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Cronaca

Milano-Cortina 2026, presentata la nuova pista di hockey su ghiaccio in Fiera. Investiti 25 milioni

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MILANO (ITALPRESS) – Fondazione Fiera Milano ha presentato in anteprima la nuova pista di hockey su ghiaccio, tassello fondamentale del progetto di adeguamento delle infrastrutture realizzate in vista dei Giochi Olimpici Invernali Milano Cortina 2026. La “Milano Rho Ice Hockey Arena”, allestita nei padiglioni 22 e 24, e che ospiterà dall’8 al 14 dicembre il Campionato Mondiale under 20 come test event in vista delle Olimpiadi, nasce dalla rimozione temporanea di una sezione della parete divisoria che ha consentito di ricavare lo spazio per un campo regolamentare da 60 metri, tribune per circa 4.000 spettatori, nuovi spogliatoi, aree di servizio e una pista dedicata al riscaldamento e all’allenamento degli atleti. Qui si svolgeranno diverse gare dell’hockey su ghiaccio maschile e tutte le partite dell’hockey femminile, escluse semifinali e finali che verranno giocate nell’impianto di Santa Giulia a Milano. La realizzazione degli spazi per la pista di hockey si inserisce nel più ampio intervento di Fondazione da 25 milioni di euro, già avviato grazie a interventi di adattamento per ospitare il media center della manifestazione presso il Centro Congressi MiCo in città e alla riconfigurazione dei padiglioni 13 e 15, trasformati nel Milano Speed Skating Stadium.

“La pista di hockey, come quella del pattinaggio di velocità, rappresentano la prima volta nella storia delle Olimpiadi in cui questi impianti vengono realizzati all’interno di un quartiere fieristico e sono temporanei. I lavori sono stati effettuati a tempo record. Sono i primi impianti per le Olimpiadi pronte al servizio dei cittadini. Abbiamo fatto un investimento di 25 milioni di euro, in una logica di sistema paese, ma anche per lasciare una legacy per il territorio e per far entrare Fiera SPA in un nuovo segmento, quello degli eventi”, ha affermato Giovanni Bozzetti, Presidente di Fondazione Fiera Milano, a margine dell’apertura alla stampa dell’impianto. Un tema importante è quello dell’utilità degli impianti sportivi al termine delle Olimpiadi. Bozzetti prosegue garantendo la versatilità della costruzione: “Questo impianto è un luogo molto trasversale, quindi al di là degli eventi fieristici e congressuali potrà ospitare anche sport, come l’hockey su ghiaccio o altre discipline sportive. Si inaugura anche una flessibilità di Fiera Milano che riesce a non fare solo manifestazioni fieristiche e congressuali, ma riesce anche a entrare in discipline come la musica, lo sport”, ha continuato il presidente di Fondazione Fiera Milano. Gli interventi per i Giochi Olimpici segnano una nuova opportunità di flessibilità per Fiera Milano e si integrano con un piano di riqualificazione del quartiere, che prevede un investimento complessivo di ulteriori 20 milioni di euro.

12 milioni di euro saranno dedicati alla realizzazione del Live Dome, la struttura che nel post-Olimpiadi diventerà una delle principali venue indoor europee per concerti, grandi eventi e competizioni sportive, e di ulteriori 8 milioni per la realizzazione di un nuovo spazio all’interno dei padiglioni biplanari, Fiera Milano Lab, pensato per attività congressuali e format fieristici di piccole dimensioni. Secondo le analisi del Centro Studi di Fondazione Fiera Milano, l’impatto economico dell’operazione sarà di portata eccezionale: il Live Dome genererà 888 milioni di euro di indotto annuo, attivando oltre 9.000 unità di lavoro, l’84% nella sola area metropolitana. “Le aspettative sono di vedere gli spalti tutti assiepati di tifosi che con entusiasmo sostengano i propri beniamini, ma sono anche quelli di far vedere che, come sempre, Fondazione Fiera anticipa il futuro, non lo aspetta, ma lo costruisce insieme a favore del territorio”, ha concluso Giovanni Bozzetti. Tante aspettative e attesa a soli 63 giorni dall’inizio delle Olimpiadi di Milano Cortina 2026.

