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Cronaca

Università Cattolica, a Stern laurea ad honorem per studi su Economia e Clima

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MILANO (ITALPRESS) – L’Università Cattolica di Milano ha conferito la laurea honoris causa all’economista inglese Nicholas Herbert Stern. Il professore della London School of Economics and Political Science, autore del noto rapporto sugli aspetti economici del cambiamento climatico, ha ricevuto il titolo accademico in Scienze bancarie, finanziarie e assicurative. A Stern si deve il primo rapporto sugli aspetti economici del cambiamento climatico, che infatti porta il suo nome: “Stern Review’” è una pietra miliare per affrontare la questione ecologica e fu pubblicata il 30 ottobre 2006 su commissione dell’allora ministro delle Finanze inglese Gordon Brown. La cerimonia di conferimento del titolo a Lord Stern si è tenuta stamane nell’Aula Magna dell’Università Cattolica del Sacro Cuore.
Dopo il saluto del rettore dell’Ateneo Franco Anelli, che ha evidenziato quanto importante sia per gli studenti dell’ateneo cogliere le analogie tra l’approccio di Stern e il messaggio dell’enciclica papale per una ecologia integrale, la preside della facoltà Elena Beccalli ha letto le motivazioni del titolo: “E’ il riconoscimento delle sue profonde conoscenze di studioso nonchè della qualità e rilevanza della sua attività istituzionale e del suo impegno per una causa di altissimo valore etico come il contenimento dei cambiamenti climatici e delle loro drammatiche conseguenze per tutta l’umanità e, in particolare, per le popolazioni delle aree più povere del pianeta”. L’Università Cattolica, conferendo la laurea honoris causa in Scienze bancarie, finanziarie e assicurative al professor Stern, “non solo rende merito a una personalità di assoluta eccellenza scientifica e di grande sensibilità etica, ma rinsalda la condivisione di progetti di ricerca e di policy con un interlocutore di significativa influenza culturale internazionale”. Momento più atteso quello in cui Lord Stern ha pronunciato la lectio magistralis dal titolo “Towards a new approach to development and growth: the economics of action on climate change”.
Al centro del’intervento, l’urgenza di agire contro gli effetti devastatni della crisi climatica, l’importanza di un’azione corale internazionale e la speranza incarnata dalla consapevolezza crescenti delle nuove generazioni, anche quelle degli aspiranti economisti ai quali Stern insegna. Il conferimento del titolo è stato deciso nella seduta dell’1 luglio 2021 e rientra tra le iniziative del trentennale della facoltà di Scienze bancarie, che è coinciso con il centenario dell’ateneo di Largo Gemelli.
Nicholas Herbert Stern, dal 2007 Barone Stern di Brentford, è nato ad Hammersmith (Londra) il 22 aprile 1946. Attualmente è professore in Economics and Government e direttore del Grantham Research Institute on Climate Change and the Environment alla London School of Economics and Political Science. E’ membro della British Academy e della Royal Society, di cui è stato presidente, e dell’American Academy of Arts and Sclences. Lord Stern è stato economista capo e consigliere del presidente della Banca europea per la ricostruzione e lo sviluppo (1994-99), economista capo e vicepresidente senior della Banca mondiale (2000- 2003) e capo del Servizio economico del governo di Sua Maestà. In tale funzione ha coordinato, per conto del governo britannico, il rapporto sugli aspetti economici del cambiamento climatico (2005-2006), noto come “Stern Review”. Dal 2016 è co-presidente della Commissione Stern-Stiglitz sul carbon pricing. Inoltre, è autore di numerosi articoli scientifici e libri nei settori dell’economia dello sviluppo, dell’analisi costi-benefici e dell’economia del cambiamento climatico.
foto xa1 Italpress
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Cop29, accordo per 300 miliardi di dollari annui ai più Paesi poveri

