Seguici sui social

Economia

Confapi, da 75 anni le Pmi motore del sistema produttivo italiano

Pubblicato

-

ROMA (ITALPRESS) – “Le piccole e medie industrie rappresentano la forza più sana e costruttrice della nazione, oggi come nel 1947 anno in cui Confapi venne costituita. Da 75 anni le imprenditrici e gli imprenditori portano avanti con coraggio le loro aziende, sono in grado di conoscere prima della politica gli orientamenti, le difficoltà, i punti di caduta e di crisi del sistema produttivo. Ed è per questo ruolo di ‘vigili antenne’ che chiediamo anche all’attuale Governo di ascoltarci come lo chiedevano gli imprenditori nel 1947”. Così il presidente di Confapi, Cristian Camisa, aprendo i lavori all’Auditorium della Conciliazione dove Confapi ha celebrato i suoi 75 anni. L’evento, che ha visto la benedizione di Papa Francesco e la partecipazione, tra gli altri, la ministra del Lavoro, Marina Elvira Calderone; del ministro degli Esteri, Antonio Tajani; del ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso; del ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Matteo Salvini, è stato aperto con il messaggio del presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, che ha sottolineato l’importanza “di un comparto che caratterizza la struttura produttiva italiana connotato da una costante apertura a tecniche innovative, in rapporto virtuoso con i territori di insediamento e fortemente orientato alla internazionalizzazione, con significativi benefici per le generazioni presenti e future”.
Il presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, in un videomessaggio ha ricordato come la “piccola impresa è il motore diffuso della nostra economia, della nostra società e della nostra cultura. Il mondo che voi rappresentate costituisce l’identità, la tradizione e l’innovazione del tessuto produttivo italiana, voi siete quelli che a me piace definire i patrioti del lavoro, perché con i vostri sogni, il vostro ingegno, la vostra creatività contribuite a fare dell’Italia la grande nazione che è. Siete una parte fondamentale della nostra economia reale, rappresentate la declinazione concreta del legame che unisce impresa, lavoro e territorio”, ha aggiunto.
Ma numerosi sono stati i punti toccati dal presidente Camisa nel suo discorso, a partire dall’orario di lavoro. “Lavorare quaranta ore in quattro giorni invece che cinque – ha detto – cambia poco. Altro discorso è se l’orario comporta un aggravio di costi per l’impresa: ora non ce lo possiamo permettere. In merito al salario minimo, poi, riteniamo che la contrattazione collettiva rappresenti uno strumento formidabile, da migliorare ma certo da preservare. Tutti i contratti dell’industria che Confapi sigla con Cgil, Cisl e Uil sono oltre la soglia minima ipotizzata. Bisogna agire, piuttosto, su quei contratti ‘pirata’, moltiplicatisi negli ultimi anni, e che sono stipulati da organizzazioni non rappresentative e che prevedono livelli retributivi largamente inferiori a quelli del settore di riferimento”.
Per il presidente di Confapi “quella dei giovani è la categoria che più di ogni altra sta pagando le crisi del mercato del lavoro in Italia e al Sud in particolare. Dobbiamo garantire un futuro ai nostri giovani e incentivare il lavoro femminile costruendo nuove politiche industriali senza sfasciare quanto di buono è stato fatto finora, sfruttando al meglio le nuove tecnologie per consegnare ai nostri figli e ai nostri nipoti un pianeta in salute. Per farlo è necessario che il mondo della scuola diventi più funzionale al sistema produttivo e agevoli l’assunzione di giovani da parte delle imprese, fornendo loro quelle competenze tecniche e professionali che sono il vulnus dell’attuale incontro tra domanda e offerta”. Camisa ha affrontato anche il tema della riforma fiscale. “Dobbiamo diminuire – ha sottolineato – la forbice