Cronaca
Al via in Regione il ‘World Manufacturing Forum 2025’
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3 settimane fa-
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Redazione
MILANO (ITALPRESS) – L’eccellenza del settore manifatturiero lombardo a livello europeo e la resilienza delle imprese del territorio di fronte alle criticità di uno scenario internazionale sempre più complesso. Questi i temi chiave dell’intervento del presidente di Regione Lombardia Attilio Fontana che oggi ha aperto i lavori della prima giornata del ‘World Manufacturing Forum’, evento internazionale promosso dalla World Manufacturing Foundation (organizzazione del Politecnico di Milano e di Confindustria Lombardia), in collaborazione con Regione Lombardia.
Tema portante dell’edizione 2025, in programma fino a domani a Palazzo Lombardia, è in particolare il ruolo delle nuove tecnologie nel percorso di transizione ecologica e digitale del comparto, due ambiti cruciali per promuovere la competitività del settore. “Siamo la principale regione manifatturiera d’Europa – ha sottolineato il presidente Fontana – e lo abbiamo confermato con risultati eccellenti nel 2024, sia sul fronte dell’export sia su quello dell’import. Anche nei primi mesi del 2025 abbiamo dimostrato una notevole capacità di tenuta. Dobbiamo continuare a sostenere con convinzione le nostre aziende manifatturiere. E’ evidente che stiamo attraversando un periodo complesso: le tensioni internazionali e geopolitiche generano difficoltà, ma sono certo che la capacità, la solidità e la flessibilità dei nostri imprenditori ci consentiranno ancora una volta di superare questa fase”.
Al convegno, da cui è emerso il ruolo di primo piano della Lombardia come hub del comparto, ha partecipato anche l’assessore regionale all’Università, Ricerca e Innovazione Alessandro Fermi che ha evidenziato l’importanza di un approccio sinergico al tema dell’innovazione, capace di far dialogare in modo proficuo formazione, imprese e mondo della ricerca.
“L’edizione 2025 del World Manufacturing Forum – ha spiegato l’assessore – ha scelto come obiettivo l’esame delle tecnologie in grado di migliorare la produttività, l’efficienza e la sostenibilità del comparto manifatturiero. È ciò che sta facendo anche Regione Lombardia con il ‘Piano industriale strategico per il rilancio della Lombardia’. Accanto a bandi e misure a sostegno delle imprese, dunque, abbiamo deciso di puntare sul rafforzamento delle competenze e sullo sviluppo di una nuova mappatura delle specializzazioni settoriali, che ci aiuti a far emergere anche i poli minori, per poi connetterli con i poli specialistici di riferimento, i centri di ricerca, le strutture formative e le aziende più dinamiche. In questa pianificazione strategica si integrano anche le Zone di Innovazione e Sviluppo (Zis), che promuovono l’aggregazione tra soggetti pubblici e privati, stimolando al contempo uno scambio di conoscenze tra università, centri di ricerca, aziende e mercati”.
Tra i relatori il presidente di Confindustria Lombardia Giuseppe Pasini, il presidente della World Manufacturing Foundation Diego Andreis e Marco Taisch, presidente del comitato scientifico della World Manufacturing Foundation e professore al Politecnico di Milano. Nel corso dell’evento è stato letto inoltre un messaggio del ministro delle Imprese e del Made in Italy Adolfo Urso che ha sottolineato l’importanza delle tecnologie di ultima generazione e della sostenibilità nel sviluppo del settore. Tanti i temi emersi nel corso dei diversi panel tematici: dall’importanza di sfruttare al meglio soluzioni come l’intelligenza artificiale, alle potenzialità dell’Industrial Internet of Things (IIoT) per rendere le pmi del settore sempre più resilienti e competitive di fronte alle sfide globali in tema di sostenibilità e digitalizzazione.
