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Calabria “Volevamo scudetto ma Inter pazzesca, spero Milan a vita”

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MILANO (ITALPRESS) – “Noi volevamo vincere lo scudetto, ma bisogna essere onesti: l’Inter ha fatto un campionato pazzesco, fuori dal comune. Noi stiamo facendo un gran campionato, viaggiamo allo stesso ritmo dell’anno dello scudetto. L’obiettivo era fare il meglio possibile”. Davide Calabria e il suo Milan hanno poco da rimproverarsi: l’appuntamento con la seconda stella è rimandato, lo scudetto è destinato a tingersi di nerazzurro. I cugini, fra l’altro, potrebbero avere l’aritmetica certezza nel derby del 22 aprile: “E’ ancora presto, ci sono delle partite prima, le vogliamo vincere tutte e questo non accadrà”, assicura il capitano rossonero ospite di “Storie di Serie A”, su RadioTV Serie A con RDS. Calabria uno scudetto però lo ha già vinto, due anni fa. “E’ stato il punto più alto della mia carriera, arrivare da un periodo di difficoltà e tornare a vincere è stato bello, soprattutto per me che arrivavo dal settore giovanile – racconta – L’ho potuto fare da tifoso del Milan, è stato emozionante. Avevamo vibes positive, ci siamo trovati tutti bene, da chi era titolare a chi giocava meno. E’ solo così che si diventa una grande squadra. Pioli si è inserito in un momento complicato per la squadra, ma è stato bravo perchè con il tempo ci ha unito nonostante fossimo partiti con qualche difficoltà”. La storia di Calabria parte da lontano, sempre col rossonero sullo sfondo. “Per me il Milan è tutto, è stata la mia vita fino ad ora. Sono cresciuto in una famiglia milanista, andavo allo stadio con loro prima ancora di indossare questa maglietta. Io ho sempre sognato di diventare un calciatore di Serie A, avevo grande fiducia nei miei mezzi: questo penso che mi abbia permesso di emergere rispetto ad altri ragazzi che magari avevano più talento di me. Il nostro è un lavoro bellissimo, ma ho dovuto fare anche dei sacrifici”. Nato centrocampista, “il primo allenatore a farmi giocare da terzino fu Filippo Inzaghi, che per necessità mi mise a sinistra. Feci molto bene quell’anno e da quel momento in poi sono sempre rimasto terzino. E’ stato l’allenatore che mi ha permesso di fare uno switch in carriera, sia nel settore giovanile sia in prima squadra facendomi esordire”. Calabria è anche il capitano del Milan e quella è una fascia che “pesa, è una tra le più importanti della storia. E’ stata la fascia di Baresi, Maldini e tanti altri capitani. Paolo mi ha insegnato l’arte della pazienza, i modi e la giusta pacatezza nell’affrontare vita e sport”. “Firmare a vita con il Milan? Perchè no, questa maglia sarà sempre parte di me, la gente sa chi sono, i bambini mi conoscono e rappresenterò sempre il Milan: continuare in questa famiglia sarebbe per me un grande onore”, l’auspicio di Calabria, che incensa Leao (“rappresenta la gioia del gioco, ha un talento innato che gli permette di avere una marcia in più. A livello tecnico, con quelle caratteristiche fisiche, non ne vedo tanti. Se avesse l’istinto killer di Mbappe sotto porta penso che potrebbe vincere il Pallone d’Oro”) e continua a sognare una maglia in Nazionale. “Ho avuto qualche infortunio a ridosso delle convocazioni, poi mister Mancini ha fatto le sue scelte, non è mio compito giudicare. Tra me e lui non è mai scattato un amore reciproco per far sì che potessi essere convocato con continuità, purtroppo anche per degli infortuni. Se arriverà la Nazionale sarà una cosa in più, è chiaro che resta un mio obiettivo”.
– foto Ipa Agency –
(ITALPRESS).

