Cronaca
Ultimo saluto di Milano a Ornella Vanoni, la nipote Camilla intona “Senza fine”
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Redazione
MILANO (ITALPRESS) – Oggi, a Milano, l’ultimo saluto per Ornella Vanoni. I funerali della cantante si sono svolti nella chiesa gremita di San Marco, nel quartiere di Brera. Il feretro, su cui era appoggiata una grande composizione di fiori gialli, è stato accolto da un lungo applauso mentre veniva trasportato all’interno della chiesa. Fuori dalla porta, le corone di fiori della conduttrice Maria De Filippi, dell’artista Francesco Vezzoli, del Piccolo Teatro, di Pier Silvio Berlusconi e Silvia Toffanin e del cantante Mahmood con la scritta “delle stelle la tua voce presente”. Ai piedi dell’altare, diversi mazzi di fiori e cuscini e, tra questi, anche il cuscino di rose gialle da parte di Gino Paoli. Tra i presenti alla cerimonia funebre, seduti tra le prime panche, oltre ai figli e ai nipoti della cantante, c’erano il cantante Ron, il sindaco di Milano Giuseppe Sala, il presidente del Senato, Ignazio La Russa, il sottosegretario Gianmarco Mazzi, i conduttori Fabio Fazio e Luciana Littizzetto, la produttrice discografica Mara Maionchi, la cantante Dori Ghezzi, il cantautore Roberto Vecchioni, la cantautrice Gianna Nannini, la cantante e conduttrice Iva Zanicchi, l’assessore alla Cultura di Milano Tommaso Sacchi, il ministro dell’Università e della Ricerca, Anna Maria Bernini, il questore di Milano, Bruno Megale e il prefetto di Milano, Claudio Sgaraglia. Presenti in chiesa per l’ultimo saluto anche molti cittadini. A celebrare la funzione è stato don Luigi Garbini, che ha aperto la sua omelia dicendo: “Ti benedico e ti ringrazio o Padre del cielo e della terra perchè ci hai dato Ornella”. Se pensiamo infatti a quello che rappresentano le canzoni per la nostra esistenza, non musica soltanto ma, come lei ha detto, “parole sulle note”, scopriamo che in quelle parole sulle note ci siamo tutti. L’universale diventa singolare e viceversa”. “Le canzoni diventano veri e propri ritornelli della vita, “momenti di essere” – per dirla con Virginia Woolf – o viceversa irruzioni insopportabili, inudibili, non più ascoltabili perchè legati a momenti a volte cruciali e troppo densi della nostra vita. Le canzoni sono come dei lumini, quelli che mettiamo nei nostri altari, che sono lì a muovere la loro fiammella, continuando a rappresentarci anche quando noi non ci siamo – ha proseguito – . Se pensiamo a questo ci rendiamo conto quanto la vita artistica di Ornella sia così dentro la nostra esistenza da non riuscire neanche più a scinderla dalla nostra storia personale e, in senso più generale, dalla storia culturale italiana. Quasi un secolo di vita passata dentro il teatro, la televisione, il cinema e la canzone. Ed in tutti i casi - come ha osservato Gino Castaldo – è sempre stata la musica ad impossessarsi di lei. Sappiamo bene che i posseduti sono come dei tarantolati, non possono opporsi al “morso” della musica. Ornella è stata posseduta dall’inizio della sua vita alla fine. Ma questa fine che viviamo oggi in realtà è un nuovo inizio”. Don Luigi Garbini ha poi sottolineato che “il primo tratto prezioso della spiritualità di Ornella è proprio la sua fragilità, mediata dallo strumento della sua voce, di una affabulazione malinconica: Ornella ha detto più volte di essere andata in pezzi nella sua esistenza (“ho sbagliato tante volte ormai che lo so già”), e in “Domani è un altro giorno” ricorda che i bilanci non quadrano mai. Il fatto è che laddove c’è la fragilità, c’è anche la sincerità. E’ questo il guaio! E i veri artisti sono tutti in