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Messico amaro: fuori Arnaldi, Bellucci e Cocciaretto

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ACAPULCO (MESSICO) (ITALPRESS) – Messico e nuvole…grigie per l’Italtennis. Dopo Flavio Cobolli, altri due azzurri escono subito di scena all’”Abierto Mexicano Telcel”, Atp 500 dotato di un montepremi di 2.585.410 dollari che si sta disputando sul cemento di Acapulco, in Messico. Mattia Arnaldi, numero 33 Atp, gioca alla pari con Alexander Zverev per due ore e 44 minuti ma, nonostante un rendimento migliore al servizio con la seconda e in risposta contro la seconda, finisce per cedere 6-7(2) 6-3 6-4 al tedesco, numero 2 del mondo e prima testa di serie, che quest’anno ha vinto nove partite su dieci sul duro, con l’unica eccezione della finale dell’Australian Open contro Jannik Sinner. Battuto in tre set anche Mattia Bellucci. Il 23enne di Busto Arsizio, ripescato come lucky loser, ha dominato il primo parziale ma ha subito la rimonta dello spagnolo Alejandro Davidovich Fokina che si è imposto 1-6 7-6(6) 6-2. Restano non pochi rimpianti per i quattro match point non sfruttati nel tie-break del secondo set, in cui Bellucci è stato avanti 6-2.
Non un grande avvio di stagione per Elisabetta Cocciaretto, già eliminata nel “Merida Open Akron”, Wta 500 da 1.064.510 dollari) che si sta disputando sui campi in cemento della capitale dello stato messicano dello Yucatan. La 24enne di Fermo, numero 71 Wta, è stata sconfitta per 6-4 6-0, in un’ora e 23 minuti di partita, dalla polacca Magda Linette, numero 37 del ranking. Per la marchigiana è la quarta sconfitta al primo turno nei cinque tornei giocati in questo inizio di 2025. Unica eccezione Cluj-Napoca, dove si è arresa nei quarti a Lucia Bronzetti.
– foto Ipa Agency –
(ITALPRESS).

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Palladino “Eccessivo pessimismo intorno alla Fiorentina”

