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Cronaca

Università Cattolica Milano, nasce la cattedra in Credito Cooperativo

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MILANO (ITALPRESS) – Favorire lo studio della cooperazione di credito in una prospettiva multidisciplinare. E’ questo l’obiettivo della Cattedra di Storia economica finanziata da Federcasse e dalla Federazione Lombarda delle Banche di credito cooperativo, che prende avvio oggi nell’ambito della Facoltà di Scienze Bancarie, finanziarie e assicurative dell’Università Cattolica del Sacro Cuore. “E’ un’esperienza unica nel suo genere, che consolida ulteriormente i tradizionali rapporti tra l’Ateneo e la cooperazione di credito”, spiega il professor Enrico Berbenni, titolare della Cattedra cui afferiscono due insegnamenti: “Storia economica”, attinente alla laurea triennale di Economia dei mercati e degli intermediari finanziari, e “Storia della banca e della cooperazione di credito”, attivo nella magistrale della stessa Facoltà. In un certo senso, aggiunge il docente che da tempo si occupa di questo ambito di studi, «è il riconoscimento dell’impegno e dell’interesse con cui questa Università guarda da anni al mondo della cooperazione, come dimostrato dalla presenza di un Centro di ricerca sul Credito Cooperativo», con cui la Cattedra lavorerà in stretto collegamento, proprio per essere un «aggregatore di energie» indirizzate a una comprensione scientificamente solida di una tipologia di banca da molti considerata un modello da seguire e da applicare. “Le banche locali espressione delle comunità, infatti, continuano a rappresentare una realtà importante per i territori, più di quanto non lo siano altre tipologie di banche. Nonostante il comune convincimento che la globalizzazione possa avere indebolito la dimensione locale, l’evidenza dimostra esattamente l’opposto. La banca del territorio sopravvive, e anzi prospera, sebbene all’interno di un sistema caratterizzato da una tendenza alla concentrazione bancaria. In questo contesto, le Bcc rappresentano una componente originale dell’industria bancaria italiana. Un modello su cui si sono concentrati molti studiosi e che ha svolto storicamente un ruolo rilevante nell’intermediazione del risparmio e nel finanziamento delle imprese di minori dimensioni». Ecco perchè, osserva il professor Berbenni, «la Cattedra, la prima di questo tipo in Italia, si presenta come un’ottima opportunità di valorizzazione dell’esperienza cooperativa, antica nelle sue radici, ma sempre attuale e vitale per il sistema bancario”. Diverse le tematiche affrontate nei percorsi di insegnamento. “Il perimetro di attività sarà “flessibile”, nel senso che saranno i problemi posti dall’evoluzione storica e attuale del mondo bancario a orientare l’analisi e a porre le grandi domande di ricerca cui si cercherà di fornire risposta. Ciò detto, ritengo che il tema identitario racchiuda in sè tutte le altre questioni. Esso è particolarmente avvertito come elemento centrale per veicolare a tutti i livelli il forte carattere di originalità del modello cooperativo. Ciò ha evidentemente risvolti in ambiti diversi ma tra loro complementari, abbracciando questioni di carattere storico, giuridico, economico e sociologico”. La Cattedra finanziata si colloca nell’ambito di alcune iniziative promosse credito cooperativo dalla Facoltà di Scienze bancarie, finanziarie e assicurative dell’Università Cattolica: dalla nascita di un Centro di ricerca che si occupa di valorizzare, sempre in una prospettiva multidisciplinare, il carattere tecnico-identitario della cooperazione di credito mutualistica, all’avvio nel 2020 di un Corso su economia e diritto delle banche mutualistiche, fino alla ideazione della Collana di libri “Credito cooperativo. Innovazione, identità, tradizione”, pubblicata dalla casa editrice dell’Ateneo Vita e Pensiero. “Si tratta di un insieme sinergico di attività di formazione, di ricerca e di divulgazione scientifica distintivo della tradizione degli studi bancari nel nostro Ateneo – precisa la preside della Facoltà Elena Beccalli -. Promuovere la biodiversità finanziaria porta con sè benefici in termini di sostegno all’economia reale, favorendo concorrenza nel settore e contribuendo alla stabilità del sistema, senza dimenticare le positive ricadute sul fronte dell’inclusione finanziaria, specie per le fasce di clientela più fragili”. Per Augusto dell’Erba, presidente di Federcasse, “l’istituzione della Cattedra finanziata e del suo insegnamento intitolato “Storia della banca e della cooperazione di credito” rappresenta un passaggio particolarmente significativo. Produrrà effetti positivi sia in ambito accademico e scientifico, non solo nazionale, sia nelle conoscenze e nelle competenze di chi opera da amministratore o da professionista nel mondo bancario con finalità mutualistiche”. Anche per Alessandro Azzi, presidente della Federazione Lombarda delle BCC, la nuova Cattedra dedicata ad approfondire la storia delle imprese bancarie e delle banche cooperative è “un passaggio a suo modo storico”. E aggiunge: “Il sistema bancario è un’infrastruttura indispensabile nella vita contemporanea delle persone, delle imprese, delle istituzioni. Conoscerne la storia è indispensabile. L’investimento culturale, nella qualificazione delle conoscenze è la scelta strategica del Credito Cooperativo che sta assumendo varie forme nella Università Cattolica, grazie anche alla sensibilità e alla visione del rettore Franco Anelli e della preside Elena Beccalli”.(ITALPRESS).

