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Cronaca

Imprese, Intesa Sanpaolo lancia “Motore Italia Transizione Energetica”

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MILANO (ITALPRESS) – Con l’obiettivo di favorire i processi di autonomia energetica delle imprese italiane aumentandone la competitività e generando benefici economici, ambientali e sociali per la collettività, in un’ottica di rinnovata collaborazione tra pubblico e privato, Intesa Sanpaolo ha presentato a Milano “Motore Italia Transizione Energetica”, programma che prevede una serie di iniziative per incentivare gli investimenti in energia da fonti rinnovabili, lanciando anche una specifica progettualità legata alle Comunità Energetiche Rinnovabili (CER).
Le misure messe in campo sono state illustrate da Intesa Sanpaolo nel corso di una presentazione alla quale sono intervenuti esponenti del mondo imprenditoriale e rappresentanti istituzionali quali Alessandra Ricci, amministratore delegato SACE, Paolo Arrigoni, presidente GSE, Antonio Decaro, sindaco di Bari e presidente ANCI. Dopo l’inquadramento del contesto economico ed energetico del Paese da parte di Gregorio De Felice, Chief Economist Intesa Sanpaolo, Anna Roscio, responsabile Sales & Marketing Imprese Intesa Sanpaolo, ha illustrato nel dettaglio il nuovo piano Motore Italia Transizione Energetica. Ad Emanuele Orsini, vice presidente Confindustria, e a Stefano Barrese, responsabile Divisione Banca dei Territori Intesa Sanpaolo, il dialogo conclusivo sulla condivisione delle finalità e delle opportunità per il mondo imprenditoriale nell’investire in energie rinnovabili e nel contribuire alla crescita del Paese.
Il plafond da 76 miliardi di euro per investimenti in impianti di energie rinnovabili si inserisce tra gli interventi attivati dal primo gruppo bancario italiano, guidato da Carlo Messina, a supporto della transizione energetica e ambientale fissata nel PNRR, per il quale il Gruppo ha stanziato complessivamente da qui al 2026 oltre 410 miliardi di euro a supporto degli obiettivi delle Missioni del Piano, dei quali 120 per le PMI.
Obiettivi rilanciati anche dal Piano per la Transizione Ecologica (PTE) approvato dal Governo italiano e quindi alle indicazioni del Green Deal Europeo, il piano di investimenti della Commissione Europea per rendere l’Europa indipendente dalle importazioni di fonti fossili prima del 2030.
In particolare, sono stati fissati nuovi obiettivi al 2030 che hanno innalzato al 65% la quota di energie rinnovabili rispetto alla domanda elettrica complessiva, che comporta per l’Italia una quota incrementale di sviluppo di energia rinnovabile elettrica pari a 75 GW, che richiederebbero oltre 80 miliardi di nuovi investimenti. Agli obiettivi del PTE concorrono anche nuovi investimenti nella produzione di biometano e di idrogeno verde per ulteriori 40 miliardi.
Uno studio condotto da Cerved ha stimato la disponibilità di spazi sulle strutture private – e in particolare sui tetti delle industrie presenti nel nostro Paese – quantificati in oltre 100.000 tetti industriali disponibili per accogliere impianti fotovoltaici, che si sommano agli ulteriori 1,2 milioni di ettari di superficie agricola non utilizzata.
Una progettualità virtuosa di autoproduzione di energia elettrica da fonti green è quella che fa riferimento alle Comunità Energetiche Rinnovabili, ovvero gruppi di famiglie, imprese, enti del terzo settore, che scelgono di unirsi per autoprodurre e consumare energia elettrica da fonti rinnovabili, rendendo l’energia ‘condivisibile a KM-zerò.
L’impresa che decide di investire in una produzione green di energia posizionando pannelli fotovoltaici sui tetti dei propri capannoni – o l’azienda agricola che investe in parchi agrisolari – diventa ‘produttricè di energia, con una serie di vantaggi diretti e indiretti a partire dal risparmio da autoconsumo per l’energia prodotta e consumata, ai ricavi da energia immessa in rete per la parte eccedente l’autoconsumo, fino ai ricavi dagli incentivi per la parte di energia condivisa che vengono riconosciuti e ripartiti tra tutti i membri della CER.
Le PMI interessate potranno contare sulla partnership di Intesa Sanpaolo con primari player di mercato per gli aspetti tecnici e commerciali e sul supporto del Desk Energia del Gruppo in termini di consulenza ed advisory. Anche le realtà del Terzo Settore, che la Banca sostiene attraverso la Direzione Impact, potranno contribuire allo sviluppo delle CER nel consentire una ricaduta dei benefici sul territorio e sulle fasce sociali più vulnerabili alla “povertà energetica”.
