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Fiorentina-Plzen 2-0, viola in semifinale di Conference

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FIRENZE (ITALPRESS) – La Fiorentina accede alle semifinali di Conference League per il secondo anno consecutivo, battendo con più fatica del previsto il Viktoria Plzen, al termine di una gara giunta fino ai supplementari e decisa dalle reti di Nico Gonzalez e Biraghi. Una sofferenza quella dei viola dovuta soprattutto alla propria incapacità di finalizzare la grandissima mole di gioco costruita davanti a un avversario che si è difeso finchè ha potuto e che ha ceduto solo nell’extra-time. Anche sfortunati i viola: due legni colpiti nel primo tempo, con Belotti e Kouamè, e uno nei supplementari. Viktoria Plzen in dieci uomini da metà ripresa, per il rosso diretto ai danni di Cadu. Nel primo tempo i padroni di casa, dopo una prima fase di studio, dominano su possesso palla e a livello territoriale tirando diciassette volte in porta, colpendo ben due legni e trovando in Jedlicka un ultimo baluardo insormontabile, in particolare su Belotti in scivolata ma anche su Kouamè. I cechi si chiudono e provano a ripartire ma i gigliati non concedono nulla e gli unici brividi arrivano da una punizione battuta da destra da Kalvach su cui Hranac non arriva.
Italiano, che ha dovuto rinunciare a Bonaventura vittima di un problema muscolare a una caviglia, e a Nzola, per motivi personali, ha dato fiducia a Kouamè, fra i più pimpanti, mentre il talentuoso Mosquera, recuperato nel Viktoria Plzen, è entrato solo nei 15′ finali. Nella ripresa ritmi non frenetici per Biraghi e compagni che producono molto meno dalle parti di Jedlicka, con però una svolta che arriva al 65′ quando Cadu commette un brutto fallo su Dodo dalle parti dell’area di rigore, che l’arbitro sanziona col giallo ma che il Var trasforma in un rosso, dunque cechi in dieci. Gli ospiti, già in fase rinunciataria, decidono di abbassare ulteriormente il proprio baricentro, e di fatto si schierano in nove davanti al proprio portiere. Italiano getta nella mischia prima Maxime Lopez, poi Barak e infine Ikonè e Faraoni, ma le occasioni sono non limpide, e i supplementari sono inevitabili. In apertura sia di prima che di secondo extra time segnano, intervallati da un palo di Martinez Quarta, Nico Gonzalez e Biraghi, facendo esplodere finalmente il Franchi. La strada della Fiorentina verso Atene prosegue.
– foto Ipa Agency –
(ITALPRESS).

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Raspadori lascia il Napoli, ufficiale il trasferimento all’Atletico Madrid “Ve voglio bene guagliù”

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NAPOLI (ITALPRESS) – Giacomo Raspadori è un nuovo giocatore dell’Atletico Madrid. A renderlo noto è lo stesso club spagnolo attraverso un comunicato col quale specifica che l’attaccante arriva dal Napoli firmando un contratto di cinque anni. Raspadori ha già superato le visite mediche presso il Centro di Medicina Sportiva ad Alte Prestazioni Vithas – Invictum dell’Ospedale Universitario Arturo Soria di Madrid. Si è poi recato negli uffici del club al Riyadh Air Metropolitano, dove ha firmato l’accordo. Le cifre dell’affare non sono state rese note, ma si parla di un’operazione da 26 milioni di euro, bonus compresi.

“Napoli, grazie”. Jack Raspadori si congeda anche via Instagram dopo l’ufficialità del suo passaggio all’Atletico Madrid. “Quando parti e ti allontani dalla famiglia pensi di sentire la solitudine, invece qui mi sono reso conto di non essere mai solo – scrive l’attaccante – Anzi, addirittura di essere entrato a far parte di una nuova grande famiglia, quella del Napoli e di voi napoletani che, come nessun altro, riuscite ad unire. Ho vissuto con voi senza dubbio alcune delle tappe più importanti della mia vita. Vincere 2 scudetti in 3 anni è qualcosa di inimmaginabile e portare tutti assieme il tricolore sul petto è ciò che mi ha reso più orgoglioso. Ho conosciuto persone e compagni eccezionali. Fisioterapisti, dottori, magazzinieri, lo chef e tutti coloro che dietro le quinte danno l’anima ogni giorno per portare il Napoli e Napoli il più in alto possibile”. “Per chi come me ha come più grande passione il calcio, posso solo ritenermi un privilegiato ad aver vissuto sulla mia pelle e dentro la mia anima la vostra contagiosa energia calcistica e umana – scrive ancora Raspadori, arrivato nel 2022 dal Sassuolo e che si è legato ai colchoneros per le prossime cinque stagioni – Qui sono diventato papà e insieme a Elisa, abbiamo vissuto la gioia più grande della nostra vita che ci legherà per sempre a questa città. Abbiamo trovato un posto sicuro e che amiamo nel mondo. Quello che abbiamo fatto insieme rimarrà per sempre storia, ma sopratutto rimarrà per sempre nei nostri cuori. Ve voglio bene guagliu’”.

