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Cronaca

ZONA LOMBARDIA – 21 MARZO 2025

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Il commento ai fatti del giorno in Lombardia: un focus quotidiano a cura di Emanuele Bottiroli, un esperimento multimediale allargato anche ai social, per essere sempre aggiornati su quanto avviene sul nostro territorio in tempo reale. Dal lunedì al venerdì alle 13 su Lombardia Live 24.

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Cronaca

Crosetto “Truppe Onu in Ucraina, l’Italia potrebbe starci”

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ROMA (ITALPRESS) – “Sono contento. Dopo solo tre mesi che lo dico in ogni sede hanno preso atto che l’unica soluzione possibile sia l’Onu o comunque una forza multinazionale”. Così, in una intervista a la Repubblica, il ministro della Difesa Guido Crosetto, in merito al piano a 4 livelli di interposizione per l’Ucraina, con in prima linea l’Onu.

“Addirittura l’ambasciatore cinese all’Onu ha detto che, sostanzialmente, condivide la proposta del governo italiano che Giorgia Meloni sostiene da tempo: una missione internazionale o dell’Onu. Il punto è che non può essere una missione solo ‘occidentalè. Credo, però, che l’Onu possa dare un framework, cioè una copertura, giuridica. Il che non significa missione Onu in senso stretto, ma anche solo sotto ‘l’egidà dell’Onu. Possono apparire sofismi da diplomatici, non lo sono. Ciò detto, le condizioni in cui potrà operare una missione devono essere scritte prima nell’accordo di pace, poi vanno rese operative. E’ inutile discuterne adesso. E si esprimerà il Parlamento”.

Il piano per la sicurezza nazionale, che prevede l’aumento del numero degli uomini delle forze armate “è pronto, ci abbiamo lavorato e ragionato a lungo – spiega Crosetto -. Abbiamo analizzato quali sono le risorse, le criticità e, soprattutto, purtroppo, i tanti pericoli che abbiamo di fronte. Dobbiamo prevedere anche gli scenari peggiori, mettendo in sicurezza il Paese davanti a diversi tipi di minaccia, anche cyber. E’ un piano che chiaramente richiederà 8-10 anni per sviluppare una capacità difensiva adatta ai tempi. Dunque vuol dire: infrastrutture, addestramento, aumento del numero delle forze armate, integrazioni di vario tipo”.

“Ad esempio – aggiunge -, per i carabinieri: in caso di guerra, una parte di loro potrebbe attivarsi come forza aggiuntiva alle forze armate. Con questa strategia, nel suo complesso, andremo incontro alle richieste della Nato”. In merito a quando porteremo le spese militari al 2% del Pil, dichiara: “Al prossimo vertice Nato di giugno, decisivo ed epocale, probabilmente chiederanno di portare l’asticella al 3,5%, come dice Rutte. Trump, invece, ci chiederà il 5%, dicendoci: siccome siete rimasti indietro, dovete recuperare. Anche perchè, in ambito Nato, è prevedibile una sostanziale riduzione della presenza militare americana in Europa. Un piano chein realtà era già stato previsto da Biden, ma ora il tema si ripropone con Trump, molto concentrato sul quadrante Est-asiatico. Perciò deve aumentare il contributo delle nazioni europee. Stiamo lavorando su questo tema, non è facile, ma a giugno avremo fatto passi avanti”.

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E per quanto riguarda la difesa comune, secondo Crosetto non c’è bisogno di cambiare i trattati Ue, per un esercito comune: “Non ce n’è bisogno – sottolinea -. Lo schema è quello della Nato, che è efficientissimo. Se fotocopiamo quel modello, già domani avremmo la difesa europea. L’ho detto anche a Parigi: creiamo intanto un centro di comando e controllo unico, sovrapposto a quello Nato”.

– foto IPA agency –

(ITALPRESS).

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Cronaca

Sul tir con 90 chili di marijuana, due arresti nel bergamasco

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MILANO (ITALPRESS) – La Polizia di Stato di Milano ha arrestato un cittadino rumeno di 35 anni e un cittadino albanese di 39, entrambi incensurati, per detenzione a fini di spaccio di oltre 90 chili di marijuana. Nell’area di Brignano Gera d’Adda, in provincia di Bergamo, i poliziotti della Squadra Mobile della Questura di Milano hanno notato un’auto avvicinarsi a un autoarticolato in sosta e consegnare delle grosse buste di plastica a due uomini, prima di allontanarsi frettolosamente. Subito dopo, i due uomini hanno fatto accesso al rimorchio telonato del tir dove sono rimasti per diversi minuti.

Giudicata la condotta sospetta, gli agenti hanno deciso di procedere al controllo del tir con targa rumena e dei due uomini, un cittadino rumeno ed un cittadino albanese, entrambi incensurati. Entrati nel rimorchio telonato, i poliziotti hanno constatato la presenza del bustone poco prima consegnato dall’uomo a bordo dell’auto e una porzione della pavimentazione dell’autoarticolato priva di viti.

È apparso subito evidente come i due stessero accedendo a un vano imbosco per prelevare qualcosa da inserire in quella busta: smontando tutte le assi del pavimento del rimorchio, infatti, gli agenti della Squadra Mobile milanese hanno rinvenuto numerose confezioni di marijuana per un peso complessivo di circa 90 chili. Nella motrice, inoltre, sono stati trovati oltre 20 mila euro in contanti in banconote di diverso taglio, verosimile provento dell’attività illecita. I due cittadini stranieri sono stati arrestati e accompagnati nel carcere di Bergamo.

– Foto Agenzia Fotogramma –

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(ITALPRESS)

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Cronaca

Mattarella “I mercati aperti proteggono la pace”

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ROMA (ITALPRESS) – “Le risorse alimentari, in tempi come quelli che viviamo, con la guerra ai confini dell’Europa, acquisiscono ancora più valore. Lo abbiamo visto relativamente al grano nella contesa che ha visto l’invasione dell’Ucraina da parte della Russia. Nuove nubi, nel frattempo, sembrano addensarsi all’orizzonte, portatrici di protezionismi immotivati, di chiusura dei mercati dal sapore incomprensibilmente autarchico, che danneggerebbero in modo importante settori di eccellenza come quelli del vino e dell’olio”.

Lo ha detto il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, nel suo intervento a Roma al 44° Forum della cultura dell’olio e del vino organizzato dalla Fondazione Italiana Sommelier. “Produrre per l’auto-consumo ricondurrebbe l’Italia all’agricoltura dei primi anni del Novecento – ha aggiunto il capo dello Stato -. Legittimamente le associazioni dei produttori esprimono preoccupazione per le sorti dell’export. Misure come quelle che vengono minacciate darebbero, inoltre, ulteriore spinta ai prodotti del cosiddetto “italian sounding”, con ulteriori conseguenze per le filiere produttive italiane, non essendo immaginabile che i consumatori di altri continenti rinuncino a cuor leggero a rincorrere gusti che hanno imparato ad apprezzare. Commerci e interdipendenza sono elementi di garanzia della pace. Nella storia la contrapposizione tra mercati ostili ha condotto ad altri più gravi forme di conflitto. I mercati aperti producono una fitta rete di collaborazioni che, nel comune interesse, proteggono la pace”.

– Foto ufficio stampa Quirinale –

(ITALPRESS)

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