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FIRENZE (ITALPRESS) – Tutto o niente, la sfida in programma venerdì prossimo allo stadio Franchi di Firenze contro il Lecce rappresenta per Raffaele Palladino lo snodo cruciale del suo futuro sulla panchina gigliata. Nella città che ha dato i natali a Dante Alighieri, in caso di successo viola per lui sarà ancora paradiso, e dunque la possibilità di giocarsi un piazzamento con la Fiorentina per le prossime coppe europee, in caso di pareggio o peggio ancora sconfitta, sarà inferno, e dunque c’è chi ipotizza anche un suo esonero. Il purgatorio non sembra essere contemplato. “E’ un dato oggettivo che le ultime tre partite le abbiamo perse però fino a venti giorni fa avevamo vinto in casa con l’Inter e sembrava tutto rose e fiori. A me sembra che le critiche, la negatività e il pessimismo siano un pò esagerati nei confronti di questa squadra”, si è difeso Palladino all’antivigilia della sfida con gli uomini di Marco Giampaolo. “La Fiorentina negli ultimi 5 anni alla 26^ giornata non è mai stata sesta in classifica e non ha mai avuto nei numeri una difesa migliore di questa”. “Le critiche – ha aggiunto il tecnico viola – le accettiamo, non dico che qui dobbiamo fare festa però c’è da contestualizzare tutto, c’è da prendere il percorso che stiamo facendo, pensare a dove potremmo arrivare, perchè è un peccato buttare via tutto quello che è stato fatto e che stiamo facendo, i tanti calciatori che stiamo recuperando e che abbiamo valorizzato, le tante cose positive fatte. Io so dove può arrivare la Fiorentina, so che dobbiamo continuare così, ci sono sicuramente cose da migliorare perchè ci fa male perdere e sono il primo che sta male quando accade, ma serve tempo alla squadra per trovare la quadra giusta, senza dimenticare che è un periodo con tanti infortuni”. Detto che negli ultimi giorni non ha sentito il presidente Commisso (“Mi sono concentrato sul lavoro con i ragazzi essendo una settimana corta, sicuramente avrò modo di farlo”), quando gli è stato chiesto se si senta solo in questo momento, alla luce del fatto che nessun dirigente gigliato lo abbia pubblicamente difeso dopo la terza sconfitta consecutiva rimediata domenica scorsa, Palladino ha risposto di no argomentando il perchè. “Macchè solo, sono stato a pranzo col direttore Pradè fino a poco fa. Perchè dovete sempre trovare la critica e la cosa negativa? Qua nessuno è solo, siamo tutti insieme sulla stessa barca, voi giornalisti per primi. Se la Fiorentina va male, andate male anche voi, vanno male anche i tifosi, non solo Palladino e i giocatori, vanno male tutti. Il pessimismo e la negatività non vanno bene. Con Pradè c’è un grande rapporto di dialogo, di stima e anche di amicizia – ha aggiunto Palladino -. Poi ci si può credere o no…Che devo fare, devo venire qui insieme al direttore? Io vengo qua a metterci la faccia, se poi voi la settimana prossima mi chiedete la stessa cosa, siamo sempre qui punto e a capo. Lo giuro, con la società c’è grande stima. Poi se i risultati non arrivano è giustissimo che venga criticato l’allenatore e che il club faccia le sue valutazioni”. Palladino si dice deciso ad affrontare questo momento con “Grande motivazione per dare una mano ai ragazzi, alla società e ai tifosi” e sottolinea: “Nessuno vuole perdere, nessuno accetta la sconfitta col Verona o col Como, dobbiamo avere una mentalità ambiziosa”. “Sto crescendo più in questi 6-7 mesi che nei due anni che ho passato a Monza dove tutto è stato molto ‘semplicè perchè non abbiamo passato momenti di difficoltà. Questo è un periodo di crescita per tutti quanti, io lavoro giorno e notte per la Fiorentina, ce la metterò tutta per trovare una soluzione. Siamo caduti già due volte, ad agosto scorso e a metà campionato, ora ci vogliamo rialzare. Sono sicuro che insieme ai ragazzi riprenderemo a fare bene”. Contro il Lecce occorre però una svolta. “Non è stata una piacevole settimana soprattutto in questi ultimi due-tre giorni perchè quando si perde come a Veroma fa male, bisogna analizzare i motivi e capire il perchè della sconfitta e del trend negativo. Insieme ai ragazzi abbiamo analizzato, parlato, discusso, c’è stato un confronto sotto tutti i punti di vista e come sempre abbiamo lavorato anche in campo. Vogliamo uscire da questa situazione che non ci fa piacere, lo vogliamo fare con tutte le forze, l’energia e le armi che abbiamo. Sono sicuro che i ragazzi venerdì sera metteranno in campo tutto quello che hanno. Le sconfitte ti devono rendere più forte dentro”, ha concluso Palladino.
– Foto Ipa Agency –
(ITALPRESS).

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Vincono Cleveland e Boston, l’ex Doncic punisce Dallas