– foto IPA Agency –

(ITALPRESS).

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Nardi batte Shapovalov e vola al terzo turno di Cincinnati con Sinner e Sonego

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ROMA (ITALPRESS) – Luca Nardi è approdato al terzo turno del “Cincinnati Open”, l’Atp Masters 1000 combined con un Wta 1000 in scena sul cemento dell’Ohio, negli Stati Uniti.

Il tennista di Pesaro, 22enne, numero 98 del mondo, ripescato nel main draw come lucky loser, ha vinto al secondo turno contro Denis Shapovalov, 24esima forza del seeding e numero 30 del ranking internazionale, col punteggio di 6-7 (5) 6-3 6-4. Bella prova dell’azzurro, contro il canadese in versione “ammaccata” (Shapovalov ha chiesto un paio di volte l’intervento del fisioterapista durante il match, ndr.).

Sono dunque tre gli italiani ai sedicesimi di finale del Masters 1000 di Cincinnati. Nardi ora affronterà il ceco Jakub Mensik, 16esima forza del tabellone, ieri sera vincitore contro lo statunitense Ethan Quinn con lo score di 6-4 6-2. Oltre al tennista di Pesaro sono al terzo turno anche Lorenzo Sonego, opposto oggi allo statunitense Taylor Fritz, e il numero uno del mondo, Jannik Sinner, che sfida domani il canadese Gabriel Diallo.

– Foto IPA Agency –

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Mei celebra “il trionfo dei figli di Tokyo” agli Europei U20 di atletica

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ROMA (ITALPRESS) – “Questi ragazzi sono i figli di Tokyo: avevano undici o tredici anni quando gli azzurri trionfarono in quella Olimpiade”. Così il presidente della FIDAL, Stefano Mei, dopo i successi della squadra italiana a Tampere, in Finlandia.

Gli azzurri hanno chiuso in vetta al medagliere gli Europei Under 20 di atletica, per la prima volta nella storia, con 6 ori, 3 argenti e 5 bronzi. Il numero uno dell’atletica italiana è intervenuto su Rai 2 alla “Domenica Sportiva Estate”.

“All’indomani dei Giochi del 2021 avevo dichiarato che l’impresa delle cinque medaglie d’oro nell’atletica sarebbe servita a prepararci per l’edizione di Brisbane 2032 e in tanti si misero a ridere, ma in Italia abbiamo bisogno prima di ottenere i risultati e poi di fare proselitismo per far sì che i giovani si avvicinino allo sport, mentre altrove insegnano lo sport a scuola”, ha aggiunto Mei.

“L’importante è riuscirci e in questi quattro anni ci siamo riusciti praticamente sempre, investendo moltissimo sull’attività: ora abbiamo tanti piccoli campioni che spingono per avvicinarsi ai campioni affermati”, ha precisato il presidente della FIDAL.

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“Non è merito di qualcuno in particolare ma di tante società, che lavorano sul territorio tutti i giorni e che ‘crescono’ questi campioni. La grande svolta è quella del 2021, l’anno in cui è cambiata la governance, con una scelta precisa: investire sulle risorse umane, come si direbbe in un’azienda, perché i talenti ci sono sempre stati ma spesso li abbiamo persi perché non si investiva su di loro”, ha puntualizzato Mei.

“Se si crede fermamente che il ‘core business’ sia l’attività di alto livello, per creare il circolo virtuoso, allora si deve per forza investire. E abbiamo investito tantissimo negli ultimi anni, cercando di portare i ragazzi di ogni categoria agli appuntamenti più importanti nel miglior modo possibile”, ha continuato il numero uno della FIDAL.

“Tra di loro i ragazzi non vedono differenze, hanno già l’inclusione e l’uguaglianza dentro di sé, mentre chi è più grande ancora ci fa caso. Ma sono di gran lunga migliori di chi li ha preceduti: il mondo di oggi offre tante possibilità, tra studio, lavoro e svago, però si impegnano nello sport per raggiungere questi risultati e quindi sono estremamente contento. Da parte mia, cerco sempre di portare i ragazzi a capire che si devono divertire, soprattutto adesso, e che la vita da atleta è ancora da iniziare. Se ti diverti e vinci è meglio, se si perde è comunque una tappa del percorso. In questo mi aiuta l’esperienza da atleta, so che la sconfitta è il primo mattone da cui si costruisce qualunque vittoria, in questi quattro anni abbiamo visto poche sconfitte e devo dire che non mi dispiace”, ha detto ancora Mei.

In chiusura, focus sul doppio oro nella velocità femminile tra 100 e 4×100: “Ho sentito Kelly Doualla al telefono e le ho detto che se avrà voglia, se i genitori e l’allenatore saranno d’accordo, potrà essere in squadra ai Mondiali di Tokyo per fare una bella esperienza, perché non sarà in gara a livello individuale, ma con la staffetta, in una sorta di vacanza sportiva, per vedere come sono le compagne di squadra più grandi, anche se è chiaro che non le chiederemo niente”.

– Foto IPA Agency –

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