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Cronaca

Inaugurato l’anno accademico dell’Università Vita-Salute San Raffaele

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MILANO (ITALPRESS) – ‘Cari alunni, cari professori e cari impiegati dell’Università Vita-Salute San Raffaele, Comincia l’Anno Accademico e si deve lavorare, si deve studiare. Ma è molto bello il percorso educativò. Si apre così il videomessaggio che Papa Francesco ha rivolto agli studenti, alle studentesse e al personale docente e amministrativo dell’Università Vita-Salute San Raffaele, in occasione della Cerimonia di Inaugurazione dell’Anno Accademico 2024-2025. In particolare, Sua Santità si è rivolto alla comunità studentesca dicendo che ‘si deve studiare con la mente, si deve sentire con il cuore e si deve fare con le manì.
Alla cerimonia sono intervenuti il Presidente del Senato della Repubblica Italiana, Ignazio La Russa, il Vicepresidente del Consiglio dei Ministri e Ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, Antonio Tajani, il Ministro della Salute, Orazio Schillaci, il Ministro dell’Università e della Ricerca, Anna Maria Bernini, e il Ministro per la Pubblica Amministrazione, Paolo Zangrillo. I saluti istituzionali dell’Ateneo e del Gruppo San Donato sono stati portati dal Presidente dell’Università, Paolo Rotelli, e dal Vicepresidente del Gruppo San Donato, Kamel Ghribi, mentre il Magnifico Rettore dell’Università Vita-Salute San Raffaele, Enrico Gherlone, ha dichiarato ufficialmente aperto l’Anno Accademico 2024-2025.
Il nuovo Anno Accademico è, per UniSR, l’anno del consolidamento della qualità della ricerca, come confermato dai ranking nazionali e internazionali. L’università è salita di oltre 200 posizioni nella QS World University Rankings 2025, collocandosi 389esima, su scala mondiale (nel 2024, era 595esima). Con questa straordinaria ‘scalatà, è l’ateneo che, tra i primi 500 classificati, a livello mondiale, ha compiuto il maggior balzo in avanti nel ranking.
Ma non è questo l’unico primato: Università Vita-Salute San Raffaele, infatti, è il primo, tra i 42 atenei italiani classificati, per numero di Citazioni per Facoltà (Citations per Faculty), dove totalizza lo score più alto registrato dagli atenei italiani in classifica, con un punteggio
(1-100, dove 100 è il valore corrispondente all’università più performante, in quel parametro, a livello mondiale) pari a 88.5.
Il primato della ricerca di UniSR è confermato anche dal THE World University Ranking, che posiziona l’università al quarto posto tra le italiane e nel range 201-250 su 2.092 a livello mondiale. Le aree di eccellenza di UniSR sono la qualità della Ricerca – dove l’ateneo si posiziona 6° al mondo e 3° nel cluster di medicina e odontoiatria -, il rapporto
Studenti/Docenti e il numero di Citazioni per Facoltà.
Le 2.625 pubblicazioni totali nel 2023 e i 20.158 punti di Impact Factor convalidano tale leadership, suffragata dal ricco medagliere di riconoscimenti ottenuti: basti citare i 31 ERC-LS projects (2007-2024), i 93 Horizon 2020 (2013-2020), i 33 Horizon Europe (2021- 2024) e i 90 progetti attivi con il MUR.
E proprio con lo sguardo volto al futuro della ricerca, UniSR, insieme con l’IRCCS Ospedale San Raffaele, ha stretto partnership strategiche di enorme portata per lo sviluppo di tre aree strategiche. Innanzi tutto, l’Artificial intelligence, che ha dato il via all’accordo con Microsoft, al fine di sviluppare una piattaforma digitale di Al applicata alla pratica clinica, per una più rapida e precisa diagnosi delle malattie e personalizzazione delle cure.