di tassazione tra la piccola e la grande impresa: grazie a patent box o altre normative, il tax rate per le grandi industrie spesso non va oltre il 25%, mentre le Pmi devono sopportare un 60% e oltre di pressione fiscale. Le piccole e medie industrie italiane non devono pagare più tasse della grande industria e delle multinazionali. La recente legge delega in materia fiscale è apprezzabile per il tentativo di sburocratizzare e alleggerire gli adempimenti fiscali sia a carico delle persone fisiche sia degli imprenditori. Impieghiamo 238 ore per pagare le imposte, il 46% in più della media dei Paesi Ocse. Effettuiamo in media in un anno 89 operazioni tra dichiarazioni e adempimenti vari: più del doppio di altri Paesi”.
Per quanto riguarda il Superbonus, invece, Camisa ha ricordato che “il Governo ci sta lavorando alacremente. La soluzione verso cui si sta andando, quella della piattaforma per smaltire i crediti incagliati gestita dalla società pubblica Enel X insieme alla possibilità di smaltire le detrazioni fiscali in dieci anni invece che in quattro, è fra quelle che avevamo richiesto”. Il suo invito, comunque, è “di fare presto perché i nostri imprenditori sono disperati. Su 19 miliardi di crediti, tre si riferiscono ad imprese Confapi”. Camisa si è soffermato anche sul cosiddetto ‘Payback sanitario. “Ci aspettiamo soluzioni – ha detto – Se non si interviene tempestivamente il rischio è di far cadere sulle imprese fornitrici le eccedenze non programmabili della sanità regionale. In un momento così difficile mettiamo in ginocchio le piccole e medie industrie del settore che dovrebbero restituire alle Regioni 2,5miliardi di euro”. Presentati, inoltre, i dati di un sondaggio realizzato da YouTrend, in collaborazione con il Centro Studi Confapi, sulla percezione delle piccole e medie imprese tra la popolazione italiana. Per il 45% degli intervistati sono essenziali per l’economia italiana e la creazione di lavoro e per il 37% sono importanti pur mostrando potenzialità di miglioramento. Il 30% degli italiani dichiara inoltre che, potendo scegliere, preferirebbe lavorare in una piccola o media azienda: si tratta di un dato superiore a quello della pubblica amministrazione (23%), del lavoro autonomo (19%), della grande impresa (16%) e del terzo settore/non profit (4%). Per la maggioranza degli italiani, inoltre, rispetto alle grandi imprese nelle PMI si lavora meglio, c’è maggiore contatto col territorio e i rapporti di lavoro sono più umani.
Più in generale, per il 57% degli italiani l’automazione e la tecnologia sono uno dei principali fattori che influenzeranno il mondo del lavoro in futuro, motivo per cui per il 60% degli intervistati – 69% tra i giovani nella fascia 18-34 anni – le abilità digitali saranno indispensabili in futuro nel mondo lavorativo. Le aspettative degli italiani su come evolveranno negli anni a venire le condizioni di lavoro in Italia sono però più improntate al pessimismo che all’ottimismo: per il 24% miglioreranno, per il 28% non cambieranno e per il 41% peggioreranno (il rimanente 7% non sa). La parola più associata dai giovani (fascia 25-44 anni) al lavoro ideale è “tempo libero”, indicata dal 39% del campione, mentre in assoluto per gli italiani le tre caratteristiche percepite come più importanti sono il fare un lavoro che soddisfi (42%), l’avere un impiego stabile (39%) e ricevere un buon salario (37%). Per quanto riguarda gli interventi percepiti come prioritari per il mondo del lavoro, gli italiani indicano soprattutto le agevolazioni per le aziende che assumono giovani (38%), maggiori investimenti in istruzione e formazione (37%) e maggiori tutele per i precari (37%). Infine, per il 34% degli italiani l’attuale situazione della manifattura italiana è positiva e presenta buone opportunità per i giovani, mentre per il 45% è negativa e ne presenta poche.

