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Cronaca

Garlasco, l’ex pm Venditti “Alla fine sarà tanto fumo per niente”

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ROMA (ITALPRESS) – “Io mi limito a valutare i fatti. I fatti sono questi: tre perquisizioni nell’arco neanche di un mese non è una cosa normale”. Così, in un’intervista al Tg1, l’ex procuratore aggiunto di Pavia, Mario Venditti, indagato per corruzione in atti giudiziari in relazione al caso del delitto di Garlasco, rispondendo alla domanda se ci sia un accanimento da parte dei magistrati della Procura di Brescia nei suoi confronti. L’accusa di avere ricevuto soldi per archiviare la posizione di Andrea Sempio “come ho già ripetuto più volte, non è infondata, è ridicola. E dico solo questo”, aggiunge Venditti. Ed avere svolto l’indagine su Andrea Sempio in relazione all’omicidio di Chiara Poggi “è stato un eccesso di zelo”. “Il gip nel decreto di archiviazione mi ha praticamente scritto a chiare lettere che ho sbagliato, che mi sarei dovuto fermare al rigetto dell’istanza di revisione del gennaio 2017 – spiega -. Avere svolto l’indagine è stato un eccesso di zelo”.

I giudici del Riesame di Brescia hanno rigettato la richiesta degli inquirenti di potere accedere in modo indiscriminato nei dispositivi informatici e ora la Procura, dopo tre annullamenti, ha presentato ricorso in Cassazione. Un altro tentativo che non inquieta l’ex magistrato: “Continuo a essere soddisfatto, sentiamo cosa dice la Cassazione”. E in attesa della fine dell’incidente probatorio e dei primi risultati sul Dna trovato sulle unghie della ventiseienne uccisa a Garlasco, Venditti non ha dubbi: “Sarà uno scontro tra periti, vediamo che cosa salta fuori”. Ed alla domanda su come finirà questa storia risponde: “Tanto fumo per niente”.

– foto IPA Agency –

(ITALPRESS).

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Cronaca

IL GIRO D’ITALIA 2026 PARTE DALLA BULGARIA E AVRA’ UNA TAPPA VOGHERA-PAVIA-MILANO

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Il Giro d’Italia torna all’estero e, dopo l’Albania, approda per la prima volta nella sua storia in Bulgaria. L’edizione 2026 della Corsa Rosa scatterà l’8 maggio da Nesebăr che darà il via a una tre giorni nell’Est Europa che toccherà città come Burgas, Veliko Tărnovo e la capitale Sofia, chiamata a ospitare l’arrivo dell’ultima frazione in terra bulgara. Come ormai accade da qualche anno l’ultima tappa è in programma domenica 31 maggio a Roma e vedrà il Colosseo sullo sfondo.
Ma la notizia più ghiotta è che, nelle tappe al nord, ci sarà una tappa per velocisti, da 136 km, che Domenica 24 Maggio partirà da Voghera, transiterà da Pavia e si concluderà a Milano. Un evento di risonanza internazionale che proietta ancora una volta dopo il 2021 (partenza da Stradella) il nostro territorio al centro di una delle manifestazioni sportive più seguite e amate d’Italia. La corsa attraverserà la pianura pavese con i passaggi a Casteggio, Bressana e poi attraverso il Ponte sul Po (per allora si spera senza più lavori), prima di raggiungere Cava Manara e Pavia (km 26,9), primo snodo importante della giornata. Da lì, la tappa si snoda verso nord toccando paesi come Torre d’Isola, Bereguardo, Motta Visconti e Abbiategrasso, sempre su strade larghe e scorrevoli. Superata Abbiategrasso (km 61,6), la tappa farà direzione verso il capoluogo lombardo.
L’annuncio della tappa da Voghera è arrivato al termine di mesi di lavoro e interlocuzioni istituzionali portate avanti con determinazione dall’amministrazione comunale insieme a RCS Sport e alla Provincia di Pavia. Alla cerimonia nella Capitale erano presenti il Sindaco Paola Garlaschelli e l’assessore allo Sport Giuseppe Giovanetti. Per il Sindaco Garlaschelli si tratta di “un risultato che premia l’impegno del territorio, apre nuove opportunità di promozione e porta Voghera al centro della scena sportiva nazionale e internazionale”. Per l’assessore Giovannetti “portare il Giro d’Italia qui significa molto più di un grande evento sportivo: vuol dire accogliere atleti, tecnici, media, appassionati e trasformare una giornata in un’occasione di energia collettiva”. Ora si apre la fase più delicata e decisiva, quella organizzativa. L’amministrazione comunale lavorerà insieme alle realtà sportive locali, alle associazioni e ai cittadini per costruire un’accoglienza all’altezza di un evento così grande. Dalla logistica alle iniziative collaterali, dalla sicurezza alla valorizzazione del centro urbano, tutto dovrà concorrere a rendere la partenza del Giro un momento indimenticabile.

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Cronaca

Milano Cortina 2026, le squadre di Areu effettuano una simulazione di intervento di primo soccorso

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MILANO (ITALPRESS) – Sulla pista di ghiaccio in Piazza Città di Lombardia, le squadre di AREU hanno effettuato una simulazione di intervento di primo soccorso in caso di infortunio durante una competizione sportiva. L’iniziativa è stata pensata per mostrare al pubblico l’organizzazione e le procedure di intervento per le quali in questi mesi sta venendo formato il personale medico sanitario in vista dei giochi olimpici di Milano Cortina 2026.

“Le procedure che vengono messe in atto consistono nell’organizzare un sistema di soccorso che possa garantire più velocemente possibile l’intervento”, spiega Stefano Sironi, direttore struttura di formazione AREU. “Dopo che il direttore di gara o l’arbitro chiedono l’intervento, si fa una prima valutazione in genere con il medico della società sportiva che entra, dà eventualmente l’ok per far entrare le squadre FOP che sono appunto le squadre di emergenza – illustra – Potrebbero essere un medico, due soccorritori, una squadra delta, la squadra India, un infermiere e due soccorritori. Fuori dal campo della gara c’è invece la Medical Station dove sono presenti sempre un medico rianimatore, un infermiere e un soccorritore pronti a ultimare le procedure d’emergenza avanzate”.

La prima simulazione ha riguardato un infortunio da impatto violento nel corso di una partita di hockey. Nella seconda, invece, sono state mostrate le procedure da adottare qualora l’atleta sia colto da un arresto cardiaco.

Come illustrato da Sironi, “in questo caso si attuano le procedure più avanzate possibili già sul campo di ghiaccio. Il paziente viene poi evacuato nella Medical Station e lì si ultimano le procedure di rianimazione cardiopolmonare”. Tali procedure coinvolgono il massaggio cardiaco, il ricorso al defibrillatore e anche l’intubazione del paziente. “Nel frattempo Il sistema d’emergenza si sta già organizzando per accettare in un ospedale olimpico la vittima o del trauma o dell’arresto cardiaco”, conclude.

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-Foto xh7/Italpress-
(ITALPRESS).

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