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Alluvione in Argentina, il cordoglio del premier Meloni per le vittime

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Immigrazione, Piantedosi incontra l’omologo polacco Siemoniak “Grande sintonia sulla prevenzione”

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ROMA (ITALPRESS) – Il ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, ha incontrato a Varsavia il ministro degli Affari Interni e dell’Amministrazione della Repubblica di Polonia Tomasz Siemoniak. “I già eccellenti rapporti tra i nostri Paesi – ha dichiarato Piantedosi – stanno conoscendo nell’ultimo periodo una rinnovata intensità. La prevenzione della migrazione illegale è una delle priorità della presidenza polacca della UE. Proprio su questo tema c’é grande sintonia con la visione italiana, soprattutto in relazione al potenziamento dei partenariati con gli Stati terzi di origine e transito dei flussi e alla ricerca di soluzioni innovative, quali la creazione di Hub europei, nei quali far confluire i migranti irregolari presenti nel territorio UE”.

Nel corso del colloquio i due ministri hanno avuto un proficuo scambio anche sui temi della sicurezza e del rischio terroristico, condividendo la necessità di rafforzare la cooperazione internazionale e la lotta al cybercrime. “L’eccellente dialogo e l’ottimo rapporto di collaborazione bilaterale che abbiamo sviluppato – ha concluso Piantedosi – consentiranno di progredire su tutti i temi di specifico interesse come il contrasto alla criminalità organizzata, al narcotraffico e ai crimini finanziari”.

– foto IPA Agency –

(ITALPRESS).

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Tajani “Con la difesa europea un salto di qualità”

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ROMA (ITALPRESS) – “I cambiamenti in atto ci sono, e oggi ci sono le condizioni, anche in parte obbligate, per dar vita a quel grande progetto prima di De Gasperi, poi di Berlusconi e ora nelle sue grandi linee presentato da von der Leyen, con il nostro sì: una grande difesa europea. La contingenza, gli Usa che spingono in questa direzione, ci offrono una grande occasione”. Lo dice, in un’intervista al Corriere della Sera, il ministro degli Esteri Antonio Tajani, invitando a non avere paura di un rafforzamento della difesa europea, che però dovrà avvenire assieme a quello politico ed economico. “Non bisogna preoccuparsi, ma occuparsi” di mantenere vivo il rapporto storico di alleanza transatlantica tra Usa ed Europa perchè “siamo indispensabili gli uni agli altri”, e soprattutto di “far fare alla Ue un salto di qualità”.

“E’ questo il momento – afferma-. Dobbiamo far valere la nostra forza di primo mercato di scambio del mondo, e non agire in difesa come fossimo dei don Abbondio terrorizzati”. “La difesa – prosegue – è missioni di pace e protezione che servono a proteggere il nostro export. Dobbiamo necessariamente andare verso una spesa per la difesa del 2% del Pil, con lo scorporo di queste spese dal patto di Stabilità. Dovremo utilizzare un meccanismo simile al Recovery Fund, dal quale però non abbiamo intenzione di distrarre fondi”, prosegue.

E ribadisce: “I nostri militari non andranno al fronte in Ucraina, né con una missione Nato né europea. Altro sarebbe una missione Onu che possa fare da forza di interposizione dopo essere arrivati alla pace”.

-foto Ipa Agency –

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(ITALPRESS).

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Schlein “Meloni è al servizio di Musk o dell’Italia?”

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ROMA (ITALPRESS) – “Insieme a tutte le opposizioni abbiamo chiesto alla Camera di correggere l’articolo 25 del dl spazio che lo stesso Musk aveva rilanciato condividendo un tweet dello scorso 23 settembre come il modo per trasformare Starlink nel sistema di backup dell’Italia. Abbiamo tentato di correggere la norma per garantire interesse e sicurezza nazionale in Commissione alla Camera e pure la maggioranza aveva votato a favore di 2 nostri emendamenti. Poi però hanno cambiato idea e hanno chiuso a ogni confronto sul resto”. Così la segretaria del PD Elly Schlein.

“Dopo un tweet dell’uomo di Musk in Italia che ha richiamato all’ordine FDI minacciandoli di non farsi più sentire per convegni o altro (cos’altro?) se avessero continuato a seguire il Pd anche sulle altre proposte – prosegue –. Le contestazioni di Salvini confermano le difficoltà del Governo nell’onorare un impegno preso con Musk che non va nell’interesse del paese e che è stato evidentemente assunto già prima che si avviasse il confronto parlamentare sul tema. A questo punto è necessario che Giorgia Meloni chiarisca da che parte sta? È al servizio di Musk o del paese? Le leggi si decidono su X o in parlamento?”.

-Foto Ipa/Agency-
(ITALPRESS).

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