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ItalDavis ko 3-0 col Canada, Sonego e Musetti deludono

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BOLOGNA (ITALPRESS) – Come l’anno scorso in semifinale, il Canada ferma l’Italia in Coppa Davis. A Bologna, termina 3-0 per i nordamericani, con Lorenzo Sonego e Lorenzo Musetti non vincono nemmeno un set in singolare contro Alexis Galarneau e Gabriel Diallo. Il 21enne di Montreal, che ha guadagnato oltre 800 posizioni in classifica nell’ultimo anno e mezzo, fa davvero una gran figura e conferma quanto di buono si dice su di lui. Il 7-5 6-4 è il risultato di una prestazione sicura e molto efficace al servizio, di un Musetti poco incisivo in risposta e più in difesa di quanto sarebbe servito per ribaltare il match. Ora servirà una gran partita contro il Cile per tenere in piedi la qualificazione ai quarti. Tanto è vigoroso il tifo della Unipol Arena, quanto è esile il filo su cui corre la partita nel primo set. Come sottile è il fisico di Diallo, che si muove bene, serve forte e ha anche buona mano. Gioca spavaldo, il canadese, e quando gioca un passantino stretto in back che prende Musetti in contropiede, si volta verso i tifosi e chiede anche lui un pò di applausi. In tutta onestà, li merita tutti. Musetti è centrato nei primi game, servizio e rovescio filano, funzionano. Ma dal settimo game, nonostante i tamburi e i cori, il mood inizia a mutare. Prima una palla break nel settimo game, su cui Musetti forza all’errore Diallo prima di salire 4-3 con due prime robuste, poi con il break subito all’undicesimo gioco. La leggerezza, la minore responsabilità, alleggeriscono il canadese che serve con alte percentuali ed elevata resa. Così può essere ancora più incisivo in risposta. Musetti ci mette una smorzata sbagliata sulla palla break, giocata con troppo rischio e con la palla in pancia, scappando di fatto dallo scambio. E sulla Unipol Arena cala un silenzio inatteso, pesante, denso. Un silenzio che la musica copre ma solo in superficie, dopo che Diallo ha tenuto a zero il game che chiude il set forte di 15 punti su 16 vinti con la prima al servizio. I 13 errori forzati di Musetti contro i 9 del canadese, a parità di gratuiti (nove pari) dicono che Diallo ha fatto più gioco: e in fondo la chiave del set è qui. La superficie, più veloce dello scorso anno come hanno spiegato alla vigilia proprio Sonego e Musetti, premia la verticalizzazione rapida più dell’attesa, la soluzione dinamica rispetto a una costruzione paziente, a un ricamo geometrico. La prudenza in risposta non aiuta il carrarino, anzi. Concede a Diallo più scioltezza di esecuzione. Musetti si salva da 0-30 al servizio nel terzo game, ma non nel settimo. Non si salva invece nel settimo. L’azzurro non fa male con il back, Diallo invece fa malissimo con il diritto. In tarda serata va ko anche il doppio azzurro: la coppia formata da Matteo Arnaldi e Simone Bolelli si è arresa in tre set a Alexis Galarneau e Vasek Pospisil, vincenti con il punteggio di 6-7(4) 6-4 7-6(3) dopo due ore e 46 minuti di partita. Ora per la Nazionale del ct Volandri c’è il Cile, da battere per conservare una chance di qualificazione.
– Foto LivePhotoSport –
(ITALPRESS).

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Juve-Milan termina 0-0, Pulisic sbaglia un penalty

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TORINO (ITALPRESS) – Termina senza reti il posticipo della domenica tra Juventus e Milan. Il rigore sbagliato da Pulisic e gli errori sotto porta di Leao graziano gli uomini di Tudor, che possono forse uscire “più soddisfatti” da questa partita, per il risultato, rispetto ai loro rivali, che hanno invece da recriminare. Per i bianconeri solo un grande squillo di Gatti, con grande risposta del portiere dei rossoneri.
L’avvio è tutt’altro che spettacolare, con le due squadre che si studiano senza creare grossi grattacapi alle difese avversarie. Al 29′, l’ex di turno Rabiot ci prova con un destro dalla distanza che termina alto sopra la traversa. Due minuti più tardi, Gimenez si rende protagonista di un’azione in solitaria che lo porta alla conclusione con il mancino, sulla quale Di Gregorio interviene in due tempi. Al 43′, Pavlovic si avventura in avanti, si allarga sulla sinistra e crossa al centro pescando Gimenez, il quale anticipa Rugani e va a colpire di testa, mettendo però a lato. Il primo tempo si chiude senza grosse emozioni.
In avvio di ripresa, dopo nemmeno tre minuti, Conceicao crossa in mezzo e la palla schizza sul destro di Gatti, ma Maignan è strepitoso a sbarrargli la strada con una parata decisiva. Quattro minuti dopo, la partita potrebbe subire una svolta quando Gimenez viene atterrato in area da Kelly. L’arbitro indica il dischetto, ma Pulisic fallisce la grande occasione sparando alto il rigore. Al 22′, il neo entrato Leao vede Di Gregorio fuori dai pali e ci prova da metà campo, ma la palla si alza troppo sopra la traversa. Il portoghese ha una grande occasione al 28′, ma a pochi passi dalla porta calcia fuori con il mancino, vanificando un assist dalla destra di Pulisic. L’ultima grande chance è ancora per Leao, che al 45′ viene servito da Modric con una grande imbucata ma strozza il destro e si fa neutralizzare il tentativo da Di Gregorio. Il risultato non cambierà più. I rossoneri scendono così in terza posizione, con 13 punti all’attivo, a -2 da Napoli e Roma. I bianconeri vanno invece a quota 12 e vengono raggiunti dall’Inter.
– foto Image –
(ITALPRESS).

