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Politica

Zangrillo “Considerare la Pa come importante opportunità di lavoro”

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“Auspico di vedere un numero sempre maggiore di cittadini, e di giovani in particolare, considerare la Pa come una importante opportunità di lavoro. Vorrebbe dire che le tantissime iniziative realizzate in questi mesi per renderla più attrattiva, dai concorsi digitali alla rinnovata gestione dei processi di formazione, alle politiche di valorizzazione del merito, stanno funzionando”. Così il ministro della Pubblica amministrazione, Paolo Zangrillo, in una intervista a Libero. “Il sostegno alle fasce più deboli della popolazione – osserva – è un problema serio che non si risolve con gli slogan, ma cercando soluzioni reali: per uno Stato di diritto aiutare le persone in condizioni di povertà, e che non hanno la possibilità di lavorare, è un dovere e questo governo lo sta facendo. Chi si aspetta racconti di fantasia rimarrà deluso, noi vogliamo far accadere le cose”. Quindi “dobbiamo creare le condizioni affinchè tutti gli abili al lavoro possano giocarsi le proprie carte. Il governo di centrodestra sta mettendo a punto politiche che favoriscono l’incontro tra domanda e offerta, incentivando le imprese al reclutamento attraverso una significativa detassazione, e introducendo nuovi importanti sussidi, come l’assegno d’inclusione. In questo percorso il contributo della Pubblica amministrazione può essere davvero significativo. La nostra sfida è essere capaci di offrire opportunità di occupazione, anche attraverso nuove soluzioni come apprendistato e formazione lavoro, che guardano in particolare ai giovani”. Quanto al dibattito politico sul salario minimo Zangrillo dice di condividere “il contenuto della direttiva europea. Quel documento invita i Paesi dell’Unione a sviluppare la contrattazione collettiva. In questo l’Italia è all’avanguardia e non credo che definire per legge un salario minimo sia la soluzione al lavoro povero. Quella della contrattazione collettiva – conclude Zangrillo – è la strada da perseguire per garantire agli italiani salari adeguati come richiama la nostra Costituzione”.
(ITALPRESS).
– Foto: Agenzia Fotogramma –

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Carlo e Camilla ricevuti da Mattarella al Quirinale

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ROMA (ITALPRESS) – Carlo III e la Regina Camilla, dopo avere percorso con il corteo via Nazionale, sono giunti al Quirinale scortati da un drappello di corazzieri a cavallo, in alta uniforme. Ad accogliere i reali un picchetto d’onore dei Lancieri di Montebello in divisa storica, della Marina e dell’Aeronautica. Nel cortile d’onore del Quirinale ad attenderli il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, insieme alla figlia Laura e il segretario generale della Presidenza della Repubblica, Zampetti. Carlo e Camilla hanno ricevuto gli onori militari e dopo gli inni nazionali, il sovrano e il capo dello Stato hanno passato in rassegna i reparti schierati.

La delegazione dei reali è composta da 12 persone, tra cui il segretario di Stato britannico per gli Affari esteri, del Commonwealth e dello Sviluppo David Lammy e l’ambasciatore prsso la Repubblica d’Italia e San Marino, il barone Llewellyn di Steep. Il presidente Mattarella è accompagnato dal ministro degli Esteri Antonio Tajani, dall’ambasciatore italiano nel Regno Unito Inigo Lambertini, dal segretario generale del Quirinale Ugo Zampetti e dal consigliere diplomatico di Mattarella, ambasciatore Fabio Cassese.

Subito dopo il passaggio delle frecce tricolare che hanno sorvolato il Quirinale, è andato in scena anche un incontro tra le delegazioni e a seguire il colloquio provato nella Sala della Vetrata fra Mattarella e Carlo III.

In seguito i reali britannici Carlo III e Camilla hanno deposto una corona di alloro presso la Tomba del Milite Ignoto all’Altare della Patria, nel corso della loro visita a Roma. Ad accoglierli, tra gli altri, il ministro della Difesa, Guido Crosetto

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-Foto IPA Agency-
(ITALPRESS).

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Tajani “Ue compatta per azzerare i dazi”

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ROMA (ITALPRESS) – Sui dazi imposti da Donald Trump “è emersa una posizione di unità dell’Europa. L’unità su una linea politica chiara: trattare con gli americani e evitare una guerra commerciale. Farlo a schiena dritta, ma trattare e trattare per arrivare, nel tempo che serve, a zero zero dazi: zero dazi dagli Usa all’Europa e zero dazi dall’Europa agli Usa”. Lo dice il vicepremier e Ministro degli Esteri, Antonio Tajani, in un’intervista a “QN”.

I “controdazi” su alcuni prodotti americani “saranno imposti dal 15 di aprile: si tratta di una lista di prodotti congelata ormai dal 2018 e sulla quale abbiamo ora lavorato. Dbbiamo difendere i nostri interessi e le nostre imprese e lo faremo. Questi dazi, però, sono soprattutto un messaggio di capacità, di unità e di reattività”, precisa. “C’è sempre tempo per una trattativa. lo avevo chiesto anche un rinvio, ma tecnicamente era molto complicato”. In Europa “adesso non ci sono falchi: tutti quanti hanno accettato la posizione dell’Europa e del Commissario Sefcovic”.

Che ruolo può avere l’Italia in questo quadro? “La trattativa la fa la Commissione europea. Noi possiamo aiutare la Commissione nel convincere Trump a fare una scelta di trattativa. Possiamo agevolare la trattativa. E, del resto, il primo incontro tra Sefcovic e gli americani non è stato negativo”. Per Tajani “il nostro obiettivo è quello di zero dazi reciproci tra noi e gli Stati Uniti. Con la prospettiva di avere un grande mercato transatlantico, cosa di cui si era già parlato una decina di anni fa. E quindi di far sì che l’Occidente rappresenti una grande opportunità per tutti coloro che vi intraprendono. Il primo passo può essere il passaggio dal 20 al 10 per cento dei dazi americani. Questo potrebbe essere un obiettivo intermedio. Se ci sono le basi per una prospettiva del genere? Dobbiamo lavorarci, dobbiamo lavorarci. Musk ha parlato di dazi 0 a 0. Certamente Musk non è Trump, però lo ha detto. Quindi bisogna lavorare intensamente per far capire che il problema non è tra Europa e Stati Uniti. Semmai c’è una sovracapacità, per esempio per l’acciaio, dei Paesi dell’Estremo Oriente, a cominciare dalla Cina. Quindi non è un problema legato ai rapporti Stati Uniti e Europa. E tutti quanti vogliono trattare, anche se poi giustamente vogliamo difendere i nostri interessi”, conclude.

– foto Ipa Agency –
(ITALPRESS).

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Politica

Salvini “Tornare al Viminale? Piantedosi è un ottimo ministro”

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ROMA (ITALPRESS) – Tornare al Viminale? “Me lo chiedono in tanti. Ritengo che Matteo Piantedosi oltre che essere un leale servitore dello Stato sia anche un ottimo ministro, noi le risposte le diamo approvando il decreto sicurezza. Oggi Piantedosi ha detto che sono stato un buon ministro che e potrei tornare ad esserlo, lo ringrazio. Ma ora sto facendo il ministro delle Infrastrutture e stiamo facendo tanto investimenti. Semmai ne parlerò con lui e la Meloni, ma il governo è unito. L’importante che gli italiani questo sappiano”. Così il vicepremier e ministro dei Trasporti, Matteo Salvini, a Cinque Minuti su Rai1.

– foto IPA Agency –
(ITALPRESS).

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