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Cronaca

Il settore immobiliare ha resistito alla pandemia, è boom di vendite

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ROMA (ITALPRESS) – Il settore immobiliare ha raggiunto livelli di vendita che non si vedevano dal boom dei primi anni del Duemila. I prezzi delle abitazioni, tuttavia, sono pressochè stabili dallo scoppio della pandemia attestandosi, alla fine del 2021, a 1.692 euro/m 2 per quanto riguarda le case in vendita, a 11 euro/m 2 per l’affitto, le cui quotazioni si sono stabilizzate, nonostante gli andamenti anomali della fase acuta dell’allerta sanitaria. A dirlo è il report annuale di idealista/data, che fa un’analisi a 360 gradi del mercato residenziale nel 2021, offrendo una panoramica completa su prezzi di vendita, canoni di affitto, offerta e domanda abitativa.
A due anni esatti dall’inizio della pandemia un dato emerge con particolare evidenza: l’aumento dell’interesse degli utenti italiani per il mattone. Un aumento caratterizzato dalla pressione crescente della domanda relativa nell’ultimo trimestre 2021, rispetto alla media dello stesso periodo del precedente biennio.
Secondo Vincenzo de Tommaso, responsabile del Centro Studi di idealista “due anni fa, improvvisamente, tutto è cambiato. Nei primi mesi della pandemia molti esperti avevano previsto uno scenario catastrofico per compravendite e prezzi, ma ciò non si è mai verificato, anzi. Con l’allentamento delle restrizioni, la domanda si è risvegliata con forza favorita da prezzi storicamente bassi, mutui a condizioni ancora molto vantaggiosi e nuove esigenze abitative degli italiani dettate dalla crisi sanitaria. A cambiare profondamente – prosegue – sono proprio le caratteristiche della domanda abitativa che oggi risulta trasformata, all’insegna di maggior comfort e convenienza dal momento che il lavoro a distanza è entrato a far parte della quotidianità di molte aziende, cambiando la fisionomia delle nostre abitazioni”.
L’andamento delle compravendite sente gli effetti della pressione della domanda, aumentata in misura maggiore nei capoluoghi di provincia che nei comuni con meno di 5.000 abitanti.
In Italia l’interesse degli utenti per le abitazioni in vendita a livello provinciale è cresciuto solo nell’ultimo anno dell’82,9% rispetto al 2020, indice che sale al 167% se confrontato al periodo pre-pandemico (ultimo trimestre del 2019), mentre nei capoluoghi la crescita si attesta al 91,9% nell’anno appena trascorso, salendo al 175% rispetto al 2019.
Nei comuni sotto i 5.000 abitanti, nel 2020, periodo di massima allerta sanitaria, si era registrato un incremento dei contatti per annuncio pari all’86,1% che, nel corso del 2021, si è “fermato” al 63%.
Si tratta comunque di una crescita esponenziale se paragonata al 2019, che certifica un maggiore interesse degli utenti per il mercato immobiliare nei piccoli centri.
Il mercato degli affitti ha registrato un rimbalzo record delle richieste nell’anno appena trascorso, aumentate del 168,3%, rispetto all’ultimo trimestre del 2020. L’anno del lockdown si era chiuso con un incremento dei contatti molto più contenuto (13,4%).
Dopo un 2020 tragico per gli affitti, soprattutto nei grandi capoluoghi, le richieste hanno ripreso vigore schizzando del 216,7%, un aumento di oltre 3 volte rispetto al periodo pre-Covid 2019 che attesta l’uscita dei capoluoghi italiani dal vortice degli effetti negativi dovuti alla pandemia.
Anche nei comuni con meno di 5.000 abitanti, la richiesta è aumentata sensibilmente nel 2021, del 128,8% rispetto al 2020, mentre la pressione della domanda accumulata rispetto al 2019 sale del 225%, pari a oltre tre volte il periodo pre-pandemia.
“Il mercato degli affitti è stato ancora più sensibile all’anomalia della crisi economica innescata dal Covid-19 – continua De Tommaso -. La cassa integrazione, l’attuazione dello smart working, le restrizioni per il turismo e l’istruzione universitaria online hanno riversato una valanga di abitazioni nel mercato, soprattutto nelle grandi città dove l’offerta di alloggi in affitto è arrivata a triplicare rispetto a prima della pandemia e i prezzi hanno iniziato a diminuire drasticamente, calando di oltre il 10% su base annua in mercati trainanti come, ad esempio, Milano e Venezia. Non avevamo mai assistito a un calo così repentino dei prezzi degli affitti in queste città così come rapido è stato il loro recupero, con il graduale ritorno alla normalità dall’estate del 2021. Chi cerca casa a Milano ora troverà il 6% di offerta in meno rispetto a prima della pandemia e prezzi di nuovo in aumento (3,2% nel quarto trimestre 2021)”.
“Per finire – conclude De Tommaso – la modalità di lavoro agile ha improvvisamente aperto nuove prospettive per chi cerca casa. Chi ha avuto esigenza di trovare alloggi più grandi a prezzi più accessibili ha spostato il proprio interesse verso i quartieri periferici delle città o in luoghi lontani dal luogo di lavoro, ma la temuta fuga di massa dalle città non si è materializzata e i dati confermano un fenomeno in rapido riassorbimento. Infatti, con il venir meno degli stati di allarme e delle successive restrizioni, l’interesse per la domanda è tornato al punto di partenza: le grandi città”.
(ITALPRESS).