equilibrio su una emozione. Ma la fragilità è certamente la garanzia di ogni vera creazione. Senza una fragilità, senza un dolore, senza un fallimento, non ci può essere arte”. Perchè “ci sono i ragionieri dell’arte certo (senza offesa per i ragionieri ovviamente), ma senza creazione e senza sincerità. Credo che si possa dire che anche la depressione – di cui ha coraggiosamente parlato Ornella – sia stato un luogo dello spirito, un fallimento, un andare in pezzi che produce una creatività tipica dello spirito contemporaneo. C’è tanta sincerità, tanta creatività che aspetta di essere raccolta dalla depressione contemporanea”. “In questo quadro di fragilità – ha concluso don Garbini – allora le canzoni diventano quel “giogo leggero” di cui parla il Vangelo, un tentativo di ricostruzione, dopo che tutto è andato in pezzi. E allora, come ha cantato Ornella, le parole sulle note diventano realmente la migliore compagnia. E’ qui che entra in gioco il pragmatismo e l’ironia, in una parola la libertà di Ornella, che sono infondo l’altra faccia della sua fragilità. E’ qui che abbiamo avuto modo di raccogliere ed apprezzare il suo stile leggero, diretto, direttissimo che ha bucato tutti gli schermi, facendocela sentire una di noi. Leggerezza non vuol dire vuoto, anzi i suoi testi sono molto pieni, pieni di esistenza, facendoci entrare anche noi nelle storie da lei raccontate”. Durante la cerimonia, ha suonato Paolo Fresu, grande amico della cantante. Dopo l’omelia, il trombettista jazz ha interpretato la canzone “L’appuntamento” di Vanoni, mentre la nipote Camilla ha intonato il verso “Senza fine, sei un attimo senza fine” della canzone “Senza fine”. Al termine della cerimonia, il feretro, trasportato fuori dalla chiesa, è stato salutato da un altro lungo applauso, mentre i cittadini presenti all’esterno urlavano “Ciao Ornella”. “Era un’amica straordinaria, bisognerebbe ricordarla tutti i giorni, tutte le città dovrebbero farlo. Lei era Milano, però tutte le città devono inchinarsi a una sensibilità di questo tipo, una grandezza di questo tipo, una bontà di questo tipo”, ha detto Roberto Vecchioni, all’uscita della chiesa. “Voi pensate che tutte le sere chiamava per chiedere come stavamo, tutte le sere, soprattutto per mia moglie, chiamava mia moglie per i suoi dolori. Aveva una voglia di far del bene, di aiutare, di sentire le cose degli altri – ha ricordato – . Era altri, non era solo se stessa, era veramente una milanese, da questo punto di vista aveva lo spirito di Milano per tutti. Poi non so che cos’altro dire, io non ho mai sentito nessuno cantare come lei, ho fatto cantare tante di quelle cantanti, ma come lei nessuno. E’ indimenticabile, la si riconosce subito. Le altre urlano tutto, si confondono, lei no, lei fa vincere la voce, uso il presente perchè per me è così. Meno male che ci sono i dischi, meno male che c’è la radio”. “Ma tenetelo presente – ha concluso Vecchioni – perchè questo è un anniversario che dobbiamo fare tutti gli anni, perchè Milano ha avuto dei grandi personaggi e lei è una di quelli. Va ricordata sempre, per la musica, per la bellezza, per lo charme, per la capacità di sedurre, nel senso buono, tutti quanti”. Fra ieri e oggi, circa 9mila persone hanno visitato la camera ardente di Ornella Vanoni al Teatro Piccolo di Milano. Lo ha annunciato l’assessore alla Cultura del Comune, Tommaso Sacchi, a margine della cerimonia funebre. “Questo innanzitutto è il tributo che Milano ha dedicato alla sua Ornella, che era un pezzo di Milano. La città perde una delle sue anime culturali. Vedere il Teatro Piccolo in questi giorni è stato veramente un’emozione”. (ITALPRESS).