– foto xb1/Italpress –

(ITALPRESS).

Advertisement

Economia

La Scogliera Sa conferma il proprio supporto all’opas di Banca Ifis su illimity Bank Spa

Pubblicato

-

MILANO (ITALPRESS) – La Scogliera SA, titolare del 50,64% del capitale sociale di Banca Ifis Spa, in relazione all’offerta pubblica di acquisto e scambio volontaria totalitaria promossa dalla controllata su illimity Bank Spa esprime attraverso il suo Amministratore Delegato, Ernesto Furstenberg, e il padre Sebastien Furstenberg, Presidente del Consiglio di Amministrazione, in qualità di azionisti di controllo di La Scogliera SA, holding di controllo del Gruppo Banca Ifis “il proprio impegno all’Offerta, ribadendo la bontà del razionale strategico, rappresentato al mercato, nel documento d’offerta, pubblicato il 9 maggio, e guidato da una logica industriale in grado di esprimere significative economie di scala e generare, a regime, sinergie complessive annue per 75 milioni lordi”.

La società ricorda “il solido ed efficiente track-record del management della controllata, che, forte del successo dei precedenti processi di integrazione, e dell’avvenuto raggiungimento degli obiettivi economico-finanziari, ha permesso al Gruppo Banca Ifis di superare i target del Piano Industriale 2022-2024 con utili netti cumulati di 463 milioni di Euro (+11% vs target) e dividendi distribuiti ai soci di Banca Ifis per 295 milioni di Euro (+47% vs target); e – conferma il proprio supporto all’operazione, nonostante le importanti rettifiche di valore di illimity Bank”. 

Come espresso l’8 gennaio scorso, “l’operazione di sistema in questione si inserisce nella visione di lungo periodo di La Scogliera SA, volta ad assicurare al Gruppo Banca Ifis una prospettiva di crescita industriale sostenibile e duratura, mantenendo i livelli di redditività ed efficienza che da anni caratterizzano il gruppo, accettandosi, allo scopo, la possibile diluizione della propria partecipazione nella controllata Banca Ifis, ferma l’intenzione di continuare a esercitarvi il controllo”.

In questo contesto, La Scogliera SA auspica che “l’adesione all’Offerta da parte degli attuali soci di illimity sia sufficientemente ampia da consentire, nel più breve tempo possibile, l’avvio del processo di fusione tra le due entità che rappresenta, a giudizio della scrivente, una condizione essenziale affinché tutti gli stakeholders possano compiutamente beneficiare dell’integralità delle sinergie delineate nel documento d’offerta”.

Advertisement

-Foto ufficio stampa Banca Ifis-
(ITALPRESS).

Leggi tutto

Economia

Produzione industriale, migliorano le aspettative delle grandi imprese: ecco i dati

Pubblicato

-

ROMA (ITALPRESS) – L’indagine rapida di maggio sulla produzione industriale, condotta tra grandi imprese associate a Confindustria, evidenzia aspettative in lieve miglioramento rispetto al mese precedente. La maggior parte degli intervistati crede che la produzione rimarrà stabile (67,7%), mentre cresce la quota di chi attende un aumento (28,7%) e infine cala sensibilmente la percentuale dei pessimisti (3,6%).

Gli industriali intervistati nel mese di maggio considerano la domanda e gli ordini come i principali punti di forza a sostegno della produzione. Il saldo resta sostanzialmente stabile rispetto al mese precedente, con un valore pari a +4,5% dal +5% di aprile. Le aspettative delle imprese sulla disponibilità di manodopera nei prossimi mesi peggiorano (-1,4% da +0,4%). Il saldo relativo ai costi di produzione già negativo ad aprile peggiora sensibilmente nella rilevazione di maggio (-5,6% da -1%).

I giudizi riguardo le condizioni finanziarie, dopo un lungo periodo di ottimismo segnato da saldi positivi, tornano in territorio negativo nel mese di maggio (-0,3% da +1,7%).

Sulla disponibilità di materiali le aspettative restano negative, ma il saldo migliora sensibilmente: nella rilevazione di maggio si attesta a -0,6%, in risalita rispetto al -6,4% di aprile. Il giudizio degli industriali riguardo la disponibilità degli impianti continua ad essere positivo a maggio con un miglioramento rispetto alla precedente rilevazione (+3,3% da +0,3%).

Advertisement

-Foto IPA Agency-
(ITALPRESS).

Leggi tutto

Economia

Jakala con Mapei per lo sviluppo di un nuovo portale di e-commerce B2B

Pubblicato

-

MILANO (ITALPRESS) – Jakala insieme a Mapei ha guidato la progettazione, lo sviluppo e il rilascio di un nuovo portale e-commerce B2B, una piattaforma digitale, basata su tecnologia Adobe, pensata per migliorare l’esperienza degli agenti e garantire all’azienda una governance unificata delle attività commerciali.

