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Cronaca

Marevivo-Ci Tange, legge vieti grandi eventi su spiagge e siti naturali

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ROMA (ITALPRESS) – Si è svolto, nella sede nazionale della Fondazione Marevivo, il convegno dal titolo “Grandi eventi in siti naturali: quali impatti per ambiente e biodiversità”, organizzato dal Coordinamento Italiano per la Tutela degli Ambienti Naturali dai Grandi Eventi – C.I. T.A.N.G.E. – che riunisce oltre cinquanta associazioni e comitati locali e nazionali – per informare e sensibilizzare cittadini e istituzioni sulle criticità dei grandi eventi musicali e sportivi nei siti naturali. I tagli di siepi e alberi (di recente sono stati abbattuti centinaia di larici secolari per far posto a una pista da bob per le Olimpiadi Invernali a Cortina), la distruzione delle dune e della vegetazione per la realizzazione di piste di motocross e palcoscenici, l’inquinamento acustico e da smog e i rifiuti che finiscono in mare danneggiano l’ambiente, mettendo a rischio specie protette da direttive europee come fratino o tartarughe marine.
Hanno introdotto Rosalba Giugni, Presidente Marevivo e Franco Sacchetti, Referente Coordinamento Ci Tange, che hanno ribadito “la necessità di intervenire con leggi e azioni concrete per vietare che simili manifestazioni continuino a privilegiare gli interessi economici a quelli ambientali”, sottolineando l’impegno delle numerose Associazioni che si sono riunite per fare fronte comune “contro un mostro che assume dimensioni sempre più grandi e incontrollate. Spiagge e siti naturali non sono luoghi idonei. Si chiede che venga rivisto il piano normativo, auspicando nuovi momenti di confronto soprattutto sul piano giuridico”. Bruno Cignini, Zoologo, docente Università di Roma “Tor Vergata”ha moderato l’incontro.
Dal dibattito è emersa una urgenza: che la Valutazione di Incidenza per eventi che riguardano il demanio pubblico, sia affidata a enti terzi che, lontani dagli interessi economici delle amministrazioni locali, possano garantire una analisi obiettiva della fattibilità di tali manifestazioni, basata su metodologie scientifiche.
“I CAM, che regolamentano gli eventi pubblici e vietano per la loro realizzazione l’utilizzo delle spiagge, dovrebbero essere applicati anche agli eventi privati, soprattutto quando questi si svolgono, in collaborazione con gli Enti locali, sulle aree del Pubblico Demanio, spesso accordate a canoni di locazione irrisori in confronto al lucro che viene prodotto – è emerso nel corso del convegno -. Queste manifestazioni, oltre al gravissimo danno ambientale, rappresentano per i cittadini momenti di alta disinformazione, di cui si fanno “complici” Enti e Istituzioni nel momento in cui abdicano al loro ruolo educativo e di amministrazione. Rappresentano quindi pericolosi precedenti al quale va posto un freno senza indugio, a tutela dell’Ambiente, dei Beni comuni e della biodiversità”.
L’incontro ha rappresentato un primo passo importante per cercare di comporre le esigenze di vari attori, nel tentativo di arginare la dilagante tendenza all’utilizzo di luoghi naturali per eventi che sottendono una visione strumentale della natura la quale invece necessita di essere “valorizzata”, come invece garantisce la Costituzione.
Il convegno ha visto gli interventi istituzionali di Oliviero Montanaro, Direttore Generale Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, Francesco Tomas, Contrammiraglio (CP) Reparto Ambientale Marino del Corpo delle Capitanerie di Porto e Irene Davi, Tenente Colonnello Comandante del Gruppo Carabinieri Forestale Rieti a cui è stata presentata la proposta di realizzare un tavolo tecnico con tutti gli interlocutori coinvolti, associazioni ambientaliste, Ministero e Enti regionali e Amministrazioni locali, assenti al convegno pur essendo state invitati.
