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Cronaca

Inzaghi “Impatto con Palermo bellissimo, allenare qui è speciale”

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PALERMO (ITALPRESS) – I tifosi gli hanno riservato un’accoglienza da star e Pippo Inzaghi sa bene che ora tocca a lui e al suo gruppo ripagare tutta questa fiducia sul campo. Dopo aver portato in A anche il Pisa, l’ex attaccante ha detto sì al Palermo e già al suo arrivo ha potuto toccare con mano un calore eccezionale. L’impatto, ammette ai microfoni di ‘Torretta Cafè’, è stato ‘bellissimo, la presentazione è stata qualcosa di incredibile, c’è una grande atmosfera e questo comporta grandi responsabilità ma queste cose mi esaltano e mi auguro insieme ai miei giocatori di essere all’altezza di quello che i tifosi ci hanno dimostrato. Sinceramente quello è stato un giorno indimenticabile perchè sì, avevo percepito un certo entusiasmo, ma pensare a tutta quella gente allo stadio alle sette di pomeriggio sotto quel sole cocente non me lo sarei mai immaginato. Penso anche immeritato per quello che ho fatto per il Palermo fino ad ora. Questo mi responsabilizza ancora di più e come ho detto qualche tempo fa mi auguro che io e i miei calciatori saremo all’altezza di quello che questa società e questo pubblico ci hanno già dimostratò. Inzaghi ammette che ‘mi hanno scritto tantissime persone. Anche una speciale dall’estero e mi auguro che il 9 agosto possa farmi un bel regalo nel giorno del mio compleannò, il riferimento alla possibile amichevole col Manchester City. Ai suoi ragazzi Inzaghi porterà il suo esempio. ‘Da calciatore ho sempre detto che non ho mai giocato una partita avendo avuto il rimpianto di non aver mangiato bene, di non aver fatto la settimana tipo perfetta, per cui un allenatore che ha fatto per più di 700 partite così non può pensare che i suoi calciatori non abbiano il suo stesso spirito. Cercherò di fargli capire quello che ero io e che lavorando sodo si può vincere quello che ho vinto io, questo mi viene abbastanza semplice. Io cercherò di responsabilizzarli molto – insiste il tecnico rosanero – Penso che fare una vita sana, mangiare bene, riposarsi, amare tanto questo sport… poi ti porta ad avere successo. Penso che il destino ti aiuta, ma vada ricercato e per ricercarlo bisogna farlo nel migliore dei modi, per cui cercherò di fargli capire l’importanza di essere atleti, ma penso che lo capiranno presto già dal ritiro e capiranno presto che siamo fortunati ad avere una società e dei tifosi così alle spallè. A proposito di società, ‘ringrazio il club che mi ha permesso di portare tutto il mio staff. Penso che sia uno staff importante fatto da grandi professionisti e da grandi lavoratori che hanno grande passione. Chi sta con me non può non avere la mia passione. Sono di grande supporto, a volte mi devono sopportare perchè insomma sono pesante, sono un martello, ma mi conoscono bene. Per me sono un grande valore aggiunto. Soligo? Ho scelto lui che è la prima volta che lavora con me, è stato il mio capitano a Venezia ed è un ragazzo eccezionale – racconta Inzaghi – Avevo bisogno, secondo me, di una persona in più. Il Palermo mi ha dato questa possibilità. Lui ha accettato di buon grado. Da qualche anno speravo di poterlo aggiungere al mio staff e visto che è stato anche a Palermo penso che anche lui mi possa dare una grande mano e sono molto contento che sia con noì. Palermo era un pò nel destino di Superpippo. ‘Adesso non ricordo allora se c’era qualcosa. So che alcune volte è stato avvicinato il Palermo. Senza dire banalità quando giocavo qui mi piaceva, mi piaceva lo stadio e mi piaceva il tifo. Amo le piazze del Sud. Da quando ho incominciato ad allenare al Sud ho capito che il Sud è qualcosa di particolare che mi piace. E’ importante anche il valore sociale di una città come Palermo. Avevo nel cuore questo sogno. Non è stato possibile da giocatore, per fortuna si è realizzato adessò. Dal neo tecnico rosanero l’augurio che ‘siano tanti gli abbonamenti e che il pubblico di Palermo si dimostri come sempre il dodicesimo uomo in campo. Abbiamo bisogno di loro. Però non mi piace fare tanti proclami. Io so cosa può darci il nostro pubblico e cosa ci darà. Dobbiamo essere noi a trascinare questo pubblico per fare la differenza. Abbiamo già secondo me una società e un pubblico da palcoscenici superiori, dobbiamo dimostrarlo di