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Rimonta nerazzurra, l’Atalanta batte 3-1 il Verona

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BERGAMO (ITALPRESS) – L’Atalanta torna al successo nel match interno contro il Verona, 3-1 il risultato finale in favore dei nerazzurri: decisive le reti di Zappacosta, Pasalic e Hojlund, inutile la rete iniziale di Lazovic. Rimane aperta la corsa al quarto posto, in attesa della Lazio, ora a +4 dagli orobici. Nel prossimo turno ci sarà lo scontro diretto contro l’Inter, mentre il Verona sfiderà l’Empoli.
E’ stata una gara fisica, soprattutto nella prima frazione. Nonostante l’assenza di Zapata, Gian Piero Gasperini ha voluto giocarsela con l’attacco pesante: Hojlund unica punta con Muriel e Pasalic a supporto. Modulo speculare per il duo Bocchetti-Zaffaroni: Djuric a reggere il reparto offensivo con Lazovic e Ngonge sulla trequarti. La gara si è accesa immediatamente con lo stesso Lazovic: prima la conclusione di prima intenzione uscita di poco, poi il diagonale vincente per l’1-0 gialloblù all’11’ del primo tempo. L’Atalanta ha risposto immediatamente, al 22′ è arrivata la conclusione dalla distanza di Zappacosta per la rete del pareggio. Il gol ha ribaltato l’inerzia, Hojlund ha sfiorato il sorpasso con un colpo di testa arrivato su calcio di punizione battuto da Luis Muriel. La gara è cambiata nuovamente nella ripresa quando all’8′ Pasalic ha sfruttato un errore in fase di impostazione di Montipò: il croato ha scippato il pallone al portiere scaligero per poi depositare in rete il gol del 2-1. La disattenzione ha spalancato la strada ai padroni di casa, Hojlund alla prima conclusione utile – arrivata al 17′ della ripresa – ha trovato la terza rete di giornata. Il doppio vantaggio però non ha frenato un Verona propositivo: prima Sulemana ha colpito la traversa, poi Gaich – su un erroraccio di Scalvini – ha colpito il palo anticipando Sportiello in scivolata. Finisce 3-1, l’Atalanta resta in corsa Champions, il Verona rischia grosso rimanendo terzultimo con solo due giornate ancora da giocare.
– foto Image –
(ITALPRESS).

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Tennis, Masters 1000 Toronto: Gigante vince in rimonta, Bellucci si ritira

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TORONTO (CANADA) (ITALPRESS) – Matteo Gigante al secondo turno del National Bank Open Presented by Rogers, Masters 1000 in corso sul cemento di Toronto. Numero 125 del mondo, il 23enne romano ha battuto il croato Borna Coric (92) in rimonta, imponendosi 4-6, 6-2, 7-6(2) dopo due ore e 36 minuti di partita. Prossimo avversario il canadese Gabriel Diallo, numero 36 Atp e 27ma testa di serie

Mattia Bellucci si ritira durante il match di primo turno al National Bank Open Presented by Rogers, il Masters 1000 di Toronto in programma sul cemento del Sobeys Stadium. A causa di un sospetto problema muscolare l’italiano, numero 72 del mondo, alza bandiera bianca nel terzo set sul punteggio di 3-6 6-4 2-0 a favore di Hugo Gaston. Il francese, sceso fino alla posizione numero 126 del ranking, accede al secondo turno, dove troverà Andrey Rublev, testa di serie numero 6 del seeding.

Esce subito di scena Joao Fonseca. Il 18enne brasiliano, numero 49 del ranking Atp, è stato battuto col punteggio di 7-6(5) 6-4 da Tristan Schoolkate, australiano (n.103 Atp), reduce dalle qualificazioni. Il 24enne sfiderà Matteo Arnaldi al secondo turno.

A MONTREAL BRONZETTI RIMONTA MANDLIK

Lucia Bronzetti supera le difficoltà (fastidio alla schiena) e accede al secondo turno del “National Bank Open”, torneo Wta 1000 dotato di un montepremi di 5.152.599 dollari di scena sul cemento di Montreal, in Canada. La 26enne di Villa Verucchio, numero 66 Wta, inserita nella parte bassa del tabellone, quella di Iga Swiatek, ha battuto in rimonta per 4-6, 7-6(5), 6-2, dopo quasi due ore e mezza di lotta, la statunitense Elizabeth Mandlik, numero 205 Wta, in tabellone grazie a una wild card. Al secondo turno Bronzetti troverà dall’altra parte della rete la danese Clara Tauson, numero 19 del ranking e 16 del seeding.