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ORLANDO (USA) (ITALPRESS) – Cleveland continua a dettare legge a Est, Boston insegue mentre Luka Doncic è il grande protagonista della vittoria dei Lakers nella prima sfida da ex contro Dallas.
Ottavo successo consecutivo per i Cavs, che tempestano di triple (19/32) Orlando e passano al Kia Center per 122-82, con 20 punti di Jerome e 17 a testa per Strus, Mobley e Hunter. Banchero (26 punti) il migliore dei Magic, che invece dall’arco chiudono con 5/28, perdendo nettamente il confronto. Arriva invece a 6 partite la striscia vincente dei Celtics, che superano 111-101 Toronto (24 punti per Brown e 22 per White) e consolidano il secondo posto nella Conference anche se distanti da Cleveland (48-10 contro 42-16), mentre scivola al quinto Milwaukee, sconfitta 100-97 a Houston. Un Antetokounmpo da 27 punti e 10 rimbalzi non basta ai Bucks per allungare a 5 gare la striscia utile, con i Rockets trascinati da Green (25 punti) e Sengun (23 punti). I texani sono quinti a Ovest, alle spalle dei Lakers dove Doncic non si fa sopraffare dalle emozioni nella sua prima da ex contro Dallas: 19 punti, 15 rimbalzi e 12 assist e successo gialloviola per 107-99. Fa la sua parte anche LeBron James (27 punti di cui 16 nell’ultimo quarto) e per i Lakers si tratta del 13esimo successo in 16 gare. Per i Mavericks, invece, 35 punti di Irving e 22 di Thompson. Spettacolare battaglia fra Memphis e Phoenix, che si risolve all’overtime a favore dei Grizzlies: 151-148 col decisivo parziale di 7-0 nel supplementare. Morant (29 punti e 8 assist), Jackson jr (28 punti) e Bane (25+9) timbrano una vittoria che consente a Memphis di agganciare Denver al secondo posto nella Western Conference mentre i Suns – sesto ko nelle ultime sette uscite – rimangono fuori dalla zona play-in nonostante cinque giocatori a referto con almeno 20 punti. Play-in che resta un obiettivo concreto di Golden State: serata storica per i Warriors, il successo per 128-92 su Charlotte è il numero 3000 nella storia della franchigia, traguardo raggiunto solo da altre 4 squadre (Boston, Lakers, New York e Philadelphia). A chiudere il quadro delle gare giocate nella notte, la vittoria per 109-103 di New Orleans su San Antonio con 24 punti di Murphy III e 18 di Williamson.
– foto Ipa Agency –
(ITALPRESS).

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Inter-Lazio 2-0, nerazzurri in semifinale di Coppa Italia

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MILANO (ITALPRESS) – L’Inter batte la Lazio e vola in semifinale di Coppa Italia, dove ad attenderla ci sarà l’attesissimo derby contro il Milan. Sono Arnautovic e Calhanoglu a decidere la partita contro i biancocelesti, vinta per 2-0. Inzaghi opta per un turnover ampio in vista del match scudetto di sabato contro il Napoli: riposo per Bastoni, con Bisseck titolare, mentre i tre di centrocampo sono Frattesi, Asllani e Zielinski, con Darmian (costretto ad uscire per infortunio al 24′ e a lasciare il posto a Dumfries) e Dimarco sulle fasce; in attacco ecco Taremi e Arnautovic. Baroni, invece, ripropone Mandas in porta, mentre Gigot fa rifiatare Gila. Isaksen-Dia-Zaccagni la linea di trequartisti dietro a Tchaouna. Dopo un avvio senza particolari spunti, il primo squillo è della Lazio con un tiro di Dia murato da Bisseck. Al 18′ Tchaouna innesca Isaksen, che ingaggia un duello con Asllani facendo partire un diagonale destinato all’angolino basso, su cui Martinez arriva con la punta delle dita. Al primo tiro in porta, l’Inter passa in vantaggio: al 39′, la difesa della Lazio libera sul calcio d’angolo battuto da Dimarco, ma al limite dell’area c’è Arnautovic, che si coordina alla perfezione e fa partire un mancino al volo che si insacca a fil di palo, lì dove Mandas non può arrivare. In pieno recupero, su una ripartenza portata avanti da Zielinski, c’è ancora tempo per il tentativo di Asllani, fuori non di molto. La Lazio rientra bene dagli spogliatoi e si rende subito pericolosa con la fuga di Isaksen, che poi prova a battere Martinez con la punta ma viene chiuso dal portiere spagnolo. L’Inter risponde in contropiede con Bisseck e Taremi, con quest’ultimo chiuso da Mandas. Al 59′ Martinez è attento a bloccare un tiro improvviso ma centrale di Zaccagn. Al 75′ Correa trova spazio per inserirsi in area dopo un’altra bella giocata di Zielinski, Gigot sgambetta l’argentino e Fabbri fischia il rigore: dal dischetto, Calhanoglu spiazza Mandas. La Lazio reagisce immediatamente e arriva al tiro con Pedro, che colpisce la traversa dopo una deviazione di Bisseck, ma il gol non arriva. L’Inter sfiderà il Milan in semifinale con andata il 2 aprile e ritorno il 23.
– Foto Image –
(ITALPRESS).

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