Sull’importanza di mettere il comparto manifatturiero al centro delle politiche nazionali ed europee in un contesto internazionale complesso si è soffermato in particolare il presidente di Confindustria Lombardia Pasini. “Il tessuto industriale lombardo – ha detto – pur in un contesto globale caratterizzato da cambiamenti epocali, sta dimostrando flessibilità e capacità di adattamento. L’incertezza è il nemico numero uno di chi fa impresa e le imprese non possono competere da sole nell’attuale contesto di incertezza globale. Abbiamo perciò l’esigenza di far tornare l’industria manifatturiera al centro delle politiche sia nazionali che soprattutto europee”.
“In uno scenario geopolitico sempre più complesso, tra dazi, nuove potenze industriali e filiere globali in trasformazione – ha chiarito Marco Taisch, presidente del comitato scientifico del World Manufacturing Forum – l’Europa e l’Italia devono puntare sui propri fondamentali: innovare i prodotti rendendoli intelligenti e sostenibili, ridisegnare le organizzazioni per rispondere alla domanda ‘tutto e subito’ e utilizzare realmente le tecnologie digitali, non solo l’intelligenza artificiale. Il nuovo paradigma industriale si fonda sulla capacità di analizzare i dati per prendere decisioni basate sui numeri: dopo lavoro, materie prime e impianti, i dati diventano il quarto fattore produttivo”.
“Il World Manufacturing Forum – ha commentato il presidente Andreis – torna in un momento storico complesso, segnato da trasformazioni tecnologiche accelerate e da forti tensioni sulle catene di fornitura globali. L’Italia e la Lombardia restano un motore industriale fondamentale, ma nessun sistema produttivo può affrontare da solo le sfide attuali. Servono visione, cooperazione e scelte industriali chiare per colmare il divario con le grandi potenze e guidare una crescita sostenibile e inclusiva”.
-Foto Regione Lombardia-
(ITALPRESS).
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Cronaca
Prima vittoria in campionato per il Verona, l’Atalanta cade al Bentegodi
Pubblicato
5 ore fa-
6 Dicembre 2025di
Redazione
VERONA (ITALPRESS) – Prima vittoria in campionato per il Verona che batte l’Atalanta 3-1 grazie alle reti di Belghali, Giovane e Bernede, inutile il calcio di rigore trasformato da Scamacca. Vittoria fondamentale in chiave salvezza per gli scaligeri, seconda sconfitta per Palladino da quando siede sulla panchina degli orobici. Quarto ko in campionato per De Roon e compagni che prima del Cagliari dovranno affrontare il Chelsea. L’Hellas, invece, sfiderà la Fiorentina.
Il Verona ha iniziato spingendo sull’acceleratore, nonostante l’emergenza a centrocampo – assente Gagliardini per squalifica e Bradaric per infortunio – i padroni di casa sono riusciti a creare parecchi problemi a un’Atalanta scarica a causa delle fatiche accumulate in Coppa Italia. La squadra di Zanetti, arrivata al match in difficoltà, ha aggredito la Dea trovando spazi soprattutto in ripartenza: i bergamaschi sono riusciti inizialmente a gestire la sfuriata, De Ketelaere al 26′ ha sfiorato la rete con un tiro dal limite. Due minuti più tardi Belghali, servito in area da un colpo di tacco di Mosquera, ha sbloccato il risultato. Al 36′ ci ha pensato Giovane, sugli sviluppi di una rimessa laterale, a segnare il 2-0 con una conclusione violenta dal limite.
Timida la reazione da parte della squadra di Palladino, la conclusione di Krstovic è stata bloccata senza patemi da Montipò.
Nella ripresa Palladino ha mescolato le carte mandando in campo Scamacca e Kolasinac al posto rispettivamente di Krstovic e Kossounou: De Ketelaere, dopo appena 4 minuti, ha sfiorato la rete, decisivo il salvataggio sulla linea di Montipò. Nella parte centrale i nerazzurri hanno fatto parecchia fatica, su un dribbling di Samardzic gli ospiti hanno chiesto un calcio di rigore, sull’azione successiva è arrivato il 3-0 di Bernede (26’st): dopo una revisione il Var ha confermato che non c’è stato tocco di mano di Bella-Kotchap. Dieci minuti più tardi su un tiro di Scamacca, ancora Bella-Kotchap ha colpito la palla con la mano, dopo l’on field review Mariani ha assegnato il rigore trasformato poi dal numero 9. Inutili gli assalti finali, vince il Verona che porta a casa la prima vittoria del campionato e lascia l’ultimo posto alla Fiorentina.
