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Cronaca

“Fili” in mostra al Museo del Design, il futuro dell’asse Milano-Malpensa

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MILANO (ITALPRESS) – Dal 23 gennaio al 5 febbraio 2023, Adi Design Museum ospita la mostra dedicata a “Fili”, progetto di rigenerazione urbana ed extraurbana promosso da Regione Lombardia, Fnm, Ferrovienord e Trenord. Fili prevede la riqualificazione dei principali centri di connessione di Ferrovie, da Milano Cadorna a Malpensa, e si accompagna a interventi di ricucitura urbana con l’adozione di soluzioni all’avanguardia nel disegno architettonico e nella sostenibilità ambientale. Nel Museo del Design, sede del premio Compasso d’Oro, il più antico e istituzionale riconoscimento del settore a livello mondiale, la mostra descrive il percorso progettuale di “design thinking” che ha portato alla creazione dell’identità visiva di Fili, dall’esplorazione del Dna del progetto e dei suoi valori fino allo sviluppo di un sistema di elementi coerenti e distintivi che trasmettano i concetti su cui è fondato. All’evento inaugurale sono intervenuti, tra gli altri, il presidente della Regione Lombardia Attilio Fontana, l’assessora alle Infrastrutture, Trasporti e Mobilità sostenibile della Regione Lombardia Claudia Maria Terzi, il presidente di Fnm Andrea Gibelli e il presidente di Adi Design Museum Luciano Galimberti.
L’allestimento è realizzato interamente con materiali ecologici e riciclabili e si configura come un vero e proprio percorso, un sistema di travi e colonne nude che rappresenta le connessioni strutturali ed evoca la tratta Milano Cadorna – Malpensa. Le travi accompagnano il visitatore alla scoperta del progetto, le colonne raccontano i promotori. Il racconto si snoda attraverso tre diversi livelli di narrazione: un primo livello composto dalle tavole in cui viene descritto il percorso progettuale di design; nel secondo livello, sei vele a caduta spiegano al visitatore gli interventi che compongono il progetto; mentre nel terzo troviamo tre biciclette che stanno a sottolineare l’intervento che prevede la superstrada ciclabile Milano Cadorna – Malpensa. Il viaggio attraverso Fili si conclude con la presenza dello stand itinerante che fa tappa all’esterno del museo nel suo percorso, avviato a luglio 2022, che ha già visto sei diversi appuntamenti tra Milano, Varese, Busto Arsizio e Como. “Credo – ha commentato Fontana a margine dell’inaugurazione – che sia una vera novità il fatto che il design non è limitato al singolo oggetto ma è esteso a un territorio”. Fili, per Fontana, è un progetto strategico sull’asse Milano Cadorna-Malpensa, anche in vista delle Olimpiadi Milano-Cortina 2026: “Accanto alla mobilità su ferro – ha infatti aggiunto – ci sarà una mobilità dolce lungo tutti i 40 e più chilometri che collegano Milano Cadorna a Malpensa.
Inoltre, ci sarà una pista ciclopedonale e una piantumazione di alberi per garantire sostenibilità ambientale” all’intero intervento. Attraverso Fili, ha infine sottolineato, sarà possibile “interconnettere i luoghi di Milano, Saronno e Busto Arsizio” e al tempo stesso metterli al centro di “una grande rigenerazione urbana”. L’idea della mostra nasce durante il tour per le piazze organizzato da Fnm e vuole rispondere alla domanda: “Come mai il design si occupa di urbanistica?”. Ha spiegato quindi Gibelli: “Abbiamo voluto usare questo spazio del design per trasmettere un cambio di scala, dai piccoli oggetti alle grandi infrastrutture urbanistiche. Fili è uno dei due progetti emblematici di Fnm sui due tratti ferroviari, quello tra Milano, Varese e Como, che è Fili, e il secondo, che è quello della Hydrogen Valley in Valcamonica”. In tutto, i progetti sull’asse tra la stazione di Cadorna e l’aeroporto sono sei ma “Fili ha la caratteristica di essere aperto, quindi non è detto che, innescando un effetto leva su aree rigenerate, quelle limitrofe non possano attrarre capitali e generare occasioni di nuova urbanizzazione”.
foto xa1 Italpress
(ITALPRESS).

