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Cronaca

Cingolani “Si potrà fare a meno del gas di Mosca”

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ROMA (ITALPRESS) – Si potrà fare a meno del gas russo, sostiene il ministro della Transizione ecologica, Roberto Cingolani. “Negli ultimi tre mesi i risultati sulle rinnovabili sono superiori a quelli di un anno intero”, dice in un’intervista al Corriere della Sera. “A differenza di altri Paesi – spiega -, noi siamo in preallerta da un mese. Sa questo che significa? Che monitoriamo giorno per giorno l’andamento delle forniture di gas. E al momento il gas continua ad arrivare regolarmente, persino superiore ad un anno fa”.
“Con una guerra in corso – aggiunge – è ovvio che non si può stare tranquilli. Diverso è monitorare la situazione. Avere ben presente le azioni in caso di emergenza. Compito di un governo è esattamente questo. Ripeto, noi siamo in preallerta da un mese, altri da pochi giorni”.
“La Germania ha un mix energetico più vario del nostro e che comprende carbone e nucleare oltre al gas – prosegue Cingolani -. Il nostro mix negli anni è diventato più povero. Paradossalmente perchè siamo stati più bravi dal punto di vista ambientale. Abbiamo iniziato ad abbandonare il più inquinante carbone molto tempo fa. Ma questo è significato avere una dipendenza dal gas maggiore”. “Noi acquistiamo gas per il 95% del nostro fabbisogno. Il 40% arriva da Mosca. E’ chiaro che il problema esiste. E che dobbiamo diversificare. Aumentare cioè il numero di chi ci vende gas”. “Stiamo facendo accordi in questi giorni con molti altri Paesi – ricorda Cingolani -. Abbiamo poi 5 grandi gasdotti (dai due in Sicilia a quello pugliese) che ci permettono di avere gas da zone del mondo diverse”.
Inoltre, aggiunge “abbiamo tre rigassificatori, alcuni lavorano a metà della loro capacità, quindi possono produrre più gas. Stiamo trattando per acquistarne altri due galleggianti. Per avere un’idea, solo loro possono fornirci 10 miliardi di metri cubi all’anno a fronte di un consumo totale del Paese di oltre 70 miliardi di metri cubi. Possiamo inoltre aumentare leggermente il prelievo di gas dai nostri giacimenti esistenti per ulteriori (circa) 2 miliardi di metri cubi”. “Già entro quest’anno – annuncia – avremo una buona diversificazione e se tutto va bene entro due o tre anni saremo completamente indipendenti dalla Russia”.
Il Ministro spiega che “stiamo comprando gas per riempire le nostre riserve, gli stoccaggi sono buoni e si va verso la stagione più calda. Per arrivare a razionamenti la situazione dovrebbe precipitare”.
“Putin – aggiunge Cingolani – parla in nome di uno Stato. Ma ad acquistare sono società private dalla Total alla Shell alla nostra Eni che devono rispondere ai loro azionisti. Società che hanno dei contratti in mano che giustamente vogliono far rispettare. E questo complica la situazione. Anche se mi pare che l’escamotage di comprare in euro che poi vengono trasformati in rubli che vanno infine alla Russia possa essere una soluzione a quanto si legge. Capisce perchè chi pensa di farla facile in questo campo sbaglia?”. “Garantire la sicurezza energetica di un Paese è un compito che solo oggi si comprende quanto sia decisivo – evidenzia -. E quanto scelte sbagliate del passato di legarsi al gas di importazione riducendo la nostra produzione, spingendo poco sulle rinnovabili e con un energy mix molto ristretto ci danneggino”. Sul fronte delle rinnovabili, aggiunge “abbiamo appena concluso un’asta da 1,8 gigawatt di rinnovabili e, grazie al decreto Semplificazioni, in Consiglio dei ministri abbiamo sbloccato molti impianti fermi per problemi autorizzativi arrivando in tre mesi a un totale di quasi 3 gigawatt, più di quanto fatto nei due anni precedenti. Tanto per intenderci 3 Gw servono i bisogni energetici di una città come Milano. Abbiamo liberalizzato completamente la posa di impianti fino a 200 kilowattora da mettere su tetti, giardini”.
“Sugli investimenti in circolarità siamo molto avanti – conclude il ministro Cingolani -. Il biodiesel, l’idrogeno, il ciclo dei rifiuti, l’agro-fotovoltaico, le comunità energetiche e gli investimenti sulla rete elettrica smart sono tutti tasselli di un quadro generale che deve portarci alla riduzione della CO2 del 55% entro il 2030. Oggi abbiamo il problema del gas ma da qui ai prossimi 10 anni dovremo gestire il phase out del gas e creare le infrastrutture necessarie affinchè le rinnovabili siano davvero efficaci, a cominciare dagli degli accumuli perchè non sempre c’è il sole o il vento. Anche la rete di distribuzione elettrica dovrà essere intelligente per gestire flussi discontinui e sistemi di accumulo diversi. Abbiamo iniziato un lungo percorso virtuoso grazie anche al Pnrr, ma non ci sono soluzioni semplici e pronte, questo deve essere detto chiaramente. E se saremo capaci di sfruttare questa crisi per accelerare il cambiamento”.
(ITALPRESS).