– Foto Ipa Agency –
(ITALPRESS).
Cronaca
Europei di Lublino: Razzetti argento nei 200 misti, Curtis bronzo nei 100 sl
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5 ore fa-
6 Dicembre 2025di
Redazione
LUBLINO (POLONIA) (ITALPRESS) – Due medaglie individuali per l’Italia nella penultima giornata di Europei in vasca corta di Lublino (Polonia).
Alberto Razzetti (Fiamme Gialle) è d’argento nei 200 misti: 1’52″05 per il 26enne ligure, che si arrende allo spagnolo Hugo Gonzalez de Olivera, oro in 1’51″39. Completa il podio il turco Berke Saka (1’52″25), davanti al francese Mewen Tomac (1’52″79). “Non mi è piaciuta la gara che ho fatto. Ho fatto una serie di errori che mi hanno tagliato le gambe. Non è stata la gara che mi ero immaginato. Cerco sempre di ottenere il massimo, ma ottenere una medaglia internazionale non è mai scontato”, le dichiarazioni, ai microfoni di RaiSport, di Razzetti, che centra una buona qualificazione per la finale dei 200 farfalla: “La semifinale dei 200 farfalla bene, ho nuotato 150 metri ottimi”, sottolinea l’azzurro, che chiude con il quarto crono combinato in 1’51″99. Miglior rilevamento per lo svizzero Noe Ponti (1’51″53). Fuori dai giochi Federico Burdisso, che tocca in 1’53″15 con il nono tempo complessivo.
Nel mezzo di un programma fittissimo, Sara Curtis (CS Esercito/CS Roero) conquista una medaglia di bronzo nei 100 stile libero. Per la prima volta nella storia l’Italia sale sul podio internazionale nei 100 stile donne e lo fa grazie al 51″26 (primato italiano) stampato dalla torinese, che si inchina all’olandese Marrit Steenbergen, oro in 50″42 con record europeo, e alla francese Beryl Gastaldello, argento in 50″60. “Sono contenta, ho un raffreddore tremendo e il programma non era molto a mio favore. Sono contenta per la mia prima medaglia internazionale nei 100, sono stanchissima ma contenta”, afferma, ai microfoni di RaiSport, Curtis, che centra anche la qualificazione alla finale dei 50 dorso (26″25, terzo crono combinato) e dei 50 stile (23″49, secondo tempo combinato).
Carlos D’Ambrosio (Fiamme Gialle – Nuoto/Fondazione Bentegodi) quinto nella finale dei 100 stile libero 46″08 il tempo del 18enne azzurro, che termina a poco più di due decimi dal bronzo di Matthew Richards (45″82). Oro all’imprendibile Maxime Grousset (45″17), argento al croato Jere Hribar (45″64). “Ci ho provato. Peccato perchè ho sbagliato la subacquea, ma mi sono divertito. Per fortuna è comunque uscito un buon 100, spero di scendere sotto i 46 secondi la prossima volta”, sottolinea D’Ambrosio.
Anita Gastaldi (CS Carabinieri/VO2 Nuoto Torino) chiude al settimo posto nella finale dei 200 misti 2’07″94 il tempo della classe 2003 del CS Carabinieri, che termina a oltre sei secondi dall’oro Marrit Steenbergen, al tocco in 2’01″83 (record europeo). Argento all’irlandese Ellen Walshe (2’04″78) e bronzo all’israeliana Anastasia Gorbenko (2’05″32).
