Cronaca
Giubileo del Mondo Educativo, Andy Diaz “La scuola è vita e libertà”
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6 ore fa-
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Redazione
ROMA (ITALPRESS) – Roma si apre ad un evento di grande rilevanza internazionale, il Giubileo del Mondo Educativo, occasione preziosa per riflettere sul futuro dell’istruzione, con attenzione alla multidisciplinarità e al dialogo tra le diverse realtà educative, attesa con entusiasmo da istituzioni, docenti, studenti e famiglie. “La Scuola è Vita” è l’importante iniziativa del Ministero dell’Istruzione e del Merito – Unità di missione per il Piano nazionale di ripresa e resilienza, in collaborazione con il Dicastero per la Cultura e l’Educazione della Città del Vaticano, che dal 27 al 30 ottobre 2025 coinvolgerà circa 7000 persone tra docenti, dirigenti scolastici e studenti provenienti da tutte le regioni italiane e da istituzioni scolastiche estere, 300 delegazioni da circa 30 Paesi del mondo, e 80 mentors pronti a far funzionare i laboratori delle 4 giornate del progetto; 107, invece, le province italiane coinvolte. Presenti all’apertura di oggi all’Auditorium della Conciliazione, Roberto Gualtieri, Sindaco di Roma, il Cardinale Josè Tolentino de Mendonça, Prefetto del Dicastero della Cultura e dell’Educazione Città del Vaticano e il Ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara: tre osservatori diversi sui problemi e le sfide poste oggi dall’educazione che hanno rinnovato in interventi appassionati il loro impegno di adulti nei confronti degli studenti per metterli nelle condizioni migliori di perseguire i propri sogni con ogni strumento possibile.
L’iniziativa di apertura de La Scuola è Vita, ha visto la partecipazione straordinaria dell’atleta Andy Diaz Hernàndez, accompagnato dal suo Coach, Fabrizio Donato, e da alcuni rappresentanti di Gruppo Matches, l’agenzia che ne cura l’immagine. Diaz – nato nel 1995, cubano naturalizzato italiano, medaglia di bronzo alle Olimpiadi di Parigi e pochi mesi dopo medaglia d’oro ai Mondiali Indoor 2025 con un salto da 17,80 m., nuovo record italiano del salto triplo – nel presentarsi come “un ragazzo che non ha mai smesso di sognare”, ha regalato alla bellissima platea straripante di giovani una storia. Una storia in cui l’educazione e relazioni interpersonali corrette e generative – altre grandi protagoniste di questa giornata – hanno fatto la differenza. Sullo sfondo del suo intervento, in cui ha parlato di speranza e sogno, ma anche di forza e determinazione, video e immagini di grande potenza espressiva hanno mostrato tanto momenti di caduta quanto momenti di trionfo dell’atleta, a testimoniare il valore dello sport come strumento di riscatto, crescita e formazione per i giovani. Andy Diaz ha infatti raccontato le difficoltà del suo Paese d’origine, Cuba, la sfiducia di chi lo allenava in patria, il coraggio nel 2021 di abbandonare il proprio Paese e la propria famiglia per provare in Italia “a continuare a sognare la medaglia olimpica nel salto triplo”, le grandi difficoltà economiche e pratiche iniziali, soprattutto il fortunato incontro con il suo allenatore, Fabrizio Donato. “Un educatore – lo ha definito Diaz – che mi ha insegnato tutto quello che sono oggi”. Di lì costanza e allenamento, insieme, e nel 2023 la cittadinanza italiana “per meriti sportivi”. Da allora gareggia indossando orgogliosamente la maglia azzurra, diventando simbolo di integrazione oltre che espressione di un grande talento. E non intende smettere di studiare, come ha assicurato. Oltre a voler continuare a vincere, altro obiettivo è quello di conseguire la laurea in Scienze Motorie. La sua partecipazione a questo particolare momento del Giubileo del Mondo Educativo ne fa anche un esempio di come lo sport e l’educazione possano e debbano intrecciarsi.