Cronaca

Dalla Regione Lazio 75 milioni dedicati al venture capital

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ROMA (ITALPRESS) – Settantacinque milioni a sostegno della crescita e per il consolidamento di imprese e startup del territorio: la Regione Lazio ha presentato la nuova strategia regionale sul capitale di rischio, un programma innovativo di intervento gestito da Lazio Innova. “Nel Lazio ci sono oltre 1.600 start up innovative, un dato destinato a crescere e che va sostenuto con delle misure ad hoc per favorire questa crescita – ha detto Roberta Angelilli, vicepresidente e assessore allo Sviluppo Economico della Regione Lazio -. C’è la necessità e l’urgenza di favorire le start up innovative, una richiesta che viene dalle aziende strategiche. L’innovazione ad alto livello passa anche dalle start up innovative. Noi vogliamo rappresentare una nuova strategia con un aumento significativo e ci impegniamo con questi 75 milioni, ci saranno più strumenti con maggiori flessibilità, una più ampia platea di soggetti destinatari. Il nostro obiettivo è rafforzare l’offerta di capitali e servizi per il territorio, utilizzando al meglio le opportunità offerte dagli aiuti di Stato attraverso diversi strumenti integrati con diversi canali di scouting, per trasformare il Lazio in un forte attrattore di operatori specializzati e di imprese innovative in settori altamente tecnologici, prioritariamente in fase early stage”.
La Regione Lazio, pioniera in questo tipo di strumenti, intende attuare nell’ambito della nuova programmazione comunitaria PR FESR 2021/2027 una nuova strategia territoriale, con l’obiettivo di creare le condizioni più favorevoli affinchè il Lazio diventi un polo attrattivo per il “fare impresa” innovativo. La nuova strategia sarà attuata da Lazio Innova, società in house con una consolidata esperienza nel settore.
I quattro strumenti di venture capital sono in parte una evoluzione intelligente dei precedenti e in parte del tutto nuovi:
LAZIO Venture 2 (LV2), un fondo di fondi con una dotazione prevista di euro 44,6 milioni di euro (considerando anche 7 milioni di euro che verranno aggiunti nelle prossime settimane nell’ambito della modifica in corso del PR FESR 21-27) che investe in uno o più fondi di venture capital, da selezionare attraverso un call pubblica, e ha l’obiettivo prioritario di creare almeno un fondo dedicato esclusivamente al Lazio oltre a poter replicare lo schema dei fondi paralleli introdotto in Italia con Lazio Venture nel 2017.
VENTURE TECH Lazio (VTL), un nuovo fondo di fondi che, con una dotazione di 12,04 milioni di euro, opera attraverso un innovativo schema contrattuale selezionando venture accelerator qualificati (quali acceleratori, incubatori, venture builder, ecc.) che forniscono sia capitali che servizi per lo sviluppo delle startup.
TT VENTURE Lazio (TTVL), un nuovo fondo diretto con una dotazione di 3,31 milioni di euro, parte integrante del programma di pre-accelerazione in ambito tech transfer della Regione Lazio gestito da Lazio Innova (TT Lazio) che ha l’obiettivo di generare impresa innovativa dal mondo della ricerca.
INNOVA Venture 2 (IV2), un fondo diretto con una dotazione di 5,25 milioni di euro che si focalizzerà su investimenti diretti in startup/imprese, anche più resilienti o con modelli di business meno scalabili, insieme a co-investitori indipendenti.
Per i gestori di Venture Tech Lazio e quelli dei fondi dedicati al Lazio di Lazio Venture 2, sono inoltre previsti contributi per 2,3 milioni di euro per rafforzare le attività di scouting nella regione.
Questo nuovo “sistema di strumenti” agirà in un’ottica di filiera e di rete, con l’intenzione nell’ambito di Lazio Venture 2 di attivare anche una partnership istituzionale con CdP Venture Capital, principale attore dell’industria del capitale di rischio in Italia.
“La Regione Lazio è stata tra le prime a sviluppare misure pionieristiche a favore dell’innovazione con forte ricaduta sul territorio con l’obiettivo di creare nuove imprese che sappiano cogliere le opportunità offerte dalle nuove tecnologie anche di frontiera” le parole di Agostino Scornajenchi, amministratore delegato e direttore generale di CDP Venture Capital SGR.
“Come principale gestore di Venture Capital in Italia siamo a disposizione per condividere il modello di co-investimento già operativo con altre realtà locali, volto ad integrare le nostre competenze specialistiche con la profonda conoscenza del potenziale di ciascun territorio che solo gli enti locali possono avere, allo scopo di massimizzare la ricaduta degli investimenti a supporto dei programmi di accelerazione, delle iniziative di trasferimento tecnologico e delle nuove imprese in tutte le fasi del loro ciclo di vita”, ha aggiunto.
Il primo passo per l’attuazione della nuova strategia sarà la pubblicazione, nelle prossime settimane, dell’avviso pubblico per la selezione del Comitato di Investimento indipendente che assumerà le decisioni di investimento, gestione e disinvestimento dei quattro fondi.
Successivamente, a partire da inizio dell’anno prossimo, verranno pubblicate le call relative ai diversi fondi e definite le modalità di collaborazione con CDP Venture Capital, con l’obiettivo di dare pieno avvio operativo a tutti gli strumenti del PR FESR 21/27 entro il primo quadrimestre 2025.