Altro progetto cruciale è NeuroTech, implementato attraverso due importanti collaborazioni. La prima, tutta italiana, con l’Istituto di Biorobotica della Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa, per lo sviluppo di un programma di ricerca avanzata per trattare alcune malattie del sistema nervoso centrale (SNC) con metodiche di neuromodulazione. La seconda, di respiro internazionale, con il Nicolelis Institute for Advanced Brain Studies, dell’Associazione brasiliana Alberto Santos Dumont for Research Support (AASDAP), per la creazione del nuovo San Raffaele Neurotech Hub. Risultato di due anni di lavoro, il centro sarà la prima iniziativa di questo genere in Europa, fondata sull’impiego di un nuovo e generico approccio di interfaccia cervello-macchina non invasiva (nBMI), che sarà la base per molteplici protocolli e terapie di neuroriabilitazione rivolti ai pazienti affetti da patologie neurologiche. La terza area strategica è denominata Aging e coinvolge la Facoltà di Medicina, numerosi laboratori dell’IRCCS Ospedale San Raffaele, la Facoltà di Filosofia e partner nazionali per affrontare le sfide multidisciplinari di una società che invecchia.
Tante le novità annunciate nel corso della Cerimonia: nel nuovo Anno Accademico,
Università Vita-Salute San Raffaele compie scelte strategiche in grado di rispondere alle esigenze di un contesto in rapida evoluzione e di raccogliere le sfide di un momento storico complesso e ricco di opportunità.
Prima di tutto, l’introduzione di una novità assoluta nel panorama italiano, un’organizzazione del tutto nuova del Corso di laurea di Medicina e Chirurgia, con tre percorsi vocazionali: uno indirizzato prevalentemente alla medicina, uno alle materie medico chirurgiche e uno alla ricerca traslazionale. Ai tre percorsi gli studenti potranno accedere, sulla base di criteri meritocratici, dopo un primo biennio comune. La nuova organizzazione consentirà ai futuri medici di seguire le proprie aspirazioni, valorizzando le loro attitudini e anticipando in qualche modo, pur senza vincolarla, la loro formazione specialistica, attraverso alcune materie caratterizzanti.
UniSR arricchisce, inoltre, la sua offerta formativa. In questo A.A. è partito il nuovo Corso di Laurea Magistrale in Health Informatics, a titolo congiunto con il Politecnico di Milano, configurato come un percorso trasversale e multidisciplinare che coniughi elementi di statistica, informatica e ingegneria con le nozioni proprie delle discipline sanitarie, per la creazione di professionisti specializzati nella gestione informatica dei flussi informativi che vengono prodotti nelle attività sanitarie e di ricerca clinica.
Le applicazioni sono molto ampie: oltre a migliorare la gestione dei pazienti e ottimizzare quella dei dati, le nozioni di Health Informatics vengono anche utilizzate per sviluppare nuove tecnologie mediche e progettare strategie di sanità pubblica.
Sempre sul piano dell’offerta formativa, altra novità annunciata è il nuovo Corso di Laurea Magistrale in Geopolitica, Economia e Strategie Globali, a titolo congiunto con l’Università degli Studi di Bergamo. Il CdL si propone di analizzare le complesse dinamiche geopolitiche, economiche e sociali che caratterizzano la società contemporanea, sviluppando una formazione avanzata e multidisciplinare nel campo delle scienze politiche ed economiche, e garantisce lo svolgimento di un tirocinio curricolare presso istituzioni nazionali e internazionali, imprese private, enti di ricerca, amministrazioni pubbliche e società di consulenza operanti in Italia o all’estero.
UniSR garantisce una formazione d’eccellenza anche nel post-laurea, con i suoi Dottorati di ricerca e le sue 33 Scuole di Specializzazione. E proprio nel concorso nazionale per le scuole di specialità medica, UniSR ha conseguito un altro successo degno di nota: ben 10 candidati dell’ateneo, su 14.021 in totale, si sono posizionati tra i primi 100 e il 19,8% dei posti messi a bando nel 2024 sono stati acquisiti sempre dai candidati dell’Università Vita-Salute San Raffaele, tra i primi 1.000 in graduatoria.
