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Cronaca

Sclerosi Multipla, arriva la prima terapia domiciliare ad alta efficacia

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MILANO (ITALPRESS) – L’Agenzia Italiana del Farmaco (AIFA) ha dato il via libera alla rimborsabilità di Kesimpta (ofatumumab), primo trattamento ad alta efficacia a domicilio mirato alle cellule B indicato per adulti con Sclerosi Multipla recidivante remittente (SMRR) in cui il paziente presenta riacutizzazioni seguite da periodi con sintomi più lievi o assenti. Un’approvazione importante che testimonia l’impegno di Novartis nello sviluppo di terapie innovative in grado di rispondere alle esigenze ancora insoddisfatte sia della classe medica che delle persone con SM.
La Sclerosi Multipla è una patologia neuroinfiammatoria cronica che ostacola il normale funzionamento del cervello, dei nervi ottici e del midollo spinale attraverso l’infiammazione e perdita del tessuto, portando nel tempo a diversi gradi di disabilità fisica ed emotiva. Solo in Italia colpisce 130mila persone e la sua incidenza è di circa 3.400 nuovi casi all’anno nella fascia più giovane e produttiva della società (20-40 anni), con una prevalenza doppia nelle donne rispetto agli uomini. Circa l’85% dei diagnosticati ha inizialmente la forma Recidivante Remittente (SMRR), caratterizzata da episodi acuti di malattia (recidive) alternati a periodi di completo o parziale benessere (remissioni).
“La Sclerosi Multipla è una patologia cronica dal decorso imprevedibile, per la quale oggi, nonostante i grandi passi avanti condotti dalla ricerca, non esiste ancora un trattamento risolutivo. L’obiettivo che ci poniamo come specialisti è quindi quello di far intraprendere al paziente un percorso terapeutico adeguato e specifico per il suo quadro clinico, fin dall’insorgenza della malattia – ha commentato il professor Claudio Gasperini, direttore UOC di Neurologia e Neurofisiopatologia San Camillo-Forlanini e coordinatore del Gruppo SIN per la Sclerosi Multipla – Poter rallentarne la progressione, ridurre la frequenza e il numero di recidive, ci permette infatti di limitare la disabilità dei pazienti e di migliorare la loro qualità di vita”.
I due studi gemelli di Fase III ASCLEPIOS I e II, su cui si basa l’approvazione AIFA, hanno mostrato una riduzione delle ricadute annuali di oltre il 50% rispetto a teriflunomide e una riduzione del rischio relativo di progressione della disabilità confermata a 3 mesi superiore al 30%. Ofatumumab rappresenta quindi un vero e proprio passo in avanti nel trattamento della Sclerosi Multipla, dal momento che ha dimostrato: Efficacia: quasi 9 pazienti su 10 raggiungono lo stato di non evidenza di attività della malattia (NEDA-3) nel loro secondo anno di trattamento, come mostrato nell’analisi post hoc; Sicurezza: profilo di sicurezza simile a teriflunomide, a oggi uno dei trattamenti di prima linea per la SM; Specificità: ofatumumab è la prima terapia domiciliare mirata contro i linfociti B.
Non solo. Grazie alla penna autoiniettiva, ofatumumab potrà essere autosomministrato una volta al mese direttamente a casa.
“Le evidenze dimostrano che l’inizio precoce di un trattamento ad alta efficacia può avere esiti positivi a lungo termine sul miglioramento della qualità di vita del paziente – ha commentato la professoressa Maria Trojano, ordinario di Neurologia, Università degli Studi “Aldo Moro” di Bari e direttore UOC Neurologia e Neurofisiopatologia Azienda Universitaria Ospedaliera Policlinico Bari -. Il profilo di sicurezza favorevole di ofatumumab, la sua efficacia clinica e la possibilità della autosomministrazione a domicilio lo candidano pertanto a diventare un trattamento di prima scelta per i pazienti con forme recidivanti e remittenti di Sclerosi Multipla (SMRR), in grado non solo di aiutare a migliorare la qualità della vita delle persone che convivono con la SM, ma anche di fornire un notevole vantaggio nella riduzione dei costi a carico del Sistema Sanitario Nazionale associati alle terapie infusionali, quando previste, e all’aumento della disabilità nei pazienti”.
Il rallentamento della progressione della malattia e la riduzione della disabilità ad essa associata, infatti, rappresentano un consistente sgravio del peso socioeconomico della SM oggi quantificato in 45.000 euro annui per persona con SM che possono raggiungere la cifra di 84.000 euro in caso di Sclerosi Multipla in stadio avanzato. L’autosomministrazione della terapia presso la propria abitazione, inoltre, comporta grande flessibilità di cura rappresentando pertanto un ampio vantaggio in termini di costi diretti e indiretti per il SSN e gli stessi pazienti che, grazie alla terapia a domicilio, sono ora in grado di diminuire considerevolmente il tempo speso per affrontare le cure, con un effetto favorevole sulla vita sociale e lavorativa.
“Sono molti i bisogni insoddisfatti delle persone con Sclerosi Multipla: la presa in carico comprensiva e personalizzata, il pieno accesso alle terapie, alla riabilitazione e agli ausili necessari – ha commentato Mario Alberto Battaglia, presidente Fondazione Italiana Sclerosi Multipla e direttore generale Associazione Italiana Sclerosi Multipla -. Le nuove terapie disponibili rendono sempre più realizzabile la cura personalizzata che cambia le prospettive e il futuro delle persone, migliora la qualità di vita oggi, riduce il costo di malattia per la persona e per la collettività”.
La Sclerosi Multipla, con la sua natura cronica e degenerativa e l’elevata incidenza nella fascia più giovane e produttiva della società (20-40 anni), ha un peso notevole sulla formazione scolastica, sulla vita professionale, su quella di relazione ed in generale sull’autonomia dell’individuo, che col tempo diventa una persona fragile e bisognosa di un’assistenza a 360 gradi. Caratteristiche che la rendono una delle malattie neurologiche a più alto impatto sulla popolazione italiana.
“Per Novartis reimmaginare la medicina significa poter davvero migliorare la vita delle persone sostenendo la ricerca e aprendo la strada a prospettive terapeutiche innovative – ha dichiarato Giuseppe Pompilio, Value, Access&Regional Partnership Head di Novartis Italia – La Sclerosi Multipla è una patologia complessa che può incidere significativamente sull’autonomia di chi ne è affetto e di coloro che se ne prendono cura. Siamo orgogliosi di poter oggi disporre di un trattamento domiciliare e ad alta efficacia, frutto di un percorso di collaborazione motivato dal desiderio di fornire risposte concrete ai bisogni dei pazienti garantendo un accesso alle cure in tempi sempre più stretti, oltre che servizi in grado di supportarli nella loro gestione della patologia. Un impegno da parte di Novartis a sostegno di una sanità sempre più efficiente, sostenibile e vicina ai pazienti, in linea con l’indirizzo del Pnrr che coniuga salute e assistenza domiciliare delle cure”.
(ITALPRESS).

