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Cronaca

Sarri “Alti e bassi Lazio da un anno e mezzo”

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ROMA (ITALPRESS) – Per risolvere un problema “è necessario innanzitutto prenderne coscienza”. L’allenatore della Lazio, Maurizio Sarri, alla vigilia dell’infrasettimanale contro la Fiorentina, non si nasconde. La sua Lazio ha ancora problemi da risolvere e la disfatta di Verona li ha messi tutti in evidenza. “I nostri alti e bassi vanno avanti da un anno e mezzo, soprattutto con le squadre di seconda fascia. Ci deve portare a delle riflessioni, c’è qualcosa che non va nell’approccio”, ha detto l’allenatore tirando in ballo anche la Lazio di Simone Inzaghi. Una Lazio diversa, che aveva come suo fulcro Luis Alberto, che con il tecnico toscano viene invece da tre panchine consecutive contro Inter, Marsiglia e Verona. Per Sarri non c’è un caso sull’utilizzo dello spagnolo “che ha giocato 8 partite su 12 da titolare” ma ammette: “Parliamo di un giocatore importante. A volte però il bene del gruppo non coincide con quello del singolo”. Tradotto: Luis Alberto e Milinkovic-Savic potranno tornare a giocare insieme quando sarà trovato un equilibrio che ancora manca.
Lo ribadisce poco dopo, senza citare lo spagnolo: “Ho giocatori che erano abituati a giocare con tre centrali e due esterni a tutta fascia mentre ora le mezzali hanno più campo da coprire. Siamo la squadra che corre di più, ma dobbiamo farlo meglio o si corre a vuoto”. La classifica dei km percorsi vede infatti la Lazio in cima, davanti a Inter e Venezia. Primo posto anche nella graduatoria nella media per possesso palla: “L’efficienza tecnica della nostra squadra oscilla dal 93% all’87%. Dobbiamo essere più umili, per diventare una grande squadra abbiamo bisogno di lavorare molto”, afferma Sarri che attende risposte dopo il ritiro di Formello, già dalla partita contro la Fiorentina, “una squadra che sta facendo bene e che è in crescita”. Pericolo numero 1 sarà Vlahovic che sfiderà i rientranti Acerbi e Luiz Felipe: “Come Immobile è un giocatore importante. Entrambi saranno decisivi per l’esito finale della gara”. L’attaccante azzurro formerà il tridente con Felipe Anderson e Pedro. A centrocampo Basic è favorito, con buona pace di Luis Alberto.
(ITALPRESS).

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Intelligenza artificiale, Siri “Essere umano deve restare al centro”

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ROMA (ITALPRESS) – “Perchè non mi piaccio? Perchè non mi fido dei politici? Perchè non siamo felici?”. Sono solo alcuni dei quesiti cui Armando Siri, consigliere economico del vicepremier Matteo Salvini ed ex sottosegretario ai Trasporti, prova a dare un proprio punto di vista nel suo ultimo libro, intitolato “A tutto c’è un perchè. Le 99 risposte che l’intelligenza artificiale non ti può dare”. L’esponente leghista, intervistato da Claudio Brachino per la rubrica Primo Piano dell’agenzia Italpress, parte dal libro per tracciare una sua visione a tutto tondo non solo dell’impatto dell’intelligenza artificiale sull’essere umano, ma anche dell’avvento bis di Donald Trump alla Casa Bianca e sulla situazione dei trasporti in Italia.
Le risposte che Siri cerca di dare nel libro sono prevalentemente di carattere esistenziale, ma c’è una grande attenzione all’attualità e alla dimensione sociale. L’ex sottosegretario sottolinea come “il libro sia un manualetto in cui ogni domanda e risposta occupa in media una pagina o poco più. Tutto è partito da una suggestione ricevuta dai ragazzi della scuola di formazione politica: gran parte dei quesiti non c’entra nulla con la politica, anche se alla fine si potrebbe dire che tutto è politica, ma si tratta piuttosto di domande di carattere sia personale che sociale”. Curiosa anche la scelta del numero 99, motivata dallo stesso Siri con la volontà di “dire che non si può rispondere a tutto, ma ci si può chiedere di tutto: chi legge si accorgerà che c’è sempre un buon motivo per continuare a leggere”.
Al centro del libro c’è naturalmente l’intelligenza artificiale, ormai diffusa e in lungo e in largo ma pur sempre tema di dibattito tra chi ne percepisce gli effetti positivi e chi la teme. Il consigliere di Salvini si sofferma sull’approccio diverso tra giovani e meno giovani: “Per un ragazzo di 15, 16, 17 anni l’intelligenza artificiale è un modo abbastanza facile per risolvere i problemi, mentre un uomo adulto la vede con più inquietudine: nessuna macchina può essere intelligente ma solo efficiente, quindi c’è già un equivoco di base, ovvero voler consegnare all’esterno facoltà esclusive all’essere umano. E’ rischioso delegare troppe funzioni all’algoritmo”.
Per quanto riguarda il ritorno alla presidenza Usa di Trump, Siri focalizza l’attenzione su un aspetto a suo dire curioso: “Il 99% dei miliardari presenti al suo insediamento erano quelli che fino a poco prima gli avevano fatto la guerra, ad esempio bloccando i suoi post sui vari social, mentre ora sono tornati a corte nel vederlo con un ruolo di governo”. La forza del tycoon, secondo l’esponente leghista, è stata quella di “portare avanti la sua visione del mondo, che è stata premiata dal popolo americano”.
Guardando al versante italiano, l’aspetto al centro della riflessione di Siri è quello del trasporto ferroviario, finito al centro delle cronache recenti sia per i ritardi che per i presunti sabotaggi: “Gli ultimi episodi sui treni sono legati ad attività ai limiti del criminale – sottolinea -. E’ chiaro che la rete ferroviaria è abbastanza obsoleta, ma dall’arrivo di Salvini al ministero sono stati fatti una serie di investimenti”.