esserlo anche noi. ‘Io dal giorno che ho saputo che sarei stato l’allenatore del Palermo sento responsabilità. La sento ogni giorno. E’ chiaro che qui è qualcosa di speciale – ci tiene a sottolineare il 51enne tecnico piacentino – Palermo è una capitale d’Italia ed è una città con un milione di abitanti. Ho capito dal mio Instagram cosa vuol dire allenare il Palermo, visto che è intasato e non riesco neanche ad aprirlo. Colgo l’occasione per ringraziare tutti. All’inizio ai primi messaggi cercavo di rispondere, poi adesso è più complicato visto che anche a casa coi bambini non ho tutto questo tempo libero, però ringrazio tutti. L’affetto è come dicevo prima sicuramente immeritato però mi sento molto responsabilizzato e molto carico. Non vedo l’ora di riempire il Barbera e di far capire agli altri come è difficile giocare contro di noi. Il ritiro a Chatillon? Tornerò dopo tanti anni, è una località che conosco. Sono stato con la Juventus, poi so che è facilmente raggiungibile. Mi aspetto tanti tifosi rosanero perchè abbiamo bisogno di lorò. Ma c’è spazio anche per parlare di altro, come il rapporto col fratello Simone. ‘Ci sentiamo due o tre volte al giorno, da sempre, da quando siamo nati. Abbiamo un rapporto bellissimo. Io sono sempre stato quello più grande, due anni e mezzo. Aver adesso in casa uno dei migliori allenatori d’Europa per me è stato motivo di orgoglio, di confronto e di crescita. Per cui gli auguro il meglio perchè dopo, al di là di essere un grande allenatore come ha dimostrato, è una persona perbene e questo mi fa piacere, sono molto orgoglioso di lui. In cosa era più forte di me da calciatore? Tante cose, da calciatore ha fatto tantissimo, per esempio ha fatto quattro gol in una gara di Champions e questo non l’ho fatto neanch’io. Penso che da calciatore il problema alla schiena l’ha condizionato. Da allenatore ha compensato, diciamo così. Decisione di andare in Arabia Saudita? Sono questioni personali, l’unica cosa che so è che Simone ha deciso dopo la finale di Champions League, perchè alcune volte si leggono sciocchezze. Lui non aveva deciso niente. C’erano richieste, non c’erano solo quelle, però lui ha sempre dato la priorità all’Inter. Penso che dopo quattro anni e soprattutto negli ultimi tre, dopo aver raggiunto due finali di Champions, probabilmente abbia pensato che più di così non si potesse fare. Andrà a vivere un’esperienza diversa, formativa e poi, fra due anni, tornerà in Europa e continuerà a fare dalle nostre parti quello che ha fatto fino ad orà. Parlando della sua carriera di allenatore, Inzaghi rivendica con orgoglio: ‘io ho fatto tutto per gradi. Da allenatore ho avuto subito una grande chance a cui non potevo dire di no – il riferimento al Milan – Poi sono ripartito dalla Serie C e piano piano mi sto divertendo. Penso che la gavetta sia molto importante. Sia molto importante apprendere dagli errori, sia importante imparare dalle vittorie, dalle sconfitte, soprattutto in questo nuovo ruolo. Ogni anno si impara, ogni anno penso si debba migliorare. Mi sento migliore di quando ho iniziato dieci anni fa a fare allenatore. A volte le occasioni si sfruttano, a volte si riparte. Però bisogna sempre avere convinzione in quello che si fa, che poi è la medicina migliore. Ancelotti? Un allenatore che ho avuto più di dieci anni, una grande persona, un allenatore che riusciva a farsi amare da tutti. Io ho cercato di apprendere da tutti, cerco di essere comunque me stesso perchè non è che si possono copiare gli allenatori che hai avuto. Cerco di non ripetere magari qualche errore che secondo me è stato fatto. Cerco di apprendere tutte le nozioni positive che mi hanno dato. E’ chiaro che lui, per me, è e rimane il mio maestro. Fu destino perchè tirai un rigore fuori, fu esonerato Terim e subito dopo arrivò Ancelotti anche se io l’avevo avuto già alla Juve. Indimenticabili le nostre due vittorie in Champions e i tanti trofei insiemè. Infine una battuta su Gattuso, nominato ct della Nazionale: ‘L’ho sentito appena dopo l’ufficialità del nuovo incarico. Sono molto contento che uno di quei ragazzi del 2006 possa portare in Nazionale quello che eravamo noi, cercare di costruire quel gruppo anche perchè vogliamo giocare il Mondiale. L’Italia merita di giocare il Mondiale e penso che Rino abbia tutte le caratteristiche per poterlo fare al megliò.
– foto ufficio stampa Palermo FC –
(ITALPRESS).

