Cronaca
Monza, Finta benefattrice narcotizzava e rapinava anziani, arrestata
Pubblicato
3 anni fa-
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Redazione
BELLUSCO (MONZA) (ITALPRESS) – Narcotizzava e rapinava uomini, arrestata dai Carabinieri donna 47enne. Si presentava come una gentile benefattrice in cerca di qualche offerta da destinare ai bambini poveri poi, una volta conquistata la loro fiducia, narcotizzava e rapinava le sue vittime con delle benzodiazepine, potenti farmaci che avrebbero anche potuto essere letali vista l’età avanzata di alcuni dei malcapitati. I Carabinieri della Stazione di Bellusco hanno arrestato la rapinatrice, classe 1975, italiana, originaria del Vimercatese, nullafacente, già nota alle Forze dell’Ordine per precedenti specifici tra cui furto e circonvenzione di incapaci. La malvivente, mentre le sue vittime erano prive di sensi, agiva indisturbata nell’appartamento, portando via tutto quello che di prezioso riusciva a trovare: dai soldi ai preziosi. Per procurarsi il farmaco ipnotico-sedativo, la donna si avvaleva di false prescrizioni mediche che esibiva all’occorrenza in pronto soccorso, millantando di essere in cura psichiatrica. Le indagini coordinate della Procura della Repubblica di Monza sono state avviate quando, nell’agosto 2021 un anziano 83enne di Roncello, trovato dal figlio in casa in stato di incoscienza e trasportato al pronto soccorso dell’ospedale di Vimercate, da dove fortunatamente era stato dimesso, dall’esame tossicologico era risultato positivo alla Benzodiazepina, riferendo successivamente ai Carabinieri della Stazione di Bellusco, di essersi addormentato dopo aver condiviso presso la propria abitazione una camomilla con una donna a lui nota, presentatasi alla sua porta per unaraccolta di soldi per beneficenza. Una volta risvegliatosi in ospedale, poi, con grande rammarico si era accorto di non avere più al collo la collana con alcune medagliette e la fede al dito. Stesso modus operandi per altri due anziani sempre nel mese di agosto 2021, a Roncello, quando un 84enne, conosciuto in un bar ed invitato a consumare una bevanda presso l’abitazione della donna, dopo aveva sorseggiato la camomilla “corretta”, si era risvegliato nel nosocomio di Vimercate “alleggerito” di una banconota da 50 euro che aveva nel portafogli. Anche nel suo casol’esame tossicologico aveva confermato la presenza del potente psicofarmaco. Medesima sfortunata sorte per un 67enne, originario di Mariano Comense, che aveva conosciuto la donna tramite alcun noti Social Network, in particolare Facebook. Invitato dalla stessa presso la sua abitazione per bere una cosa in compagnia, era caduto in uno stato di sonnolenza. Destatosi poi presso la propria casa, senza ricordare come vi fosse giunto, si era accorto di non indossare più la catenina al collo e, dopo alcuni giorni, si era visto addebitare sul proprio bancomat un prelievo di 250 euro effettuato presso uno sportello di Roncello a lui sconosciuto. I Carabinieri della Stazione di Bellusco, percependo immediatamente che nel territorio si aggirasse una donna che aveva preso di mira gli anziani, nonchè la particolarità del modus operandi, hanno acquisito i referti medici dal pronto soccorso di Vimercate di coloro che erano risultati positivi all’utilizzo dello psicofarmaco, riscontrando poi altri eventi. In particolate la donna aveva contattato, sempre tramite i social, altri due uomini. Nell’ottobre 2021, un 51enne della provincia di Milano, il quale l’aveva raggiunta nel Vimercatese per poi andare in compagnia della donna presso un cinema per vedere “007 No time to die”. Diverso “sfortunato protagonista” ma medesimo copione: fatale in questo caso un drink consumato durante la proiezione del film. Poco dopo si era risvegliato in un lettino del pronto soccorso dell’ospedale, privo di circa 150 euro e positivo, anche lui, alla sostanza. Analoga sorte ad un 27enne della Val Badia che, recatosi ad incontrare di presenza la donna dopo averla conosciuta tramite i social e, aver bevuto un’aranciata, era caduto in un sonno catatonico. Il giovane, dopo essersi ripreso, nel fare rientro in Trentino, durante il tragitto aveva cominciato ad accusare forte dolori addominali e conati di vomito, decidendo così di fermarsi all’ospedale di Rovereto dove, dopo essersi accorto che dal proprio zaino mancavano 400 euro, si era sottoposto all’esame riscontrando la positività al farmaco.