– Foto Italpress –

(ITALPRESS).

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Il Pentagono invierà 1500 soldati al confine con il Messico

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WASHINGTON (STATI UNITI) (ITALPRESS) – Secondo quanto dichiarato dai funzionari statunitensi, il Pentagono inizierà a schierare fino a 1500 soldati in servizio attivo per contribuire a proteggere il confine meridionale nei prossimi giorni. Si tratta di uno dei primi provvedimenti istituzionali dall’insediamento di Trump, che fin dal giorno del suo giuramento ha esposto degli ordini esecutivi ben precisi per reprimere l’immigrazione. Il segretario alla Difesa Robert Salesses avrebbe dovuto firmare gli ordini di schieramento mercoledì, ma non era ancora chiaro quali truppe o unità si sarebbero dovute recare al confine. Il provvedimento cambierà radicalmente il ruolo delle truppe americane per la prima volta dopo decenni. Le forze in servizio attivo si unirebbero alle circa 2500 forze della Guardia Nazionale e della Riserva degli Stati Uniti già presenti. L’obiettivo dei soldati sarà quello di supportare gli agenti della pattuglia di confine, con logistica, trasporto e costruzione di barriere. L’atteso provvedimento, messo in atto già nei primi giorni del secondo mandato di Trump, rappresenta un primo passo di un piano pubblicizzato a lungo dal magnate durante la campagna elettorale, che prevede proprio lo schieramento lungo il confine. In uno dei suoi primi provvedimenti di lunedì, Trump ha ordinato al segretario alla Difesa di elaborare un piano per “sigillare i confini” e respingere “l’immigrazione di massa illegale”. Martedì, proprio mentre Trump licenziava il comandante della Guardia Costiera, l’ammiraglio Linda Fagan, il servizio ha annunciato che avrebbe inviato più navi, aerei e personale nel Golfo del Messico, ribattezzato da Trump come “Golfo d’America” durante il suo discorso di insediamento: “Dichiarerò un’emergenza nazionale al nostro confine meridionale. Tutti gli ingressi illegali saranno immediatamente bloccati e inizieremo il processo di rimpatrio di milioni e milioni di immigrati clandestini nei luoghi da cui sono arrivati”, ha affermato Trump durante la cerimonia di inaugurazione nella Rotonda del Campidoglio. Dagli anni Novanta, il personale militare è stato inviato al confine quasi ininterrottamente per contribuire a contrastare i fenomeni di migrazione, traffico di droga e criminalità transnazionale. Negli ordini esecutivi firmati lunedì, Trump ha suggerito che l’esercito aiuterà il Dipartimento della sicurezza interna con “spazi di detenzione, trasporti aerei e altri servizi logistici”.
Nel suo primo mandato, Trump ordinò alle truppe in servizio attivo di recarsi al confine in risposta a una vasta quantità di migranti che si stava lentamente facendo strada negli Stati Uniti attraverso il Messico dal 2018. Oltre 7000 truppe in servizio attivo furono inviate in Texas, Arizona e California, tra cui la polizia militare, un battaglione di elicotteri d’assalto, varie unità di comunicazione, mediche e di quartier generale, ingegneri di combattimento, pianificatori e unità di affari pubblici. (ITALPRESS).

Foto: xp6

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Cronaca

PRONTO METEO – PREVISIONI PER IL 23 GENNAIO 2025

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Pronto Meteo è il servizio di meteorologia di Pavia Uno Tv e Lombardia Live 24 in onda ogni giorno alle 19,30. Fornisce interessanti bollettini meteo per il fine settimana su Pavia e provincia e le province confinanti, visionabili anche sui nostri siti paviaunotv.it, lombardialive24 e sui nostri canali social. Ogni giorno, poi, ci sono aggiornamenti nelle Breaking News della sera e un sito dedicato alle previsioni, prontometeo.it, edito sempre da Agenzia CreativaMente.

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