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Cronaca

Lucchini e Zampini in un libro analizzano il futuro delle banche

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ROMA (ITALPRESS) – Uno sguardo sulle banche del futuro, è questo in sintesi l’obiettivo del libro di Stefano Lucchini e Andrea Zampini “Il futuro delle banche. Vigilanza e regolazione nell’Unione Bancaria europea”. Gli autori ricordano cone c’era un tempo nel quale la regolazione delle banche avveniva “all’orecchio” dei banchieri. Una formula anglofona che forse si potrebbe tradurre in “moral suasion”, per cui tutto rimaneva nell’informalità e nella segretezza dei rapporti personali. Il parlare all’orecchio implica una riservatezza, nella quale il regolatore e il regolato condividono una strategia comunicativa e decisionale e, in un rapporto strettamente fiduciario, si vincolano al riserbo. Illuminante, a tal proposito, la vicenda della prima offerta pubblica di acquisto do azioni, avvenuta in Italia nel 1971, quella delle azioni Bastogi. Guido Carli, nelle sue memorie dal titolo Pensieri di un ex governatore, s rive di avere vittoriosamente contrastato il successo dell’iniziativa rifiutando di cedere le azioni Bastogi possedute dalla Banca d’Italia. “Lo feci – scrive – perchè l’operazione era schermata e non trasparente e il prezzo non congruo”.
I fatti di cronaca e quelle vicende hanno profondamente modificato le regole istituzionali, ma anche i processi decisionali della Banca d’Italia, il cui stile si è profondamente modificato con l’avvento di Mario Draghi. La scelta di avere posto al centro della disciplina bancaria i requisiti di patrimonializzazione, applicati in maniera incrementata e rigorosa, ha significato inevitabilmente – dietro l’apparente parità di trattamento – favorire le banche con ordinamenti come quello tedesco, nel quale la patrimonializzazione era più agevole e meno costosa. Nell’attività di regolazione dei mercati, inoltre, non contano solo le decisioni formali, ma sono al pari di queste rilevanti le prassi, le scelte informali, la dinamica tra istituzioni. Come scrive Sabino Cassese, questi aspetti, che pure non sono regolati o scritti da nessuna parte, sono, tuttavia, una parte fondamentale per comprendere gli incentivi, i processi di istruzione e assunzione delle decisioni dei corpi burocratici. Le banche italiane, tradizionalmente, non hanno impugnato le decisioni della Banca d’Italia. Nei casi, per il vero non numerosi, nei quali le banche o singoli amministratori hanno contestato di fronte ai giudici le decisioni della Banca d’Italia, i tribunali, civili e amministrativi, hanno normalmente confermato le decisioni dell’istituto. Molto raramente la valutazione discrezionale tecnica dell’autorità è stata messa in discussione.
Lucchini e Zampini si chiedono, allora, se sia possibile replicare questo modello di interazione, per molti aspetti virtuosa, anche con la Banca centrale europea. La nostra ragione e negativa. In primo luogo, perchè il rapporto e le regole d’ingaggio si sono profondamente mutate da quando le competenze di regolazione e controllo delle banche dell’area Euro sono state trasferite alla Banca Centrale Europea. Si è così realizzato un nuovo modello di integrazione e cooperazione amministrativa tra le banche centrali nazionali e la Bce, un sistema amministrativo non ancora sperimentato a livello comunitario. Si tratta, infatti, di una forma di cooperazione del tutto innovativa, che postula un’integrazione disuguale sia nel processo decisionale sia a livello operativo. Solo dopo un congruo periodo di rodaggio il sistema potrà dirsi a regime. I codici semantici sono tutt’altro che collaudati. Inoltre, tutte le nuove istituzioni burocratiche al loro nascere mostrano i muscoli e vogliono affermare il proprio ruolo, conquistarsi un proprio spazio e farsi rispettare. Questo ha prodotto comunicazioni abrasive tra la Bce e le singole banche; confronti personali ruvidi e molto orientati al fare emergere dissensi. Spesso gestiti da team compositi e non ancora rodati.
Un capo ufficio francese e tedesco possono avere visioni regolamentari e operative molto diverse. Come ha osservato Giuliano Amato, ciò non è il prodotto del carattere degli uomini, ma di codici culturali profondi e radicati nella cultura istituzionale della Francia e della Germania, che guarda con fiducia alla discrezionalità amministrativa e al potere pubblico, la prima, e che si affida allo stato di diritto e al rispetto delle procedure, la seconda. Alla Bce sono assegnati, in relazione ai compiti di supervisione, rilevanti poteri discrezionali. Ciò implica necessariamente l’esistenza di una zona grigia, spesso coperta da norme generalissime o di principio, la cui concretizzazione si realizza volta per volta a fronte di casi concreti. La questione appare a maggior ragione rilevante e potenzialmente problematica – a fronte della irresponsabilità civile, penale e amministrativa di cui godono la Bce e i vertici della vigilanza bancaria europea per gli atti compiuti bell’adempimento di doveri d’ufficio. Il potere della Bce di regolare le banche europee non si manifesta solo attraverso i provvedimenti formali, e sono stati compiuti passi nella direzione della regolazione informale. E’ interessante rilevare che questa informalità è tutt’altro che immune da possibili contestazioni. Ed è ragionevole chiedersi se sia possibile esporre queste raccomandazioni a una revisione formale.