Simone Cerasuolo (GS Fiamme Oro/Imolanuoto) e Nicolò Martinenghi (CC Aniene) accedono alla finale dei 50 rana. Miglior tempo complessivo (25″57) per il tesserato GS Fiamme Oro/Imola Nuoto, mentre 25″80 per il 26enne di Varese. In mezzo agli azzurri il turco Sakci (25″70) con il secondo crono combinato. “Ho fatto tantissimi errori. Non ho avuto modo di provare la piscina nel riscaldamento e ho avuto qualche problema. In finale sarà molto entusiasmante e divertente”, le parole di Martinenghi. “Ero un pò contratto – ammette Cerasuolo – ma era importante entrare in finale e sono contento. Cercheremo di giocarcela per qualcosa di importante”, aggiunge Cerasuolo, in finale con il miglior tempo combinato.
Leonardo Deplano (CS Carabinieri/CC Aniene) in finale nei 50 stile libero 20″85 il tempo del fiorentino, che chiude con il secondo rilevamento cronometrico combinato, dietro solo al francese Maxime Grousset (20″83). Niente da fare per Lorenzo Zazzeri (CS Esercito/RN Florentia), fuori con il 14° tempo complessivo in 21″25. “Gara buona – dice Deplano – e pensavo di andare un pò più forte. Sono felice di essere entrato in finale ed è la prima volta che ci riesco agli Europei. Spero di fare un tempo migliore di oggi”. Lorenzo Mora (GS VVF Fiamme Rosse) e Francesco Lazzari (Sport Club 12 Ispra) in finale nei 50 dorso. 22″93 il tempo del 27enne di Carpi e 22″79 quello del classe 2004 di Angera, che accedono alla finale rispettivamente con il quarto e il secondo crono combinato.
Domenica giornata conclusiva degli Europei di Lublino. Grande attesa per il duo Cerasuolo-Martinenghi nei 50 rana.
– Foto Ipa Agency –
(ITALPRESS).
Cronaca
L’Inter travolge il Como, poker nerazzurro a San Siro
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7 ore fa-
6 Dicembre 2025di
Redazione
MILANO (ITALPRESS) – Una notte da sola in vetta, aspettando gli impegni di Milan, Napoli e Roma. Nella bagarre d’alta classifica l’Inter di Chivu fa la voce grossa rifilando un 4-0 al Como di Fabregas, che resta a 24 punti, a -6 dai padroni di casa. A San Siro, con i gol di Lautaro, Thuram, Calhanoglu e Carlos Augusto, matura la seconda sconfitta stagionale di Nico Paz e compagni, tramortiti dall’inizio arrembante della squadra di Chivu, la più prolifica in Italia nei primi 15′ di gioco (6 reti). Il risultato si sblocca infatti all’11’. La prima grande giocata interista di Luis Henrique ispira il gol numero 164 di Lautaro Martinez, che sfrutta la discesa del compagno e deposita in porta col destro, avvicinandosi alle 171 reti di Boninsegna (premiato insieme al Toro da Marotta nel pre partita) nell’olimpo interista. Il Como è in difficoltà e all’intervallo Fabregas ha già speso tre cambi. Uno è obbligato: Morata si ferma per infortunio al 32′ e lascia il posto a Douvikas. Gli altri sono tattici: fuori Posch e Addai, dentro Vojvoda e Diao. E’ Douvikas ad avere la palla dell’1-1, ma il centravanti alza troppo il pallone messo al centro da Jesus Rodriguez.
Nel momento migliore del Como, l’Inter colpisce. Sugli sviluppi di un corner di Dimarco, Thuram attacca il primo palo e gira di sinistro anticipando Butez. C’è anche la chance del 3-0, ma Lautaro su assist di Luis Henrique spreca un rigore in movimento. Il tris è rimandato all’81’: Barella strappa via un pallone sulla trequarti, l’azione si sviluppa con Lautaro e Mkhitaryan, ma il destro vincente da fuori area è di Calhanoglu. All’86’ il poker con un’azione classica da quinto a quinto: Dimarco crossa dalla sinistra, Carlos Augusto indovina il rimbalzo e trova una gran conclusione che si infila in rete. Uno stop pesante per il Como, che non perdeva dal 30 agosto e che nel prossimo turno sfiderà la Roma. Per l’Inter invece ci sarà l’ostacolo Genoa.
– Foto Ipa Agency –
(ITALPRESS).

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