Foto: Agenzia Fotogramma

Cronaca

Rissa tra tifosi di Atalanta e Inter, 26enne ucciso a coltellate

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BERGAMO (ITALPRESS) – Intorno all’una di questa notte, nei pressi di via Ghirardelli a Bergamo, un giovane di 26 anni, incensurato, è stato accoltellato alla schiena ed è deceduto pochi minuti dopo, nonostante il tempestivo intervento dei sanitari del 118. Il presunto autore è un 19enne bergamasco, incensurato, anch’egli residente a Bergamo.

Secondo quanto ricostruito dai Carabinieri di Bergamo l’aggressione sarebbe avvenuta nelle immediate vicinanze dell’ingresso dell’abitazione dell’autore al culmine di un violento litigio scoppiato poco prima all’esterno di un bar in Borgo Santa Caterina tra due piccoli gruppi di tifosi: la vittima faceva parte di quelli dell’Atalanta, mentre l’indagato di quella dell’Inter.

Durante il sopralluogo, a poca distanza dal cadavere, sono stati ritrovati sia la lama che il manico del coltello in ceramica utilizzato per infliggere l’unica mortale coltellata. La salma è stata trasportata all’obitorio dell’Ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo, dove verrà sottoposta all’esame autoptico nei prossimi giorni.

L’arrestato è stato tradotto in carcere, come disposto dall’Autorità Giudiziaria, in attesa dell’interrogatorio di convalida del GIP. Le indagini, coordinate dalla Procura della Repubblica di Bergamo, sono ancora in corso per chiarire nel dettaglio la dinamica dei fatti ed eventuali responsabilità di altri soggetti.

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(ITALPRESS).

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Cronaca

Marito uccide moglie nel milanese, la figlia di 10 anni chiama il 118 e lo fa arrestare

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MILANO (ITALPRESS) – Una donna marocchina di 43 anni è stata uccisa dal marito, suo connazionale di 50 anni. A dare l’allarme al 118 è stata la figlia di 10 anni. Il fatto è accaduto nella tarda serata di ieri in via Cerca nel comune di Settala nel milanese.

Sul posto sono intervenuti i Carabinieri della Compagnia di San Donato Milanese. Sul posto, i Carabinieri hanno messo in sicurezza la bambina trovata mentre usciva dal palazzo, seguita da suo padre in stato di alterazione. All’interno dell’appartamento familiare, al terzo piano, è stato rinvenuto il corpo senza vita della madre con diverse ferite da taglio.

