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Cronaca

BREAKING NEWS LOMBARDIA – 29 MARZO 2024

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I fatti del giorno: Ritrovato Edoardo, in Stazione Centrale a Milano – Accerchiano le volanti per impedire arresto 17enne – Rubano profumi in azienda, due arresti in Brianza – Morta per un tiramisù, chiesto processo per i produttori – Mortara, spaccata notturna in negozio di ottica – A scuola con due coltellini, studente medie sospeso a Vigevano – Si difende la titolare della “Casa dei nonni” chiusa a Redavalle – Aziende agricole competitive, in Lombardia bando da 175 milioni – La Pasqua bassa sostiene turismo in montagna in Lombardia. Previsioni del tempo di Arpa Lombardia per il 30 Marzo.

Cronaca

‘Ndrangheta e traffico di droga, 142 indagati a Cosenza

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COSENZA (ITALPRESS) – Associazione di tipo ‘ndranghetistico, associazione a delinquere finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti ma anche altri reati, tutti aggravati dalle modalità e finalità mafiose. E’ quanto viene contestato a 142 indagati, raggiunti da un’ordinanza cautelare emessa dal gip presso il Tribunale di Catanzaro. Il provvedimento, che inizialmente riguardava 137 persone, è stato eseguito a Cosenza ed in altri centri del territorio nazionale da Carabinieri, Polizia di Stato e Guardia di Finanza, con il coordinamento della Procura – Direzione Distrettuale Antimafia di Catanzaro. Le indagini sono la prosecuzione di quelle portate a termine nell’ambito dell’operazione cosiddetta “Reset”. La gravità indiziaria, conseguita attraverso gli articolati e complessi approfondimenti investigativi, ha riguardato la perduranza dell’operatività delle organizzazioni criminali nell’area cosentina. Si tratta in particolare di gravi elementi indiziari circa il perdurare dell’assetto dell’organizzazione criminale di ‘ndrangheta di Cosenza e del suo hinterland, articolata in diversi gruppi organicamente confederati, e tutti riconducibili ad una struttura di vertice, nello specifico riconducibili ai due principali gruppi, il cosiddetto clan degli italiani, nelle sue varie componenti, e il cosiddetto clan degli zingari, anche questo con varie articolazioni, nell’assetto rideterminatosi a seguito delle complesse e altalenanti dinamiche relazionali tra gli indagati, nonché delle numerose vicende giudiziarie, con i relativi diversificati esiti, che li hanno interessati.
In tale contesto nell’ordinanza cautelare è stata ritenuta la gravità indiziaria, tra l’altro, per plurime vicende estorsive, aggravate dalle modalità e finalità mafiose, ai danni di titolari di esercizi commerciali e attività imprenditoriali. Stroncato anche un traffico di sostanze stupefacenti di vario genere, nel quadro di quello che viene ipotizzato come il sistema che governa tutti i rapporti tra i vari sottogruppi criminali della città di Cosenza e del suo hinterland. Fatta luce su numerosi delitti in materia di traffico e spaccio diffuso di cocaina, eroina, marijuana hashish, estorsioni, tentate e consumate, connesse al traffico della droga, lesioni personali aggravate, e reati in materia di armi, anche con l’aggravante mafiosa, nonché delitti di furto, tentato e consumato.
Le indagini hanno consentito di ricostruire la struttura del sodalizio dedito al narcotraffico, e riconducibile alla consorteria ‘ndranghetista operante nel capoluogo brutio, nonché le linee d’azione, caratterizzate dalla preordinata ripartizione delle piazze di spaccio, dalla preventiva statuizione a livello verticistico dei canali di approvvigionamento, dalla commissione di ulteriori reati finalizzati a reperire denaro da reinvestire nel narcotraffico e al recupero dei crediti maturati con lo spaccio, e, infine, dall’obbligo incombente su tutti i sodali di versare nell’unica cassa comune a tutta l’organizzazione i proventi degli illeciti. Dei 142 indagati, 109 sono stati raggiunti dalla misura della custodia cautelare in carcere, 20 da quella degli arresti domiciliari, 12 dell’obbligo di dimora, 1 di misura interdittiva.