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Ecopneus, Carnimeo “Con riciclo nuova vita per pneumatici fuori uso”

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MILANO (ITALPRESS) – L’Italia è un’eccellenza nel settore del riciclo e del recupero dei pneumatici fuori uso (PFU). Ne parla Giuseppina Carnimeo, direttore generale di Ecopneus, intervistata da Claudio Brachino per il magazine televisivo Italpress Economy.
Il consorzio nel 2024 ha raccolto 168.034 tonnellate di PFU in tutte le regioni italiane, superando del 10% il proprio target di raccolta stabilito dalla normativa. Questa performance è stata raggiunta attraverso 45.067 richieste di prelievo evase presso 18.764 punti di generazione distribuiti capillarmente su tutto il territorio nazionale.
“Siamo un consorzio costituito dai principali produttori e importatori di pneumatici che operano sul mercato italiano. L’articolo 228 del Testo Unico Ambientale è la cornice normativa nella quale operiamo, e che ha fatto obbligo ai produttori e importatori di farsi carico della gestione del fine vita del prodotto immesso sul mercato – spiega Carnimeo -. Noi ci occupiamo di tracciare, raccogliere, trasportare e avviare al recupero i pneumatici quando terminano la loro vita utile, quando sono un rifiuto ma poi tornano a nuova vita e quindi diventano una materia preziosa. La raccolta è il mezzo perchè il fine ultimo, l’obiettivo è proprio quello di avviare a recupero e riciclo un materiale prezioso come la gomma. Una volta raccolta, trasformata e recuperata, la gomma riciclata da pneumatico fuori uso ha innumerevoli altre applicazioni”.
Tutto il sistema è finanziato attraverso il cosiddetto contributo ambientale. “Quando il cittadino va a cambiare la gomma, nell’acquisto del nuovo pneumatico in fattura viene indicato questo contributo, un impegno economico che arriva ai consorzi. Un piccolo sforzo che si chiede al cittadino, ma che è rivolto a una gestione efficiente e a un’economia circolare del pneumatico”, sottolinea la presidente di Ecopneus.
Il consorzio è impegnato anche nella formazione, che per questa filiera “è a 360 gradi, l’economia circolare è un settore sistemico, non è one-to-one, coinvolge necessariamente più soggetti”. Sul fronte della comunicazione “abbiamo partecipato ad aprile alla Design Week – prosegue Carnimeo -, mostrando come la gomma riciclata da PFU possa effettivamente contribuire a progetti di rigenerazione urbana, coniugando la sostenibilità con l’estetica e la funzionalità”.
La gomma riciclata viene usata anche nei progetti di manutenzione delle strade, “con pavimentazioni più durature e con prestazioni acustiche ottimali, grazie agli asfalti modificati con polverino da gomma – spiega la presidente di Ecopneus -. Riduzione del rumore, maggiore aderenza, minore formazione di buche, elementi che rendono le strade più sicure, con minori interventi di manutenzione per le pubbliche amministrazioni e quindi minori costi. Abbiamo benefici sociali, spazi urbani più vivibili, più sostenibili, più sicuri, e benefici economici”.

– Foto Italpress –

(ITALPRESS).

