’pt Nzola (rig), 6’pt Matic, 36’st Meister, 50’st Thorstvedt.
NOTE: serata serena, terreno in buone condizioni.
Ammoniti: Calabresi, Walukiewicz, Thorstvedt.
Angoli: 5-2.
Recupero 2′; 5′.
-Foto IPA Agency-
(ITALPRESS).

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