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ROMA (ITALPRESS) – E’ stato raggiunto a Baku, nel corso della riunione della Cop29, l’accordo sul Baku Finance Goal (BFG), un nuovo impegno a incanalare 1,3 trilioni di dollari di finanziamenti per il clima verso i paesi in via di sviluppo ogni anno. Il Baku Finance Goal contiene un obiettivo fondamentale per i Paesi sviluppati di assumere la guida nella mobilitazione di almeno 300 miliardi di dollari all’anno per i Paesi in via di sviluppo entro il 2035. Ciò rappresenta un aumento di 50 miliardi rispetto alla precedente bozza di testo ed è il prodotto di 48 ore di intensa diplomazia da parte della presidenza della Cop29. Presta particolare attenzione al supporto dei Paesi meno sviluppati e dei piccoli stati insulari in via di sviluppo, con disposizioni su accessibilità e trasparenza. Secondo la presidenza della Cop29 il Baku Finance Goal è il fulcro di un pacchetto di accordi che garantiscono progressi in tutti i pilastri climatici e un passaggio fondamentale per mettere in atto i mezzi per tracciare un percorso verso 1,5 gradi.
La presidenza della Cop29 è anche riuscita a far funzionare il Fondo per le perdite e i danni e a renderlo pronto a distribuire denaro nel 2025. Questa decisione era attesa da tempo dai Paesi in via di sviluppo, tra cui i piccoli stati insulari, i Paesi meno sviluppati e le nazioni africane. Per il presidente della Cop29, Mukhtar Babayev, “con questa svolta il Baku Finance Goal trasformerà miliardi in trilioni nel prossimo decennio. Abbiamo garantito una triplicazione dell’obiettivo fondamentale di finanziamento del clima per i Paesi in via di sviluppo ogni anno. Rappresenta il miglior accordo possibile che potessimo raggiungere e abbiamo spinto i Paesi donatori il più lontano possibile”. Da parte dei Paesi in via di sviluppo, comunque, i commenti non sono stati del tutto favorevoli. “Non è abbastanza ambizioso”, ha lamentato Sunday Evans Njewa del Malawi, a nome del gruppo dei Paesi meno sviluppati (PMS). “Questo obiettivo non è quello che speravamo di ottenere dopo anni di discussioni”, ha aggiunto. “L’importo proposto è pietosamente basso, è ridicolo”, ha denunciato il delegato indiano Chandni Raina, criticando la presidenza azera della Cop29.
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-Foto: ufficio stampa Cop29-

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Cronaca

Vincono Berrettini E Sinner, ItalDavis in finale con Olanda

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MALAGA (SPAGNA) (ITALPRESS) – L’Italtennis si qualifica per l’ultimo atto delle Davis Cup Finals. Nella seconda semifinale, sul veloce indoor del Palacio de Deportes Josè Maria Martin Carpena di Malaga, gli azzurri hanno sfruttato i due singolari per battere 2-0 l’Australia nel remake della finale dello scorso anno. Dopo la vittoria sofferta e in rimonta di Matteo Berrettini (35 Atp) su Thanasi Kokkinakis (77) per 6-7(6) 6-3 7-5, maturata in due ore e 46 minuti di gioco, a chiudere subito i conti e ad evitare il doppio è stato Jannik Sinner, leader del ranking mondiale, che nel match tra i numeri uno ha superato Alex de Minaur (9) con il punteggio di 6-3 6-4 in un’ora e 29 minuti di partita. Domani la squadra del ct Filippo Volandri, campione uscente e in finale per il secondo anno consecutivo, se la vedrà con l’Olanda, che ieri aveva eliminato la Germania per 2-0 nella prima semifinale.
– Foto Ipa Agency –
(ITALPRESS).

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Cronaca

PRONTO METEO – PREVISIONI DAL 24 NOVEMBRE

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Pronto Meteo è il servizio di meteorologia di Pavia Uno Tv e Lombardia Live 24 in onda ogni giorno alle 19,30. Fornisce interessanti bollettini meteo per il fine settimana su Pavia e provincia e le province confinanti, visionabili anche sui nostri siti paviaunotv.it, lombardialive24 e sui nostri canali social. Ogni giorno, poi, ci sono aggiornamenti nelle Breaking News della sera e un sito dedicato alle previsioni, prontometeo.it, edito sempre da Agenzia CreativaMente.

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