foto: ufficio stampa Baldini e Castoldi

(ITALPRESS).

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Cronaca

Francia battuta 5-4, Spagna in finale Nations League col Portogallo

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STOCCARDA (GERMANIA) (ITALPRESS) – La Spagna raggiunge il Portogallo in finale di Nations League e lo fa con pieno merito. Francia annichilita fino ad un quarto d’ora dalla fine (5-1) poi l’ingresso del fenomeno Cherki rende meno pesante il passivo dei transalpini – finisce 5-4 per le Furie Rosse – ma non cambia la sostanza. Spagna devastante in attacco, incerta in difesa. Per i Bleus serata da incubo per 78′ ma finale in crescendo.
Si comincia (6′) con un errore di Merino in impostazione, Mbappè chiuso da Unai Simon in uscita disperata. Un tiro di Nico Williams viene bloccato da Maignan poi Theo Hernandez, tra i più attivi per i transalpini in quest’inizio, timbra la traversa dopo una bella giocata di Rabiot. Il pericolo scuote la Spagna. Nico Williams, con il mancino, obbliga Maignan a deviare (18′) poi, al 22′, Yamal folleggia a destra, Oyarzabal mantiene palla e serve Nico Williams che mette dentro l’1-0. La Francia subisce subito il raddoppio. Merino opera un dai e vai con Oyarzabal e batte Maignan in uscita. I transalpini si scuotono. Unai Simon vola su tiro di Douè (31′) poi blocca un tiro di Mbappè e infine (37′) dice no a Dembelè. Nel finale di tempo (44′) Hujisen va in gol ma viene segnalato un fuorigioco di Pedri sul filtrante di Yamal. Unai Simon chiude il tempo salvando ancora su Dembelè (45′). Nella ripresa la Francia parte meglio ma, al 6′, Rabiot atterra Yamal in area. Rigore trasformato dal gioiellino spagnolo. Subito dopo Pedri conquista palla, scambia con Williams e beffa con un pallonetto Maignan nell’uno contro uno per il 4-0. La Francia riapre la partita al 13′ con un rigore procurato (fallo di Porro) e realizzato dallo stesso Mbappè. Douè illude (17′) poi Porro per Yamal (21′), difesa francese a spasso, e 5-1 per le Furie Rosse. Dopo un palo di Dembelè entra Cherki che delizia il pubblico con il gol del 5-2 e con l’assist per Malo Gusto deviato in porta da Vivian (5-3). Maignan salva su Samu, Kolo Muani divora il 5-4 poi si rifà al quarto minuto di recupero (5-4) su assist del solito Cherki. Domenica a Monaco finale Spagna-Portogallo mentre a Stoccarda Germania e Francia giocheranno per il terzo posto.
– foto Ipa Agency –
(ITALPRESS).