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Il Napoli batte in rimonta il Genoa, 2-1 al Maradona

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NAPOLI (ITALPRESS) – Dopo una prima frazione sottotono, il Napoli gioca un super secondo tempo e ribalta un buon Genoa, vincendo 2-1 al Maradona. La rimonta porta le firme di Anguissa e Hojlund; l’iniziale vantaggio degli ospiti era stato siglato dal teenager Ekhator. Conte perde per infortunio prima Lobotka poi Politano, ma può quantomeno godersi una prestazione convincente di De Bruyne, partito inizialmente dalla panchina.
Nel primo tempo il Napoli mette in campo poche idee e molta imprecisione, nonostante un avvio inizialmente incoraggiante. Nei dieci minuti iniziali, infatti, i padroni di casa sfiorano in due occasioni il vantaggio. Nel tentativo di liberare l’area di rigore al 7′, Marcandalli rinvia addosso a Hojlund e la palla si indirizza pericolosamente verso la porta di Leali, uscendo di pochissimo a lato. Tre minuti più tardi, Politano sul secondo palo non riesce col piede debole a segnare da distanza ravvicinata. Da lì in poi il Napoli fatica a costruire azioni pericolose, trovandosi di fronte a un Genoa molto solido, intenso e pericoloso in contropiede. Gli sforzi del Grifone vengono premiati al 34′, quando il 2006 Jeff Ekhator segna l’1-0 e gela il Maradona: il gol nasce da una sgroppata di Norton-Cuffy che lascia sul posto Oliveira e serve la punta rossoblù che finalizza di tacco. Per il Napoli piove sul bagnato, perchè, oltre alla rete subita, Conte paga dazio anche sul piano degli infortuni. Al 44′, infatti, Lobotka dà forfait, a seguito di un problema muscolare: a inizio ripresa, poi, si fa male anche Politano.
Nonostante la tanta sfortuna, la squadra di Conte cambia marcia nel secondo tempo e mette all’angolo un Genoa sempre più sulle gambe col passare dei minuti. La rete del pari arriva al 57′ e la realizza Anguissa, il più veloce a deviare in porta un pallone vagante in area. Il Napoli macina occasioni da gol, asfissiando gli ospiti nella propria meta campo. Dopo un miracolo di Leali su Di Lorenzo, un gol annullato ad Hojlund per fuorigioco e un palo colpito, alla fine l’insistenza dei partenopei porta alla rete del 2-1. A far esultare i tifosi di casa ci pensa ancora Hojlund che dà così continuità alla doppietta realizzata in settimana in Champions: al 75′ il danese segna in tap-in dopo il grande intervento di Leali su Anguissa. Il Napoli gestisce il finale senza patemi e porta a casa una vittoria fondamentale che le permette il ritorno in vetta alla classifica.
– foto Ipa Agency –
(ITALPRESS).

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Masters 1000 Shanghai, Sinner si ritira in preda ai crampi: Griekspoor agli ottavi

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ROMA (ITALPRESS) – Giornata amara per Jannik Sinner. L’azzurro si è ritirato nel corso del terzo set del match dei sedicesimi di finale del “Rolex Shanghai Masters”, il penultimo Masters 1000 della stagione, con montepremi totale pari a 9.193.540 dollari, in corso sui campi in cemento della capitale economica della Cina.

Il tennista altoatesino, numero 2 del mondo e secondo favorito del seeding (in realtà primo favorito dopo il forfait all’ultimo minuto di Carlos Alcaraz), ha ceduto di fronte all’olandese Tallon Griekspoor, 31 del ranking Atp e 27esima forza del tabellone, a causa dei crampi.

L’azzurro aveva vinto il primo set per 7-6 (3). Poi nella seconda frazione è arrivato a due punti dal match, prima di arrendersi per 7-5. Infine, nella terza frazione ha cominciato ad accusare problemi, soprattutto per crampi alla gamba destra. Quindi, sul 3-2 in favore dell’olandese, è stato costretto ad alzare bandiera bianca.

DJOKOVIC AVANZA

Novak Djokovic ha raggiunto gli ottavi di finale a Shanghai. Il quattro volte campione dell’unico Masters 1000 asiatico (il serbo ha vinto nel 2012, 2013, 2015 e 2018) ha superato in rimonta il qualificato Yannick Hanfmann per 4-6 7-5 6-3. Tra Djokovic e i quarti di finale c’è ora lo spagnolo Jaume Munar. Si è ritirato anche David Goffin. Il belga ha alzato bandiera bianca contro Gabriel Diallo (sul 3-0 in favore del canadese). Avanzano agli ottavi infine anche Rune, Bergs e il francese Giovanni Mpetshi Perricard, che ha sconfitto Taylor Fritz per 6-4 7-5.

-Foto IPA Agency-
(ITALPRESS).

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