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Cronaca

La Lazio pareggia a Marsiglia, 2-2 al Velodrome

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MARSIGLIA (FRANCIA) (ITALPRESS) – Termina 2-2 la sfida del Vèlodrome tra Marsiglia e Lazio. Una partita che regala tante emozioni da una parte e dall’altra, con gli ospiti in particolare difficoltà nel primo tempo. La prima occasione è per i transalpini e arriva al 13′ con Payet, che va vicino al gol con una bella punizione a giro che termina alta di poco. Al 17′ è Milik a provarci di testa dopo un bel cross dalla sinistra di Lirola, ma Strakosha è attento e devia in corner. Al 28′ l’attaccante polacco attacca il primo palo su un traversone dalla sinistra anticipando Acerbi che lo sbilancia. L’arbitro, che inizialmente non concede il rigore, cambia idea dopo il consulto del Var. Dal dischetto si presenta lo stesso centravanti ex Napoli che batte Strakosha con un preciso mancino nell’angolino firmando l’1-0. Sul finire del primo tempo, il pubblico marsigliese si rende protagonista di un lancio di oggetti mentre Luis Alberto sta per battere un angolo, rendendo necessario l’utilizzo degli scudi da parte degli addetti alla sicurezza per proteggere lo spagnolo che nel frattempo si era allontanato. Un episodio per il quale lo speaker dello stadio deve richiamare ufficialmente all’ordine i tifosi locali.
Nell’ultimo dei 5 minuti di recupero, l’undici di Sarri, fino a quel momento in difficoltà, trova un pareggio quasi insperato. Luiz Felipe calcia verso la porta dopo una mischia furibonda da angolo trovando la deviazione di Saliba che serve involontariamente Felipe Anderson che insacca da pochi passi. Il diretto di gara fischia il fuorigioco, ma il Var ribalta la decisione e assegna così l’1-1.
A inizio ripresa, i biancocelesti completano la rimonta quando Saliba al 4′ sbaglia goffamente uno stop spianando la strada a Immobile che trafigge Pau Lopez con un destro nell’angolino e siglando così il 2-1. I francesi non ci stanno e al 16′ Under, con un cross apparentemente innocuo dalla destra, centra il palo con Strakosha che rimane fermo leggendo male la traiettoria del pallone. Gli uomini di Sampaoli premono e trovano il pari al 37′ quando Guendouzi dalla destra mette in mezzo, con la palla che termina sul destro di Payet il quale, dopo un rimpallo fortunoso, mette dentro il 2-2 da posizione defilata con Strakosha già a terra. Il fantasista prova poi a pescare il jolly al 45′, quando con un gran tiro dal limite scheggia la traversa a portiere battuto. Finisce così, con un giusto pareggio, un bel match, con la Lazio che rimane seconda nel girone a 5 punti e con una lunghezza di vantaggio proprio sulla banda di Sampaoli.
(ITALPRESS)

Cronaca

L’Inter batte l’Atalanta 2-0 e prova la fuga in vetta

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BERGAMO (ITALPRESS) – L’Inter vince 2-0 lo scontro diretto contro l’Atalanta e tenta la fuga in vetta alla classifica della Serie A, sfruttando anche il pareggio del Napoli contro il Venezia: decisive le reti messe a segno nel secondo tempo da Carlos Augusto e da Lautaro Martinez. Quella di Bergamo è stata una gara dai ritmi intensi, elevati sin dai primi minuti. Gian Piero Gasperini ha scelto il trequartista, con Pasalic alle spalle di Lookman e Retegui (De Ketelaere è partito dalla panchina). Inzaghi ha scelto invece il solito 3-5-2, marchio di fabbrica della sua gestione: Calhanoglu in cabina di regia, con Lautaro e Thuram come coppia d’attacco. Il francese ha creato subito problemi ai padroni di casa colpendo un palo interno dopo appena sette minuti di gioco. I bergamaschi hanno sofferto il possesso avversario, la prima risposta è arrivata al 18′ quando Pasalic, su invenzione di De Roon, ha spaventato Sommer. Qualche minuto più tardi, al 22′, Ederson ha tentato la conclusione dalla distanza, il brasiliano però non ha trovato lo specchio della porta.
Nella ripresa il gioco è stato interrotto per sei minuti circa a causa di un malore di uno spettatore del settore ospiti. Dagli sviluppi del calcio d’angolo successivo alla ripresa del gioco è arrivato il gol di testa di Carlos Augusto, su assist di Calhanoglu. L’Atalanta ha fatto fatica a costruire gioco – al 36′ è arrivato il rosso a Ederson per doppia ammonizione, entrambe per proteste -, l’Inter ha sfruttato il momento no dei bergamaschi e al 42′ Lautaro Martinez in contropiede ha segnato la rete del 2-0 (espulso anche Gasperini per proteste). Da quel momento in poi i nerazzurri hanno dominato il gioco, in pieno recupero (11 i minuti totali) è stato espulso anche Bastoni.
Inter in vetta, a più tre sul Napoli e a più sei sull’Atalanta.
– foto Ipa Agency –
(ITALPRESS).

