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Gineitis risponde a Marusic, il Torino ferma la Lazio sull’1-1
Pubblicato
7 mesi fa-
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Redazione
ROMA (ITALPRESS) – La Lazio non riesce a ripartire dopo il pesante ko del Dall’Ara contro il Bologna e sale a tre partite senza vincere: all’Olimpico, il posticipo della 30^ giornata di Serie A contro il Torino termina 1-1.
Lunga la lista degli assenti per Baroni, che deve ancora rinunciare a Tavares e Castellanos: al loro posto Marusic, adattato sulla sinistra, e Dia, supportato da Isaksen, Pedro e Zaccagni. Vanoli, invece, ritrova Lazaro sulla fascia destra: Elmas confermato a sinistra, Vlasic completa il terzetto dietro ad Adams. La partita inizia su buoni ritmi. La prima occasione è per la Lazio con Isaksen che vede Zaccagni sul secondo palo: il suo tiro al volo trova ben posizionato Milinkovic-Savic. L’estremo difensore granata è di nuovo protagonista pochi minuti dopo: prima manca il controllo su un’uscita fuori dall’area, ma poi è strepitoso nel recupero su Pedro, chiudendo lo spagnolo con un bel guizzo. Le due squadre trovano un certo equilibrio in campo e i ritmi progressivamente si abbassano. Nel finale di frazione c’è tempo per un tocco di Adams, che però, davanti a Provedel, impatta male.
colpo di testa di Maripan dopo il cross di Biraghi su punizione. Cinque minuti e la partita si sblocca: Pedro si smarca con un gran controllo di tacco, per poi appoggiare per Marusic che dal limite batte Milinkovic-Savic sul secondo palo. Il gol dà fiducia alla Lazio, che al 67′ sfiora il raddoppio: break di Guendouzi che ruba palla si fa tutto il campo palla al piede prima di scaricarla a Zaccagni, chiuso dal portiere avversario in spaccata. Il portiere ospite è attento poco dopo sul colpo di testa di Noslin; in precedenza, proteste biancocelesti per un tocco di mano di Maripan, valutato però legittimo in quanto in appoggio sull’intervento in scivolata del difensore. Al 78′, Lazio ancora vicina al gol Guendouzi, che di piatto, sul servizio di Zaccagni, manda sul fondo per centimetri. Il gol dei capitolini non arriva, e il Torino ne approfitta per trovare il pareggio, confezionato dai nuovi entrati: Karamoh serve in profondità Biraghi, la cui palla a rimorchio trova l’inserimento vincente di Gineitis. Stavolta è la Lazio a subire il contraccolpo, senza riuscire più a trovare una vera e propria occasione per provare a prendersi i tre punti: altra occasione persa, e il quarto posto è ora lontano quattro punti. Per il Torino, invece, sono undici i punti nelle ultime cinque partite.
IL TABELLINO
LAZIO (4-2-3-1): Provedel 6.5; Hysaj 6 (28′ st Pellegrini 6), Gigot 6, Romagnoli 6, Marusic 7; Guendouzi 6.5, Rovella 6; Isaksen 6.5 (45′ st Tchaouna sv), Pedro 7 (28′ st Dele-Bashiru 5.5), Zaccagni 6.5; Dia 5.5 (21′ st Noslin 6). In panchina: Mandas, Furlanetto, Provstgaard, Gila, Belahyane, Basic, Lazzari. Allenatore: Baroni 6.
TORINO (4-2-3-1): Milinkovic-Savic 7; Walukiewicz 5.5 (26′ st Karamoh 6.5), Maripan 6.5, Coco 6, Biraghi 6.5; Ricci 6, Casadei 5.5 (26′ st Gineitis 7); Lazaro 6 (41′ st Pedersen sv), Vlasic 5.5 (26′ st Sanabria), Elmas 6; Adams 6 (41′ st Ilic sv). In panchina: Paleari, Donnarumma, Masina, Dembélé, Sosa, Tameze, Linetty. Allenatore: Vanoli 6.
ARBITRO: Massa di Imperia 6.5.
RETI: 12′ st Marusic, 37′ st Gineitis.
NOTE: serata ventosa con cielo variabile, terreno in ottime condizioni. Ammoniti: Lazaro, Zaccagni, Maripan, Ricci, Walukiewicz, Guendouzi, Romagnoli. Angoli: 5-3. Recupero: 3′ pt, 4′ st.
– foto IPA Agency –
(ITALPRESS).