Se infatti l’obiettivo dell’iniziativa è quello di promuovere uno scambio costruttivo sulle principali sfide educative, anche attraverso l’adozione di metodologie didattiche innovative che pongano gli studenti al centro come protagonisti attivi del loro percorso di apprendimento, la presenza di Andy Diaz è assolutamente coerente. Con la sua storia personale e la sua esperienza diretta nel mondo sportivo, l’atleta rappresenta un simbolo tangibile di come disciplina, impegno e passione, insieme a percorsi condivisi positivamente con la propria squadra e la propria comunità di riferimento, possano trasformarsi in strumenti efficaci di miglioramento, crescita e sviluppo personale. La scelta di includere anche una figura dello sport riconosciuta a livello internazionale sottolinea la volontà degli organizzatori di offrire concreti modelli positivi e stimolanti ai partecipanti.
Con lui c’erano Samantha Cristoforetti, Annalisa Minetti, Sister Zeph, Nhial Deng, Frate Sidival Fila. Tutte altre storie che parlano comunque di lavoro di squadra, di accoglienza, di orizzonti condivisi di speranza come motore del cambiamento, di scelte coraggiose, di fatica e perseveranza, ma anche di coraggio e fiducia in un futuro da costruire rigorosamente insieme. La scuola è vita presente dei giovani che la frequentano, l’educazione germe delle vite adulte che incarneranno. Il racconto di Andy Diaz non è stato quindi solo un momento simbolico, ma concreta testimonianza di un cammino possibile verso una vita autonoma vissuta pienamente: “La scuola è vita, la scuola è libertà”, ha infatti concluso l’atleta.
– Foto Gruppo Matches –
(ITALPRESS).
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Cronaca
PERCHE’ NON HA PIU’ SENSO CAMBIARE L’ORA E VEDERE LE CITTA’ BUIE ALLE 17
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45 minuti fa-
27 Ottobre 2025di
Redazione
L’immagine del Ponte Coperto di Pavia poco dopo le 17, con le luci già accese, rende bene l’idea. Ma questo vale ovviamente per tante altre città nel nostro Paese. Perché ci ostiniamo, nel 2025, a voler cambiare ancora l’ora due volte l’anno quando, mantenendo sempre l’ora legale, non saremmo costretti ad accendere le luci un’ora prima la sera (anzi, al pomeriggio, perché poi d’inverno si arriverà ad accenderle alle 16) per poi vedere la luce alle 5, quando a quell’ora in movimento c’è una micropercentuale di lavoratori? La domanda posta l’altro giorno dal leader spagnolo Sanchez alla Commissione europea non è affatto da sottovalutare.
Secondo Sánchez, la misura “aiuta a malapena a risparmiare energia e ha un impatto negativo sulla salute e sulla vita delle persone”. Il premier di Madrid annuncia un’iniziativa: “Il governo spagnolo proporrà all’UE, in sede di Consiglio Energia, di porre fine al cambio stagionale dell’ora e chiederà che venga messo in atto il relativo meccanismo di revisione”. Sarebbe bello che anche il governo italiano pensasse ad accodarsi a questa proposta e finalmente si desse una svolta definitiva alla questione. Già nel 2018 la Commissione europea guidata da Jean-Claude Juncker aveva proposto di porre fine agli spostamenti stagionali delle lancette, dopo una consultazione pubblica in cui l’84% dei 6,4 milioni di cittadini europei partecipanti si era espresso contro il sistema attuale. Il Parlamento europeo approvò l’idea, ma la mancanza di un accordo tra i Paesi membri bloccò tutto. La proposta di Juncker, che avrebbe dovuto entrare in vigore entro il 2019, si scontrò con le perplessità di diversi governi. Portogallo e Grecia si erano opposte apertamente, sostenendo che l’abolizione del cambio avrebbe potuto creare confusione nei trasporti, nei mercati e nei sistemi energetici. Altri Paesi, come Finlandia e Polonia, pur favorevoli alla fine dell’alternanza, avevano invece chiesto un maggiore coordinamento europeo per evitare fusi orari disallineati. Secondo le regole dell’UE, per modificare il sistema occorre l’approvazione di almeno 15 Stati membri che rappresentino il 65% della popolazione dell’Unione. Finora, il quorum non è stato raggiunto. Ma il governo spagnolo spera di riaprire la discussione: se arrivano proposte di buon senso perché non considerarle? Il sistema energetico è cambiato radicalmente negli ultimi anni. Il principio dell’ora legale è semplice: sfruttare meglio la luce del sole nelle ore estive e ridurre l’uso di illuminazione artificiale. Ma oggi, con la diffusione di lampade LED e tecnologie a basso consumo, il beneficio energetico è considerato marginale, come appunto evidenziato da Sánchez. Studi recenti stimano un risparmio medio inferiore all’1% sul consumo annuo di elettricità. E l’impatto a livello di salute non è da sottovalutare. Lo spostamento anche solo di un’ora può creare disturbi temporanei: insonnia, irritabilità, difficoltà di concentrazione – effetti più marcati in persone con problemi metabolici o cardiovascolari.
