ROMA (ITALPRESS) – “La polemica me la aspetto su qualsiasi cosa. Ho scelto di dire che andrò al seggio ma non ritiro la scheda perché sono premier ed è giusto dare un segnale di rispetto nei confronti delle urne, ma non condivido i contenuti dei referendum e quando non si condividono i contenuti c’è anche l’opzione dell’astensione perché, come ci insegna un partito serio, non votare al referendum è un diritto di tutti. Ma è un diritto dei lavoratori e non lavoratori solo di sinistra? Nella storia della Repubblica tutti i partiti hanno fatto campagne di astensione ai referendum e penso che i diritti valgano per tutti”. Così il presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, in occasione del “Giorno de La Verità”.
“Se le materie del referendum fossero state così dirimenti la sinistra avrebbe potuto modificarle in Parlamento invece che spendere 400 milioni degli italiani per il referendum. E’ una questione che mi pare più interna alle correnti della sinistra – ha proseguito la premier – Si sta montando questa campagna contro chi dice che esiste l’opzione per non dire che c’è un problema interno alla sinistra”.
“Sono contrarissima a dimezzare i tempi della cittadinanza, la legge italiana è ottima, è molto aperta e siamo tra le Nazioni Ue che concede il maggior numero di cittadinanze. Cosa diversa è accelerare l’iter burocratico per ottenerla, è una materia che ci interessa e su cui lavoriamo. Non contribuirò ad aiutare un referendum che vuole portare la concessione della cittadinanza a 5 anni”, ha concluso Meloni.
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