Cronaca

Open Fiber, conclusi in Molise i lavori del Piano Banda Ultra Larga

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CAMPOBASSO (ITALPRESS) – Il Molise è la prima regione d’Italia ad aver completato il Piano Banda Ultra Larga, promosso dal Mimit, che ha visto Open Fiber impegnata nella progettazione, realizzazione e gestione di una rete in fibra ottica FTTH di ultima generazione, volta a colmare il digital divide nei piccoli borghi. Il traguardo è stato celebrato a Campobasso, presso l’Ex Gil, sede dell’Assessorato al Turismo, alla presenza di Andrea Di Lucente, vicepresidente Regione Molise; dell’Assessore alla transizione digitale Salvatore Micone; dell’Amministratore Delegato di Open Fiber Giuseppe Gola e del Responsabile Piano BUL Infratel Italia Luigi Cudia. “Oggi viene celebrato il completamento del Piano Banda larga nel territorio molisano – ha detto il ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, in un messaggio al presidente della Regione Molise Francesco Roberti -. Un primato nazionale che merita di essere evidenziato per le ricadute positive che porterà al sistema economico e sociale dell’intera regione e non solo”. “Il processo di infrastrutturazione digitale – ha aggiunto Urso – è la conditio sine qua non per accrescere la qualità di vita delle persone, la competitività del sistema all’intero completamento del Piano Banda Ultra Larga. Voglio sottolineare che lo straordinario risultato di oggi è stato il frutto di un dialogo esemplare e di una costante collaborazione tra tanti soggetti: amministrazioni centrali e regionali, la stazione appaltante, Infratel Italia e il concessionario Open Fiber hanno lavorato insieme raggiungendo questo ambizioso obiettivo, a cui spero potremo pervenire al più presto anche in tanti altri territori”.
I lavori, eseguiti da Open Fiber dopo essersi aggiudicata il bando pubblico indetto da Infratel, hanno visto la costruzione, con tecniche moderne e a basso impatto ambientale, di una infrastruttura di 1.700 chilometri interamente in fibra ottica. Con una connessione che può raggiungere una velocità di 10 Gigabit per secondo, saranno molti i benefici per cittadini, imprese e Pubblica Amministrazione: telemedicina, smart working, monitoraggio ambientale, gestione dell’illuminazione pubblica e tanti altri. In più, la fibra ottica di Open Fiber garantisce risparmio energetico (consuma oltre il 60% in meno di energia rispetto a una rete in rame) e conseguente riduzione di emissioni di CO2.
La rete in FTTH (Fiber to the home, la fibra fino a casa) – l’unica in grado di garantire la velocità Gigabit, oltre a una latenza bassissima e performance elevate – ha raggiunto 130 comuni della Regione (49 in provincia di Isernia e 81 di Campobasso) con il servizio già disponibile per i cittadini. In totale sono state connesse 133 mila case e 688 sedi della Pubblica Amministrazione Centrale e Locale (uffici comunali, stazioni di forze dell’ordine, scuole, biblioteche, ospedali e ambulatori).
Per Giuseppe Gola, Amministratore delegato di Open Fiber, “la copertura in fibra ottica ultraveloce di tutti e 130 i comuni del Molise oggetto del piano BUL è un motivo di orgoglio per Open Fiber, un passo decisivo verso l’annullamento del digital divide nella regione e il primo traguardo della missione sociale nelle aree bianche. La disponibilità di connettività Gigabit consente la fruizione di tutti i servizi digitali più avanzati anche agli abitanti dei borghi e delle zone più isolate, che rappresentano una risorsa per il nostro Paese, favorendone il ripopolamento”.
“Il Molise è la prima ed unica regione italiana ad aver completato gli interventi infrastrutturali in fibra nei comuni previsti dal Piano – ha spiegato l’Assessore alla transizione digitale Salvatore Micone – Un grandissimo risultato che ci rende orgogliosi e che si concretizza in una promettente sfida che offre l’opportunità concreta di crescita sociale e di sviluppo economico dell’intero territorio regionale e delle comunità locali, soprattutto delle aree interne, rurali e montane che sono ad alto rischio marginalità ed isolamento territoriale. Un passo importante e tanto atteso che va verso la giusta valorizzazione dei territori”.
“Siamo particolarmente soddisfatti di poter annunciare il completamento del piano Bul in Molise, prima regione italiana a raggiungere questo traguardo – ha sottolineato Luigi Cudia, Responsabile Piano BUL Infratel Italia -. Si tratta di un pilastro fondamentale dell’intervento pubblico complessivo che Infratel Italia sta attuando e che prevede, oltre al piano BUL, il piano Italia a 1 G, il piano Scuola connessa e il piano Sanità connessa. Tutti questi interventi pubblici nelle aree a fallimento di mercato, che complementano gli investimenti privati nelle aree più redditizie, porteranno il Molise e l’Italia tutta alla pari dei paesi europei più digitalizzati, attuando così una completa democrazia digitale”.
Da Bruxelles è intervenuto Filip Busz, Head of Unit EU Commission DG Agricolture, secondo cui “il Molise ha realizzato qualcosa di veramente straordinario: è diventata la prima regione in Italia a completare i suoi obiettivi di banda larga nel quadro del suo programma di sviluppo rurale 2014-2022. Questo risultato non riguarda solo una maggiore velocità di internet; si tratta anche di guardare al futuro. Si tratta di promuovere la connettività per le comunità rurali, in particolare nelle cosiddette “aree bianche”. Con la sua infrastruttura in fibra, che rende possibile la connettività FTTH per oltre 133.000 famiglie nel territorio della regione, il Molise sta aprendo la strada alla crescita economica, all’innovazione e allo sviluppo sociale”. Tuttavia, ha aggiunto, sono ancora necessari ulteriori sforzi per garantire che queste stesse famiglie dispongano delle risorse e del sostegno necessari per abbonarsi alla connettività a banda larga. Ciò include l’eliminazione di potenziali ostacoli quali l’accessibilità economica, l’accessibilità e la consapevolezza, per garantire che ogni famiglia molisana possa beneficiare delle opportunità offerte da Internet ad alta velocità”.
Oltre ai piccoli borghi e ai comuni più isolati oggetto del piano BUL, Open Fiber è presente con rete FTTH proprietaria a Campobasso, Isernia e Termoli, con un investimento privato di 8,3 milioni di euro e un totale di 47 mila case connesse.

