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Cronaca

Rimonta Atalanta, da 0-2 a 2-2 in casa dello Spezia

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LA SPEZIA (ITALPRESS) – L’Atalanta incappa in un pomeriggio no, lo Spezia non ne approfitta e gli ospiti gongolano per il gol del 2-2 all’ultimo respiro. Al Picco un primo tempo stellare dei bianchi di casa che non puntano quasi mai sul possesso palla ma che chiudono al 45′ con due gol di vantaggio. Nella ripresa bastano Muriel e Hojlund per cambiare la gara, il gol di Pasalic è una beffa per i liguri. Si comincia subito a cento all’ora. Holm vola e crossa per Bastoni che sbaglia il tiro (2′). Ritmi altissimi. Al 7′ Nzola cavalca sulla corsia destra da dove calibra un cross per Gyasi: destro di prima intenzione che trafigge Sportiello. Risposta atalantina al 12′, Zapata entra in contatto con Zoet, in uscita. Paura per il portiere spezzino poi tutto rientra, compreso Zoet negli spogliatoi (entra Zovko). Il portiere bosniaco si mette subito in evidenza quando vola a deviare un colpo di testa di Zapata (22′), con il colombiano poi costretto a uscire anche lui per lo scontro con Zoet. Al 32′ Nzola approfitta di un assist di Bourabia per presentarsi tutto solo davanti a Sportiello. Portiere aggirato e palla depositata in rete: 2-0.
L’Atalanta risponde al 41′ con il neo entrato Hojlund, ma Zovko sembra in giornata di grazia. Fine primo tempo con gli orobici che hanno il 71% di possesso palla ma con gli spezzini in vantaggio di due gol. Nella ripresa dopo un quarto d’ora di nulla, Gasperini cambia. Dentro Pasalic, Zappacosta e Muriel, per un atteggiamento molto offensivo. Al 15′ gol annullato dal Var, per fuorigioco, ad Ampadu. L’Atalanta si sbilancia sempre più, Ampadu potrebbe triplicare ancora (27′ st) ma a segnare, invece, sono gli orobici proprio quando, forse, nessuno se l’aspettava. Il pezzo di bravura è tutto del norvegese Hojlund che rimette in discussione il match. Nel finale assalto bergamasco. Muriel serve ancora Hojlund ma la conclusione non va a bersaglio. Soffre lo Spezia, Koopmeiners libera Pasalic, tiro vincente. Si chiude sul 2-2 in un finale denso di emozioni, ma alla fine il pareggio non accontenta pienamente nessuno.
– foto LivePhotoSport –
(ITALPRESS).

Cronaca

Mattarella “Speranza di pace si estenda da Medio Oriente a Ucraina”

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Cronaca

M5S, Giuseppe Conte confermato presidente

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ROMA (ITALPRESS) – Giuseppe Conte è stato confermato presidente del Movimento 5 Stelle con l’89,3% dei voti.
Alle ore 18 di oggi si sono concluse le votazioni degli iscritti.
Su 101.783 iscritti aventi diritto al voto hanno votato in 59.720 pari al 58,67%.
Al quesito “Sei favorevole all’elezione di Giuseppe Conte quale presidente dell’associazione MoVimento 5 Stelle?” hanno votato sì 53.353, hanno votato no 6.367.

– Foto IPA Agency –

(ITALPRESS).

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Cronaca

Mattarella “La speranza di pace si estenda dal Medio Oriente all’Ucraina”

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ROMA (ITALPRESS) – “Le notizie giunte nei giorni scorsi da Gaza, dopo gli accordi di Sharm El-Sheikh, con i primi passi di intesa tra le parti in conflitto in Medio Oriente e con il rilascio degli ostaggi, ci ricordano che i processi di pace hanno bisogno di perseveranza, di pazienza, di lavoro di mediazione, di assunzione di responsabilità”. Lo ha detto il presidente della Repubblica Sergio Mattarella nel suo intervento al convegno internazionale e interreligioso “Osare la pace”, organizzato a Roma dalla Comunità di Sant’Egidio.
“Istituzioni, diplomazie e numerosi altri “facilitatori di pace”, incluse le comunità religiose, svolgono quest’opera giorno dopo giorno, spesso lontano dai riflettori e senza ambire a superflui riconoscimenti esteriori – ha proseguito Mattarella -. Vorrei qui – anche come viatico per gli sviluppi futuri – richiamare una frase del Grande Imam di Al-Azhar, Ahmad Al-Tayeb che, parlando di pace e di fratellanza interreligiosa, ha ribadito la necessità per tutti di innalzare «lo stendardo della pace, anzichè quello della vittoria, e [sedersi] al tavolo del dialogo». Alla forza della prepotenza va contrapposta la forza tranquilla delle istituzioni di pace. L’auspicio è che la “scintilla di speranza”, come l’ha definita Leone XIV, innescata in Terra Santa si estenda anche all’Ucraina, dove le iniziative negoziali stentano ancora a prendere concretezza mentre le sofferenze di bambini, donne, uomini procurate dalla spietatezza dell’aggressione russa non accennano a diminuire”.
Per il capo dello Stato “quanto avviene ci impone di perseverare in una risposta comune, equilibrata, mossa dal senso di giustizia e di rispetto per la legalità internazionale, dalla vigenza universale dei diritti dell’uomo. Sono i principi in cui si riconosce la Repubblica Italiana”.
“Il contributo dei peace-maker, che costruiscono ponti e tessono relazioni tra comunità in conflitto, e dei peace-keeper, che vegliano sul rispetto dei cessate il fuoco e sulla protezione dei più vulnerabili, è inestimabile: far sorgere un principio di pace anche nei contesti più ostili – ha aggiunto il presidente della Repubblica -. Il messaggio è chiaro: alla violenza delle armi esiste sempre un’altra strada, un modo diverso e più conveniente per risolvere le contese, sottraendosi a rischi fatali di escalation incontrollate, i cui effetti pongono a rischio la sopravvivenza dell’umanità. Nella memoria dell’uomo rischiano di affievolirsi i ricordi delle tragedie che hanno caratterizzato l’ultima guerra mondiale: abbiamo fra noi Kondo Koko, un’Hibakusha, una sopravvissuta alla bomba nucleare che devastò Hiròshima. Persino quello che fu uno spartiacque nella storia, appare oggi in discussione. Non si può omettere di ricordare che osare la pace include e abbraccia altri aspetti: dalle ampie zone di grande povertà nel mondo, alle sofferenze dei migranti, alla crescente concentrazione della ricchezza in poche mani in luogo della sua diffusione. Di fronte alle guerre e per la pace parlano le religioni, con la forza della loro autorevolezza, con la definizione della pace come “santa”, nell’infaticabile ricerca di quel che unisce gli esseri umani, nella promozione della solidarietà globale”.
“Tutti noi siamo oggi chiamati a rinnovare la nostra fiducia nella causa della pace – ha concluso Mattarella -. Rendiamo comune e condiviso l’appello di questo incontro: continuiamo a osare la pace. Continuiamo a investire in percorsi di dialogo e di mediazione, a sostenere chi soffre, a costruire ponti tra i popoli, per contribuire a un mondo in cui la pace non sia un sogno per illusi, ma una realtà condivisa. Quella realtà in cui, come ricordava Papa Francesco, «si riconosce la dignità di ogni essere umano, quando la fratellanza diventa principio ispiratore di un ordine internazionale più giusto e sostenibile»”.

– Foto ufficio stampa Quirinale –

(ITALPRESS).

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