Economia
Editoria, in Italia due persone su tre non leggono un libro
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1 anno fa-
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Redazione
ROMA (ITALPRESS) – Quale futuro per l’editoria in un paese che non legge? E’ questo l’interrogativo che ha fatto da sfondo all’evento “Il ruolo dell’editoria e dell’informazione per lo sviluppo sociale ed economico del Paese”, organizzato da GV Group, che si è tenuto presso Villa La Rotonda a Vicenza.
L’evento, che ha visto la partecipazione dei rappresentanti dei principali gruppi editoriali italiani, si è profilato come gli Stati Generali dell’Editoria, per discutere sullo stato dell’arte del settore, tra sfide e opportunità del presente, e immaginare nuove prospettive e possibilità di sviluppo per il futuro.
Ad aprire l’evento è stato Fabio Franceschi, Presidente di GV Group, che ha inquadrato lo scenario in cui si muove il settore, restituendo in numeri l’entità della crisi che sta vivendo il libro nel Paese. In Italia, il numero annuo di copie pro-capite acquistate è pari a 3.2, nettamente inferiore a quello di Stati Uniti (5.1), Germania (6), Regno Unito (7) e Francia (7.5). Un risultato, questo, della costante perdita di centralità della lettura nel vivere quotidiano, che si riflette sul vistoso calo del numero di lettori, diminuito di oltre tre milioni negli ultimi tredici anni. A oggi, secondo le rilevazioni ISTAT, quasi due italiani su tre non leggono nemmeno un libro nell’arco di un anno.
All’introduzione di Franceschi è seguita una tavola rotonda, moderata dal giornalista Paolo Mieli, che ha coinvolto Alberto Barachini, Sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei Ministri con delega all’informazione e all’editoria, lo psichiatra e scrittore Paolo Crepet, Andrea Gavosto, Direttore Generale della Fondazione Agnelli, la scrittrice Erin Doom e la critica cinematografica e content creator Gabriella Giliberti.
La discussione ha affrontato il ruolo del libro e dell’editoria quale strumento di democrazia e di sviluppo del capitale culturale del paese e, al contempo, volano dell’economia. Grande spazio di riflessione è stato poi rivolto al futuro della lettura e dei suoi protagonisti, i giovani, evidenziando il ruolo e l’incidenza dei nuovi canali e prodotti culturali sulla domanda di libri, in primis i social media: una minaccia, da un lato, per il loro impatto sulla capacità di concentrazione individuale, ma una opportunità, dall’altro, per creare nuove comunità di lettori e generare veri e propri casi editoriali, come testimoniano le recenti esperienze negli Stati Uniti.
“E’ cambiata la nostra relazione con il tempo. Si è ridotta drasticamente la nostra capacità di attendere, di concentrarci e di isolarci. La lettura è un momento di isolamento, ma viviamo con un rumore tecnologico che ci sovrasta – ha esordito Alberto Barachini, Sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei Ministri con delega all’informazione e all’editoria -. Gli italiani, in particolare, rispetto ad altri Paesi europei, da tecno-entusiasti sono diventati tecno-maniaci e, infine, tecno-dipendenti. I deludenti dati della lettura che riguardano il nostro Paese indirettamente lo raccontano. Il recupero del tempo dedicato alla lettura credo passi per la formazione e, quindi, per l’educazione alla lettura cui i giovani possono allenarsi se sono motivati. Incontrando gli studenti delle scuole mi sono reso conto del grande livello di curiosità che c’è in loro, nonostante una vita digitale ormai immersiva. Ma perchè questa scintilla diventi passione per la lettura, a mio avviso, occorre selezionare libri che mantengano le promesse di copertina e stimolare gli autori a realizzare libri su temi come, per esempio, l’intelligenza artificiale e l’educazione digitale con un linguaggio e uno stile adatto ai ragazzi. Anche gli editori dei giornali potrebbero avere un ruolo importante: vi sembra che oggi i quotidiani siano scritti in modo da poter interessare un ragazzo che si nutre di video e conversazioni sui social? Su questo punto mi adopererò personalmente per portare il tema alla loro attenzione. E continuerò, allo stesso tempo, ad andare nelle scuole a parlare con gli studenti”.