– foto ufficio stampa Open Fiber –
(ITALPRESS).

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Snaitech pubblica il Bilancio di Sostenibilità 2023

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MILANO (ITALPRESS) – E’ stato pubblicato il Bilancio di Sostenibilità 2023 di Snaitech, in occasione della sesta edizione della Snaitech Sustainability Week, una settimana che, dal 6 al 10 maggio, vedrà l’azienda impegnata in un percorso di confronto e di condivisione degli obiettivi e dei risultati raggiunti in ambito CSR, durante la quale saranno anche previsti momenti di engagement dei dipendenti, attività di volontariato e molto altro.
“Tutelare il pianeta oggi per salvaguardare il futuro delle prossime generazioni è da sempre il principio fondamentale dello sviluppo sostenibile. Se l’impegno dei governi e delle istituzioni internazionali è necessario per perseguire questo obiettivo, c’è però un’altra faccia della medaglia. Siamo noi i primi a dover fare la differenza e a dare un senso più profondo alla parola sostenibilità che nella sua radice originaria significa sostenere, difendere – ha dichiarato Fabio Schiavolin, amministratore delegato di Snaitech (nella foto) -. E’ per questo che presentare il Bilancio di Sostenibilità 2023 non rappresenta un adempimento formale o una ricorrenza da vivere in maniera sbrigativa e sommaria. Al contrario è un’occasione per riflettere sulle logiche secondo le quali un’organizzazione crea, raccoglie e distribuisce valore, tenendo conto oltre che del profitto anche della tutela dell’ambiente e del rapporto con gli stakeholder”.
Giunto alla sua ottava edizione, il Bilancio di Sostenibilità di Snaitech si pone come obiettivo quello di approfondire i quattro pilastri su cui poggia l’universo valoriale, ma anche la strategia aziendale: il mercato regolamentato, l’innovazione, la sostenibilità e le persone.
Per quanto riguarda il primo pilastro, il mercato regolamentato, in qualità di operatore leader del gioco legale, Snaitech gioca un ruolo fondamentale come presidio di legalità e garanzia per i consumatori. Si tratta di un impegno e di una responsabilità che l’azienda prende molto seriamente e che vuole trasmettere ai propri dipendenti: per questa ragione l’azienda, nel 2023, ha aumentato del 113% le ore di formazione – arrivate a 3091 – dedicate ai dipendenti sui temi di compliance, gioco responsabile, antiriciclaggio e contrasto all’evasione fiscale.
A dimostrazione di questo forte impegno, Snaitech ha ottenuto, per il nono anno consecutivo, la Certificazione internazionale G4 sul Gioco Online che valuta l’applicazione di strumenti legati al gioco responsabile.
Il secondo dei quattro driver è l’innovazione, il pilastro sul quale si fonda la leadership di Snaitech, al primo posto, anche nel 2023, nel settore delle scommesse sportive (retail e online, misurati per GGR). La capacità di innovare, anticipando o addirittura lanciando le nuove tendenze in un settore naturalmente vocato all’innovazione e ad altissimo contenuto tecnologico è ciò che ha contraddistinto l’azienda negli ultimi anni ed è anche ciò che ha portato alla partnership con l’innovativo acceleratore di startup in ambito sport e wellness, WeSportUp. Consapevole delle sinergie che possono essere generate dall’integrazione tra retail fisico e piattaforma online, Snaitech ha lavorato per consolidare la propria offerta online e garantire una customer experience contraddistinta dall’omnicanalità.