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Il Milan vince e torna a credere nell’Europa, Udinese al tappeto 4-0

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UDINE (ITALPRESS) –  Il Milan resta in corsa per un posto in Europa. La squadra rossonera travolge 4-0 l’Udinese al Bluenergy Stadium, nel match valevole per la 32esima giornata di Serie A, e torna al successo dopo quasi un mese: a segno Rafael Leao, Strahinja Pavlovic, Theo Hernandez e Tijjani Reijnders.

Pronti via gli uomini di Sergio Conceicao hanno subito una clamorosa occasione con Reijnders che, sul lancio di Pulisic, approfitta di un errore della difesa avversaria e si presenta davanti ad Okoye, il quale riesce a chiudere in corner. Al 13′ i padroni di casa provano a rispondere con Bijol, che viene anticipato da un provvidenziale intervento di Jimenez. Le due compagini fanno fatica ad impensierire i portieri avversari, ma al 33′ arriva un’insidiosa conclusione dalla distanza di Ehizibue, che trova una pronta respinta di Maignan. Nel finale di primo tempo il club meneghino si scatena e mette a referto due reti nel giro di tre minuti. Prima Rafael Leao, su appoggio di Fofana, realizza un gol meraviglioso sotto l’incrocio dei pali, poi Strahinja Pavlovic, sugli sviluppi di un corner, firma il colpo di testa vincente. Si va, dunque, a riposo sul parziale di 2-0. Ad inizio ripresa è ancora il Milan a partire forte con un contropiede orchestrato da Pulisic che, giunto al limite dell’area, viene arginato da un ottimo intervento di Kristensen.

Al 52′ c’è un durissimo scontro di gioco tra Jimenez e Maignan, con quest’ultimo che ha la peggio ed è costretto ad uscire in barella; al suo posto entra Sportiello. Per il francese, che è rimasto cosciente, trauma cranico ed accertamenti in ospedale. Dopo lo spavento l’Udinese prova a riaprire la contesa con Atta che, su assist di Lovric, calcia alto sopra la traversa. Al 68′ è Reijnders a rendersi molto pericoloso con un bel destro a giro che sfiora la parte alta della traversa. Per gli ospiti l’appuntamento con il terzo gol della serata è soltanto rimandato poiché al 74′ Theo Hernandez, sull’imbucata di Abraham, scarica un potentissimo sinistro sotto la traversa per il 3-0. La squadra friulana è ormai allo sbando e i rossoneri ne approfittano per calare il poker all’81’ con Tijjani Reijnders, che deve solo appoggiare la sfera in fondo al sacco su assist di un incontenibile Leao. 4′ più tardi arriva anche la marcatura di Tammy Abraham, ma viene annullata per il fuorigioco dell’attaccante inglese. Nei minuti finali i ragazzi di Sergio Conceicao amministrano il vantaggio fino al triplice fischio, che certifica la quarta sconfitta consecutiva dei bianconeri.

In virtù di questo netto successo il Milan resta nono, ma sale a 51 punti, mentre l’Udinese rimane 11esimo a quota 40. Nel prossimo turno i meneghini ospiteranno l’Atalanta al Meazza nel giorno di Pasqua, mentre i bianconeri giocheranno a Torino con i granata.

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IL TABELLINO

UDINESE (3-5-1-1): Okoye 6; Kristensen 5.5 (31’st Pafundi 5.5), Bijol 5, Solet 5.5; Ehizibue 6, Lovric 5.5 (20’st Iker Bravo 5.5), Karlstrom 6, Ekkelenkamp 5 (31’st Payero 6), Kamara 5 (20’st Rui Modesto 6); Atta 5.5; Lucca 5 (38’st Pizarro sv). In panchina: Sava, Padelli, Zarraga, Palma, Kabasele, Giannetti. Allenatore: Runjaic 5.

MILAN (3-4-3): Maignan 6 (10’st Sportiello 6); Tomori 6.5, Gabbia 6, Pavlovic 7; Jimenez 6 (28’st Sottil 5.5), Reijnders 7.5, Fofana 6.5, Hernandez 7 (38’st Bartesaghi sv); Pulisic 5.5, Jovic 5 (28’st Abraham 6.5), Leao 7.5 (38’st Terracciano sv). In panchina: Torriani, Chukwueze, Florenzi, Thiaw, Bondo, Camarda, Joao Felix, Musah. Allenatore: Conceicao 6.5.