Il progetto, avviato a maggio 2024, si è contraddistinto per la forte sinergia tra i team Jakala e Mapei, che hanno lavorato a stretto contatto in tutte le fasi: dalla definizione dell’architettura alla messa in produzione, fino alla gestione dei rollout internazionali. Il contributo di Mapei è stato determinante nell’indirizzare le scelte strategiche e tecnologiche, grazie alla profonda conoscenza dei processi aziendali e delle esigenze operative nei diversi mercati.

Parallelamente, Jakala ha messo a disposizione il proprio know-how tecnico attraverso un team multidisciplinare composto da 18 professionisti esperti in tech, commerce development, data management e advisory. Un elemento distintivo del progetto è stato lo sviluppo, da parte del team Data Management di Jakala e in collaborazione con Mapei, di un Integration Layer avanzato.

Una componente fondamentale per abilitare la gestione di ingenti volumi di dati provenienti da sistemi eterogenei, assicurando velocità, affidabilità e scalabilità della piattaforma. La piattaforma sviluppata per Mapei è pensata come uno strumento operativo al servizio degli agenti, in grado di semplificare l’intero processo di vendita e gestione ordini. L’interfaccia è stata costruita per offrire un’esperienza d’uso immediata e funzionale, mentre l’architettura sottostante garantisce efficienza, tracciabilità e coerenza nella gestione dei flussi commerciali, anche in contesti complessi.

Advertisement

L’obiettivo è fornire a ogni consociata Mapei un ambiente digitale coerente, performante e integrato, in grado di adattarsi alle specificità locali e al contempo garantire piena tracciabilità dei processi commerciali a livello centralizzato. Il primo rilascio è avvenuto in Ungheria per Mapei Kft, la consociata ungherese di Mapei, nel febbraio 2025. A oggi, Jakala ha completato il rollout per altre tre consociate estere del Gruppo Mapei, mentre è attualmente in corso l’implementazione del portale per Mapei, la sede italiana, in linea con un piano di rilascio che procede con un ritmo costante di una country al mese.

Il programma di rollout proseguirà nei prossimi mesi, con il coinvolgimento progressivo di ulteriori country di Mapei. L’obiettivo finale è estendere la piattaforma a livello globale, rendendola la soluzione digitale di riferimento per l’interazione tra Mapei e il proprio ecosistema commerciale. “Abbiamo avviato questo progetto con l’obiettivo di costruire una piattaforma che non fosse solo tecnologicamente avanzata, ma anche capace di riflettere la complessità e l’eterogeneità del nostro business a livello globale. Grazie alla collaborazione con Jakala, siamo riusciti a sviluppare uno strumento che semplifica le attività quotidiane dei nostri team commerciali, migliorando il presidio dei mercati locali e mantenendo una visione centralizzata e strategica”, ha dichiarato Raffaele Gerbi, corporate Crm manager di Mapei. “Questo progetto è la dimostrazione concreta di come si possa unire visione strategica e velocità esecutiva. Grazie alla sinergia con Mapei e alla solidità della tecnologia Adobe, abbiamo realizzato una piattaforma su misura, altamente performante e pronta a scalare. Il valore aggiunto: la conoscenza dei processi e l’esperienza sul mercato industriale, che ci hanno permesso di rispettare tempi sfidanti senza rinunciare alla qualità”, ha aggiunto Marco Miani, partner di Jakala e leader Practice Industrial.

– foto ufficio stampa Jakala –

(ITALPRESS).

Advertisement

Leggi tutto
Advertisement


Agenzia Creativamente Itinerari News Pronto Meteo
Casa e consumi by Altroconsumo

Primo piano

LombardiaLive24 by Agenzia Creativamente P. IVA 02607700180 COPYRIGHT © 2021-2025 ALL RIGHTS RESERVED: LOMBARDIALIVE24 BY AGENZIA CREATIVAMENTE.
Sito creato da Emanuele Bottiroli. © Tutti i diritti riservati. I nomi e i loghi delle testate giornalistiche edite da Agenzia CreativaMente Editore sono registrati presso il Tribunale di Pavia e la Camera di Commercio di Pavia. È vietato qualsiasi utilizzo, anche parziale, dei contenuti pubblicati, inclusi la memorizzazione, la riproduzione, la rielaborazione, la diffusione e la distribuzione degli stessi, su qualsiasi piattaforma tecnologica, supporto o rete telematica, senza preventiva autorizzazione scritta.