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Cronaca

CHIVU, LE PERPLESSITA’ DEI TIFOSI SUL NUOVO ALLENATORE DELL’INTER

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Un nome che desta più di una perplessità ai tifosi interisti quello di Christian Chivu, 44enne ex difensore romeno. Ma non tanto come giocatore e vincitore del glorioso triplete nell’Inter di Mourinho, quanto come successore di Inzaghi sulla panchina nerazzurra, per la sua scarsa esperienza in serie A, appena 13 partite con il Parma (che ha portato alla salvezza), chiudendo il campionato al 16° posto con uno score di 3 vittorie, 7 pareggi e 3 sconfitte. Ma un conto è una squadra che lotta per non retrocedere, un altro una big con grandi campioni da gestire e grandi prospettive, da campionato a Champions, Coppa Italia e l’imminente Mondiale per club. D’altronde il no della proprietà del Como per Cesc Fabregas ha ristretto le scelte a Chivu e Vieira, entrambi ex giocatori nerazzurri. Alla fine Marotta e Oaktree hanno puntato su Chivu perché conosce bene Appiano Gentile e forte dei suoi successi con l’Inter Primavera. Domani firmerà un contratto biennale e diventerà ufficialmente il nuovo allenatore dell’Inter. Una firma che arriva a 9 giorni dall’inizio del Mondiale per club, primo vero banco di prova della sua nuova esperienza in nerazzurro. L’esordio dell’Inter è in calendario martedì 17 giugno alle ore 18:00 (orario locale, in Italia saranno le 03:00 del 18 giugno) contro il Monterrey. Sarà un nuovo esordio per Cristian Chivu e una grande scommessa per la dirigenza nerazzurra, di fatto colta impreparata dall’addio di Inzaghi per sognare in grande con i soldi arabi. Forse una società troppo con le fette di salame sugli occhi, poiché Inzaghi ha scelto l’Arabia da giorni, ben prima della finale di Champions. Del resto bastava guardare a Monaco, durante la conferenza stampa di vigilia, l’espressione furba dello stesso Barella alle domande sul futuro di Inzaghi. Considerato poi la figuraccia epocale dell’Inter contro il Psg, è troppo ipotizzare che la squadra sia stata deconcentrata dalle voci sul futuro lontano dall’Inter del proprio allenatore e magari di qualche senatore? La questione, dopo un 5-0 maturato in quel modo fa pensare. E fa pensare male.

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TORNA IL 12 GIUGNO CON C.R.I. VOGHERA “WALK FOR A WISH: TOMMY L’AMBULANZA DEI DESIDERI”

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Ritorna a Voghera la manifestazione che unisce solidarietà e sport. La Croce Rossa Italiana – Comitato di Voghera – ha organizzato, con il patrocinio del Comune di Voghera, la terza edizione della manifestazione podistica benefica non competitiva denominata “Walk for a wish: Tommy l’ambulanza dei desideri”, in programma Giovedì 12 Giugno.
La manifestazione prevede un percorso cittadino di circa 5 chilometri, con ritrovo alle ore 18:30 e partenza alle ore 19:00 dal centro polifunzionale di via Maggioriano 13, che rappresenta anche il luogo del ritorno. Il programma dell’evento prosegue alle ore 21, con una cena allietata dalla musica dal vivo, sempre presso il suddetto centro polifunzionale. Nel corso della serata è previsto l’intervento della Vice Presidente Nazionale di Croce Rossa Debora Diodati.
L’iniziativa ha una finalità benefica, in quanto i proventi saranno utilizzati per la copertura delle spese necessarie per esaudire i desideri espressi dai bambini gravemente ammalati del reparto di Oncoematologia Pediatrica del Policlinico San Matteo di Pavia. Grazie ad una raccolta fondi istituita in memoria di Tommaso Re Mariotti, era stata acquistata l’ambulanza dei desideri, un progetto avviato dalla Presidente della C.R.I. Comitato di Voghera Chiara Fantin e divenuto realtà nel Dicembre 2023.
La camminata podistica è stata presentata in conferenza stampa questa mattina nella Sala della Battaglia del palazzo municipale, alla presenza di Giuseppe Giovanetti, Assessore allo Sport del Comune di Voghera, Federico Taverna, Assessore ai Servizi Sociali del Comune di Voghera, Chiara Fantin, Presidente della C.R.I., Comitato di Voghera. Presenti anche Marinella Biglieri, in rappresentanza dello sponsor dell’evento Dallera Biglieri Recuperi, e Alberto Merlo, quale rappresentante degli artisti che si esibiranno nella serata del 12 Giugno.
“Walk for a wish: Tommy l’ambulanza dei desideri” rappresenta un progetto che ho voluto avviare di persona, una sfida importante e significativa” ha dichiarato la Presidente della C.R.I. Comitato di Voghera Chiara Fantin, che ha ringraziato nel corso della conferenza stampa l’Amministrazione Comunale ed Asm per il supporto. “L’ambulanza, acquistata con una raccolta fondi in memoria di Tommaso, consente oggi di realizzare gli ultimi desideri dei malati dell’oncologia pediatrica pavese. L’iniziativa del 12 Giugno si estende su un percorso di circa cinque chilometri e serve a promuovere e far conoscere il nostro progetto con l’aiuto di tutti”.

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