Cronaca

IL MANICOMIO NELLA MEMORIA DEI VOGHERESI, UN EVENTO CULTURALE PER RICORDARE E RIFLETTERE

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Sabato 30 novembre, alle ore 17, la Sala Zonca di Voghera (via Ugo Gola, 1) ospiterà un incontro dal titolo “Il manicomio nella memoria dei vogheresi”. L’evento, organizzato dal Comune di Voghera, intende riportare alla luce la storia dell’ex Ospedale Psichiatrico cittadino, attraverso un dibattito culturale che intreccia memoria, testimonianze e ricerca storica.

L’incontro vedrà la partecipazione di figure chiave che, con prospettive e competenze diverse, approfondiranno il tema: Novella Limite, regista del documentario dedicato alla storia dell’ex Ospedale Psichiatrico, offrirà una visione cinematografica e culturale dell’argomento; Angelo Vicini, storico locale e coautore del libro “Oltre il cancello Voghera”, proporrà un’analisi storica sull’impatto e sul ruolo dell’istituzione psichiatrica nel contesto cittadino; Angelo Pizzale, infermiere psichiatrico che ha operato presso l’ex struttura, condividerà la sua esperienza diretta, arricchendo il dibattito con testimonianze preziose e personali; Gloria Chindamo, ingegnere e consigliere comunale, rappresenterà la prospettiva del recupero di un luogo simbolico tra memoria storica e visione futura. A moderare l’evento sarà Patrizia Guidetti, esperta nel coordinamento di dibattiti culturali. Prima di ogni intervento dei relatori saranno proposti spezzoni del docufilm “Storie oltre il cancello – Il manicomio di Voghera” per la regia di Novella Limite.