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Il Napoli si rialza, è suo il big match con l’Inter: al Maradona finisce 3-1
Pubblicato
9 ore fa-
25 Ottobre 2025di
Redazione
NAPOLI (ITALPRESS) – Il Napoli risorge dal buio di Eindhoven e lo fa senza un centravanti di ruolo. Ci pensano i centrocampisti De Bruyne, McTominay ed Anguissa a restituire ad Antonio Conte il primo posto e un’iniezione di fiducia dopo la figuraccia in Olanda col Psv. A farne le spese, dopo sette vittorie di fila, è l’Inter di Chivu, sfortunata e nervosa, sconfitta 3-1 in un big match che metteva in palio la vetta dopo il passo falso del Milan di ieri. La serata perfetta dei partenopei è rovinata solo in parte dall’infortunio di De Bruyne, vittima di un problema muscolare accusato proprio durante l’esecuzione del rigore del vantaggio. A completare l’opera ci pensano i compagni di reparto, schierati a supporto di Neres falso nove.
La mossa tattica funziona e la svolta arriva alla mezz’ora: un contatto in area tra Mkhitaryan (costretto a lasciare il posto all’ex Zielinski per infortunio) e Di Lorenzo viene giudicato inizialmente regolare dall’arbitro Mariani, ma una segnalazione dell’assistente spinge il direttore di gara a concedere il rigore. Dagli undici metri De Bruyne segna, ma subisce un sospetto problema muscolare al flessore al momento del tiro (con Olivera in campo al suo posto).
La reazione dell’Inter c’è, ma non è accompagnata dalla fortuna: Bastoni di testa fa tremare la traversa al 41′, mentre al 46′ è Dumfries a colpire un legno. Nel mezzo, al 46′, anche una girata di Lautaro che sfiora il palo. Al 54′ il raddoppio del Napoli: un lancio di Spinazzola fa saltare i meccanismi difensivi nerazzurri, McTominay ne approfitta e di prima intenzione lascia partire un tiro imprendibile per Sommer. L’Inter ancora una volta sembra essere in partita: un tocco di mano di Buongiorno in area porta dal dischetto Calhanoglu che a tu per tu con Milinkovic riapre tutto. Al 67′ però la difesa interista continua a fare acqua: Neres sulla trequarti scarica per Anguissa che conduce la sfera e batte Sommer dai 16 metri. Nel match anche qualche battibecco tra ex: Bastoni e Politano, ma soprattutto Lautaro e Conte. Schermaglie d’alta classifica: il Napoli torna capolista, in attesa della Roma che domani col Sassuolo avrà l’occasione di agganciare i partenopei.
IL TABELLINO DELLA PARTITA
NAPOLI (4-1-4-1): Milinkovic-Savic 6; Di Lorenzo 6.5, Buongiorno 6 (45′ st Beukema sv), Juan Jesus 6.5, Spinazzola 7 (45′ st Gutierrez sv); Gilmour 6; Politano 6 (36′ st Elmas sv), Anguissa 7, De Bruyne 7 (37′ pt Olivera 6), McTominay 7.5; Neres 7 (36′ st Lang sv). In panchina: Ferrante, Spinelli, Mazzocchi, Marianucci, Vergara, Lucca, Ambrosino. Allenatore: Conte 7.5.
INTER (3-5-2): Sommer 5; Akanji 5, Acerbi 5, Bastoni 5; Dumfries 5.5 (28′ st Luis Enrique sv), Barella 5.5 (28′ st Frattesi 6), Calhanoglu 6.5 (27′ st Sucic 6), Mkhitaryan 5.5 (32′ pt Zielinski 6), Dimarco 5.5; Bonny 5.5 (17′ st Esposito 5.5), L. Martinez 6. In panchina: J. Martinez, Calligaris, De Vrij, C. Augusto, Bisseck, Diouf. Allenatore: Chivu 5.
ARBITRO: Mariani di Aprilia 5.5.
RETI: 33′ pt De Bruyne (rig); 9′ st McTominay, 14′ st Calhanoglu (rig), 22′ st Anguissa. NOTE: serata serena, terreno in buone condizioni. Ammoniti: Di Lorenzo, Gilmour, Conte, Bastoni. Angoli: 4-1 per l’Inter. Recupero: 6′; 6′.
– Foto IPA Agency –
(ITALPRESS).