Foto: xm4
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Redazione
TORINO (ITALPRESS) – I fischi dell’Olimpico-Grande Torino fanno da cornice a una prestazione sconcertante dei granata, che vengono travolti dallo strepitoso Como di Cesc Fabregas. Finisce 5-1 per i lariani, che rilanciano i propri sogni d’Europa scavalcando la Juventus e agganciando il sesto posto, dopo una prestazione sontuosa dei propri esterni. Spingono sin dal via i lombardi, che si rendono pericolosi con Morata e non danno tregua alla difesa rivale. Il Torino ha in Zapata e Ngonge le sue armi offensive, ma fatica a pungere o creare delle occasioni concrete, soffrendo terribilmente dietro. Paleari compie un autentico miracolo da distanza ravvicinata su Morata, ma il gol è nell’aria e arriva al 36′: Jesus Rodriguez si invola, salta il difensore e pesca Addai per il gol del vantaggio. Lo spagnolo è anche protagonista, involontario, del pari. Bonacina giudica come voluto il suo tocco col braccio, è rigore e Vlasic trasforma nel recupero (47′) per l’1-1 al riposo. La rete subita potrebbe far uscire il Como dal match e probabilmente l’avrebbe fatto, l’anno scorso, ma in questa stagione i lariani hanno una consapevolezza e una forza mentale diversa. La squadra reagisce con la furia delle big e la rimette sui giusti binari al 51′, quando Addai si inserisce con furia sull’assist di Jesus Rodriguez. Ecco dunque il 2-1, che fa uscire completamente il Torino dalla partita: l’ex Betis sfiora il gol personale, ma da qui in poi c’è solo il Como in campo. Fabregas e i suoi così dilagano, col tris di Jacobo Ramon sull’assist di Perrone (70′). L’argentino ed ex Velez è scatenato e serve anche Nico Paz, che si vede annullare il gol e poi se lo vede convalidare dal Var. Siamo dunque sul 4-1 al 76′, ma non è ancora finita: entra anche Baturina, che si sblocca in Serie A. Dramma sportivo per il Torino, che rivede i fantasmi di quel ko contro l’Inter e subisce una terribile sconfitta in casa. I granata escono tra i fischi, applausi invece a scena aperta per il Como: Fabregas è sesto con 21 punti, -3 dall’Inter e -6 dalla vetta, e scavalca la Juve. Baroni, invece, perde l’imbattibilità dopo sei gare e torna sulla graticola.
– foto Ipa Agency –
(ITALPRESS).
Cronaca
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24 Novembre 2025di
Redazione
NAPOLI (ITALPRESS) – “Mi avete sentito più volte dire che uniti si vince. I margini di vittoria di Fico e di Decaro dimostrano che uniti non si vince, ma si stravince. E anche in Veneto raddoppiamo il risultato”. Così la segretaria del Partito Democratico, Elly Schlein, parlando a Napoli dalla Fabbrica Italiana dell’Innovazione dove c’è la sede del comitato elettorale del candidato del centrosinistra, ormai neo presidente della Regione Campania, Roberto Fico. “La strada è questa, gli elettori hanno premiato lo sforzo della coalizione e andremo avanti” aggiunge la leader dem.
“Il messaggio di stasera è molto chiaro: l’alternativa c’è ed è competitiva. Il riscatto parte dal Sud e ci porterà a vincere insieme, perchè la partita alle prossime elezioni politiche è apertissima e le vittorie in queste regioni lo mostrano chiaramente”, sottolinea Elly Schlein, che aggiunge: “Giorgia Meloni stasera ha poco da festeggiare e poco da saltare. Questo è il governo più antimeridionalista della storia repubblicana e noi ci batteremo contro l’autonomia differenziata”.
– foto Ipa agency –
(ITALPRESS).
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24 Novembre 2025di
Redazione
Pronto Meteo è il servizio di meteorologia di Pavia Uno Tv e Lombardia Live 24 in onda ogni giorno alle 19,30. Fornisce interessanti bollettini meteo per il fine settimana su Pavia e provincia e le province confinanti, visionabili anche sui nostri siti paviaunotv.it, lombardialive24 e sui nostri canali social. Ogni giorno, poi, ci sono aggiornamenti nelle Breaking News della sera e un sito dedicato alle previsioni, prontometeo.it, edito sempre da Agenzia CreativaMente.

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