ARBITRO: Sacchi di Macerata 6.
RETI: 42’pt Leao, 45’pt Pavlovic; 29’st Hernandez, 36’st Reijnders.
NOTE: serata serena, terreno di gioco in buone condizioni.
Ammoniti: Bijol, Terracciano.
Angoli: 7-4 per il Milan.
Recupero: 1′; 5′.

-Foto IPA Agency-
(ITALPRESS).

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Magico Musetti a Montecarlo, rimonta Tsitsipas e vola in semifinale

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MONTECARLO (MONACO) (ITALPRESS) – Continua la corsa di Lorenzo Musetti sui campi del Country Club del Principato di Monaco. Nei quarti di finale del “Rolex Monte-Carlo Masters”, primo Atp 1000 sulla terra battuta della stagione, dotato di un montepremi complessivo pari a 6.128.940 euro, il 23enne azzurro, numero 16 del mondo e 13esima forza del seeding, ha battuto il 26enne greco Stefanos Tsitsipas, 8 del ranking internazionale e ottavo favorito del tabellone, col punteggio di 1-6 6-3 6-4.

Dopo un primo set sottotono, condizionato da un problema a un tallone, il tennista toscano ha ritrovato lo smalto migliore, ha “dominato” e battuto il giocatore ellenico, vincitore a Monte Carlo nel 2021, nel 2022 e lo scorso anno, e ha ottenuto il pass per la semifinale. Domani, nel match che vale un posto in finale, Musetti, per la prima volta in carriera al penultimo atto in un Masters 1000, affronterà l’australiano Alex De Minaur. Dall’altra parte del tabellone, invece, i due semifinalisti sono gli spagnoli Carlos Alcaraz e Alejandro Davidovich Fokina, finalista a Monte Carlo nel 2022.

LE DICHIARAZIONI

 “Oggi è stata una partita durissima. Non avevo mai battuto Tsitsipas; ci avevo già perso cinque volte. Sapevo di non avere un compito facile. Durante il match ho alzato il livello del mio gioco: sono molto felice. Nel primo punto della partita ho sentito un dolore al piede e ho chiamato il medico per capire meglio: ero un po’ confuso. Il piano di gioco che avevamo preparato all’inizio non funzionava. Poi ho cambiato qualche cosa. E’ bello vincere qui con questo pubblico meraviglioso. Il mio team mi ha sostenuto dall’inizio alla fine. Sono veramente contento. Appuntamento a domani”, ha aggiunto l’azzurro.

-Foto IPA Agency-
(ITALPRESS).

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Dominio McLaren nelle prime libere del Bahrain, la Ferrari insegue

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SAKHIR (BAHRAIN) (ITALPRESS) – Va in archivio la prima giornata del weekend del Gran Premio del Bahrain di Formula 1, dedicata alle prime due sessioni di prove libere. Come prevedibile a farla da padrone sono ancora le McLaren, che ottengono la prima posizione con Lando Norris nelle FP1 e con Oscar Piastri nelle FP2.

La giornata si apre proprio con l’attuale leader del Mondiale che fa registrare il miglior tempo in 1:33.204 davanti all’Alpine di un sorprendente Pierre Gasly e alla Ferrari di Lewis Hamilton. Charles Leclerc e Max Verstappen restano a guardare, poiché a prendere il loro posto nella sessione mattutina sono rispettivamente i giovani Dino Beganovic, quattordicesimo, e Ayumu Iwasa, diciannovesimo. Ultimo posto per Kimi Antonelli, che deve fare i conti con qualche problema sulla sua Mercedes. Nonostante si sia piazzato al comando, Norris non si dice molto soddisfatto: “E‘ stato scioccante, una giornata molto difficile. Non è stato semplice riadattarsi alle difficoltà del Bahrain. Non penso che sarà una gara entusiasmante, perché il degrado delle gomme è pazzesco. I tempi sembrano discreti, quindi credo che sia stato un venerdì discreto. Le temperature sono molto calde e fanno la differenza rispetto ai test, è la stessa sfida per tutti. Siamo arrivati con tante informazione su questo circuito, ma dobbiamo praticamente ripartire da zero. È un buon punto di partenza, ma c’è ancora da lavorare”, spiega il britannico.