“In uno scenario in cui si assiste, da un lato, alla contrazione della domanda di libri e, dall’altro, a una molteplicità di canali che catalizzano l’attenzione delle persone, GV Group, attraverso la propria presenza nel mercato europeo e nordamericano, vuole portare al tavolo il suo osservatorio per incentivare la riflessione degli operatori del comparto e identificare nuove leve per fidelizzare e attrarre i lettori. I dati ci dicono che i lettori più forti si trovano nella fascia d’età compresa tra gli undici e i quattordici anni. La sfida di domani sarà dunque arginare la dispersione che oggi osserviamo a partire dall’adolescenza. Stimolando l’interesse per la lettura e puntando sulla cultura, cresce l’editoria e cresce l’Italia”, ha dichiarato nella sua introduzione Fabio Franceschi, Presidente GV Group.
“Il libro è un oggetto antichissimo, ma questo non vuol dire che sia antiquato – ha commentato Paolo Mieli, moderatore della tavola rotonda -. La sfida di oggi e di domani sarà adattarlo ai tempi, ai bisogni e agli interessi odierni, sfruttando i nuovi strumenti che la tecnologia ci offre e ascoltando i giovani, come abbiamo voluto fare oggi in questa discussione. Anche da loro dipende il futuro di questo settore complesso”, ha concluso Mieli.
Sul rapporto tra le nuove generazioni e la lettura è intervenuto Paolo Crepet: “l’allontanamento dei ragazzi dalla lettura è un fenomeno complesso e dai tanti fattori, tra i quali gioca un ruolo centrale la tecnologia digitale, che ha messo in crisi alcuni meccanismi cognitivi: uno su tutti è la capacità di memoria, fondamentale per leggere un romanzo” ha sottolineato lo psichiatra. “Certo i social media rappresentano dei canali di diffusione per la lettura, ma è importante che si ragioni sul lungo periodo. Il mass market ha generato un modello di consumo immediato che crea fenomeni a brevissimo termine: un autore oggi dura di meno che in passato perchè si sente sempre il bisogno di scoprirne subito un altro. La storia della letteratura si è costruita attraverso i long seller, i grandi classici, eppure non so se oggi Calvino sarebbe il Calvino che tutti conosciamo”.
Erin Doom, autrice di romanzi divenuti veri e propri casi letterari, ha ragionato su come avvicinare i giovani alla lettura: “la cosa più importante per le ragazze e i ragazzi in una età cosi complessa come l’adolescenza sia di sentirsi capiti e rappresentati. Dalla mia esperienza ho imparato a riconoscere un pubblico che ha bisogno di essere ascoltato e di ascoltarsi e credo che questo sia un aspetto che vada sempre più considerato da chi opera nel settore dell’editoria”.
– Foto ufficio stampa Grafica Veneta –
(ITALPRESS).
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Pubblicato
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25 Novembre 2024di
Redazione
MILANO (ITALPRESS) – Il Cda di UniCredit ha approvato il lancio di un’offerta pubblica di scambio volontaria su tutte le azioni ordinarie di Banco BPM per un corrispettivo totale di circa 10,1 miliardi. Il rapporto di concambio è stato fissato a 0,175 azioni di nuova emissione di UniCredit per ogni azione esistente di Banco BPM, che comporta un prezzo implicito di offerta pari a 6,657 euro per azione, e un premio pari a circa 0,5% rispetto ai prezzi ufficiali del 22 novembre. Questo rappresenta un premio di circa 15% rispetto al prezzo undisturbed del 6 novembre (circa 20% se aggiustato per gli acconti sul dividendo già distribuiti a novembre da entrambe le banche), prima dell’annuncio dell’offerta di acquisto di Anima. L’offerta mira a rafforzare la posizione competitiva di UniCredit in Italia, uno dei mercati principali del Gruppo, creando una seconda banca ancora più forte in un mercato attraente, in grado di generare un significativo valore di lungo termine per tutti gli stakeholder e per l’Italia. Si prevede che l’esecuzione dell’offerta di scambio sarà completata entro giugno 2025, con la piena integrazione completata entro approssimativamente i 12 mesi successivi e con la maggior parte delle sinergie realizzate entro 24 mesi.
“Con questa acquisizione di uno dei nostri obiettivi storici, rafforziamo la nostra posizione in Italia, e al contempo incrementiamo ulteriormente il valore che possiamo creare per i nostri stakeholder in quel mercato così come per i nostri azionisti. L’Europa ha bisogno di banche più forti e più grandi che la aiutino a sviluppare la propria economia e a competere contro gli altri principali blocchi economici. Grazie al lavoro svolto negli ultimi tre anni, UniCredit è ora ben posizionata per rispondere anche a questa sfid”, commenta Andrea Orcel, amministratore delegato di UniCredit.