Cronaca

Sophia Loren compie 90 anni, Mattarella “Immagine di bellezza e arte nel mondo”

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ROMA (ITALPRESS) – Buon compleanno, Sophia! Parliamo naturalmente della Loren che oggi compie 90 anni. Una carriera lunga e fortunata la sua che annovera due Premi Oscar, cinque Golden Globe, un Leone d’Oro, un Grammy Award, una Coppa Volpi al Festival di Venezia, un Prix al Festival di Cannes, un Orso d’Oro alla carriera al Festival di Berlino e una stella sulla Hollywood Walk of Fame. E sì che la partenza per Sofia Costanza Brigida – questo il suo nome completo – non era stata delle migliori visto che suo padre Riccardo Mario Claudio Scicolone, pur riconoscendola, non aveva voluto sposare la madre Romilda Villani costringendola a lasciare la capitale a causa delle precarie condizioni economiche. Sofia trascorre così l’infanzia e i primi anni dell’adolescenza a Pozzuoli finchè, grazie al denaro vinto a un concorso di bellezza cui partecipa, riesce a tornare a Roma con la madre. Ha 15 anni e quello è solo il primo di una serie di concorsi cui prenderà parte, tra cui quello di Miss Italia dove conquista la fascia di Miss Eleganza.
E’ proprio in uno di questi concorsi, dov’è ospite, che nel 1951 viene notata dal produttore Carlo Ponti che le offre subito un contratto di sette anni. Sofia diventa prima Sofia Lazzaro e, poi, Sophia Loren. Inizia qui la sua lunga e fortunata filmografia.
Uno dei primi ruoli importanti è quello di Cleopatra al fianco di Alberto Sordi; seguono “Ci vediamo in galleria” e, dopo una serie di ruoli secondari, “L’oro di Napoli” di Vittorio De Sica, “Peccato che sia una canaglia” di Alessandro Blasetti (nel quale incontra per la prima volta Marcello Mastroianni) e “Miseria e nobiltà” di Mario Mattioli con Totò.
Dopo “La bella mugnaia” di Mario Camerini (con Mastroianni e De Sica), “Il segno di Venere” di Dino Risi (con Franca Valeri) e “Pane, amore eà” di Dino Risi, arriva il primo ruolo drammatico con “La donna del fiume” di Mario Soldati.
Nella seconda metà degli anni Cinquanta prende il via anche la carriera internazionale con molti film girati a Hollywood: “Orgoglio e passione” di Stanley Kramer (con Frank Sinatra e Cary Grant), “Timbuctù” di Henry Hathaway con John Wayne, il western “Il diavolo in calzoncini rosa” di George Cukor, con Anthony Quinn, “Un marito per Cinzia (1958) di Melville Shavelson, ancora con Cary Grant, solo per citarne alcuni. Divisa tra Italia e Hollywood e diretta dai più grandi registi, la Loren inizia ad affermarsi come icona del cinema italiano, ottenendo la consacrazione con “La ciociara” di Vittorio De Sica, tratto dall’omonimo romanzo di Alberto Moravia. Quando De Sica le propone il ruolo di Cesira (e non quello della figlia Rosetta al quale si era pensato inizialmente) ha solo 25 anni e, grazie ad esso, vince l’Oscar, la Palma d’Oro a Cannes, il BAFTA, il David di Donatello e il Nastro d’Argento.
Seguono altri film come “El Cid” (con Charlton Heston), “La miliardaria” (con Peter Sellers), La baia di Napoli (con Clark Gable), “Lady L” (con Paul Newman), “La contessa di Hong Kong” (con Marlon Brando e Charlie Chaplin), “Ieri, oggi, domani” (con Marcello Mastroianni), “Matrimonio all’italiana” (tratto dalla commedia “Filumena Marturano” di Eduardo De Filippo e sempre con Mastroianni, le regala la candidatura all’Oscar come migliore attrice protagonista), “I girasoli”, l’ultimo film con Mastroianni e la regia di De Sica, per il quale riceve il David di Donatello come migliore attrice protagonista.
Nel frattempo diventa madre: dall’unione con il produttore Carlo Ponti (che ha sposato in Messico dove lui è stato accusato di bigamia nonostante il divorzio dalla prima moglie) nel 1968 nasce Carlo jr. che, nel 1973, è seguito da Edoardo.
La carriera della Loren prosegue senza sosta. Ricordiamo “La moglie del prete” di Dino Risi (ancora una volta con Mastroianni), “Bianco, rosso eà” di Alberto Lattuada con Adriano Celentano. “Il viaggio”, l’ultimo film in cui (con Richard Burton) è diretta da De Sica le vale un altro David di Donatello. Il sesto arriva nel 1977 con “Una giornata particolare” di Ettore Scola, al fianco di Mastroianni. Negli anni Ottanta la Loren appare quasi esclusivamente in televisione, partecipando a diverse produzioni: “Sophia: Her Own Story” (tv movie per la tv americana tratto dal suo libro omonimo), “Madre coraggio”, “Mamma Lucia” e il remake de “La ciociara”. L’unica eccezione è il film “Qualcosa di biondo” in cui recita accanto al figlio Edoardo Ponti. Nello stesso decennio (nel 1982) un’inchiesta della Guardia di Finanza che la coinvolge insieme al marito la porta in carcere, a Caserta, per 17 giorni.
Il decennio successivo la vede con Luca De Filippo in “Sabato, domenica e lunedì”, tratto dall’omonimo lavoro di Eduardo De Filippo; in “Pret-a-Porter” di Robert Altman in cui replica l’indimenticato spogliarello di “Ieri, oggi, domani” davanti a Marcello Mastroianni; in “That’s Amore – Due improbabili seduttori” con Jack Lemmon e Walter Matthau. Gli anni Novanta si chiudono, nel 1999, con la memorabile consegna del Premio Oscar a Roberto Benigni con il regista che raggiunge il palco dell’Academy camminando sugli schienali delle poltrone.
Nel decennio successivo il successo arriva ancora dalla fiction: “Francesca e Nunziata” con Claudia Gerini e Raoul Bova e “La terra del ritorno” con Sabrina Ferilli. Nel 2002 il figlio Edoardo la dirige in “Cuori estranei”. Nel 2010 è ancora fiction con “La mia casa è piena di specchi”, ispirata al romanzo autobiografico della sorella Maria Scicolone: la Loren interpreta sua madre Romilda; e nel 2011 si affaccia per la prima volta al doppiaggio prestando la voce a Mamma Topolino nel film Disney-Pixar “Cars 2”. Nel 2020 interpreta il suo ultimo film, “La vita davanti a sè”, diretta ancora una volta dal figlio Edoardo. Per il film si aggiudica il David di Donatello per la Migliore attrice protagonista, diventando ufficialmente l’attrice più anziana ad averlo vinto: è l’11 maggio 2021 e la Loren ha 86 anni e 232 giorni.