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Cronaca

Marc Marquez vince in Argentina precedendo il fratello, Bagnaia 4°

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TERMAS DE RIO HONDO (ARGENTINA) (ITALPRESS) – Marc Marquez, in sella alla Ducati Lenovo, vince il Gran Premio di Argentina, in scena sul circuito di Termas de Rio Hondo. Dopo aver passato gran parte della corsa dietro al fratello Alex, come successo a Buriram, Marc si è preso di prepotenza il primato a cinque giri dal termine. L’otto volte iridato ha sin qui vinto tutte le gare disputate in stagione (le due Sprint e le due gare “lunghe”). Inoltre, con questo successo eguaglia Angel Nieto per numero di vittorie in tutte le classi (90). Secondo Alex Marquez (Ducati Gresini). Dopo tre podi identici a rompere la monotonia ci pensa Franco Morbidelli che chiude terzo e ritrova così un podio in top class che gli mancava da Jerez 2021. Si deve accontentare della quarta piazza Pecco Bagnaia. Quinto, invece, Fabio Di Giannantonio, in ripresa dopo l’infortunio alla spalla. Nell’ordine, completano la top ten Johann Zarco, Brad Binder, Ai Ogura, Pedro Acosta, Joan Mir. Da segnalare la caduta in avvio di Marco Bezzecchi, andato lungo alla partenza e scontratosi con la ruota posteriore di Fabio Quartararo.
– foto Ipa Agency –
(ITALPRESS).

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Bosio riconfermato presidente del Centro Sportivo Italiano

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ASSISI (ITALPRESS) – Vittorio Bosio è stato riconfermato presidente nazionale del Centro Sportivo Italiano. La guida dell’Associazione per il quadriennio olimpico 2024-2028 gli è stata riconosciuta dall’Assemblea nazionale elettiva del CSI, tenutasi ad Assisi. Il bergamasco Bosio – 73 anni, al terzo mandato da presidente del CSI, dopo l’elezione del 2016 avvenuta a Campi Bisenzio e quella on line del 7 marzo 2021 a Bergamo – ha raccolto 10.590 voti sui 10.901 attribuiti ai 122 delegati votanti, con la percentuale del 97,15%. Dalle urne è fuoriuscito anche il rinnovamento dell’organo di governo associativo, il Consiglio Nazionale del CSI, che dopo essersi insediato ha nominato i componenti della Presidenza Nazionale e i Coordinatori di Area. Nominati vicepresidenti nazionali, come vicario Andrea De David (CSI Bologna) e Marco Calogiuri (CSI Lecce). Nell’anno del Giubileo, la speranza immaginata dal numero uno ciessino è quella che scaturisce dallo stesso tema assembleare “Protagonisti del domani”. «Per garantire futuro occorrono responsabilità crescenti sulla scia delle nuove normative. Serve una formazione che sostenga i dirigenti sotto molteplici aspetti: la visione cristiana dello sport e dell’uomo; le competenze e le conoscenze per essere protagonisti nello scenario sportivo; la motivazione per promuovere il bene comune. Si tratta di elementi a cui non possiamo rinunciare e che appartengono all’identità del CSI». Significativo il passaggio chiave quello sull’essere Associazione. «Siamo nati come Associazione e lo siamo ancora. Dobbiamo dare al CSI la possibilità di avere tutti gli strumenti utili, consentendoci di poter testimoniare i valori dell’accoglienza, dell’inclusione, della solidarietà, in tutti i settori strategici». Quindi, fresco della rielezione, Bosio ha annunciato alla platea dei delegati territoriali la prima importantissima data da segnare nel calendario associativo: sabato 4 ottobre, quando presso l’Auditorium Conciliazione, di fronte alla sede storica della Presidenza Nazionale del Csi, a due passi dal Vaticano si celebreranno i festeggiamenti degli 80 anni di vita del CSI. Il dibattito associativo nel corso dell’Assemblea ha visto ben 30 interventi da parte dei dirigenti accreditati presenti alla Domus Pacis di Santa Maria degli Angeli. «Lo sport fa parte della Chiesa, anima la Chiesa e la Chiesa deve abitare lo sport – lo spunto dell’assistente ecclesiastico nazionale, don Luca Meacci – chi vive l’esperienza sportiva come il Centro Sportivo Italiano e la Chiesa il valore dello sport come occasione educativa, come spazio, come tempo in cui ragazzi, bambini e persone anche meno giovani vivono l’esperienza sportiva da protagonisti mettendoci tanta passione ed è proprio in quel contesto lì che è possibile educare ma è possibile anche annunciare il Vangelo».
– foto ufficio stampa CSI –
(ITALPRESS).

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