Studi indicano che l’ora solare può migliorare la qualità del sonno, perché più in linea con il ritmo naturale della luce, ma l’ora legale rimane popolare anche per i suoi effetti sociali: prolungare le ore di luce la sera può favorire uscite e turismo. Qualcuno dei nostri politici sarà in grado di dare una svolta e a mantenere tutto l’anno questa benedetta ora legale o dobbiamo lanciare l’ennesima petizione che suoni da sveglia?
Cronaca
Intesa Cnel-Presidenti Assemblee Legislative Regioni su salute, imprese e lavoro
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2 ore fa-
27 Ottobre 2025di
Redazione
ROMA (ITALPRESS) – E’ stato firmato un Protocollo d’intesa tra il CNEL e la Conferenza dei Presidenti delle Assemblee legislative delle Regioni e delle Province autonome.
L’Accordo – sottoscritto dal Presidente del CNEL Renato Brunetta e dal Presidente del Consiglio regionale del Lazio e Coordinatore della Conferenza Antonello Aurigemma – consolida la collaborazione istituzionale tra il Consiglio e le Assemblee legislative regionali, definendo un quadro stabile di cooperazione su temi di comune interesse e in particolare: servizi per il lavoro, formazione professionale, apprendistato e politiche attive del lavoro, contrattazione collettiva, salute e sicurezza sul lavoro, nonchè gli ambiti relativi alle politiche industriali e al sostegno alle imprese, al rafforzamento della rete integrata dei servizi sociali territoriali, alle aree interne, alle analisi dei flussi migratori e delle conseguenti problematiche connesse all’integrazione degli stranieri.
La collaborazione riguarderà anche le attività relative alla predisposizione della Relazione CNEL sui servizi pubblici e gli interventi volti a promuovere l’inclusione socio-lavorativa delle persone private della libertà personale, mediante il lavoro, lo studio e la formazione in carcere e fuori dal carcere. Inoltre, prevede azioni per la sperimentazione di quanto disposto dalla legge 15 maggio 2025 n. 76, soprattutto in materia di partecipazione gestionale e organizzativa nelle aziende a partecipazione pubblica le cui quote di maggioranza sono possedute dalle Regioni.
“Questo accordo – ha dichiarato il Presidente del CNEL Renato Brunetta – assume per noi un grande significato, perchè si colloca nel quadro di un intenso lavoro di rete portato avanti dal CNEL sin dall’avvio della XI Consiliatura. In particolare, l’intesa va a rafforzare la tessitura di relazioni interistituzionali sul piano locale, quello più vicinoalle esigenze dei cittadini e delle imprese sui territori. L’obiettivo è di rilanciare la collaborazione e il raccordo con le autonomie territoriali e al tempo stesso valorizzare il contributo delle Assemblee legislative regionali alla definizione delle politiche pubbliche”.
“Le sfide del lavoro che cambia, delle imprese che devono adattarsi all’innovazione tecnologica e adottare modelli sostenibili, e della sanità che deve essere sempre più integrata e vicina ai cittadini, richiedono – ha dichiarato Antonello Aurigemma, Presidente del Consiglio regionale del Lazio e Coordinatore della Conferenza – una rete di cooperazione istituzionale. Ecco perchè il protocollo che oggi firmiamo ha un valore strategico: consente di condividere analisi, studi, dati, buone pratiche, e di promuovere proposte e indirizzi comuni su temi che toccano da vicino la vita quotidiana delle persone. L’intesa che oggi inauguriamo, quindi, non è solo un impegno reciproco tra istituzioni, ma un patto nei confronti dei cittadini, per l’eliminazione delle diseguaglianze, la valorizzazione delle specificità dei singoli territori e la realizzazione di un Paese più competitivo e più solidale”.