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Atp Vienna, Sinner conquista un posto in finale: battuto in due set De Minaur
Pubblicato
11 ore fa-
25 Ottobre 2025di
Redazione
VIENNA (AUSTRIA) (ITALPRESS) – Jannik Sinner è il primo finalista dell’”Erste Bank Open”, torneo Atp 500 con montepremi totale pari a 2.736.875 euro, in corso sui campi in duro di Vienna. Il 24enne fuoriclasse altoatesino, numero 2 del ranking mondiale e primo favorito del tabellone, si è imposto in semifinale sull’australiano Alex De Minaur, numero 7 della classifica Atp e tre del seeding, con il punteggio di 6-3 6-4. Nella seconda semifinale si sfideranno l’altro azzurro Lorenzo Musetti, n.8 del mondo e 4 del torneo, ed il tedesco Alexander Zverev, n.3 Atp e 2 del tabellone.
“Sono entrato in campo per giocare e servire bene: il primo set è stato molto fisico, sono contento di aver vinto in due partite”, ha dichiarato Sinner nell’intervista post-match. “Lui sa cosa fare e come mettermi pressione – prosegue il numero 2 del mondo – Quando non servi molto bene bisogna giocare ogni palla e punto, ho fatto tanti piccoli cambiamenti ma sono soddisfatto per come ho gestito l’incontro e di essere in finale”. Una finale che Sinner giocherà contro Musetti o Zverev: “In questa settimana un po’ ho speso anche per le aspettative che ho e per quelle della gente, cerco di giocare al meglio che posso. Sono arrivato piuttosto in ritardo, ho cercato di gestire al meglio ogni giorno e domani sarà una partita molto difficile. Sono contento, speriamo in una bella finale”, conclude il fuoriclasse altoatesino.
– Foto IPA Agency –
(ITALPRESS).
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Il Parma ferma il Como, pareggio a reti bianche al Tardini
Pubblicato
11 ore fa-
25 Ottobre 2025di
Redazione
PARMA (ITALPRESS) – Il Como non va oltre lo 0-0 nella trasferta di Parma, in un match valido per l’ottava giornata di Serie A. Prestazione generosa della formazione di Cuesta, vicina al colpo grosso con Cutrone, fermato dalla traversa nel primo tempo, e Del Prato, murato da Butez nel finale. Undici di Fabregas particolarmente impreciso in fase di impostazione e rifinitura. Il Como si porta a 13 punti, il Parma sale a 7 punti e conquista un buon punto in ottica salvezza.
Buon avvio dei padroni di casa, che mettono in apprensione la retroguardia ospite e sfiorano il vantaggio al 14′ con un colpo di testa di Cutrone fermato solo dalla traversa. Como molto impreciso in impostazione e Parma molto attivo sulle seconde palle. In chiusura di prima frazione Bernabé manca il bersaglio grosso in piena area di rigore su invito di Britschgi. Fabregas lascia negli spogliatoi Caqueret e Vojvoda passando dalla difesa a 3 al canonico 4-2-3-1 inserendo Kuhn e il rientrante Diao.
Il Como ritrova linfa in fase offensiva, ma il Parma concede le briciole e si rende pericoloso in ripartenza con le combinazioni tra Pellegrino e Cutrone. L’occasione più grande ce l’ha il Parma con Del Prato murato da Butez in una mischia su punizione dal cerchio di centrocampo battuta da Suzuki. Al Tardini si chiude senza la reti la sfida tra i due tecnici spagnoli.
IL TABELLINO DELLA PARTITA
PARMA (4-4-2): Suzuki 6; Del Prato 6.5, Circati 6, Valenti 6, Britschgi 6; Estevez 6.5, Keita 6.5, Bernabé 6.5 (31’st Hernani 6), Ordonez 6 (31’st Sorensen 6); Cutrone 6.5 (45’st Djuric sv), Pellegrino 5.5 (31’st Benedyczak 6). In panchina: Corvi, Rinaldi, Lovik, Begic, Cremaschi, Troilo, Trabucchi, Cardinali. Allenatore: Cuesta 6.5.
COMO (3-5-1-1): Butez 6.5; Smolcic 5.5, Diego Carlos 6, Kempf 6; Vojvoda 5.5 (1’st Diao 6), Da Cunha 5.5 (27’st Baturina 6), Perrone 6, Caqueret 6 (1’st Kuhn 6), Moreno 5.5; Paz 5.5; Morata 5.5 (27’st Douvikas 6). In panchina: Vigorito, Cavlina, Valle, Goldaniga, Ramon, Posch, Addai, Le Borgne, Van der Brempt, Cerri. Allenatore: Fabregas 5.5.
ARBITRO: Chiffi di Padova 6.
NOTE: pomeriggio sereno, campo in discrete condizioni. Ammoniti: Diego Carlos. Angoli: 3-3. Recupero: 1′, 5′.
– Foto Image –
(ITALPRESS).

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