– foto xp5/Italpress –

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Cronaca

Cina, nello Xizang 42 scavi archeologici negli ultimi 5 anni

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LHASA (CINA) (XINHUA/ITALPRESS) – La regione autonoma dello Xizang, nella Cina sud-occidentale, ha condotto 42 scavi archeologici sistematici dal 2021, portando alla luce importanti scoperte sull’attività umana sull’altopiano risalenti a 100.000 anni fa, oltre a solide prove di legami culturali di lunga data con la Cina centrale, secondo quanto emerso durante una conferenza stampa tenutasi martedì.

I progetti si sono concentrati su grandi questioni storiche, come le origini dell’uomo, dell’agricoltura e dell’allevamento sull’altopiano del Qinghai-Tibet, nonchè sui collegamenti della regione con l’area delle Pianure Centrali. Gli scavi hanno interessato 19 siti e tombe antichi, per una superficie complessiva di 8.100 metri quadrati, ha dichiarato Xu Shaoguo, vice direttore dell’ufficio regionale per il patrimonio culturale, nel corso della conferenza sui progressi della regione nel patrimonio culturale durante il periodo del 14esimo Piano quinquennale (2021-2025).

Le ricerche indicano che gli esseri umani hanno raggiunto l’altopiano circa 100.000 anni fa, mentre culture neolitiche diffuse sono emerse intorno a 5.000 anni fa, ha spiegato Xie Xuwei, un altro funzionario dell’ufficio. Secondo Xie, l’uso del bronzo e del ferro è iniziato rispettivamente circa 3.800 e 2.800 anni fa.

Manufatti come tessuti in seta e foglie di tè rinvenuti in vari siti forniscono prove dirette di scambi culturali e commerciali continui tra lo Xizang e le Pianure Centrali nel corso della storia, ha aggiunto Xie.

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– Foto Xinhua –

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Cronaca

Salis “Faccio la sindaca di Genova, non interessata a primarie centrosinistra”

