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Cronaca

Rapporto Dekra “Per la sicurezza stradale serve un approccio integrato”

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ROMA (ITALPRESS) – Garantire spazi di circolazione più sicuri e adottare un approccio integrato alla mobilità, che combini tecnologia, progettazione stradale e responsabilità individuale con l’obiettivo finale di avere una strada autoesplicativa, in grado di ridurre al minimo il rischio di incidenti, promuovendo un comportamento responsabile tra tutti gli utenti della strada. E’ questo il focus emerso dal Rapporto DEKRA sulla Sicurezza Stradale 2024 dal titolo “Spazi di circolazione per le persone” presentato al Senato.
Il Rapporto evidenzia l’importanza di progettare spazi stradali sicuri, sia nelle aree urbane sia nella viabilità extraurbana, al fine di ridurre gli incidenti e, in particolare, il numero di vittime e feriti a livello globale. Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità, ogni anno 1,2 milioni di persone perdono la vita sulle strade, con ben 50 milioni che subiscono ferite o disabilità permanenti. Le cause principali sono riconducibili a fattori come la velocità, l’obsolescenza delle reti stradali e il comportamento umano, responsabile di oltre il 90% degli incidenti.
Sulle strade italiane, secondo i dati Aci-Istat, nel 2023 si sono registrati 166.525 incidenti con lesioni a persone che hanno causato 3.039 decessi, per una media di 456 incidenti e 8,3 morti ogni giorno. Emerge un lieve calo nel numero delle vittime ma aumentano, seppure in misura contenuta, incidenti e feriti. Venezia (+26 morti), Bologna (+21) e Milano e Reggio Calabria (+20) sono le Province nelle quali si sono registrati gli incrementi maggiori in valori assoluti di decessi sulle strade. Roma e Latina, invece, fanno del Lazio la Regione con il più alto aumento di morti rispetto al 2019 (+51), anno prima della pandemia di Covid-19. Padova (-26 morti), Novara (-23), Alessandria e Torino (-19) sono, invece, le Province nelle quali si è registrata la diminuzione più significativa del numero dei morti.
Nel Rapporto DEKRA si sottolinea l’esigenza di un approccio integrato per affrontare le criticità della mobilità, mettendo al centro la sicurezza degli utenti, grazie a infrastrutture progettate adeguatamente e all’uso di tecnologie avanzate come 5G e Intelligenza Artificiale (IA). Queste tecnologie consentiranno ai veicoli di scambiare dati in tempo reale con le infrastrutture, migliorando la sicurezza stradale, ottimizzando i flussi di traffico e riducendo le emissioni. L’IA potrà identificare situazioni di rischio e intervenire, ad esempio attivando frenate d’emergenza. Tuttavia, occorre sviluppare politiche pubbliche per garantire trasparenza, protezione dei dati e sicurezza.
Come emerge dal Rapporto, i limiti di velocità, in particolare le zone a 30 km/h, possono ridurre il numero di incidenti e sono tra le misure infrastrutturali più significative. Diversi studi mostrano, infatti, che una riduzione anche di 1 km/h nella velocità media potrebbe salvare 2.100 vite all’anno.
Come già evidenziato nei precedenti Rapporti DEKRA sulla sicurezza stradale, non va dimenticata una condizione: per fare in modo che nella circolazione stradale le situazioni di pericolo non si vengano nemmeno a creare, rimangono imprescindibili un comportamento responsabile, la corretta valutazione delle proprie capacità e un’elevata accettazione delle regole da parte di tutti gli utenti della strada. L’obiettivo deve sempre essere una strada autoesplicativa e in grado di perdonare gli errori. L’utente deve riconoscere autonomamente, in base alla conformazione della strada, qual è il comportamento di guida e la velocità che gli vengono richiesti e, al contempo, la strada deve offrire sufficienti riserve di sicurezza.
Il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti ha programmato investimenti significativi nel settore della sicurezza stradale, con 200 miliardi di euro previsti per il decennio 2023-2032. Questo piano include oltre 1.350 cantieri per la manutenzione delle strade e nuove opere. Inoltre, il Disegno di legge in corso di approvazione prevede misure più severe contro chi guida in stato di ebbrezza e il rafforzamento dei controlli sui limiti di velocità.
Nel corso dell’evento si è tenuta la cerimonia di assegnazione della settima edizione del Premio Internazionale “DEKRA Road Safety Award 2024”, che quest’anno DEKRA assegna all’Ingegner Elisabetta Pellegrini, nella veste di prima donna che ricopre il ruolo di Responsabile della Struttura Tecnica di Missione del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, in virtù dell’azione determinante nei vari ambiti della sicurezza stradale.
Per il senatore Francesco Paolo Sisto, Viceministro della Giustizia, in rappresentanza del Governo: “Il Governo sta attenzionando costantemente il tema drammatico degli incidenti stradali, puntando sul rafforzamento della prevenzione attraverso l’aggiornamento delle norme e la manutenzione delle infrastrutture. In questa prospettiva, il nuovo Codice della strada è una risposta importante a tutela della sicurezza di tutti. L’educazione stradale, a partire dai più piccoli, è centrale per favorire una maggiore responsabilizzazione. Sotto questo profilo, assume un ruolo particolarmente significativo la formazione attraverso la realtà virtuale e le nuove tecnologie come l’Intelligenza Artificiale”.
