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Cronaca

Usa, Biden parla al Paese contro la violenza. Trump è già a Milwaukee

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Di Stefano Vaccara

MILWAUKEE (STATI UNITI) (ITALPRESS) – In sole 24 ore da quando il rivale Donald Trump è sopravvissuto ad un tentativo di assassinio sabato pomeriggio, Joe Biden per la terza volta ha parlato domenica sera agli americani, questa volta dall’ufficio ovale della Casa Bianca. Il presidente ha detto alla nazione che ora bisogno tutti “abbassare la temperatura nella nostra politica”.
“Non possiamo, non dobbiamo seguire questa strada in America”, ha insistito, in un discorso trasmesso dalle tv in prima serata. “Non c’è posto in America per questo tipo di violenza, per qualsiasi violenza. Punto. Nessuna eccezione. Non possiamo permettere che questa violenza venga normalizzata”. Biden ha detto che si aspetta che Trump e i suoi alleati attacchino il suo record durante la Convenzione repubblicana che inizierà lunedì a Milwaukee, ma ha esortato gli americani a fare un passo indietro da una politica di odio e divisione che porta alla violenza. “Dibattiamo pure e continueremo a non essere d’accordo… Confrontiamo e contrapponiamo il carattere dei candidati, i documenti, le questioni, l’agenda, la visione per l’America, ma dobbiamo risolvere le nostre divergenze alle urne”. Il discorso di sei minuti del presidente arriva mentre l’F.B.I. sta indagando sulla sparatoria alla manifestazione come possibile attacco terroristico interno. Biden nel suo discorso ha ripetuto che finora le indagini dell’FBI non hanno trovato alcuna indicazione che Thomas Matthew Crooks – il giovane di 20 anni della Pennsylvania, che ha sparato al comizio da un tetto ferendo Trump ad un orecchio e uccidendo uno spettatore e ferendone altri due prima di essere a sua volta ucciso da un cecchino del secret service – facesse parte di un complotto più ampio e ancora si deve determinare il suo movente. Biden ha detto che restano diversi punti da chiarire. “Non conosciamo ancora il movente dell’attentatore, quali siano i suoi legami, se abbia avuto un sostegno da qualcuno”, ha detto. Biden aveva già detto precedentemente di aver chiesto una revisione della sicurezza nazionale e ha promesso di condividere i risultati con il popolo americano. Il presidente degli USA ha anche affermato di aver ordinato ai servizi segreti di rivedere le disposizioni di sicurezza per la convenzione repubblicana e di aver promesso che i servizi segreti avrebbero fornito a Trump “tutte le risorse e le misure protettive necessarie per garantire la sua continua sicurezza”. Ripetendo che le “differenze si risolvono alle urne e non con le pallottole”, Biden ha detto che “niente è ora più importante che restare uniti. La sparatoria di ieri al comizio di Donald Trump in Pennsylvania richiama tutti noi a fare un passo indietro”, e che non ci deve essere “violenza nelle nostre strade, solo così la democrazia può funzionare”. Intanto l’Fbi ha affermato di non aver trovato prove che Thomas Matthew Crooks avesse problemi di salute mentale e che il suo telefono, il fucile (che apparteneva al padre) e un possibile ordigno esplosivo “rudimentale” trovato tra i suoi averi sono stati inviati al laboratorio dell’FBI a Quantico, in Virginia. Si è saputo domenica che lo spettatore ucciso al raduno di Trump, era un italoamericano, Corey Comperatore, ex vigile del fuoco rimasto ucciso a 50 anni mentre si gettava addosso alla moglie e alle figlie per proteggerle col suo corpo dalle pallottole. Dopo il governatore della Pennsylvania Josh Shapiro, anche Biden nel suo discorso di domenica sera lo ha definito un eroe. Donald Trump intanto è arrivato domenica pomeriggio a Milwaukee, in Wisconsin, dichiarando che se in un primo momento col suo team aveva pensato di rimandare di un paio di giorni la partenza, ha poi deciso che il tentativo di ucciderlo non avrebbe dovuto cambiare nulla dei piani della convention, che inizia regolamente lunedì per terminare giovedì con l’ufficializzazione della sua nomination e un suo discorso conclusivo. A questo proposito, l’ex presidente, in un’intervista al “Washington Examiner”, ha rivelato di aver cambiato il suo discorso dopo i fatti di sabato. Trump ha detto che prima aveva intenzione solo di concentrarsi nell’attaccare Joe Biden e le sue politiche sbagliate. “Ora sarà un discorso ben diverso”, ha detto Trump, sarà “un’opportunità per unire il Paese” e “il mondo intero”.
(ITALPRESS).

Foto: Ipa Agency

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Cronaca

Tudor “Vogliamo partire bene, sensazioni positive”