Al fine di valorizzare le opportunità offerte dall’innovazione tecnologica in ambito didattico, UniSR potenzia, inoltre, le infrastrutture del proprio Centro di simulazione avanzata, con un ampliamento del Simulation Lab e con il Cadaver Lab, in cui gli studenti della Facoltà di Medicina e gli specializzandi potranno simulare manovre di soccorso, esami diagnostici, visite di controllo e procedure infermieristiche e chirurgiche.
Dopo la proclamazione dell’inizio del nuovo Anno Accademico, si è tenuta la cerimonia di conferimento della Laurea Honoris Causa in Filosofia del mondo contemporaneo all’Onorevole Antonio Tajani, ispirata alla sua lunga esperienza nella diplomazia e nelle relazioni internazionali. L’On. Tajani ha una lunga carriera nelle istituzioni europee e italiane, con ruoli rilevanti come Presidente del Parlamento Europeo e Commissario Europeo per l’Industria e l’Imprenditoria. La sua conoscenza delle dinamiche internazionali e della geopolitica viene riconosciuta dall’Ateneo come un contributo significativo alla comprensione del mondo contemporaneo.
‘Innovating through knowledge è il motto che l’Università Vita-Salute San Raffaele si è data per il suo presente e per il suo prossimo futuro. ‘Innovazione attraverso la conoscenzà, per noi significa considerare la didattica e la ricerca come il motore propulsivo del cambiamento. Il nostro impegno, in questa duplice direzione, è confermato dai tanti primati raggiunti dall’ateneo nelle classifiche mondiali più prestigiose ed è avvalorato dalla sua continua crescita. Con una comunità studentesca di 6.698 iscritti, UniSR ha più che raddoppiato la sua comunità studentesca undergraduate, che solo nel 2018 contava poco più di 3.000 elementi. E il dato previsionale per l’A.A. 2028/2029 è di 8.250 studenti e studentesse. I numeri addirittura quadruplicano per la Facoltà di Medicina e Chirurgia (da 160 iscritti nell’AA 2018/ 2019 a 750 nell’AA 2024/ 2025), con risultati straordinari anche nell’International Medical Doctor Program (da 80 a 150, nello stesso arco temporale)’ ha dichiarato il Rettore dell’Università Vita-Salute San Raffaele, Enrico Gherlone.
La nostra strategia, che si è rivelata vincente, è quella di mettere lo studente è al centro, tanto da renderlo parte integrante del sistema, affinchè possa seguire le proprie aspirazioni e coltivare il proprio talento, elemento irrinunciabile in una professione, come quella medica, dal forte imprinting vocazionale. Di qui, la nuova organizzazione del Corso di Medicina e Chirurgia, con tre percorsi che consentiranno agli aspiranti medici di valorizzare le loro attitudini fin dalla loro carriera universitaria. Ma anche lo sviluppo di progetti che consentano una formazione aggiornata con le più moderne tecnologie e costruita attorno a programmi di ricerca innovativi e, per molti versi, addirittura pionieristici. ‘Innovare attraverso la conoscenzà, significa, infine, non avere paura del cambiamento, ma ambire a governarlo attraverso la formazione di professionisti preparati e competenti. Di qui, le nuove Magistrali in Health Informatics e in Geopolitica, Economia e Strategie Globali. In conclusione, voglio sottolineare che, con il Piano Strategico 2023-2026, collegato all’Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile, UniSR ha stanziato un budget di 37 milioni di euro: un numero che racconta meglio di ogni parola il nostro investimento sur giovani e sul futuro del nostro Paesè ha concluso il Rettore.