Un’occasione di riflessione collettiva
L’evento non si limita a rievocare il passato, ma intende stimolare una riflessione più ampia sul ruolo delle strutture psichiatriche e sulla loro eredità nella comunità locale. Un viaggio tra memoria e futuro.
Attraverso testimonianze e narrazioni, l’incontro punta a mantenere viva la memoria storica di un’istituzione che, per decenni, ha fatto parte del tessuto sociale di Voghera. L’ex Ospedale Psichiatrico non è solo un luogo del passato, ma un simbolo che invita a riflettere su come la società si è relazionata – e si relaziona tuttora – con la malattia mentale e l’inclusione.
L’ingresso all’evento è libero, e tutti sono invitati a partecipare per contribuire a questa importante conversazione sulla storia e sull’identità della città.

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Il Corvetto come le banlieue, Fontana “E’ molto preoccupante”

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MILANO (ITALPRESS) – “Sono situazioni molto preoccupanti che purtroppo si erano già viste in altri paesi, come a Parigi, e che purtroppo qualcuno aveva previsto che si sarebbero potute verificare. Evidentemente c’è una parte della popolazione, soprattutto giovani di seconda e terza generazione, che non si integra e che quindi manifesta la rabbia con queste forme di ribellione che sono estremamente preoccupanti e alle quali bisognerà non fare finta di niente, ma cercare di trovare una risposta perchè altrimenti rischiamo di perdere il controllo su certe parti del nostro territorio”. Così il presidente di Regione Lombardia, Attilio Fontana, alla università IULM, a margine dell’evento “Fili per il futuro delle città”, a proposito dei giorni di tensione nel quartiere milanese di Corvetto tra forze dell’ordine e cittadini di origine straniera.
“Evidentemente – aggiunge -, ci sono dei motivi molto profondi che inducono a rifiutare una forma di integrazione”. Queste persone “non si trovano nei nostri valori, nella nostra società, e hanno problematiche che li inducono a non sentirsi parte di questa società e di questa comunità e quindi rifiutano ogni forma di integrazione”. “Io credo che giunti a questo punto non si debba più fare una questione di responsabilità, esistono delle responsabilità, ma guardiamo al futuro perchè, se oggi questa situazione è preoccupante, se continueremo a battibeccare questa situazione diventerà drammatica. Cerchiamo di abbandonare l’ideologia, e da una parte e dall’altra cerchiamo di abbandonare ogni tipo di pregiudizio e cerchiamo di trovare delle soluzioni, altrimenti rischiamo di creare una ferita nel tessuto sociale della nostra comunità che non si rimarginerà mai”, sottolinea Fontana.
– foto Agenzia Fotogramma –
(ITALPRESS).

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Streaming illegale, smantellata organizzazione transnazionale

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CATANIA (ITALPRESS) – La Polizia di Stato ha eseguito la più vasta operazione contro la pirateria audiovisiva condotta in Italia ed in Europa. Oltre 270 operatori della Polizia Postale hanno effettuato 89 perquisizioni in quindici regioni italiane e, con la collaborazione delle forze di polizia straniere, 14 perquisizioni nel Regno Unito, Olanda, Svezia, Svizzera, Romania e Croazia, nei confronti di 102 persone. Nel medesimo contesto, la polizia croata ha eseguito 11 ordinanze di custodia cautelare nei confronti di altrettanti indagati.
Con l’operazione, coordinata dalla Procura Distrettuale della Repubblica di Catania, è stata smantellata la più vasta organizzazione criminale transnazionale dedita alla pirateria audiovisiva che si avvaleva di una complessa infrastruttura informatica che serviva illegalmente oltre 22 milioni di utenti finali.
– foto: screenshot da video ufficio stampa Polizia di Stato –
(ITALPRESS).

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