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TORINO (ITALPRESS) – “Non vedo l’ora che si parta, vogliamo partire bene, la squadra è motivata. Le sensazioni sono positive”. Così Igor Tudor, allenatore della Juventus, in conferenza stampa, in vista della sfida di domani contro il Parma che segna l’esordio in campionato dei bianconeri. “Koopmeiners è un giocatore importante per noi, sono sicuro che farà una bella stagione – ha sottolineato il tecnico croato -. Sono contento che Locatelli sia con noi, è il capitano, Bremer vice, poi ci sono Yildiz, Thuram e Gatti”. Poi sulla possibilità di vedere in campo fin da subito Bremer: “Conosciamo i suoi valori, è ad un buon livello. Domani giocherà”. La squadra ha lavorato in maniera intensa e bene, Tudor è soddisfatto, ma c’è sempre qualcosa su cui crescere: “C’è mancata un pò di freschezza, dobbiamo andare in avanti come fatto finora con più giocatori possibili, senza prendere contropiedi. In fase difensiva ci sono cose che vanno bene e con il tempo l’intesa è sempre migliore”. Tra i fiori all’occhiello del mercato c’è David: “E’ un buon giocatore, molto concentrato e applicato. In area si muove bene ed è sempre pericoloso. Sono contento di lui. Un ragazzo per bene, un professionista. Kolo Muani? Io sono contento della mia squadra, poi il mercato è ancora aperto ed ho fiducia nel club. La società sa cosa penso. Io penso a lavorare. Ho un gruppo di giocatori e ragazzi per bene. Poi vediamo cosa succede in questa ultima settimana”.
Sul rigorista: “E’ Locatelli, ma è un argomento sul quale non do tanta importanza – ha sottolineato Tudor -. Possono tirare anche Yildiz, Koopmeiners, Cambiasso, Conceicao, David. Abbiamo tanta gente di qualità che può calciarli”. Infine, l’allenatore bianconero ha concluso: “Prevedo un campionato difficile per tutte le squadre, poi la palla è rotonda e può succedere di tutto. Prevedere qualcosa è difficile. Sono tutte parole, si fanno questi giochi su chi è favorita e chi meno. Sono robe finte. Bisogna concentrarsi sul lavoro”.
– foto Ipa Agency –
(ITALPRESS).

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In Ungheria Marc Marquez vince Sprint Race, 2° Di Giannantonio

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BALATON (UNGHERIA) (ITALPRESS) – Marc Marquez (Ducati) vince la Sprint Race del Gran Premio d’Ungheria, quattordicesimo appuntamento del Mondiale di MotoGP, in scena lungo il circuito del “Balaton Park”. Il leader della classifica iridata, dominatore assoluto di questo Mondiale, precede al traguardo le due Ducati VR46 di Fabio Di Giannantonio e Franco Morbidelli, rispettivamente secondo e terzo classificato.
Ai piedi del podio ci sono, invece, Luca Marini (Honda) e Fermin Aldeguer (Ducati Gresini). Marco Bezzecchi (Aprilia) termina in settima piazza, davanti ad Alex Marquez. Fuori dalla zona punti lo sconsolato Francesco Bagnaia (Ducati), 13esimo al traguardo.
Cadute per Enea Bastianini (Ktm Tech3), Fabio Quartararo (Ducati) e Johann Zarco (Honda LCR). Domani la gara lunga del Gp d’Ungheria.
– foto Ipa Agency –
(ITALPRESS).

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Cronaca

Nato, Cavo Dragone “Più aiuti militari a Kiev e spero nuove sanzioni alla Russia”

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ROMA (ITALPRESS) – “Gli ucraini si dimostrano ottimi combattenti. Un esercito che deve restare dalla nostra parte, un modello per l’Europa. Il nostro pieno sostegno per l’Ucraina non è mai cambiato e non muterà sino a che non ci sarà una pace giusta e duratura”.
In una intervista rilasciata al Corriere della Sera, l’ammiraglio Giuseppe Cavo Dragone, presidente del Comitato militare della Nato, ha ribadito con fermezza la linea dell’Alleanza a sostegno di Kiev. Sul futuro degli aiuti, l’ammiraglio ha confermato che l’impegno Nato non solo continuerà, ma sarà rafforzato:
«Intendiamo proseguire gli aiuti militari e anche aumentarli. Ormai è chiaro che gli ucraini cercano il dialogo, ma i russi sono riluttanti e fanno melina per prendere tempo. Spero che vengano inasprite le sanzioni mirate a fare crescere la tensione interna contro Putin. La nostra speranza è permettere all’Ucraina di negoziare da una posizione forte”.
Durante la conferenza del 20 agosto con i vertici militari di 32 Paesi Nato e della “Coalizione dei Volenterosi”, sono stati fatti passi avanti concreti sul coordinamento degli aiuti. Cavo Dragone ha illustrato la nascita del PURL (Prioritized Ukrainian Requirement List), uno strumento che permette di raccogliere le esigenze militari indicate da Kiev, validate dal comando Nato in Europa e soddisfatte rapidamente grazie a un meccanismo di finanziamento condiviso.
“Ad oggi la formula PURL ha inviato armi per un valore di un miliardo e mezzo di dollari», ha spiegato, ricordando che i tre pacchetti già attivati sono stati finanziati da Paesi Bassi, Danimarca, Finlandia, Svezia e Germania. Le forniture riguardano principalmente «materiale di difesa aerea contro missili e droni, oltre a munizioni di vario calibro», considerate priorità assolute per Kiev. Nel complesso, secondo l’ammiraglio, «i Paesi Nato hanno dato il 99% degli aiuti militari complessivi. Nel 2024 il loro valore ha toccato i 50 miliardi di dollari. Dal primo gennaio 2025 siamo già a 33 miliardi, ma per la fine dell’anno saremo in linea col dato precedente».
Sul fronte delle prospettive di pace, Cavo Dragone ha chiarito che «questi temi sono parte della politica internazionale e del negoziato con Mosca», ma che in sede Nato «non abbiamo assolutamente parlato di contingenti di terra». La possibilità di future missioni di sicurezza in Ucraina, inclusa la presenza di forze alleate, resta quindi una questione ancora tutta da definire a livello politico.
Quanto alle parole del ministro degli Esteri russo Sergej Lavrov, secondo cui Mosca dovrebbe essere coinvolta nelle garanzie di sicurezza, l’ammiraglio ha commentato: «La frase di Lavrov rientra nel gioco delle parti. Invece capisco benissimo gli ucraini. Siamo ancora molto lontani da qualsiasi accordo. Occorre trattare e servirebbe un cessate il fuoco presto per negoziare».

– Foto: Ipa Agency –

(ITALPRESS).

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