– Foto Agenzia Fotogramma –
(ITALPRESS).
Economia
La Discussione media partner del Nidi per ricostruzione dell’Ucraina
Pubblicato
21 ore fa-
24 Novembre 2024di
RedazioneROMA (ITALPRESS) – La società la Discussione ha siglato a Kiev, nella sede del National Institute for Development Infrastructure, un importante memorandum d’intesa internazionale, diventando, con il quotidiano La Discussione, media partner ufficiale del NIDI, il Centro di ricerca governativo per la ricostruzione dell’Ucraina. Il quotidiano si impegna così a comunicare, in Italia e in Europa, le attività, gli eventi e le iniziative del NIDI, volte alla ricostruzione e al miglioramento delle infrastrutture su tutto il territorio ucraino, da Kiev a Odessa, da Leopoli a Zaporzhiza. Il NIDI guida la ripresa dell’Ucraina, puntando a una ricostruzione che coniughi innovazione, sostenibilità e collaborazione internazionale. Particolare attenzione sarà rivolta alla sostenibilità ambientale, con progetti che rispettino il territorio ucraino martoriato dalla guerra e ambiscono alla ricostruzione e all’efficientamento energetico delle nuove infrastrutture.
(ITALPRESS).
-Foto: La Discussione-
Economia
Federmanager, premiati i migliori dieci giovani manager d’Italia
Pubblicato
2 giorni fa-
23 Novembre 2024di
Redazione
ROMA (ITALPRESS) – Il Premio Giovane Manager è stato assegnato oggi a dieci promettenti manager, più la menzione speciale al miglior Expat manager. Giunto alla sesta edizione, il prestigioso riconoscimento è istituito da Federmanager e dal suo Gruppo Giovani per potenziare il ruolo e il valore delle competenze manageriali.
Vince questa edizione, come migliore Giovane Manager dell’anno, Maristella Pignone, Paintshop manager & cluster leader innovation di Stellantis Spa.
Ingegnera, in Stellantis da circa un anno, ha maturato un percorso professionale incentrato sul settore automotive con diversi ruoli e responsabilità; è stata premiata anche per le sue “spiccate abilità comunicative e relazionali, per l’approccio aperto, per una non comune intelligenza sociale”.
Ecco i nomi degli altri manager premiati:
Andrea Colombo – Dynamic systems repair and overhaul manager – Italy di Leonardo Spa – Helicopters division;
Leonardo Fabbrizio – Business development manager di Expertise Srl;
Luisa Gamba – Head of partnership public sector Italia di Amazon Business Italia;
Antonio Merola – Hr Director di Ecobat resources Italy;
Carla Monastero – Head of retail demand, forecast and portfolio management di Enel Energia Spa;
Calogero Saeli – General manager eMobility di Hitachi Energy Italy Spa;
Luca Stronati – Head of software release, integration, safety whole vehicle di Automobili Lamborghini;
Giulia Zanzi – Vuarnet brand director di Thelios, Lvmh Group;
Andrea Zapponini – Head of group procurement, governance & process di Ferrovie dello Stato Italiane Spa;
Il riconoscimento speciale Expat è stato assegnato ad Andrea Risatti, Vice president – head of department forging di Sms India private limited.
Il premio di oggi conclude un contest che ha coinvolto circa 2.000 manager iscritti under 44 a Federmanager. Dopo un esame dei curricula arrivati da tutta Italia, i migliori sono stati selezionati da un comitato di valutazione, costituito dal Gruppo Giovani Federmanager e da Jefferson Wells – Gruppo Manpower, in base al percorso di studio e di carriera, l’anzianità nel ruolo, eventuali menzioni per meriti professionali e motivazione della candidatura.
«Ai giovani premiati vanno il mio plauso e il mio incoraggiamento a rafforzare competenze e network. L’impatto delle nuove tecnologie, in particolare, porterà a nuove opportunità per i giovani che le sapranno cogliere. Perciò è importante riconoscere il merito, l’execution e la determinazione di questi giovani: sono risorse fondamentali per guidare lo sviluppo sostenibile delle imprese e del Paese», ha commentato il presidente di Federmanager, Valter Quercioli.