Oliviero Montanaro ha dichiarato che “le Istituzioni devono tenere a mente i loro due elementi fondanti, ovvero che agiscono attraverso opere condivise e che rappresentano gli interessi di tutti. E’ importante favorire un dialogo tra associazionismo compatto, Istituzioni e Amministrazioni locali, per tutelare non solo le aree protette già esistenti ma anche e soprattutto quelle non riconosciute come tali, attraverso la promozione di un Codice Deontologico condiviso”.
Francesco Tomas ha fatto riferimento non solo alle recenti modifiche all’Art. 9 che hanno introdotto il principio di tutela della biodiversità nella nostra Costituzione ma anche all’Art.41, ricordando che “ogni iniziativa economica privata, seppur libera, non può svolgersi in contrasto con l’utilità sociale o in modo da recare danno alla salute, all’ambiente, alla sicurezza, alla libertà, alla dignità umana”. Ha ribadito, infine, il ruolo positivo del Coordinamento che, raggruppando tante sigle, esprime “una sintesi delle esigenze del mondo ambientalista grazie alla quale le Istituzioni possono prendere delle decisioni”.
Cristina Cotorobai, nota attivista ed eco-influencer, ha aperto gli interventi degli esperti con una riflessione sulla necessità di tornare ai suoni primordiali della natura, nell’interesse di tutti.
Leonardo Marotta, ambientologo, TAG Costa Mare ha parlato della selezione, valutazione e gestione dei piccoli e grandi eventi in aree naturali. “Esistono gli strumenti e le leggi, si tratta di metterli in fila e creare metodi di valutazione preventiva, usando il metodo scientifico, che arrivino a definire le aree in cui poter organizzare gli eventi”, ha evidenziato.
Augusto De Sanctis, Consigliere Stazione Ornitologica Abruzzese Siti Natura2000 appenninici, ha dichiarato: “In Appennino, fuori e dentro le aree protette, è un fiorire di piccoli e grandi eventi impattanti, anche su specie di rilievo europeo come l’Orso bruno e l’Aquila reale. Si va dai motoraduni a Campo Imperatore nel cuore del Parco Nazionale del Gran Sasso, dove il silenzio dell’altopiano viene interrotto dal rombo dei motori che si sente per chilometri, al raduno di fuoristrada a Villalago, il paese dell’orsa Amarena”. Una proliferazione incontrollata sulla quale gli enti di controllo non hanno mostrato di intervenire adeguatamente.
Marco Cervellini, Ecologo della vegetazione, TAG Costa Mare ha parlato dell’importanza dell’approccio scientifico per la conservazione degli ecosistemi naturali, partendo dal caso Jova Beach Party 2022 nel corso del quale il censimento botanico effettuato dal professor Bacaro a Viareggio, secondo il Protocollo standard (es. manuale 142/2016 ISPRA), si è rivelato l’unica metodologia efficace per bloccare le ruspe, riconoscendo per la prima volta il valore naturalistico di una spiaggia antropizzata, e ha fatto un appello al mondo scientifico perchè si faccia promotore di questa istanza attraverso un lavoro di censimento di aree sensibili che permettano anche valutazioni prima e dopo un evento.
Corrado Battisti, Naturalista, Referente Monumento Naturale Palude di Torre Flavia CMRC ha descritto scientificamente gli impatti e le implicazioni a breve, medio e lungo termine sull’ambiente del Jova Beach Party a Torre Flavia, valorizzando il ruolo positivo del coinvolgimento della comunità, in particolare di scuole e bambini, nella gestione di un’area protetta.
Giuseppe Marino, Legambiente Marsala (in collegamento) ha esposto il caso della fruizione incontrollata allo Stagnone di Marsala, “un sito europeo costiero di rilevanza comunitaria, che ormai viene usato come campo gara per il kite surf. Un’attività sportiva che ha praticamente desertificato l’avifauna che un tempo frequentava l’area e che oggi viene disturbata da centinaia di fruitori molto spesso ignari dell’impatto della loro attività”.
Chiara Grasso, Etologa, giornalista e Presidente di Eticoscienza, in collegamento, ha focalizzato il suo intervento sull’inquinamento acustico e luminoso, “fonte di disturbo sul comportamento e il benessere animale”, ha concluso.