Rodato il piano, l’inventiva della rapinatrice aveva poi trovato seguito con un uomo di origine irpina, 71enne, il quale sempre conosciuto tramite chat, nel parlare delle sue passioni, aveva portato la donna a conoscenza della sua intenzione di vendere la sua collezioni di monete e pennini d’oro del valore di circa 80mila euro. Percependo la possibilità del colpo grosso, la donna aveva fatto credere all’uomo di conoscere persone del settore per piazzare la merce, invitandolo, anche in questo caso, a salire presso la sua abitazione per scambiare quattro chiacchiere. Il 71enne ignaro, nel mese di giugno 2022, aveva accettato il cortese invito raggiugendo il vimercatese, dove all’interno dell’abitazione della donna gli era stata offerto il solito bicchiere. Insieme si erano poi recati presso il vicino centro commerciale, dove la 47enne, approfittando dello stato confusionale del soggetto, era riuscita ad utilizzare la sua carta di credito per acquistare 4mila euro di monili in oro presso una gioielleria, nonchè capi di abbigliamento per un valore di circa 100 euro. Successivamente, facendogli credere di avere reperito un compratore per le monete, lo convinceva a prendere un treno per Torino, giungendo alla Stazione Porta Nuova, dove la donna scusandosi che il compratore aveva avuto un contrattempo, l’aveva esortato ad attendere. Nel frattempo l’uomo, che accusava un forte giramento di testa, è stato portato all’ospedale Umberto I di Torino. A quel punto l’amara sorpresa: la preziosa collezione di monete e pennini era sparita. Anche in questo caso, i medici avevano riscontrato la presenza di Benzodiazepina. Gli uomini dell’Arma, nel pomeriggio, presentatisi preso l’abitazione della donna, hanno dato esecuzione all’ordinanza di misura cautelare in carcere – emessa dal Gip del Tribunale di Monza seguito richiesta della locale Procura della Repubblica. La perquisizione personale ha permesso di recuperare 10 pennini in oro, 2 bracciali in oro, 2 flaconi di “delorazepam”, 1 flacone di “sedivitax” e la somma contante di 2mila euro circa. Nella medesima serata la donna è stata accompagnata presso la sezione femminile del carcere di San Vittore. Ora dovrà rispondere di rapina aggravata dal fatto di porre le vittime in stato d’incapacità di agire, nonchè in alcuni episodi, con le aggravanti di aver commesso il fatto in abitazione privata e nei confronti di persona ultrasessantacinquenne; lesione personale aggravata dai futili motivi consistenti nell’alterazione psicofisica da intossicazione da Benzodiazepina, circonvenzione di persone incapaci continuata, detenzione illecita di sostanza stupefacente o psicotrope continuata, indebito utilizzo e falsificazione di strumenti di pagamento diversi dai contanti.(ITALPRESS).
Photo Credits: Ufficio stampa Carabinieri Monza e Brianza
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Cronaca
Smantellata rete di trafficanti di droga nel foggiano, 24 arresti
Pubblicato
11 minuti fa-
15 Dicembre 2025di
Redazione
FOGGIA (ITALPRESS) – I Carabinieri di Foggia, nell’ambito di un’articolata indagine coordinata dalla locale Procura della Repubblica, hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare, emessa dal Gip presso quel Tribunale, nei confronti di 24 persone (di cui 19 destinatarie del carcere e 5 degli arresti domiciliari con braccialetto elettronico) accusate di traffico, detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti.
L’attività, monitorata da maggio 2024 ad aprile 2025, sarebbe stata condotta da cittadini – tra i 23 e i 61 anni – di nazionalità italiana, albanese, georgiana e rumena, attivi, oltre che in provincia di Foggia, anche a Rieti, in Emilia Romagna e nel basso Molise.
L’indagine muove i primi passi dal monitoraggio di un 36enne albanese, con precedenti specifici, ritenuto il punto nevralgico dell’attività di commercializzazione di sostanze stupefacenti nel territorio dauno e motore propulsore di un ampio traffico di cocaina, con base operativa a Foggia.
L’indagato avrebbe acquistato all’ingrosso – tramite canali di connazionali radicati nel Nord-Italia – lo stupefacente, poi reimmesso sul mercato grazie alla complicità di soggetti ritenuti validi e riservati collaboratori. La rete di spaccio avrebbe permesso di far confluire in provincia dai 5 ai 10 kg al mese di cocaina, acquistata a oltre 22 euro al grammo e rivenduta a un prezzo – variabile a seconda dei quantitativi richiesti – tra i 30 e i 50 al grammo, generando profitti mensili stimati in circa 200mila euro.
Gli indagati avrebbero beneficiato della disponibilità di depositi sorvegliati, dove lo stupefacente sarebbe stato stoccato e confezionato per la successiva consegna, avvenuta quasi sempre senza che la sostanza fosse tagliata.