Il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha inviato un messaggio a Sophia Loren, in occasione dei suoi 90 anni: “In occasione del suo compleanno, desidero farle pervenire gli auguri più sentiti, uniti al ringraziamento della Repubblica per la sua straordinaria carriera di interprete cinematografica, contrassegnata dall’attribuzione di numerosi e prestigiosissimi riconoscimenti nazionali e internazionali. La sua eleganza, il suo fascino, la sua inimitabile recitazione hanno caratterizzato un gran numero di film italiani e stranieri, che hanno contribuito alla storia migliore del cinema, rendendola immagine della bellezza e dell’arte italiane nel mondo”.
– foto Agenzia Fotogramma –
(ITALPRESS).

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ZONA LOMBARDIA – 20 SETTEMBRE 2024

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Il commento ai fatti del giorno in Lombardia: un focus quotidiano a cura di Emanuele Bottiroli, un esperimento multimediale allargato anche ai social, per essere sempre aggiornati su quanto avviene sul nostro territorio in tempo reale. Dal lunedì al venerdì alle 13 su Lombardia Live 24.

Commentate la diretta oppure scriveteci: info@lombardialive24.it.

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Cronaca

Alluvione in Emilia-Romagna, la pioggia dà un pò di tregua ma resta allerta rossa

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BOLOGNA (ITALPRESS) – E’ ancora allerta rossa in Romagna e nel Bolognese per criticità idraulica e idrogeologica a causa delle gravi problematiche già presenti sul territorio, mentre nel Modenese è allerta arancione. Lo fa sapere la Regione Emilia Romagna, mentre intanto si contano i danni.
L’acqua ha invaso case, strade e campagne, anche se la pioggia incessante ha lasciato il posto a rovesci sparsi e i treni hanno ripreso a circolare quasi normalmente.
Quella appena trascorsa è stata un’altra notte di paura e disagi per quasi 1.500 sfollati. L’allerta rossa durerà almeno fino a domani. Il maltempo ha colpito anche le Marche e l’alto Mugello, dove è ancora allerta gialla.
In Emilia-Romagna il meteo è in graduale miglioramento e le piene dei corsi d’acqua romagnoli dovrebbero lentamente esaurirsi. Resta però l’allerta rossa per il maltempo anche per la giornata di oggi. L’elevata criticità per rischio idraulico riguarda Costa romagnola, Pianura bolognese, Bassa collina e pianura romagnola, Collina bolognese. La situazione più critica riguarda il Ravennate, dove il territorio di Lugo è allagato ed è stato evacuato l’ospedale. A Bagnacavallo non si hanno ancora notizie dei due dispersi. Per oggi sono previste deboli precipitazioni sull’Appennino orientale.
– foto Agenzia Fotogramma –
(ITALPRESS).

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