Nel pomeriggio la musica non cambia, dato che le McLaren sembrano non avere padroni: Oscar Piastri firma il miglior crono in 1:30.505 davanti al compagno di squadra, che è distante solo 0.154. L’australiano, contrariamente rispetto a Norris, accoglie con entusiasmo la sua prestazione: “Sono piuttosto contento, la macchina è sembrata in buone condizioni. Con il caldo è stato totalmente diverso rispetto ai test. Ci sono alcune cose su cui lavorare, ma è stata una buona giornata nel complesso. Abbiamo fatto ben sul giro secco e anche nel long run”.

Terzo ad oltre mezzo secondo George Russell, che precede la Ferrari di Charles Leclerc di pochi millesimi, mentre Lewis Hamilton chiude ottavo alle spalle del quattro volte campione del mondo Max Verstappen. Buon tempo per Kimi Antonelli che, dopo aver risolto i problemi avuto nella sessione precedente, si piazza in quinta posizione. “E’ stata una giornata complicata, purtroppo nelle FP1 ho avuto un problema e non ho potuto girare. Nelle FP2 ho trovato subito un buon ritmo e mi sono sentito bene in macchina. È stata una sessione positiva, ora pensiamo a domani”, afferma il pilota italiano.

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Il team principal della Ferrari, Frederic Vasseur, al termine della giornata di prove libere assicura che il team è in linea con le aspettative: “I secondi di distanza dalla McLaren sono stati, ma lo sono da inizio stagione. Ora a livello di potenziale hanno almeno due o tre decimi di vantaggio. Noi dobbiamo fare del nostro meglio evitando errori. Le condizioni sono un po’ estreme, bisognerà mettere insieme il giro non commettendo errori. Abbiamo una buona lettura del carico sulla macchina, abbiamo ottenuto quello che ci aspettavamo per ora in questo weekend. C’è stato un piccolo passo in avanti, per colpa delle condizioni con il surriscaldamento si perde qualcosa”. Domani terza sessione e qualifiche: per stare davanti, si dovrà cambiare passo.

CLASSIFICA TEMPI PROVE LIBERE

PRIMA SESSIONE

1. Lando Norris (Gbr) McLaren 1:33.204
2. Pierre Gasly (Fra) Alpine 1:33.442
3. Lewis Hamilton (Gbr) Ferrari 1:33.800
4. Alexander Albon (Tha) Williams 1:33.928
5. Esteban Ocon (Fra) Haas 1:43.184
6. Nico Hulkenberg (Ger) Kick Sauber 1:34.262
7. Jack Doohan (Aus) Alpine 1:34.396
8. Liam Lawson (Nzl) Racing Bulls 1:34.397
9. Yuki Tsunoda (Jpn) Red Bull 1:34.484
10. Oscar Piastri (Aus) McLaren 1:34.508

SECONDA SESSIONE

1. Oscar Piastri (Aus) McLaren 1:30.505
2. Lando Norris (Gbr) McLaren 1:30.659
3. George Russell (Gbr) Mercedes 1:31:032
4. Charles Leclerc (Mon) Ferrari 1:31.045
5. Kimi Antonelli (Ita) Mercedes 1:31.227
6. Isack Hadjar (Fra) Racing Bulls 1:31.238
7. Max Verstappen (Ned) Red Bull 1:31.330
8. Lewis Hamilton (Gbr) Ferrari 1:31.576
9. Oliver Bearman (Gbr) Haas 1:31.584
10. Carlos Sainz (Esp) Williams 1:31.623

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-Foto IPA Agency-
(ITALPRESS).

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