«Il Premio continua a crescere e consolida la sua presenza sui territori, coinvolgendo livelli di eccellenza della managerialità. L’intelligenza artificiale richiede una leadership consapevole, per questo il riconoscimento ha inteso premiare non solo le competenze, ma anche la visione e la volontà di un utilizzo responsabile delle tecnologie emergenti», ha dichiarato il coordinatore del Gruppo Giovani Federmanager, Antonio Ieraci.
Alessandro Testa, Jefferson Wells Director, ha dichiarato: «Siamo orgogliosi di essere partner del Premio Giovane Manager, un’iniziativa che celebra l’eccellenza e l’innovazione nel mondo manageriale, valori che condividiamo e promuoviamo ogni giorno nella nostra attività di ricerca e selezione di senior ed executive manager. Oggi, per chi ha un ruolo di leadership, è fondamentale far crescere i propri talenti e competenze, in quella che deve essere una continua evoluzione».
La sesta edizione del Premio, dal titolo “IANG – Intelligenza Artificiale Nuove Generazioni”, è stata anche l’occasione per far emergere il valore della formazione manageriale per la gestione degli impatti che l’intelligenza artificiale sta registrando, in termini di trasformazione dei modelli organizzativi e dei processi produttivi che interessano il lavoro, anche sotto il profilo etico e sociale.
Il presidente di Federmanager Academy, Marco Bertolina, ha sottolineato che «Federmanager Academy affianca e sostiene da sempre il Premio Giovane Manager. Vogliamo essere il punto di riferimento per la formazione dei giovani manager, in ottica di sviluppo di carriera e anche di crescita delle imprese e di tutto il sistema Paese».
«E’ un piacere contribuire anche quest’anno al Premio Giovane Manager offrendo alla vincitrice l’opportunità di frequentare il nostro Executive MBA», ha dichiarato Luigi Gangitano, Chief of Digital Innovation di POLIMI Graduate School of Management. «Crediamo fermamente che la formazione continua sia la chiave per sviluppare una leadership capace di affrontare le sfide complesse del nostro tempo e di guidare il cambiamento verso un futuro più sostenibile e innovativo».
Per il professor Leandro Pecchia, ordinario di Ingegneria Biomedica e Presidente del Corso di Laurea in Biomedical Engineering all’Università Campus Bio-Medico di Roma, «L’AI è la più grande opportunità mai avuta per migliorare qualità e sostenibilità del lavoro. Spetta ai manager, in particolare ai giovani leader, il compito di mettere le proprie aziende in condizione di cogliere questa opportunità epocale. Per guidare questo cambiamento, sono essenziali una formazione di livello eccezionale, partnership con i migliori ricercatori e innovatori e il coraggio di sperimentare. Con l’UCBM Academy dell’Università Campus Bio-Medico di Roma siamo in prima linea per accompagnare i manager in questa trasformazione senza precedenti, riversando l’esperienza di ricercatori di fama mondiale nei nostri corsi executive e master su AI e management, progettati insieme ad aziende leader mondiali del settore».
Anche Luca Brambilla, direttore dell’Accademia di Comunicazione Strategica, ha inteso esprimere la sua soddisfazione: «L’Accademia di Comunicazione Strategica è lieta di essere partner del Gruppo Giovani Federmanager, accompagnando i manager nello sviluppo delle competenze strategico-relazionali che rappresentano la chiave di volta per raggiungere obiettivi sempre più sfidanti nel complesso contesto attuale».
L’evento si è svolto nella nuova location “Cu.Bo” dell’Università Campus Bio-Medico di Roma, dove si è tenuta una tavola rotonda con le voci delle associazioni di rappresentanza giovanile di management, industria e professioni. Moderati da Janina Landau, responsabile della sede di Roma di Class Cnbc, sono intervenuti Francesca Boccia, Coordinatrice Commissione IA Federmanager, Giulio Natalizia, vicepresidente Giovani Imprenditori di Confindustria, Francesco Cataldi, Presidente Unione nazionale giovani dottori commercialisti ed esperti contabili, Benedetto Delle Site, Presidente Giovani Unione cristiana imprenditori dirigenti Angelica Donati, Presidente Giovani Associazione nazionale costruttori edili, Gabriele Ferrieri, Presidente Associazione nazionale giovani innovatori, Luigi Salvatore Falco, Vicepresidente Giovani Confapi.
Il contest è stato organizzato in collaborazione con Iws, Industria Welfare Salute e 4.Manager.
– Foto ufficio stampa Federmanager –
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