Uno dei sequestri effettuato nel corso delle investigazioni, relativo a 2 kg di cocaina provenienti dalla Bolivia, avrebbe documentato l’elevata qualità dello stupefacente, risultato puro al 96% dalle successive analisi di laboratorio dei Carabinieri.
Inoltre, i servizi di pedinamento e osservazione dei corrieri deputati a trasportare la droga dal Nord Italia fino a Foggia avrebbe permesso di individuare 7 indagati residenti in provincia di Parma, che avrebbero creato un’autonoma rete di spaccio con un giro d’affari di proporzioni ancora più ampie.
La droga veniva occultata in auto fornite di doppi-fondi, venivano utilizzati criptofonini e i proventi venivano trasferiti in Albania – attraverso il ricorso ad autisti di pullman di linea e ad autotrasportatori compiacenti, come appurato lo scorso gennaio, quando i Carabinieri hanno sequestrato la somma di 40 mila euro contanti, consegnati presso una piazzola di sosta lungo la SS 16.
– Foto: ufficio stampa Carabinieri –
(ITALPRESS).
Cronaca
Josè Antonio Kast eletto presidente del Cile
Pubblicato
11 minuti fa-
15 Dicembre 2025di
Redazione
SANTIAGO (CILE) (ITALPRESS) – Josè Antonio Kast, esponente dell’estrema destra e aperto sostenitore di Augusto Pinochet, è stato eletto presidente del Cile: a conclusione di una campagna elettorale dominata da temi quali sicurezza, immigrazione e criminalità, al suo terzo tentativo Kast ha battuto nettamente la candidata della coalizione di sinistra, Jeanette Jara, con oltre il 58% dei voti. “Il Cile tornerà a essere libero dalla criminalità, libero dall’angoscia, libero dalla paura”, ha detto il 59enne Kast nel suo primo discorso da presidente eletto. “Criminali, delinquenti: le loro vite cambieranno. Li cercheremo, li troveremo, li giudicheremo e poi li rinchiuderemo”, ha aggiunto Kast – ammiratore di Donald Trump – che, durante la campagna, ha descritto il Cile come un Paese che stava sprofondando nel caos e nell’insicurezza.
“Mi congratulo con l’amico Josè Antonio Kast per il grande successo ottenuto alle elezioni presidenziali del Cile – ha scritto su X il presidente del Consiglio, Giorgia Meloni -. Italia e Cile sono nazioni amiche e sono certa che le nostre relazioni bilaterali diventeranno ancora più forti, a partire da temi come la cooperazione economica e il contrasto all’immigrazione irregolare. Buon lavoro!”.
– foto Ipa Agency –
(ITALPRESS).
Cronaca
Hollywood sotto shock, il regista Rob Reiner e la moglie trovati morti in casa
Pubblicato
11 minuti fa-
15 Dicembre 2025di
Redazione
LOS ANGELES (STATI UNITI) (ITALPRESS) – Hollywood sotto shock. Rob Reiner, 78enne regista di grandi film come “Harry ti presento Sally”, “Misery non deve morire” e “Codice d’onore”, è stato trovato morto nella sua casa di Los Angeles assieme alla moglie Michele, 68 anni. Le autorità hanno aperto un’indagine per omicidio, infatti come riporta “TMZ”, sui loro corpi sarebbero state riscontrate ferite compatibili con l’uso di un coltello. Sul posto la Divisione Rapine e Omicidi del Dipartimento di Polizia di Los Angeles: sotto torchio Nick Reiner, il figlio 32enne, ma altre fonti riferiscono di un altro familiare interrogato. “E’ con profondo dolore che annunciamo la tragica scomparsa di Michele e Rob Reiner – ha dichiarato un portavoce della famiglia in una nota -. Siamo addolorati per questa improvvisa perdita e chiediamo il rispetto della privacy in questo momento incredibilmente difficile”.
Rob, figlio del famoso comico Carl Reiner, scomparso nel 2020, ha iniziato la sua carriera nel mondo dello spettacolo come autore di commedie negli anni ’60, lavorando come partner di scrittura di Steve Martin per la serie Smothers Brothers Comedy Hour. Per tutti gli anni ’70, Reiner ha interpretato Michael Stivic, noto anche come “Meathead”, nella sitcom “Tutto in famiglia”.
L’esordio in regia è arrivato con il documentario rock “This is Spinal Tap”, Reiner ha successivamente diretto film iconici come “Stand by me-Ricordo di un’estate”, “La storia fantastica” e, appunto, a seguire “Harry ti presento Sally”, film in cui conobbe Michele, fotografa, che sposò nel 1989. Reiner ha quindi proseguito la sua straordinaria carriera alla regia dirigendo grandi pellicole come “Misery non deve morire”, “Codice d’onore”, “The American President”, “The Bucket List – La lista dei desideri” e “Spinal Tap II”.
– foto Ipa Agency –
(ITALPRESS).

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