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Cronaca

Webuild, il ministro Giuli visita EVOLUTIO “E’ una mostra sorprendente”

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ROMA (ITALPRESS) – Una mostra immersiva dedicata alle infrastrutture che hanno trasformato l’Italia. Ponti, ferrovie, dighe, metropolitane e molto altro raccontati come opere d’ingegno e di arte. E’ EVOLUTIO, il progetto culturale e divulgativo firmato Webuild, pensato per raccontare a tutti, in modo immersivo e accessibile, il valore strategico e identitario delle infrastrutture realizzate dal Gruppo. Aperta al pubblico dall’8 ottobre al 9 novembre presso il Museo dell’Ara Pacis di Roma, e visitata oggi dal ministro della Cultura, Alessandro Giuli, attraversa oltre un secolo di trasformazioni economiche e sociali dell’Italia, mostrando come il Paese sia passato da nazione agricola a potenza industriale grazie anche alle sue infrastrutture.
La mostra ci fa “vedere come prima i nostri nonni e poi i nostri genitori hanno costruito un Paese in cui viviamo meglio. La vera sfida è essere oggi noi quelli che costruiscono un Paese dove i nostri figli possano vivere meglio. Questo è il nostro compito: essere capaci di creare lavoro ma soprattutto opportunità per questi ragazzi. Questa è la preoccupazione che c’è un pò ovunque perchè vediamo gli sguardi delle mamme e dei papà che ci fanno pensare che c’è una grande responsabilità di tutti noi che siamo al lavoro, nel cercare di dare risposte a quelle domande”, ha affermato l’amministratore delegato di Webuild, Pietro Salini.
Per il ministro Giuli si tratta di una mostra che “ti colpisce, ti lascia riflettere, ti induce ad andare in profondità e lo fa con mezzi sofisticati ma anche molto semplici. Webuild mette in scena l’auto biografia di una nazione in via di sviluppo, il genio di questa nazione, la caratura internazionale di questo genio che ha creato infrastrutture che hanno sottratto gli italiani alla dimensione del bisogno. La mostra ha anche un alto contenuto etico e sociale – ha osservato -, pensiamo a tutta la parte in cui spiega cosa significa sicurezza del lavoro, formazione e ricerca, ma soprattutto creare ponti e collegamenti. La domanda con cui si chiude la mostra è aperta sul futuro dei nostri figli e dei nostri discendenti. Ma la risposta Webuild la sta già dando: ovunque si creano ponti e collegamenti si sta dando libertà di scelta alle generazioni che verranno. E’ una mostra sorprendente”.
Un racconto che si estende oltre i confini nazionali, toccando opere simbolo come il Canale di Panama, i ponti sospesi in Turchia, le grandi dighe in Africa, le metropolitane di Roma, Milano, Napoli, Parigi, Doha e Riyadh. La mostra, ideata e organizzata da Webuild e promossa da Roma Capitale, Assessorato alla Cultura, Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali, si articola in più aree tematiche dedicate a energia, acqua, trasporti, edilizia urbana e tecniche costruttive. In ogni sala, in una progressione per decenni, il visitatore è guidato da video, immagini e testi che raccontano le opere e il contesto storico in cui sono nate.

– Foto ufficio stampa Webuild –

(ITALPRESS).