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GENOVA (ITALPRESS) – “Vorrei che io, la giunta e la nostra maggioranza avessimo il coraggio di lasciare in eredità a Genova dei problemi risolti”. E’ l’auspicio di Silvia Salis, ex atleta e vicepresidente del Coni, da maggio sindaca del capoluogo ligure dopo aver vinto le elezioni alla guida del campo largo progressista. Una vittoria che da subito l’ha proiettata sullo scenario nazionale come possibile leader del centrosinistra o addirittura candidata premier nel 2027 contro Giorgia Meloni.
“Se qualcuno mi chiamasse per le primarie? Risponderò assente, non solo perchè faccio la sindaca di Genova, ma anche perchè credo che le primarie andrebbero abolite, nella coalizione di centrosinistra come all’interno dei partiti – spiega Salis all’Italpress -. E’ uno strumento che poteva avere senso quando celebravo una decisione già presa all’interno della dirigenza del partito, ma per quello che mi riguarda vorrei che i partiti o le coalizioni esprimessero i propri leader senza doverli fare scontrare l’uno contro l’altro. Se si fanno delle primarie è una gara anche quella, seppure interna. Per quanto possano durare poco, una persona dovrebbe parlare male di quelli che il giorno dopo devono diventare i propri alleati. Ma che senso ha?”. Porte chiuse, però, anche in caso di chiamata diretta: “Faccio la sindaca di Genova fino al 2030”. E poi? “Adesso mi chiedete troppo”, taglia corto.
Tra i dossier più spinosi da affrontare nel 2026 c’è la chiusura del ciclo dei rifiuti. L’avviso per le aziende pubblicato dalla Regione a fine anno, fissando la capacità minima a 220mila tonnellate, apre alla realizzazione di un termovalorizzatore a Scarpino, storica discarica al servizio di Genova, ma nella sua coalizione sono molti a esprimere contrarietà, a partire da Avs e M5s. “I sindaci, a differenza dei partiti, devono risolvere i problemi – ammonisce Salis -. Noi dobbiamo il problema pratico. A un partito, se la città si riempie di rifiuti, cosa succede? Chiaramente ci potrà essere una disaffezione di parte dell’elettorato oppure una bad reputation, ma un sindaco non si può permettere che la città si riempia di rifiuti”. La giunta ha dato indicazione ad Amiu di commissionare uno studio per analizzare quattro diversi scenari (con o senza termovalorizzatore e impianti intermedi) in relazione all’andamento della Tari. “Una volta che avremo avuto i risultati di quello studio prenderemo una decisione, sicuramente politica ma anche tecnica”, spiega la sindaca.
Altro problema da affrontare, la crisi del trasporto pubblico e dell’azienda Amt, in composizione negoziata della crisi. Il Tribunale di Genova ha dato il via libera alle misure di protezione proprio alla vigilia di Natale. Ma il problema, osserva Salis, è anche nazionale: “Dai dati della finanziaria è evidente che c’è un problema strutturale, mancano 700 milioni per garantire i servizi esistenti, quindi i servizi essenziali. Al governo chiedo di capire che il trasporto pubblico è un servizio essenziale sul quale non si può risparmiare, così come non si può risparmiare sulla sanità o sull’edilizia scolastica, altri due temi che nella finanziaria trovano pochissimo spazio”.
A proposito di risorse statali, un tema che sta a cuore a Salis è quello della sicurezza:” L’80% delle città grandi d’Italia sono guidate dal centrinistra, quindi è molto comodo dire che Milano, Genova, Torino, Roma o Napoli siano insicure, quando poi la sicurezza è una responsabilità del governo e la polizia di Stato in finanziaria aveva zero risorse. Abbiamo una polizia di stato che è 11mila unità sotto la dotazione che dovrebbe avere per legge. In più In 13 anni sono diminuite di 12mila unità le polizie locali di tutta Italia”.
Fin qui, però, il bilancio del 2025 soddisfa Salis “seppur con grandi problemi sul tavolo. Quando diventi sindaco, nei primi mesi vieni travolto da una serie di eventi e devi mettere tutto in fila, però devo dire sono stati mesi molto positivi”, conclude.
– foto xa8 Italpress –
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Cronaca

Papa “Chi crede a pace viene spesso ridicolizzato”

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CITTA’ DEL VATICANO (ITALPRESS) – “Nelle condizioni di incertezza e di sofferenza del mondo attuale sembrerebbe impossibile la gioia. Chi oggi crede alla pace e ha scelto la via disarmata di Gesù e dei martiri è spesso ridicolizzato, spinto fuori dal discorso pubblico e non di rado accusato di favorire avversari e nemici. Il cristiano però non ha nemici, ma fratelli e sorelle, che rimangono tali anche quando non ci si comprende. Il Mistero del Natale ci porta questa gioia: una gioia motivata dalla tenacia di chi già vive la fraternità, di chi già riconosce attorno a sè, anche nei propri avversari, la dignità indelebile di figlie e figli di Dio”. Lo ha detto papa Leone nell’Angelus di Santo Stefano protomartire.
“Per questo – ha aggiunto – Stefano morì perdonando, come Gesù: per una forza più vera di quella delle armi. E’ una forza gratuita, già presente nel cuore di tutti, che si riattiva e si comunica in modo irresistibile quando qualcuno incomincia a guardare diversamente il suo prossimo, a offrirgli attenzione e riconoscimento. Sì, questo è rinascere, questo è venire nuovamente alla luce, questo è il nostro Natale”.
Dopo l’Angelus, il Pontefice ha rinnovato “gli auguri di pace e di serenità” ed ha rivolto un appello affinchè “nel ricordo di Santo Stefano primo Martire, invochiamo la sua intercessione perchè renda forte la nostra fede e sostenga le comunità che maggiormente soffrono per la loro testimonianza cristiana. Il suo esempio di mitezza, di coraggio e di perdono accompagni quanti si impegnano nelle situazioni di conflitto per promuovere il dialogo, la riconciliazione e la pace”.
– foto Ipa Agency –
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