Secondo Toni Purcaro, Executive Vice President di DEKRA Group e Presidente di DEKRA Italia, “il Rapporto DEKRA sulla Sicurezza Stradale 2024 evidenzia come la qualità e lo stato delle infrastrutture stradali siano cruciali per ridurre gli incidenti. La crescente interconnessione tra veicoli e infrastrutture, supportata da tecnologie avanzate come il 5G e l’Intelligenza Artificiale, offre opportunità senza precedenti per una gestione più efficiente e sicura del traffico. Investendo in ricerca e sviluppo sulle infrastrutture stradali, possiamo sperare in un futuro in cui gli incidenti sulle strade saranno ridotti al minimo, creando in tal modo le condizioni affinchè la ‘Vision zerò non sia solo una visione cui tendere, ma un obiettivo realistico da raggiungere”.
Per Andrea Paganella, Segretario di Presidenza del Senato della Repubblica, “avere un’adeguata e, al tempo stesso, affidabile infrastruttura stradale, sia essa cittadina, nazionale o europea, contribuisce a soddisfare un principio alla base di ogni mobilità contemporanea, ovvero quello di permettere a tutti gli utenti, indipendentemente dal mezzo che utilizzano, di poter godere di uno spazio di movimento pensato, progettato e sicuro”.
Salvatore Deidda, Presidente della Commissione Trasporti, poste e telecomunicazioni della Camera dei Deputati, ha affermato: “E’ urgente approvare il nuovo Codice della strada, dove abbiamo voluto rimarcare alcuni punti fermi, come la regolamentazione della circolazione stradale e la disposizione delle piste ciclabili, rimarcando l’importanza di un messaggio di prudenza e attenzione sulle strade. Cerchiamo di fare formazione a partire dalle scuole. Occorre instaurare una rinnovata cultura della prevenzione e portare avanti misure che riescano a dare risposte al grande obiettivo della sicurezza stradale. E’ necessario, inoltre, un impegno importante per rinnovare le nostre infrastrutture stradali”.
Elisabetta Pellegrini, Responsabile della Struttura Tecnica di Missione del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, ha dichiarato: “L’approccio che il MIT ha sul tema della sicurezza stradale è multidisciplinare a partire dagli interventi sulle infrastrutture. In proposito operiamo a stretto contatto con i gestori e i concessionari delle linee come Anas e Autostrade per l’acquisizione dei dati e la corretta allocazione delle risorse per la realizzazione degli interventi. Riteniamo che una lettura coerente e coordinata dei dati sui flussi di traffico e sull’incidentalità sia fondamentale per gestire al meglio le infrastrutture e comprendere le criticità”.
Per Davide Bordoni, Consigliere Del Vicepresidente Del Consiglio Dei Ministri, Matteo Salvini, “il Rapporto pone al centro dell’attenzione un concetto chiave: lo spazio di circolazione non è solo una superficie su cui muoversi, ma un luogo da progettare, un’area in cui coniugare sicurezza e mobilità in modo sostenibile e innovativo. In tale contesto, le infrastrutture intelligenti rappresentano una delle grandi sfide del nostro tempo, non solo per l’Italia, ma per tutto il mondo e possono trasformare radicalmente il sistema di mobilità, con grandi vantaggi in termini di sicurezza, efficienza e sostenibilità. Le tecnologie di comunicazione come il 5G e l’Intelligenza Artificiale rivoluzioneranno la nostra capacità di gestire i flussi di traffico e di prevedere situazioni di pericolo e, per tale ragione, è importante investire nelle infrastrutture, secondo un approccio lungimirante, per migliorare la qualità della vita dei cittadini italiani, rafforzando anche la competitività del nostro Paese”.
Secondo Massimiliano Arces, Executive Director – QHSE Autostrade per l’Italia, “la sicurezza degli utenti e degli operatori su strada è una sfida che richiede un impegno corale, un valore imprescindibile della nostra organizzazione. Le persone del Gruppo Aspi sono impegnate ogni giorno per migliorare la sicurezza dei viaggiatori, in prima linea con la Polizia Stradale, le Autorità, le Organizzazioni sindacali e datoriali e le associazioni di categoria. Crediamo che gli ambiziosi obiettivi che ci siamo posti si possano raggiungere con un approccio integrato tra progettazione, analisi e nuove tecnologie. Senza dimenticare il ruolo fondamentale del fattore umano: solo con un lavoro sapiente e mirato di formazione e sensibilizzazione si potrà rafforzare la cultura della sicurezza e vincere questa importante sfida”.
All’evento hanno inoltre preso parte Andrea Casu, Vicepresidente della Commissione Trasporti, poste e telecomunicazioni della Camera dei Deputati; Santo Puccia, Direttore del Servizio Polizia Stradale, delegato dal Capo della Polizia Prefetto Vittorio Pisani; Giancarlo Fisichella, ex pilota Formula 1 e Ambassador Driver Scuderia Ferrari; Luigi Di Matteo, Area Professionale Tecnica ACI, delegato dal Presidente Angelo Sticchi Damiani; Roberto Mastrangelo, Responsabile Gestione Rete Anas; Antonio Ragonesi, Responsabile Area Sicurezza e Legalità ANCI.