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Cronaca

Cremonese-Udinese 1-1, Zaniolo risponde a Terracciano

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CREMONA (ITALPRESS) – Dopo aver perso malamente contro l’Inter, la Cremonese torna a marcare punti. Lo scontro-salvezza contro l’Udinese si chiude infatti sull’1-1, che lascia anche qualche rammarico ai grigiorossi per un paio di chance sprecate e per due legni colpiti. Nicola lancia Jamie Vardy dall’inizio, per la sua prima da titolare in Serie A, mentre Runjaic recupera Okoye dopo la squalifica. Il nigeriano deve subito raccogliere il pallone dalla sua rete, dopo soli quattro minuti: cross di Vandeputte, stacco di Terracciano ed è 1-0. Si tratta della quinta rete di testa per la formazione grigiorossa, che domina contro un’Udinese impaurita e inerme.
Ci prova il solo Atta nelle fila friulane, mentre si susseguono le occasioni per la Cremonese. Zerbin sfiora la rete, ma le due occasioni clamorose portano la firma di Bonazzoli e Vandeputte: traversa dell’italiano e tiro out di pochissimo del belga. Si va al riposo con una sola rete di vantaggio per i lombardi, che si mangiano le mani nella ripresa. Mentre la Cremo cala, infatti, l’Udinese si ritrova improvvisamente ed entra in partita.
Siamo al 50′, infatti, quando Zanoli si inventa l’assist per Zaniolo: colpo di testa dell’italiano ed è 1-1.
Piotrowski si divora la potenziale rete del vantaggio e Nicola decide di rinforzare il centrocampo, inserendo il debuttante Lordkipanidze e la freschezza di Sarmiento. La mossa funziona, perchè la Cremonese si riprende e si costruisce due clamorose chances per la vittoria. La prima viene sprecata da Jamie Vardy a tu per tu con Okoye, tirando addosso al portiere, la seconda viene invece sventata da Ehizibue.
Protagonista sempre l’inglese, che manca così la rete nel suo debutto da titolare: novanta minuti più recupero con luci e ombre, per l’ex Leicester. Finisce dunque 1-1 allo Zini, con tanti rimpianti per una Cremonese che avrebbe meritato i tre punti. I grigiorossi salgono così a dieci punti, mancando l’aggancio a Como e Juventus (12), mentre l’Udinese arriva a quota 9. Record negativo per la Serie A, con sole undici reti in dieci gare: mai, nella storia, si era segnato così poco in una singola giornata.
– foto Image –
(ITALPRESS).

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Cronaca

Mattarella “Ue affronta sfide esistenziali, no a cedimenti”

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BRUXELLES (BELGIO) (ITALPRESS) – Oggi le Istituzioni Europee, che Bruxelles si è assunta il compito di accogliere, si confrontano con sfide esistenziali. Regno del Belgio e Repubblica Italiana, forti dei loro valori e della loro storia democratica, possono sostenere l’Unione Europea in una fase storica in cui sfide globali vogliono porre in discussione principi fondanti della nostra stessa Unione e della convivenza pacifica tra i popoli. Non possiamo permetterci cedimenti. L’Unione è garanzia della libertà e del progresso dei nostri popoli. Sono intollerabili narrative e atti che vorrebbero indebolire la sovranità e la libertà del popolo europeo e degli altri popoli”. Lo ha detto il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, nel brindisi al Palazzo Reale di Bruxelles, in occasione della visita di Stato nel Regno del Belgio.

Il premio Nobel per la pace, Henri la Fontaine, nel suo discorso alla prima Assemblea della Società delle Nazioni – che aveva contribuito a fondare – disse “la guerra è il diritto che i popoli si sono arrogati di essere giudici, parti e carnefici nella propria causa. Questa idea dobbiamo eliminarla non solo dal nostro diritto nazionale, ma anche dal diritto internazionale, e ogni nazione che farà ricorso alla guerra, anche se la sua causa è giusta, dovrà essere considerata colpevole di aver commesso un crimine – ha sottolineato Mattarella -. In questi quasi settant’anni di vita l’Unione Europea ha difeso e promosso i nostri valori e i diritti dei nostri cittadini, creando l’area più vasta di democrazia e progresso sociale sin qui conosciuta. Ed è nell’ambito della impegnativa e affascinante costruzione di questo percorso che si sono susseguiti momenti felici e tragedie”.

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– Foto ufficio stampa Quirinale –

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Cronaca

Mattarella “Sfide esistenziali per l’Unione Europea, no a cedimenti”

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