Il piano ‘Motore Italia Transizione Energeticà di Intesa Sanpaolo Motore Italia Transizione Energetica dedica nuove risorse e strumenti ad una delle transizioni più sfidanti e trasversali, quella energetica, in linea con la missione che l’intero programma ‘Motore Italià – fin dal lancio nel 2021 – ha perseguito sostenendo il rilancio dell’economia del Paese attraverso gli investimenti delle imprese.
Un primo provvedimento di natura emergenziale era stato intrapreso a più riprese dal Gruppo già nel 2022, garantendo una liquidità complessiva di 40 miliardi di euro a famiglie e imprese, di cui 12 miliardi specificamente destinati alle imprese per fronteggiare i rincari delle materie prime e intraprendere o rafforzare percorsi di indipendenza energetica. Oggi, in una fase in cui è necessario diversificare le fonti di approvvigionamento e aumentare l’autonomia energetica, Intesa Sanpaolo conferma con questa nuova iniziativa il proprio sostegno al tessuto produttivo con una liquidità complessiva di 76 miliardi di euro per investimenti, con ampie ricadute sull’economia reale, sulla società e sul territorio.
Per le aziende che decidono di investire nelle energie rinnovabili, contribuendo quindi all’indipendenza energetica del Paese e soprattutto attuano una strategia volta al miglioramento del proprio profilo economico-industriale e sostenibile, viene lanciata una nuova linea di finanziamento, denominata S- Loan CER, a cui è possibile abbinare la garanzia green di SACE. Il meccanismo di funzionamento prevede un incentivo in termini di agevolazione sul tasso di interesse a fronte dell’investimento in energia rinnovabile, a cui viene riconosciuta una ulteriore premialità nel caso in cui l’impresa destini parte dell’energia prodotta e non autoconsumata alla Comunità Energetica Rinnovabile. Tale soluzione si affianca a quelle già previste dal Gruppo per le PMI e le Mid-Cap che intendono investire per ridurre il proprio impatto ambientale attraverso progetti per una trasformazione sostenibile riconducibili alla linea di finanziamenti S-Loan, iniziativa unica nel panorama bancario italiano, avviata nel 2021 sempre in sinergia con SACE.
La sostenibilità ambientale è infatti al centro della strategia del Gruppo ed è anche il tema portante dell’accordo triennale con Confindustria che mette a disposizione delle aziende una liquidità pari a 150 miliardi di euro e una ampia e strutturata collaborazione a favore del più ampio coinvolgimento e supporto alle imprese nel rilancio economico del Paese.
Un ruolo importante nella realizzazione delle Comunità Energetiche Rinnovabili è svolto dai Comuni italiani, che si pongono come soggetti istituzionali per l’informazione e la diffusione delle CER. Proprio per questo la Banca ha sottoscritto un protocollo di collaborazione con l’ANCI per promuovere sui territori la diffusione di modelli di produzione e condivisione dell’energia rinnovabile.
La Banca ha inoltre sottoscritto di recente un accordo di collaborazione con GSE, Gestore dei Servizi Energetici S.p.A., per favorire l’integrazione delle tematiche ESG e dello sviluppo sostenibile nell’ambito finanziario e nel tessuto imprenditoriale nazionale. Al fine di promuovere la realizzazione delle CER, è stato infine messo a punto da Intesa Sanpaolo un network di assistenza tecnica grazie a specifici accordi di collaborazione con partner tecnici specializzati in virtù della loro capacità realizzativa.
Le agevolazioni governative previste per le CER rientrano in un quadro normativo tuttora in attesa di via libera da parte della Commissione Europea che prevede un incentivo in tariffa valido per 20 anni sull’energia condivisa rivolto a tutto il territorio nazionale e un contributo a fondo perduto fino al 40% dell’investimento a favore delle CER ubicate nei comuni sotto i 5.000 abitanti, finanziato con 2,2 miliardi di fondi provenienti dal PNRR.
“Oggi insieme ai nostri partner rinnoviamo il nostro patto con il mondo delle imprese in un ambito decisivo, la transizione energetica – afferma Stefano Barrese, responsabile Divisione Banca dei Territori di Intesa Sanpaolo -. La collaborazione tra soggetti di natura privata e soggetti pubblici che ha già dato buoni risultati durante la pandemia deve rinsaldarsi per lo sviluppo delle Comunità Energetiche Rinnovabili, importante opportunità per Pmi e famiglie in virtù di concreti benefici economici, sociali e ambientali per interi territori. Per questo intendiamo fornire alle nostre imprese, ai privati e agli operatori del Terzo Settore, in un’ottica più ampia possibile, gli strumenti più innovativi per far cogliere le opportunità derivanti dalla transizione energetica, rafforzando le iniziative già avviate nell’ambito del PNRR, con la previsione di 410 miliardi di finanziamenti, di cui 76 dedicati alla transizione energetica, contribuendo così a generare una crescita sostenibile in linea con gli obiettivi del nostro Piano d’Impresa”.