L’uomo è stato arrestato per omicidio aggravato ed è stato accompagnato al carcere di San Vittore. La bambina, illesa, è stata affidata ad un parente. Sull’esatta dinamica dei fatti indagano i Carabinieri della compagnia di San Donato Milanese e del Nucleo Investigativo del Comando Provinciale di Milano.

-Foto IPA Agency-
(ITALPRESS).

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Da Regione Lombardia 100 mln per riqualificare gli impianti sportivi

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MILANO (ITALPRESS) – Sarà pubblicato sul BURL domani, lunedì 5 maggio, il nuovo bando di Regione Lombardia per la riqualificazione e la messa in sicurezza degli impianti sportivi pubblici comunali. Saranno così visionabili i criteri dettagliati del bando in vista dell’apertura dello stesso.
Le domande, infatti, potranno essere presentate a partire dalle ore 12.00 del 3 giugno 2025 fino alle ore 12.00 del 15 luglio 2025. L’approvazione delle risultanze dell’istruttoria da parte di Regione Lombardia è prevista per il 31 ottobre 2025. Il bando, voluto e strutturato dal Sottosegretario con delega a Sport e Giovani Federica Picchi, mette a disposizione un totale di 100 milioni di euro: 30 milioni di euro a fondo perduto da parte di Regione Lombardia e 70 milioni come linea di credito a tasso agevolato dell’Istituto per il Credito Sportivo e Culturale (ICSC). L’obiettivo è sostenere i Comuni lombardi nella messa in sicurezza e nel ripristino dell’impiantistica sportiva.
Il sottosegretario Picchi, che nello scorso mese ha effettuato un tour su tutte le province lombarde perchè vi fosse massima diffusione e consapevolezza di questo strumento in uscita, dichiara “Regione Lombardia investe nello sport perchè crede nel suo valore educativo, sociale e di benessere per le comunità. Questo bando è un’opportunità concreta per i Comuni, soprattutto quelli più piccoli, per rendere gli impianti sportivi più sicuri, moderni e funzionali. Un impianto ben strutturato è il primo passo per diffondere la cultura sportiva e per sottolineare la funzione inclusiva e di catalizzazione sociale dello sport, offrendo spazi adeguati a tutte le fasce d’età e per le diverse abilità motorie e cognitive. Ringrazio il Presidente Attilio Fontana, i colleghi della Giunta e tutti i consiglieri di Regione Lombardia per il sostegno a questo prezioso strumento”.
Il bando, oggettivamente più importante mai realizzato prima da Regione Lombardia per l’impiantistica sportiva, prevede due linee di intervento: piccoli progetti con contributi tra 70.000 e 300.000 euro, e grandi progetti con contributi tra 300.001 e 700.000 euro. Il contributo coprirà fino all’80% dell’investimento per i Comuni sotto i 5.000 abitanti e fino al 50% per gli altri. Almeno il 50% dei fondi a fondo perduto sarà destinato ai Comuni sotto i 15.000 abitanti.
“Abbiamo voluto criteri di premialità oggettivi e più chiari e semplici possibili per favorire la partecipazione anche delle piccole realtà – ha aggiunto Picchi – dando valore al cofinanziamento dei progetti come leva per utilizzare al meglio le risorse pubbliche, rafforzare l’impatto di questo strumento e coinvolgere maggiormente non solo le amministrazioni locali, ma tutto il territorio beneficiario del bando”. Gli interventi finanziabili dovranno iniziare solo dopo la pubblicazione del bando e concludersi entro dicembre 2027, questo criterio per una maggiore efficienza nella distribuzione delle risorse pubbliche. Regione Lombardia conferma così il proprio impegno per potenziare l’impiantistica sportiva regionale, promuovendo lo sport come elemento centrale di coesione, crescita e salute per tutte le comunità lombarde.

foto: ufficio stampa Regione Lombardia

(ITALPRESS).

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