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Cronaca

Aperti i Giochi invernali a Pechino, Moioli guida l’Italia

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PECHINO (CINA) (ITALPRESS) – Il presidente della Cina Xi Jinping ha dichiarato aperta la 24esima edizione dei Giochi invernali di Pechino 2022, prima città di sempre a organizzare sia i Giochi estivi che quelli invernali. Teatro dell’inaugurazione quel “Nido d’uccello” che già 14 anni fa ospitò il primo atto ufficiale della prima rassegna cinese e che oggi torna a illuminarsi sotto gli effetti speciali di uno show suggestivo ed emozionante che ha avuto al centro della scena il fiocco di neve. Con i cinque cerchi che prendono forma virtualmente dal ghiaccio e indicano la via alla sfilata dei rappresentanti delle Nazioni. “Si apre una nuova era per gli sport invernali. La Cina, grazie alla sua ambizione, diventa un Paese di sport invernali e se possiamo scrivere questo nuovo capitolo della storia sportiva è grazie a questa gente che ci ha accolto calorosamente” ha detto il presidente del Cio, Thomas Bach. L’Italia ha sfilato come 90esima (su 91 delegazioni), guidata da Michela Moioli, campionessa olimpica in carica nello snowboardcross e nominata portabandiera – lo sarebbe stata alla cerimonia di chiusura – al posto dell’infortunata Sofia Goggia, attesa in Cina nei prossimi giorni. Assieme alla lombarda hanno sfilato circa 50 azzurri in rappresentanza di curling, pattinaggio di figura, sci alpino, short track, skeleton, snowboard e speed skating, e 6 officials, guidati dal capo missione e segretario generale del Coni, Carlo Mornati. L’Italia è stata la penultima a sfilare, prima della Cina padrona di casa, visto che sarà la nazione che organizzerà, con Milano Cortina 2026, i prossimi Giochi Invernali. “Sono super emozionata, agitata, un mix, un’esplosione di emozioni, è stata un’esperienza unica” il commento a caldo di Michela Moioli dopo la sfilata. “Sono onorata di averlo fatto per me e per tutti gli italiani e anche per il movimento dello snowboard. E’ stata una cosa unica che mi ha dato una grande carica. Mando un grande abbraccio a Sofia che son certa che arriverà qui e darà il meglio di sè come tutti noi. Ti aspettiamo Sofy! Adesso finalmente i Giochi possono iniziare”.
“La cerimonia d’apertura è sempre un’emozione indescrivibile, unica e, ogni volta che la vedi, dal vivo o in televisione, come è toccato a me, capisci perchè le Olimpiadi sono l’unico spettacolo al mondo globalizzante. Sono a poche centinaia di metri dallo stadio, da solo in una stanza d’albergo per il Covid, e mai mi sarei immaginato di poter vivere un’esperienza simile” la dichiarazione del presidente del Coni Giovanni Malagò. “Comunque, mi sono molto emozionato a vedere sfilare Michela Moioli con la bandiera. L’ho sentita al telefono poco prima dell’ingresso in campo. Era tesa ma felice. La squadra era elegantissima con la mantella disegnata da Giorgio Armani. Il tricolore è sempre da brividi. Saranno Giochi dove potrà accadere di tutto. Rivolgo da qui un abbraccio a tutte le atlete e gli atleti dell’Italia Team. E a proposito, ho ricevuto un video privato da Sofia Goggia: è pronta, sta tornando!” ha dichiarato il numero uno del Coni, in quarantena dopo la positività al covid. “Forza azzurri. Siamo tutti con voi!” l’augurio su twitter della sottosegretaria allo sport Valentina Vezzali.
(ITALPRESS).

Cronaca

Norris vince in Messico, sul podio anche Leclerc e Verstappen

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CITTA’ DEL MESSICO (MESSICO) (ITALPRESS) – Lando Norris (McLaren) vince il Gran Premio del Messico, ventesimo appuntamento del Mondiale di F1 2025. Gara dominata dal pilota britannico, che si prende corsa e vetta della classifica mondiale piloti scavalcando Oscar Piastri (McLaren), quinto al traguardo. Secondo un grande Charles Leclerc (Ferrari) davanti alla Red Bull di Max Verstappen. Ai piedi del podio la sorpresa di giornata Oliver Bearman (Haas). Lewis Hamilton, penalizzato di 10 secondi per un taglio curva nei primi giri, termina ottavo.
– foto Ipa Agency –
(ITALPRESS).

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Cronaca

La Juve cade anche a Roma: 1-0 per la Lazio, rete di Basic

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ROMA (ITALPRESS) – La Lazio ritrova i tre punti in casa battendo la Juventus per 1-0 nel match che chiude l’ottava giornata di Serie A. Nonostante le assenze, i biancocelesti fanno la partita con la mentalità e il “sacrificio” richiesti da Sarri e salgono a 11 punti, a una lunghezza dai bianconeri, che incappano nella terza sconfitta consecutiva tra campionato e coppa: nel complesso, la squadra di Tudor non vince da otto partite, da quella vinta contro l’Inter il 13 settembre. A decidere la gara dell’Olimpico è stato Basic. Tante le polemiche arbitrali nel corso del match (che seguiranno verosimilmente nel post-partita).
Sarri propone titolari Isaksen e Zaccagni e, per sopperire all’assenza di Tavares, sposta Marusic a sinistra con Lazzari a destra. Nella Juventus, per la prima volta Vlahovic e David giocano insieme dal primo minuto, con Yildiz che si accomoda inizialmente in panchina a causa del leggero fastidio al ginocchio. Proprio Isaksen si mette in luce dopo pochi minuti con uno slalom speciale ma senza trovare compagni in area. Il gol biancoceleste (che sarà decisivo) arriva al 9′: David sbaglia completamente la sponda per McKennie, Cataldi recupera palla e la scarica su Basic, il quale tira e batte Perin, complice la deviazione di Gatti. La risposta bianconera è affidata a Conceicao, da cui passano la maggior parte delle iniziative degli ospiti, come nell’occasione del cross per Cambiaso, il cui tiro si spegne sull’esterno della rete.
Poi, Gatti mura un tiro di Guendouzi e Provedel è ottimo nell’uscita su David, autore di una prova estremamente sottotono, così come Vlahovic e Dia: una serata decisamente complicata per i centravanti di entrambe le squadre. Al rientro dagli spogliatoi, Tudor rompe gli indugi e inserisce Yildiz, che però non riuscirà a incidere. La Juve si fa vedere con una traversa di Vlahovic da pochi passi (ma c’era fuorigioco di Kelly) e un tiro innocuo di Locatelli, ma al 56′ la Lazio protesta chiedendo il secondo giallo per McKennie. Passano pochi minuti e sono i bianconeri a protestare per un contatto tra Gila e Conceicao, giudicato non falloso da Colombo. Provedel si fa trovare pronto sul colpo di testa di Thuram, mentre Isaksen, autore di una grande partita, sfiora il raddoppio al 79′. Paradossalmente, nonostante il punteggio, è più la Lazio a cercare il secondo gol che non la Juve a inseguire il pareggio: anche Pedro, appena entrato, va vicinissimo alla rete mancando il bersaglio grosso di pochissimo. Il forcing finale, con tanto di colpo di testa centrale di Thuram, non basta agli ospiti, che tornano a Torino senza punti.
– foto Ipa Agency –
(ITALPRESS).

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Cronaca

Mattarella “Speranza di pace si estenda da Medio Oriente a Ucraina”

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