– foto f01/Italpress –
(ITALPRESS).

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Oggi in edicola – 13 dicembre 2025

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La mattina di Pavia Uno Tv e Lombardia Live 24 si apre con la rassegna stampa di Emanuele Bottiroli. Un punto di riferimento per tutti coloro che vogliono iniziare la giornata informandosi in pochi minuti, dando una occhiata ai titoli dei principali quotidiani nazionali e locali mentre fanno colazione e si preparano a lavoro e studio. Oggi in edicola, ogni giorno alle 7.30 del mattino, su Pavia Uno Tv e Lombardia Live 24, la tv per tutti.

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Il Lecce batte il Pisa 1-0 e fa un passo verso la salvezza, decide Stulic

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LECCE (ITALPRESS) – Un gol di Stulic regala al Lecce lo scontro diretto in chiave salvezza contro un Pisa con poche idee, sconfitto 1-0 al Via del Mare. La quindicesima giornata del campionato di Serie A si apre dunque con il successo dei salentini che in un sol colpo superano provvisoriamente quattro squadre agganciando l’Atalanta a quota 16 al dodicesimo posto. Toscani ancora terzultimi a 10 punti. Di Francesco fa debuttare dal primo minuto Ndaba e lascia in panchina il febbricitante Gallo prima di perdere, dopo appena dieci minuti, Berisha per un problema muscolare che lo costringe a uscire in barella: al suo posto Kaba. Orfano dello squalificato Nzola, Gilardino lancia Moreo al fianco di Meister nel 3-5-2 del Pisa. Proprio sulla testa del 32 nerazzurro l’unica occasione dei toscani nel primo tempo: su corner di Aebisher, Moreo stacca a centro area ma non trova la porta. Meglio il Lecce, pericoloso con Sottil che sgasa a sinistra e premia l’arrivo a rimorchio di Pierotti il cui tiro, troppo centrale, è bloccato da Semper. I salentini ci provano soprattutto su palla inattiva, sfruttando i centimetri dei difensori centrali che vanno a saltare: Semper si oppone a Gaspar, mentre Tiago Gabriel non riesce da due passi a deviare nella porta spalancata un tiro-cross di Camarda.
Il forcing giallorosso prosegue incessante anche in avvio di ripresa. In un eccesso di altruismo Kaba cerca Camarda e sbaglia il passaggio sprecando un’ottima chance in contopiede. Sottil apre il destro a giro ma non trova lo specchio, così come Coulibaly che manca il bersaglio dopo la sponda di Camarda sugli sviluppi di un piazzato. Gilardino prova a scuotere i suoi con gli innesti di Angori e Tramoni, ma i cambi vincenti li indovina Di Francesco inserendo Banda e Stulic. Bastano 6 minuti ai due neoentrati per confezionare il meritato vantaggio del Lecce: Banda semina il panico a sinistra e serve l’assist a Stulic che in area calcia senza controllare e trova il primo gol del suo campionato. Nel finale sterile il tentativo di reazione del Pisa, i padroni di casa controllano senza rischiare e nel finale sfiorano anche il raddoppio ancora con Stulic, stavolta impreciso sulla gran palla di Tete Morente.
– foto Ipa Agency –
(ITALPRESS).