– Foto ufficio stampa Dekra –

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Cronaca

A Milano il ricordo per Luisa Fantasia a 50 anni dal suo omicidio

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MILANO (ITALPRESS) – Presso i giardini dedicati alla memoria di Luisa Fantasia in via delle Forze Armate, l’Amministrazione Comunale ha ricordato con un omaggio floreale i 50 anni dal suo omicidio.

La giovane donna venne uccisa da due criminali legati a una delle prime ‘ndrine presenti in Lombardia il 14 giugno 1975. Moglie del brigadiere dell’Arma dei Carabinieri Antonio Maschione, che stava indagando sotto copertura sull’arrivo di una grossa partita di eroina a Milano, Luisa Fantasia venne sequestrata, violentata, torturata e uccisa, di fronte alla figlia di 18 mesi, dai due criminali venuti a conoscenza dell’indirizzo dove abitava insieme al marito.

Il 7 dicembre 1975, sei mesi dopo l’assassinio e i funerali di Stato, il Comune di Milano le assegnò la Medaglia d’oro di Benemerenza civica alla memoria. Nel 2021 il Comune di Milano le ha voluto dedicare un giardino, in via delle Forze Armate all’angolo con via Mar Nero, nel quartiere dove viveva insieme al marito e alla figlia. Anche il Municipio 7, lo scorso 3 giugno, durante la “Passeggiata per la Legalità” organizzata in collaborazione con Libera Milano e la Scuola di Formazione Antonino Caponnetto, ha ricordato Luisa Fantasia insieme ad oltre 400 studentesse e studenti del quartiere.