– Foto xc3/Italpress –

(ITALPRESS).

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Cronaca

Varese, “Furbetti dei bonus”. Gdf sanziona azienda per 700mila euro

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VARESE (ITALPRESS) – I Finanzieri del Comando Provinciale di Varese hanno denunciato tre rappresentanti legali pro tempore di una società attiva nella produzione della plastica e operante nella provincia di Varese per cui, al termine dell’attività d’indagine, l’Autorità Giudiziaria ne ha chiesto il rinvio a giudizio. Nello specifico, l’attività svolta dalle Fiamme Gialle ha avuto inizio con la verifica fiscale nei confronti di una società che aveva usufruito di oltre 700 mila euro di crediti d’imposta, dal 2018 al 2023, finanziati dal PNRR a partire dal 2022, inerenti a Formazione 4.0., Ricerca e Sviluppo e Acquisto di beni strumentali nuovi; tutti bonus introdotti per diverse finalità e che prevedono specifici requisiti per poterne beneficiare. La polizia economico-finanziaria ha individuato sin da subito diverse anomalie. Infatti, la società risultava aver inserito in attività di ricerca e sviluppo costi relativi numerosi lavoratori, quasi tutti addetti alla produzione e che nulla avevano a che fare con l’innovazione o lo sviluppo di nuovi prodotti. Per quanto riguarda l’attività di Formazione 4.0., non è stata esibita nè rinvenuta documentazione attestante lo svolgimento dell’attività di istruzione dichiarata. Da ultimo, il credito d’imposta relativo all’acquisto del bene strumentale è risultato non spettante in quanto il bene era stato comprato e installato prima dell’introduzione della misura e quindi non poteva rientrare nelle agevolazioni richiedibili. Durante l’attività di verifica sono stati analizzati, inoltre, finanziamenti anche a fondo perduto concessi da una società pubblica per la partecipazione a fiere e mostre internazionali da parte delle piccole e medie imprese. Anche in questo caso sono emerse diverse anomalie in quanto parte del denaro erogato era stato bonificato sul conto corrente personale del rappresentante legale e parte era stato speso anche per generi alimentari (grappa, vino e parmigiano) acquistati successivamente al termine della fiera. Sulla scorta di tali elementi, tutte le fattispecie rappresentate sono state segnalate all’Autorità Giudiziaria che ha deciso di richiedere il rinvio a giudizio dei tre rappresentanti legali pro tempore responsabili della generazione e compensazione dei crediti d’imposta inesistenti mentre il denaro speso indebitamente durante l’attività fieristica è stato oggetto di segnalazione all’Ente erogatore al fine di procedere al recupero. In ottica di compliance, la società, ha deciso di optare per il ravvedimento operoso speciale versando, al momento, la somma di circa 300 mila euro all’Erario.(ITALPRESS).

Foto: Ufficio stampa Guardia di Finanza

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Cronaca

Abete rieletto presidente della Lega Nazionale Dilettanti

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ROMA (ITALPRESS) – Giancarlo Abete è stato rieletto presidente
della Lega Nazionale Dilettanti ottenendo l’unanimità dai 91
votanti presenti all’assemblea elettiva svoltasi presso l’Hilton
Rome Airport di Fiumicino. Per Abete, che era l’unico candidato,
si tratta del secondo mandato consecutivo. “Abbiamo la necessità che la politica ci aiuti, non che invada il campo dello sport – le sue parole – Qualche tentativo che è emerso è stato respinto al mittente con perdite, ci sono state situazioni che hanno testimoniato la forza delle società”. Abete ha ribadito che “l’autonomia è un valore assoluto. Dobbiamo approcciare il mondo delle istituzioni con rispetto e riconoscimento del ruolo, ma anche del nostro ruolo, che è di persone libere, interessate a dare una soluzione ai problemi per il mondo che rappresentano”. Il dirigente, poi, ha fatto riferimento al 4 novembre, data dell’Assemblea straordinaria per il cambio di statuto della Figc, in vista della quale ha affermato di approcciare quel giorno “con grande attenzione e disponibilità a tenere forte la piramide. Ma dobbiamo partire dal presupposto che il provvedimento di legge fotografa quello che già avviene, ossia che in Italia il peso dei professionisti è superiore a quello esistente negli altri Paesi. Pensare però che ci sia un rapporto tra i risultati della Nazionale e avere un consigliere in più significa abusare dell’intelligenza delle persone, è uno specchietto per le allodole”.
– foto Ipa Agency –
(ITALPRESS).

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