– Foto: xh7/Italpress –

(ITALPRESS).

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Cronaca

E’ morta Ornella Vanoni, leggenda della musica italiana

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ROMA (ITALPRESS) – E’ morta, all’età di 91 anni, Ornella Vanoni. “Con profondo dolore riceviamo la notizia della scomparsa di Ornella Vanoni. Grazie per tutto quello che ci hai regalato Ornella, lo terremo sempre nel nostro cuore” si legge sul profilo X di “Che tempo che fa”, programma in cui era stata spesso ospite.
Nata a Milano, considerata tra le maggiori interpreti della musica leggera italiana, è stata una delle artiste italiane dalla carriera più longeva. Inizia a lavorare nel 1956 (come attrice in “Sei personaggi in cerca d’autore” di Luigi Pirandello dopo avere studiato all’Accademia di arte drammatica” del Piccolo Teatro di Giorgio Strehler del quale è diventata allieva prediletta e compagna). Nel 1957 il debutto canoro con le “canzoni della mala”, brani che traggono spunto da antiche ballate dialettali e raccontano storie di poliziotti e malfattori. Dopo gli esordi, il suo stile interpretativo unico e sofisticato le consente di attraversare un repertorio che comprende il pop d’autore, la bossa nova (da ricordare l’album “La voglia la pazzia l’incoscienza l’allegria” realizzato con Toquinho e Vinicius de Moraes) e il jazz che la porta a collaborare con musicisti del calibro di George Benson, Michael Brecker e Randy Brecker, solo per citarne alcuni. E a vendere oltre 55 milioni di dischi con i suoi 112 lavori pubblicati, tra album, EP e raccolte, con autori che portano il nome di Dario Fo, Paolo Conte, Fabrizio De Andrè, Ivano Fossati, Lucio Dalla, Franco Califano, Mogol, Renato Zero e Riccardo Cocciante.
Nel 1960 Vanoni incontra Gino Paoli con il quale nasce un’intensa stria d’amore che va di pari passo con la collaborazione artistica: basti citare l’indimenticabile “Senza fine”. Nonostante l’amore per Paoli, la cantante sposa l’impresario teatrale Lucio Ardenzi da cui si separa ancor prima che nasca il figlio Cristiano. Non a caso, il suo primo 45 giri di grande successo commerciali è “Cercami” dedicata proprio a Paoli. Mentre prosegue anche l’impegno teatrale (tra gli altri, è Rosetta in “Rugantino” di Garinei e Giovannini), arriva la prima (di otto) partecipazione al Festival di Sanremo: nel 1965, con “Abbracciami forte”. Seguono quelle nel 1966 (“Io ti darò di più”), nel 1967 (“La musica è finita”), nel 1968 (“Casa bianca”), nel 1970 (“Eternità”), nel 1989 (“Io come farò”), nel 1999 (“Alberi”, con Enzo Gragnaniello) e nel 2018 (“Imparare ad amarsi”, con Bungaro e Pacifico). Nonostante tutti i Festival, i suoi maggiori successi discografici sono altri: “Una ragione di più” (1969), “L’appuntamento” (1970), “Domani è un altro giorno” (1971), “Più” (1976, con Gepy).
Poi c’è la televisione, che vede la Vanoni impegnata negli anni come conduttrice, prima donna o ospite fissa: da “Giardino d’inverno” a “Studio Uno”, da “Senza rete” a “Serata d’onore”, da Fatti e fattacci” a “Risatissima”. E’ anche giudice in “Star Academy” e “Amici Celebrities”. Nella carriera sessantennale non manca nemmeno il cinema dal primo “Romolo e Remo” di Sergio Corbucci del 1961 all’ultimo “7 donne e un mistero” di Alessandro Genovesi del 2021. L’abbiamo vista anche nello sceneggiato “Il mulino del Po” di Sandro Bolchi e, in un cameo, nella fiction di Rai1 “La Compagnia del Cigno” di Ivan Cotroneo. Tra i premi assegnati a Ornella Vanoni ce ne sono tre del Club Tenco (due Premi e una Targa) e due volte il Premio Lunezia.
-foto Ipa Agency-
(ITALPRESS).

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Cronaca

L’Italia di Davis batte il Belgio 2-0 e vola in finale

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BOLOGNA (ITALPRESS) – L’Italia vola in finale in Coppa Davis. La nazionale capitanata da Filippo Volandri soffre ma batte il Belgio per 2-0, senza passare dal doppio decisivo. Bastano i due singolari agli azzurri nella prima semifinale delle Finals, in scena sul cemento indoor di Bologna. Dopo la vittoria di Matteo Berrettini contro Raphael Collignon (6-3 6-4), il punto del successo l’ha firmato Flavio Cobolli (22 del mondo), battendo Zizou Bergs (numero 43 del ranking Atp) col punteggio di 6-3 6-7 (5) 7-6 (15), dopo poco più di tre ore di autentica battaglia. L’azzurro ha annullato ben sette match point all’avversario. Di contro Cobolli ha chiuso la partita al settimo match point in suo favore (dopo che Bergs gli aveva annullato sei “punti match”).
Dopo la finale del 2023, vinta contro l’Australia, e quella dello scorso anno, vinta contro l’Olanda, l’Italia per il terzo anno consecutivo (prima volta nella storia) giocherà l’ultimo atto della Coppa Davis. L’ultima Nazione a giocare tre finali di fila è stata l’Australia, fra il 1999 e il 2001.
Si estende a 12 successi la striscia positiva dell’Italia nei match di Coppa Davis. L’ultimo ko risale al 2023, contro il Canada. Non riesce ad approdare alla finale di Davis, invece, il Belgio, ancora a secco di insalatiere e giunto alle Final Eight di Bologna attraverso le qualificazioni.
Domenica gli azzurri affronteranno nel match decisivo per la difesa del titolo la vincente dell’incontro tra Germania e Spagna, che si scontreranno domani, a partire dalle 12.
– foto Image –
(ITALPRESS).

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Cronaca

Cina, think tank evidenzia progressi nella protezione e governance di fiumi

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NANCHINO (CINA) (ITALPRESS/XINHUA) – La foto mostra copie del rapporto del think tank intitolato “Sfruttare i fiumi per la prosperità nazionale e il benessere pubblico – Uno studio sulla strategia fluviale della nuova era”. Il rapporto è stato pubblicato venerdì dal National High-Level Think Tank dell’Agenzia di Stampa Xinhua e dal China Institute of Water Resources and Hydropower Research del Ministero delle Risorse Idriche, a Nanchino, nella provincia cinese orientale di Jiangsu.
(ITALPRESS).
-Foto Xinhua-

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