“Tutto parte – ha spiegato Aurigemma – da alcuni cambiamenti che si sono registrati nella società: alcune relazioni della Bankitalia che evidenziavano l’inverno demografico, l’aumento dell’età media della popolazione, senza dimenticare le nuove sfide future come l’innovazione tecnologica (compresa l’intelligenza artificiale) e la sostenibilità. Come assemblee legislative regionali, l’interlocutore migliore con cui affrontare queste sfide future non poteva che essere il CNEL, che è la sede della rappresentanza economica e sociale organizzata, il luogo del dialogo tra le parti, dove si incontrano le esperienze del mondo produttivo, dei lavoratori, delle professioni e del terzo settore. La Conferenza, dal canto suo, è la voce dei territori, che ogni giorno vivono le istanze concrete dei cittadini e delle comunità, ed è l’organismo di valorizzazione del ruolo istituzionale delle Assemblee delle Regioni e delle Province autonome, costituendo sede di coordinamento e di scambio delle esperienze per le attività di interesse delle Assemblee legislative regionali – ha proseguito -. Oggi abbiamo firmato questo protocollo che deve essere un punto di partenza, su tematiche strategiche come salute, imprese, lavoro. Quindi, questo documento segna l’inizio di una sinergia, di una collaborazione tra le realtà produttive (nonchè quelle lavorative e dei lavoratori) del Paese, e le Assemblee legislative che rappresentano le istanze dei cittadini. Nel cronoprogramma, il primo punto che affronteremo è sicuramente la sanità, con tematiche di rilevanza assoluta come la ripartizione dei fondi e l’adeguamento dei Drg a livello nazionale. Naturalmente, colgo l’occasione per ringraziare il Presidente Brunetta e tutti coloro che in queste settimane hanno lavorato per questo Protocollo, che ha una rilevanza strategica”.
Il Protocollo d’intesa è stato siglato a Villa Lubin al termine dell’evento “Salute, imprese e lavoro”, promosso dal CNEL in collaborazione con la Conferenza dei Presidenti delle Assemblee legislative delle Regioni e delle Province autonome. L’incontro ha rappresentato un momento di confronto istituzionale sui temi della qualità dei servizi pubblici, delle politiche per il lavoro e dello sviluppo territoriale.
Ad aprire i lavori è stato il Presidente del CNEL Renato Brunetta, seguito dall’introduzione della consigliera Marcella Mallen, coordinatrice del Gruppo di lavoro sulla Relazione al Parlamento e al Governo in materia di livelli e qualità dei servizi delle pubbliche amministrazioni. Nel corso dei lavori sono intervenuti i consiglieri CNEL FiovoBitti, Rossana Dettori, Mario Braga e Paolo Pirani, oltre a rappresentanti e funzionari delle Regioni e ai Presidenti dei Consigli regionali Roberto Ciambetti (Veneto), Quintino Pallante (Molise) e Stefano Balleari (Liguria). Le conclusioni sono state affidate ad Antonello Aurigemma, Presidente del Consiglio regionale del Lazio e Coordinatore della Conferenza dei Presidenti delle Assemblee legislative delle Regioni e delle Province autonome.
– Foto Conferenza dei Presidenti delle Assemblee legislative delle Regioni e delle Province autonome –
(ITALPRESS).
Cronaca
PRONTO METEO – PREVISIONI PER 28 OTTOBRE 2025
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2 ore fa-
27 Ottobre 2025di
Redazione
Pronto Meteo è il servizio di meteorologia di Pavia Uno Tv e Lombardia Live 24 in onda ogni giorno alle 19,30. Fornisce interessanti bollettini meteo per il fine settimana su Pavia e provincia e le province confinanti, visionabili anche sui nostri siti paviaunotv.it, lombardialive24 e sui nostri canali social. Ogni giorno, poi, ci sono aggiornamenti nelle Breaking News della sera e un sito dedicato alle previsioni, prontometeo.it, edito sempre da Agenzia CreativaMente.

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