– foto ufficio stampa Marevivo –
(ITALPRESS).

Cronaca

Il Psg stende il Real, finale Mondiale Club col Chelsea

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EAST RUTHERFORD (STATI UNITI) (ITALPRESS) – Un Paris Saint-Germain straripante si impone per 4-0 contro il Real Madrid e stacca il pass per la finalissima. Sono una doppietta di Fabian Ruiz e le reti di Dembelè e Ramos a decidere la gara.
Il primo squillo è dei campioni d’Europa in carica, con Courtois che al 4′ ferma un sinistro a giro di Fabian Ruiz. Pochi istanti dopo, il portiere belga compie un miracolo su una conclusione a botta sicura di Dembelè su assist dalla destra di Hakimi. Il gol è nell’aria e arriva già al 6′. Asencio si addormenta colpevolmente in area, Dembèlè si inserisce e viene atterrato da Courtois, ma l’arbitro concede il vantaggio per consentire a Fabian Ruiz di siglare l’1-0 a porta vuota. Tre minuti dopo, è Rùdiger a lisciare clamorosamente un pallone da ultimo uomo concedendo il campo aperto a Dembelè, il quale approfitta del regalo e trafigge Courtois per il 2-0 dopo soli 9 minuti.
Il dominio francese prosegue e al 24′ arriva il tris. Hakimi si infila tra le maglie di una difesa troppo alta e viene servito da Dembèlè sulla corsa, prima di mettere al centro per Fabian Ruiz, il quale controlla con il sinistro e supera Courtois, firmando la prima doppietta personale con la casacca parigina. Al 40′, Kvaratskhelia sfiora il poker quando non riesce a dare il giro giusto alla palla, calciando fuori con il destro da ottima posizione. In pieno recupero, Dembelè, dopo aver fintato un cross, prova a sorprendere Courtois con un sinistro dalla lunghissima distanza, ma il portiere alza in corner. La prima frazione si chiude sul 3-0. Dopo nemmeno tre minuti della ripresa, Douè va a segno ma l’arbitro annulla per fuorigioco. Al 19′, Xabi Alonso mette in campo Modric, per quella che di fatto è la sua ultima partita in maglia bianca, e Militao, fuori da 9 mesi per la rottura del legamento crociato. Il tecnico spagnolo concede minutaggio anche a Carvajal, fuori pure lui da ottobre in seguito a un grave infortunio al ginocchio.
Il poker finale arriva al 43′. Hakimi fugge sulla destra e serve al centro Barcola, che fornisce un assist al centro per Ramos, il quale non sbaglia da due passi chiudendo i conti. Il risultato non cambierà più. Gli uomini di Luis Enrique possono così festeggiare l’accesso alla finale di domenica sera, dove se la vedranno con il Chelsea per la conquista del titolo.
– foto Ipa Agency –
(ITALPRESS).

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A Wimbledon Cobolli ko contro Djokovic, ora Nole sfida Sinner

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LONDRA (INGHILTERRA) (ITALPRESS) – Flavio Cobolli ha perso contro Novak Djokovic ai quarti di finale della 138esima edizione di Wimbledon, terza prova stagionale del Grande Slam, in scena sui campi in erba dell’All England Club di Londra. Il tennista romano d’adozione, 24 del mondo e 22 del seeding, si è arreso in quattro set di fronte al serbo, sette volte campione ai “The Championships”, con il punteggio di 6-7 (6) 6-2 7-5 6-4.
Prosegue dunque la difesa della finale della passata stagione di Djokovic, che affronterà per la decima volta in carriera Jannik Sinner venerdì, in semifinale: 5-4 i precedenti in favore dell’altoatesino, che ottenuto tutte e cinque le sue vittorie negli ultimi sei scontri diretti. L’ultimo incontro fra i due risale alla semifinale del Roland Garros di quest’anno, che ha visto l’azzurro spuntarla in tre set.
“Wimbledon era, è e sarà sempre il torneo più importante per noi tennisti. E’ ancora bello giocare partite così importanti a 38 anni. Mi fa piacere competere con ragazzi giovani e correre sul campo con loro. Cobolli ha fatto un grandissimo torneo e oggi ha giocato alla grande. Contro Sinner in semifinale sarà una grande sfida”. Queste le parole di Novak Djokovic, sul Centrale dell’All England Club di Londra, dopo la vittoria contro Flavio Cobolli.
– foto Ipa Agency –
(ITALPRESS).

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Sinner batte Shelton e vola in semifinale a Wimbledon

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LONDRA (INGHILTERRA) (ITALPRESS) – Jannik Sinner ha sconfitto Ben Shelton ed è approdato alle semifinali del singolare maschile della 138esima edizione di Wimbledon, terza prova stagionale del Grande Slam, in scena sui campi in erba dell’All England Club di Londra. Il numero 1 del mondo e primo favorito del tabellone ha sconfitto lo statunitense, decima testa di serie del seeding e numero 10 del ranking Atp, col punteggio di 7-6 (2) 6-4 6-4. Per Sinner quella di venerdì sarà la settima semifinale in prove del Grande Slam della carriera, la seconda a Londra (dopo quella persa nel 2023 contro Djokovic) e la quarta consecutiva nei Major. Migliorato il risultato della passata stagione, quando a Wimbledon si era fermato ai quarti di finale contro Daniil Medvedev. L’altoatesino attende in semifinale il vincente della sfida tra Novak Djokovic e Flavio Cobolli.
“Sono contento di questa vittoria. Giocare su questo palcoscenico è un onore. Shelton serve molto forte: sono riuscito a strappargli il servizio due volte in chiusura di set. Il gomito è migliorato molto rispetto a ieri. In partite ad alta tensione cerco di non pensarci. Ieri mi sono allenato poco ma non cerco scuse”, ha detto a fine match il numero uno del mondo, che oggi ha giocato con una vistosa fasciatura al braccio destro (proprio all’altezza del gomito).
– foto Ipa Agency –
(ITALPRESS).

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