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Aggressione razzista su un bus a Roma, misure cautelari per 4 giovani

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ROMA (ITALPRESS) – I Carabinieri della Compagnia di Roma Centro hanno eseguito un’ordinanza – emessa dal Gip di Roma, su richiesta della locale Procura – che dispone misure cautelari nei confronti di 4 ragazzi italiani (di cui uno, 21 anni, agli arresti domiciliari con braccialetto elettronico e tre, tra i 19 e i 20 anni, sottoposti all’obbligo di dimora con divieto di lasciare l’abitazione nell’arco notturno): sono accusati a vario titolo, di condotte gravissime, in particolare dei reati di lesioni personali e furto, commesse per futili motivi ed aggravati dall’odio razziale.
L’ordinanza scaturisce da un’indagine – coordinata dalla Procura di Roma ed eseguita dai Carabinieri della Stazione di Roma-Quirinale – che, in seguito a un primo intervento di soccorso, effettuato il 6 aprile 2024, nei confronti di un 25enne di origine libica, aggredito e derubato a bordo del bus Atac linea N201, all’altezza di piazza dell’Ara Coeli, sono riusciti a identificare gli indagati attraverso l’analisi dei sistemi di videosorveglianza, controlli in banca dati, escussione testimoniali e individuazione fotografica.
Su tutti loro, evidenziano gli inquirenti, “sono stati raccolti gravi indizi di colpevolezza” in ordine al fatto che, riuniti tra loro, saliti a bordo dell’autobus, “si avvicinavano ad un passeggero libico, in quel momento seduto al proprio posto e, dopo averlo accerchiato, senza ragione, agendo in branco, lo molestavano ripetutamente, dapprima ingiuriandolo con epiteti offensivi e inequivocabili gesti minatori, successivamente lo minacciavano con frasi del tipo “negro di m… ti uccido, infame di m…, so dove abiti, ti vengo ad uccidere a casa tua, cogl…”, intimorendo chiunque tra i passeggeri tentasse di farli desistere”.
Dopo essersi allontanato e aver raggiunto il lato opposto dell’autobus, il branco, scrivono ancora i carabinieri, “tornava a scagliarsi contro la persona offesa, in particolare uno dei suoi componenti gli sputava addosso e, all’accenno di reazione della vittima, l’intero gruppo di aggressori lo picchiava selvaggiamente con calci e pugni su tutto il corpo per oltre trenta secondi, fino a colpirlo alle spalle e a farlo cadere, impossessandosi poi del suo orologio e del telefono. La “sete di violenza” proseguiva anche durante la sosta dell’autobus, quando gli aggressori, dapprima scesi, tornavano indietro -con espressione feroce nei volti- per colpire nuovamente la vittima”.
I Carabinieri, intervenuti a seguito di richiesta al 112, hanno avviato le indagini, riuscendo subito a identificare alcuni degli aggressori, indicati dai primi testimoni, tra i quali l’autista dell’autobus di linea, che “coraggiosamente hanno tentato nell’immediatezza di prestare soccorso alla persona offesa e, successivamente, hanno contribuito efficacemente alle indagini”.
Il cittadino libico è stato soccorso e trasportato all’Ospedale San Giovanni, dove gli sono state riscontrate multiple fratture.
Attraverso l’analisi dei filmati di videosorveglianza dell’autobus, i carabinieri sono risaliti agli autori dell’aggressione ricostruendo “i momenti salienti dell’escalation della violenza e la successiva sottrazione dell’orologio e dello smartphone alla vittima, accertando tra l’altro, attraverso plurime e concordanti escussioni testimoniali, le motivazioni d’odio razziale poste a base della gravissima aggressione operata dal branco”.

– foto tratta da video Carabinieri Roma –
(ITALPRESS).