– Foto Ufficio stampa Comune di Milano –

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Israele-Iran, Conte “L’Europa è afona e si divide”

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SALERNO (ITALPRESS) – “Stiamo assistendo a un’escalation, ormai Netanyahu sta riscrivendo il diritto internazionale a suo piacimento. Sta realizzando un genocidio a Gaza e da ultimo ha attaccato infrastrutture strategiche in Iran”. Lo ha detto il presidente del Movimento 5 Stelle Giuseppe Conte, parlando con i giornalisti a Salerno.
“Noi ci chiediamo quale sarà il futuro. Sicuramente rischia di incendiare l’intero Medio Oriente con strascichi e quindi grande pericolo anche in Europa. L’Europa frattanto è afona, si divide.
Tajani aveva detto che non era previsto un attacco, dopo poche ore è stato smentito. Meloni invece è sempre lì alla ricerca di capire quale sarà la prossima mossa di Trump per schierarsi ovviamente a suo favore e a favore degli Stati Uniti. La verità è che l’unica cosa certa è questa corsa al riarmo. Ci vogliono portare anche al 5% col prossimo vertice della Nato. Per noi significa aumentare sino a 4 volte addirittura gli investimenti e le spese militari. E l’unica cosa certa ancora è questa escalation militare che non porterà assolutamente più sicurezza, ma anzi più insicurezza a tutti i cittadini”.

– Foto IPA Agency –

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Tajani “Iran non può dotarsi dell’atomica, lavoriamo per de-escalation”

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di Francesca Tana
ROMA (ITALPRESS) – “Di fronte ad una minaccia nucleare non può esservi alcuna ambiguità, l’Iran non può dotarsi di una bomba atomica”. Così il vicepremier e ministro degli Esteri, Antonio Tajani, in audizione presso le Commissioni Affari esteri di Camera e Senato, a seguito della crisi tra Israele e Iran.
Tajani ha spiegato che l’operazione militare “appare destinata a durare diversi giorni se non settimane. Il mio omologo israeliano mi ha spiegato come la decisione di lanciare l’operazione ‘Leone nascentè sia scaturita tra precise informazioni di intelligence sul programma nucleare e sul programma missilistico di Teheran. Sviluppi tali da configurare una minaccia esistenziale imminente per lo Stato ebraico, per l’intera regione e per tutta la comunità internazionale. Secondo l’intelligence israeliana – ha proseguito il vicpremier -, in meno di 6 mesi l’Iran avrebbe potuto disporre di 10 bombe atomiche e di oltre 2mila missili balistici da lanciare verso Israele e non solo. Un quadro assolutamente allarmante confermato in maniera inequivocabile dal recente rapporto dell’Aie che ha denunciato la violazione da parte dell’Iran degli obblighi sul tema dell’arricchimento dell’uranio”.
Il titolare della Farnesina ha ribadito che il governo italiano è “in prima linea per favorire una de-escalation, ora più che mai non bisogna recidere il filo del dialogo. Il governo sostiene i colloqui Usa-Iran, l’obiettivo è una soluzione diplomatica delle crisi e ci auguriamo che domani a Muscat possa svolgersi la sesta riunione, invitiamo Teheran a seguire la via della diplomazia ed essere presente in Oman. L’Italia ha storicamente svolto un ruolo di ponte e dialogo tra le parti, convinti anche che nei momenti di massima tensione esistano margini per una soluzione politica. Siamo orgogliosi di non avere agende nascoste – ha osservato -, ma perseguiamo con forza il nostro interesse prioritario di garantire la stabilità nel Mediterraneo e nel Medio Oriente. Ora più che mai è il momento di riannodare le fila del dialogo e del negoziato. E’ giunto il momento di fermarsi, di negoziare, di lasciare che sia la diplomazia a parlare e non le armi”.

– Foto IPA Agency –

(ITALPRESS).

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