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Cina, Shandong spinge sull’innovazione per far crescere l’economia pet

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JINAN (CINA) (XINHUA/ITALPRESS)- Con l’aumento del valore del mercato degli animali domestici in Cina, che dovrebbe raggiungere i 1.150 miliardi di yuan (circa 162,5 miliardi di dollari USA) entro il 2028, le imprese della provincia orientale cinese dello Shandong si stanno preparando a cogliere le opportunità di crescita attraverso un’innovazione a tutto campo.

Dai relativi alimenti ad alta tecnologia fino agli accessori di tendenza, le aziende locali dello Shandong stanno sfruttando strategie di “adattamento domanda-offerta” e “pet-friendly” per conquistare il cuore – e il portafoglio – dei proprietari di animali domestici. Questa trasformazione provinciale riflette un cambiamento più ampio in Cina, dove questi animali sono sempre più trattati come membri della famiglia, alimentando la domanda di prodotti di qualità ed esperienziali.

Alla Taichong Pet Food Co., Ltd., con sede nella città di Taìan, una nuova linea, che produce cibi freschi cotti al vapore con un tasso di conservazione dei nutrienti del 98%, mostra come l’innovazione possa soddisfare una domanda sempre più attenta alla salute.

“Le nostre vendite hanno superato le 100 tonnellate nel primo mese dall’inaugurazione”, ha dichiarato Li Qing, direttore esecutivo e direttore generale dell’azienda.

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Il percorso verso questo successo è iniziato tempo fa, quando la società ha affrontato una complessa trasformazione nell’R&S per sviluppare crocchette cotte al forno, destinate a soddisfare la domanda di formule a basso contenuto di grassi e ad alto contenuto di carne fresca. Questo processo ha comportato prove su centinaia di tonnellate di prodotti sperimentali.

Oggi l’azienda si è evoluta, rendendosi in grado di offrire una gamma completa di linee di prodotti, incluse opzioni estruse, cotte al forno, croccanti e fresche al vapore.

Ora la Taichong Pet Food, che detiene oltre 60 brevetti, sta accelerando ulteriormente per rispondere con precisione alle esigenze di mercato attraverso un’innovazione continua.

L’economia cinese degli animali domestici sta registrando uno slancio senza precedenti, alimentata da una spinta delle politiche nazionali per migliorare l’allineamento tra domanda e offerta nei beni di consumo.

Il 26 novembre, sei dipartimenti centrali, incluso il ministero dell’Industria e della Tecnologia dell’Informazione, hanno congiuntamente pubblicato un piano che dà priorità all’aggiornamento dei consumi nel tentativo di liberare ulteriormente il potenziale della domanda interna.

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Lo Shandong si sta muovendo rapidamente, rispondendo a una tendenza nel possesso di animali domestici che sta evolvendo oltre la pura funzionalità, trasformandosi in appagamento emotivo.

Alla Shandong Kaigao International Trade Co., Ltd., la designer Zhao Shuimiao ha perfezionato una struttura per arrampicamento destinata ai gatti dopo aver osservato centinaia di questi animali.

“Questa altezza è il loro punto di arrampicata preferito. Il letto morbido in cima offre una sensazione di massima sicurezza”, ha affermato Zhao. Il prodotto, che fonde etologia ed estetica, è diventato subito un grande successo, riflettendo un catalogo che conta oltre 30 serie e più di 2.000 articoli pensati per spazi che vanno dai monolocali alle case con più animali.

Nella contea di Caoxian, sempre nello Shandong, il fondatore del marchio TAORAE, Cheng Zhanying, unisce il tradizionale ricamo Hanfu con la moda destinata agli animali domestici. “Creiamo capi ricchi di cultura, che permettono ai piccoli amici pelosi di esprimere personalità uniche”, ha affermato Cheng, mostrando abiti che trasformano gli animali in simboli di identità.

“Vestirla bene mi dà la stessa gioia di vestire una figlia”, ha dichiarato la proprietaria Wang Cuina riferendosi al suo animale domestico. In particolare, questo sentimento si riflette anche nelle infrastrutture urbane: nei centri commerciali di Jinan, capoluogo della provincia, vengono ora offerti passeggini per animali e ascensori pet-friendly, mentre i ristoranti hanno creato aree dedicate per favorire la cultura comunitaria.

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La proprietaria di un animale domestico, Li Shanshan, ha riassunto bene questo cambiamento: “Ora posso integrare il mio animale domestico nella mia vita quotidiana, e questo senso di accettazione è di per sè una forma di soddisfazione del consumo”.
(ITALPRESS).
-Foto Xinhua-

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