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Mondiali scherma: sciabola a squadre d’oro, fioretto donne bronzo

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TBILISI (GEORGIA) (ITALPRESS) – Si tinge ancora d’azzurro il Mondiale di scherma in corso a Tbilisi con altri due podi. La squadra maschile di sciabola conquista la medaglia d’oro: sulla pedana del Tbilisi Olympic Palace, Luca Curatoli, Michele Gallo, Matteo Neri e Pietro Torre hanno sconfitto in finale per 45-37 i campioni uscenti dell’Ungheria, costretti così ad ‘accontentarsì dell’argento.

Nel loro percorso sino all’assalto per il titolo, Luca Curatoli, Michele Gallo, Matteo Neri e Pietro Torre, guidati in panchina dal ct Andrea Terenzio, avevano liquidato ieri nel preliminare la Thailandia (45-29) e battuto oggi la Germania negli ottavi (45-39), la Polonia nei quarti (45-28) ed il Giappone in semifinale (45-36). Bronzo alla Romania (45-41 sul Giappone). Per l’Italia si tratta del settimo oro iridato nella specialità (l’ultimo risaliva a Mosca 2015).

Medaglia di bronzo, invece, per la squadra femminile azzurra di fioretto. Nella finale per il terzo posto, Arianna Errigo, Martina Favaretto, Anna Cristino e Alice Volpi, guidate in panchina dal ct Simone Vanni, hanno superato il Giappone per 45-30.

Ammesse direttamente agli ottavi, le azzurre avevano travolto al debutto la Romania per 45-4 e superato nei quarti l’Ucraina per 45-34, prima di arrendersi in semifinale alla Francia per 45-34. Sono dunque sei le medaglie finora conquistate dall’Italscherma a Tbilisi 2025: due ori con le squadre di sciabola e fioretto maschile e quattro bronzi firmati dalla squadra femminile di fioretto e, nelle prove individuali, da Luca Curatoli (sciabola) e di Martina Favaretto e Anna Cristino (fioretto).

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– foto Federscherma –
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Chivu presenta la sua Inter “Mantenere l’identità”. Marotta non si nasconde “Vogliamo vincere”

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MILANO (ITALPRESS) – “Lo spirito di questa nuova stagione è quello di mantenere una squadra competitiva, le aspettative sono quelle di mantenere l’identità, la passione per poi arrivare al raggiungimento degli obiettivi”. Lo ha dichiarato il nuovo allenatore dell’Inter Cristian Chivu durante la presentazione della stagione 2025/2026. “Gruppo? La testimonianza è il risultato che si è ottenuto in questo periodo, una squadra vincente che arriva a lottare per vincere i titoli è la testimonianza di un gruppo solido e consapevole di ciò che può dare”.

“Non guardiamo mai indietro e non vogliamo prenderci la rivincita di nulla, guardiamo il presente. Abbiamo ereditato una situazione che, nonostante alti e bassi, ha permesso alla squadra di rimanere ai vertici. Abbiamo l’obbligo di mantenerla ai vertici”, ha aggiunto. “Faremo del nostro meglio per raggiungere gli obiettivi, questo gruppo di giocatori e questa società hanno dimostrato nel tempo di avere unità e voglia di incidere, di rimanere nei vertici del calcio italiano, europeo e mondiale. Bisogna superare le atrocità solo così si può andare avanti e lottare qualcosa d’importante. Anche nel 2010 ci sono stati alti bassi, bisogna saper accettarli e superarli”.

“Non copiamo nessuno, non abbiamo l’obbligo di lanciare slogan, vogliamo tornare ad essere al vertice come abbiamo fatto negli ultimi anni. Il confronto che abbiamo avuto negli Stati Uniti? Sono cose che fanno parte di uno spogliatoio maturo, di un gruppo vincente che ogni tanto ha bisogno di fare chiarezza”, ha concluso.

LE PAROLE DI MAROTTA

“Abbiamo concluso una stagione con 63 partite, che ci ha visto arrivare in fondo a tutte le competizioni. Abbiamo perso la finale, siamo arrivati secondi per un centimetro, che vogliamo colmare. Però arrivare lì è una cosa non facile, vogliamo ripartire con ambizioni e palmares da difendere”. Lo ha dichiarato il presidente dell’Inter Giuseppe Marotta durante la presentazione della stagione 2025/2026. “È inutile nascondersi dietro frasi gratuite come vogliamo arrivare tra le prime quattro. Noi siamo abituati a essere chiari, vogliamo vincere: se poi altri saranno più bravi faremo i complimenti, ma è questo l’obiettivo”.

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“Noi vogliamo vincere anche quest’anno e ripartiamo con un allenatore nuovo. In questi mesi sono state scritte tante cose, anche che Cristian Chivu fosse una scelta di rincalzo, non è assolutamente così. Abbiamo fatto come tutte le aziende delle scelte e abbiamo avvalorato la scelta di questo giovane allenatore che conosce ambiente, giocatori e storia del club. La scelta è nata da questo”, ha spiegato.

– foto IPA Agency –

(ITALPRESS).

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