– foto ufficio stampa Polizia di Stato –
(ITALPRESS).

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Camorra e riciclaggio, 5 arresti e sequestri per 3,5 mln a Napoli

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NAPOLI (ITALPRESS) – La Guardia di finanza di Napoli, in collaborazione con il Servizio Centrale Investigazione Criminalità Organizzata e con la Squadra Mobile della Questura di Napoli, ha eseguito un’ordinanza applicativa di misure cautelari personali – emessa dal G.I.P. di Napoli, su richiesta della locale Procura della Repubblica – Direzione Distrettuale Antimafia – nei confronti di cinque persone accusate di trasferimento fraudolento di valori e autoriciclaggio, aggravati dal metodo mafioso e dalla finalità agevolativa dell’organizzazione camorristica denominata “clan Contini”. Tre sono finiti in carcere, due ai domiciliari.
L’indagine, spiegano gli inquirenti, avrebbe permesso di accertare “l’intestazione fittizia di due società operanti nel settore della ristorazione e panificazione per agevolare il raggiungimento delle finalità illecite del predetto sodalizio e per il sostentamento dei detenuti e delle rispettive famiglie”.
L’impresa di ristorazione, operante nel centro storico di Napoli, sarebbe stata acquistata grazie all’apporto economico e alla “protezione” fornita da un esponente di spicco del clan, alla cui famiglia sarebbe stata destinata una parte dei relativi proventi anche dopo la sua detenzione conseguente ad una condanna per associazione finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti.
Le risultanze investigative e le evidenze acquisite sui social network avrebbero permesso di stabilire che “la società era gestita, di fatto, dal cognato del detenuto, anch’egli gravato da numerosi precedenti penali, il quale si sarebbe poi affrancato dalla joint venture criminale avviando una nuova attività nel campo della panificazione e della vendita di prodotti da forno”, spiegano le Fiamme Gialle.
Le indagini, corroborate dalle dichiarazioni di collaboratori di giustizia, avrebbero consentito di appurare anche la fittizia intestazione di un’impresa individuale operante nel settore dei servizi turistici, che il precedente titolare sarebbe stato costretto a dismettere con minacce, percosse e intimidazioni, e di sette immobili di pregio siti nel capoluogo partenopeo.
Gli indagati avrebbero reimpiegato nelle società di ristorazione e panificazione e nell’acquisto degli indicati beni immobili oltre 412 mila euro in contanti con reiterate operazioni sui conti societari e personali. Profitto illecito che è stato sequestrato, così come le quote delle società, l’impresa individuale e gli immobili oggetto di intestazione fittizia, il tutto per un valore complessivo di oltre 3,5 milioni di euro.

– foto tratta da video Guardia di finanza Napoli –
(ITALPRESS).

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Medio Oriente, Mattarella “Soluzione a due stati è interesse di tutti”

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ROMA (ITALPRESS) – “Rinnovo la ferma condanna per l’atroce attacco terroristico del 7 ottobre 2023 e le espressioni del cordoglio della Repubblica Italiana e mio personale. Resta viva negli italiani tutti la speranza che gli ostaggi ancora nelle mani dei terroristi di Hamas possano essere quanto prima restituiti alla libertà e all’affetto dei propri cari. E’ altresì indispensabile giungere a un’immediata cessazione delle ostilità nella Striscia di Gaza, anche per consentire il pieno accesso umanitario alla popolazione civile, da mesi stremata e bisognosa del sostegno della Comunità internazionale. Auspichiamo che quanto prima il ciclo della violenza possa essere interrotto, che si riducano le tensioni – anche al livello regionale – e che si apra la strada ad un dialogo che porti ad una soluzione a due Stati, giusta, necessaria, sostenibile, in linea con il diritto internazionale. Una soluzione che è nell’interesse di tutti e per la quale tutti dobbiamo impegnarci”. Lo scrive il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella nel messaggio inviato al Presidente dello Stato di Israele, Isaac Herzog, in occasione della ricorrenza dello Yom haAtzmaut.

foto: Agenzia Fotogramma

(ITALPRESS).

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