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Notte di emozioni e stelle al 29° Premio Fair Play Menarini

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FIESOLE (ITALPRESS) – Una notte sospesa tra storia e leggenda ha consacrato i valori più autentici dell’etica e del fair play. Al Teatro Romano di Fiesole, dove la cultura incontra lo sport, si è svolta la cerimonia conclusiva della 29° edizione del Premio Internazionale Fair Play Menarini, che ha riunito sul palco grandi protagonisti dello sport mondiale, celebrati per il loro esempio di lealtà, rispetto e integrità dentro e fuori le competizioni. A salire sul palco un’icona del calcio mondiale come Luis Figo, Pallone d’Oro con il Real Madrid e vincitore di 4 scudetti consecutivi con l’Inter, un’ala ineguagliabile che ha ridefinito il ruolo con il suo carisma e la sua abilità. Il Premio ha celebrato inoltre Demetrio Albertini, faro del centrocampo rossonero e punto di riferimento per intere generazioni di tifosi, e “Billy” Costacurta, difensore simbolo del Milan e della Nazionale, interprete di un calcio che ha fatto scuola. A salire sul palco anche Gianmarco Tamberi, oro olimpico e mondiale nel salto in alto, portabandiera dell’Italia ai Giochi di Parigi 2024: atleta carismatico e trascinatore, capace di trasformare ogni gara in un momento di spettacolo e condivisione di valori. Tra i protagonisti anche l’altra portabandiera a Parigi Arianna Errigo, leggenda del fioretto azzurro, simbolo di determinazione e dedizione assoluta a uno sport che ha contribuito a rendere grande. Riconoscimento pure per Sasha Vujacic, due volte campione Nba con i Los Angeles Lakers, che ha saputo farsi apprezzare per il suo spirito competitivo e per un percorso costruito con impegno e rispetto. E ancora: Blanka Vlasic, icona dell’atletica e due volte campionessa del mondo nel salto in alto, Alice Bellandi, nuova regina del judo mondiale e protagonista di una straordinaria ascesa culminata con l’oro olimpico a Parigi, e Nadia Battocletti, talento italiano di spicco nel mezzofondo, capace di conquistare l’argento olimpico nei 10.000 metri con forza, strategia e grande cuore. Fra i premiati anche Andy Diaz, dominatore del salto triplo con un bronzo olimpico e un titolo mondiale indoor che raccontano potenza e tecnica, e Rigivan Ganeshamoorthy, oro paralimpico nel lancio del disco, la cui storia sportiva è una testimonianza di forza e ispirazione. A chiudere il parterre, Guido Meda, storica voce della MotoGP, premiato per la passione con cui da anni accompagna il pubblico negli appuntamenti della domenica.
La presenza di tre ambasciatori del Fair Play Menarini, già vincitori del Premio, ha reso ancora più speciale la serata: il cinque volte campione olimpico Ian Thorpe, leggenda del nuoto internazionale, Giancarlo Antognoni, campione del mondo con l’Italia nel 1982 e simbolo di lealtà e appartenenza alla città di Firenze, e Fabrizio Donato, bronzo nel salto triplo ai Giochi Olimpici di Londra 2012. La cerimonia, realizzata in partnership con Sky TG24, è stata condotta da Rachele Sangiuliano, Federica Lodi, Michele Cagiano e Omar Schillaci, con la partecipazione speciale di Federico Buffa, che ha intrecciato parole e immagini per restituire al pubblico il senso profondo di ogni storia. A questi straordinari protagonisti si aggiungono i vincitori del Premio Fair Play Menarini “Giovani” – Nicola Nardo, Michele Vivalda e Alessandro Bugli – e del Premio speciale Fiamme Gialle “Studio e Sport”, assegnato a Margherita Voliani: riconoscimenti conferiti lo scorso giugno nel corso delle conferenze stampa di presentazione della 29° edizione al Coni e nella sede della Regione Toscana, con l’obiettivo di dare rilievo ai comportamenti virtuosi delle nuove generazioni. “Il Premio Fair Play Menarini è fatto di storie che emozionano e lasciano il segno, e ogni edizione ci ricorda la forza di chi sceglie di vivere lo sport con integrità e rispetto – dichiarano Valeria Speroni Cardi e Filippo Paganelli, membri del Board della Fondazione Fair Play Menarini – Con questa stessa energia guardiamo già alla 30° edizione e vi diamo appuntamento al 2026, per vivere un’altra magnifica avventura insieme”. Il 29° Premio Internazionale Fair Play Menarini vede la partecipazione dell’Istituto per il Credito Sportivo e Culturale in qualità di partner istituzionale, e di Sustenium, Frecciarossa, Estra e Adiacent come partner dell’iniziativa.
– news in collaborazione con Menarini –
– foto ufficio stampa Premio Fair Play Menarini –
(ITALPRESS).

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