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Economia

A ottobre in calo i tassi per i mutui casa

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ROMA (ITALPRESS) – A ottobre i prestiti al settore privato, corretti sulla base della metodologia armonizzata concordata nell’ambito del Sistema Europeo delle Banche Centrali (SEBC), sono diminuiti dell’1,1 per cento sui dodici mesi (-0,9 nel mese precedente). Lo rende noto la Banca d’Italia. I prestiti alle famiglie si sono ridotti dello 0,2 per cento sui dodici mesi (-0,4 nel mese precedente) mentre quelli alle società non finanziarie sono diminuiti del 3,1 per cento (-2,4 nel mese precedente). I depositi del settore privato sono aumentati del 2,5 per cento (0,5 per cento a settembre); la raccolta obbligazionaria è aumentata del 9,5 per cento (10,6 in settembre).
A ottobre i tassi di interesse sui prestiti erogati nel mese alle famiglie per l’acquisto di abitazioni comprensivi delle spese accessorie (Tasso Annuale Effettivo Globale, TAEG) si sono collocati al 3,74 per cento (3,82 a settembre); la quota di questi prestiti con periodo di determinazione iniziale del tasso fino a 1 anno è stata del 6 per cento (7 per cento nel mese precedente). Il TAEG sulle nuove erogazioni di credito al consumo si è collocato al 10,42 per cento (10,47 nel mese precedente).
I tassi di interesse sui nuovi prestiti alle società non finanziarie sono stati pari al 4,73 per cento (4,90 nel mese precedente), quelli per importi fino a 1 milione di euro sono stati pari al 5,21 per cento, mentre i tassi sui nuovi prestiti di importo superiore a tale soglia si sono collocati al 4,42 per cento. I tassi passivi sul complesso dei depositi in essere sono stati pari allo 0,96 per cento (0,99 nel mese precedente).

– Foto Agenzia Fotogramma –

(ITALPRESS).

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Economia

Gas, Pichetto “Stoccaggi sfiorano l’80%, per l’Italia nessun problema”

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ROMA (ITALPRESS) – “Per quanto riguarda la quantità di gas tranquillizzo tutti: non abbiamo problemi, in questo momento abbiamo uno stoccaggio che sfiora l’80%, pertanto riusciamo a fare fronte al passaggio invernale”. Così il ministro dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, Gilberto Pichetto Fratin, a Radio Radicale. Per quanto riguarda i prezzi “ci sono alcuni rischi di speculazione, ma secondo molti analisti li abbiamo già scontati nell’ultimo mese”, aggiunge.
“Credo che l’Ue dovrebbe a questo punto rinnovare l’eventuale price cap, e lo abbiamo chiesto, non a 180 euro come era in precedenza ma a 50-60. Questo significa anche porre un freno ad operazioni puramente finanziarie che non c’entrano nulla con la materia prima ma che poi pesano su famiglie e imprese”, sottolinea il ministro.

– Foto Agenzia Fotogramma –

(ITALPRESS).

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Economia

Nel III trimestre deficit/Pil in calo al -2,3%

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ROMA (ITALPRESS) – Nel terzo trimestre 2024 l’indebitamento netto delle amministrazioni pubbliche in rapporto al Pil è stato pari al -2,3% (-6,3% nello stesso trimestre del 2023). Lo rileva l’Istat.
Il saldo primario delle AP (indebitamento al netto degli interessi passivi) è risultato positivo, con un’incidenza sul Pil dell’1,7% (-2,8% nel terzo trimestre del 2023).
Il saldo corrente è stato anch’esso positivo, con un’incidenza sul Pil dell’1,9% (1,6% nel terzo trimestre del 2023).
La pressione fiscale è stata pari al 40,5%, in aumento di 0,8 punti percentuali rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.
Il reddito disponibile delle famiglie consumatrici è cresciuto dello 0,6% rispetto al trimestre precedente, mentre i consumi sono cresciuti dell’1,6%.
La propensione al risparmio delle famiglie consumatrici è stata pari al 9,2%, in diminuzione di 0,8 punti percentuali rispetto al trimestre precedente.
A fronte di un aumento dello 0,2% del deflatore implicito dei consumi, il potere d’acquisto delle famiglie è cresciuto rispetto al trimestre precedente dello 0,4%.
La quota di profitto delle società non finanziarie, pari al 42,4%, è diminuita di 0,3 punti percentuali rispetto al trimestre precedente.
Il tasso di investimento delle società non finanziarie, pari al 21,7%, è diminuito di 0,4 punti percentuali rispetto al trimestre precedente.
-foto ufficio stampa Istat –
(ITALPRESS).

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Economia

Conti pubblici, a dicembre avanzo di 8 miliardi

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ROMA (ITALPRESS) – Il mese di dicembre 2024 si è chiuso con un avanzo del settore statale stimato, in via provvisoria, in 8.000 milioni, con un miglioramento rispetto al corrispondente valore di dicembre 2023, che si era chiuso con un fabbisogno di 407 milioni. Lo rende noto il ministero dell’Economia e delle Finanze.
Il fabbisogno del settore statale dell’anno 2024, in linea con le previsioni contenute nel Piano Strutturale di Bilancio di Medio Termine, si stima pari a circa 124.900 milioni contro un fabbisogno 2023 pari a 108.573 milioni.

– Foto Agenzia Fotogramma –

(ITALPRESS).

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