Grazie a questa strategia e al lavoro di potenziamento dell’infrastruttura digitale, nel 2023 i ricavi di Snaitech sono cresciuti del 5,2% raggiungendo cifra 947,4 milioni di euro mentre l’EBITDA è aumentato del 4,9% attestandosi a 256,3 milioni di euro.
Il terzo dei quattro pilastri dell’identità di Snaitech è la sostenibilità, concepita nel suo più ampio significato: l’azienda, infatti, promuove da anni numerose iniziative in campo educativo, sociale, culturale e ambientale, con particolare attenzione alla promozione dello sport inteso come strumento di aggregazione e di crescita, oltre che di puro divertimento. Lo fa attraverso la sua Fondazione che, proprio in questi giorni, ha cambiato nome per diventare Fondazione Snaitech: una scelta con cui l’azienda vuole sottolineare ancora di più il suo impegno in un’ottica di sviluppo sostenibile. Anche nel 2023, Fondazione Snaitech ha continuato a sostenere associazioni come Special Olympics Italia, Fondazione Costruiamo il Futuro o Fondazione Francesca Rava e molti altri, raggiungendo oltre 11.000 persone attraverso i progetti sostenuti. Dal punto di vista ambientale, Snaitech – oltre a collaborare con importanti realtà come Plastic Free e Rete Clima grazie alla quale sono stati piantati più di 3000 alberi – vanta un utilizzo di energia elettrica proveniente al 100% da fonti rinnovabili.
L’ultimo, ma fondamentale, pilastro dell’identità aziendale sono le persone: “asset strategico e imprescindibile, nonchè vero punto di forza di Snaitech”, si legge in una nota, che prosegue: “L’attenzione nei confronti delle persone si concretizza in un’azione costante e mirata alla creazione di un ambiente di lavoro positivo, inclusivo e meritocratico, all’interno del quale ognuno possa esprimersi liberamente, essere valorizzato per le proprie capacità e accrescere le proprie competenze. A dimostrarlo è la percentuale di occupazione femminile, pari al 45%, e di presenza femminile in CDA, pari al 43%. Il capitale umano di Snaitech non rappresenta solo un asset strategico ma anche una parte attiva e fondamentale nell’impegno di Corporate Social Reponsibility dell’azienda. I dipendenti sono infatti costantemente coinvolti nelle attività di volontariato e, in generale di CSR, dell’azienda”.

– Foto ufficio stampa Snaitech –

(ITALPRESS).

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Cronaca

OMICIDIO ALL’ALBA A PAVIA: UCCIDE L’AMICO E TRASCINA IL CORPO IN STRADA

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Tragedia all’alba a Pavia in una palazzina all’angolo con via Torello da Strada, in viale Cremona: un uomo ha ucciso un amico al culmine di una violenta lite e poi ha trascinato il suo corpo in strada. Alcuni residenti e passanti hanno segnalato la presenza di un corpo di una persona apparentemente senza vita sul marciapiede. Erano le cinque di mattina quando è scattato l’allarme. Al loro arrivo sul posto in carabinieri hanno trovato il padrone di casa, un 70enne, all’interno dell’appartamento dove sarebbe avvenuto l’omicidio: l’uomo avrebbe subito confessato. I carabinieri del reparto scientifico hanno subito iniziato i rilievi dentro e fuori l’abitazione. Il cadavere è stato trasportato all’istituto di Medicina Legale dell’Università di Pavia dove sarà effettuata l’identificazione. La vittima aveva 36 anni, di nazionalità dominicana, ed era da qualche anno ospitato dall’uomo che lo ha ucciso, colpendolo alla testa pare con un corpo contundente.

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