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Cronaca

Alleanza Assicurazioni lancia WSalute per una sanità più accessibile

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ROMA (ITALPRESS) – La pandemia di Covid-19 nel nostro Paese ha accelerato il trend di crescita della percezione del rischio e l’attenzione degli italiani verso la propria salute, tanto che per l’80% di essi è diventata l’assoluta priorità. Parallelamente è cresciuto anche il bisogno di protezione della salute propria e dei propri cari ed è aumentata la spesa out of pocket, cioè quella a carico del cittadino. La spesa sanitaria privata nel 2021, infatti, sarà pari a 35 miliardi stimata in crescita.
La strategia principale per il 33% degli italiani – per far fronte alle spese out of pocket – è l’accumulo di liquidità e nel 2021 i premi assicurativi per salute beni e patrimonio peseranno solo per l’1,1% del PIL contro la media europea del 2.8% (Germania 2.8%, Francia 2.7%, Spagna 2.3%).
In questo nuovo scenario, Alleanza Assicurazioni prosegue il suo percorso di crescita. La raccolta premi totale è giunta a 4,6 miliardi di euro a settembre 2021, +13% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Cresce anche la raccolta premi Protection che a settembre 2021 si attesta a 202 milioni di euro, +35% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.
Alleanza accelera ulteriormente nel segmento Protection lanciando l’offerta WSalute basata su più prevenzione, assistenza e cura per rendere la salute più accessibile a tutti.
WSalute mette a disposizione delle famiglie italiane un concierge, cioè un consulente salute dedicato che le aiuta nella ricerca e nella scelta delle strutture di eccellenza più adatte alle specifiche esigenze e le accompagna nella prenotazione di visite ed esami. Sono circa 2.500 le strutture mediche e 8.500 i centri odontoiatrici a cui le famiglie che sceglieranno WSalute potranno rivolgersi; strutture selezionate da Generali Welion e diffuse in tutta Italia. Tra questi anche Humanitas, Istituto Europeo di Oncologia, Gruppo San Donato e Policlinico Gemelli.
La card di WSalute permette inoltre ai clienti di accedere ad un Teleconsulto usufruibile sette giorni su sette, ad un check up annuale di prevenzione (es. casi Covid, dolori, nausea, mal di testa, febbre, ecc), ad un servizio di trasporto in caso di necessità di supporto negli spostamenti da e verso il centro medico convenzionato, e all’assistenza domiciliare integrata post ricovero con personale specializzato.
Inoltre, in caso di ricovero, intervento chirurgico ed esami diagnostici ad alta specializzazione (es. parto cesareo, interventi by-pass, coronografia, risonanza magnetica), il cliente non dovrà anticipare nessuna spesa.
La nuova soluzione di investimento WSalute si inserisce nell’ambito del modello per famiglie e imprese Health&Welfare di Generali Country Italia.
“Il nostro futuro è nella Salute: questa è una delle lezioni del Covid-19. Prevenzione, stili di vita sani e attivi, le migliori cure devono essere accessibili e alla portata di tutti – spiega
Marco Sesana, Country Manager & CEO Generali Italia e Global Business Lines -. Con l’esperienza, la forza innovativa e una visione internazionale, siamo pronti ad aiutare famiglie e imprese a guardare con rinnovato slancio ed ottimismo al domani, attraverso soluzioni nuove, concrete e innovative per salute e benessere. Abbiamo sviluppato un modello Health&Welfare unico, completo e tecnologico per un impatto sociale positivo sul Paese, che oggi si arricchisce con l’innovativa offerta di Alleanza. Da sempre, infatti, Alleanza cresce accanto alle famiglie italiane cogliendo, prima di altri, i segnali provenienti dal mercato e dal contesto socio-economico. Oggi, ancora una volta, si è mossa in questa direzione per offrire la migliore consulenza ai suoi 2 milioni di clienti”.
“Negli ultimi 5 anni Alleanza ha registrato una crescita costante grazie a digitalizzazione della Rete, innovazione dell’offerta ed aumento nell’indice di soddisfazione dei nostri clienti – sottolinea Davide Passero, Amministratore Delegato di Alleanza Assicurazioni (nella foto) -. Forti degli ottimi risultati ottenuti nell’area Protezione Vita e Danni, vogliamo ribadire il nostro ruolo di assicuratore anche in un ambito molto sentito dalle persone, quello della protezione della Salute, che sta assumendo una crescente rilevanza sociale. Per questo nasce “WSalute”: desideriamo rendere la tutela della salute e il benessere accessibili e a portata di mano, grazie alla presenza capillare della nostra Rete unita all’accesso ad un network di strutture sanitarie di elevata qualità su tutto il territorio nazionale. Vogliamo così continuare a fare la nostra parte al fianco dei nostri clienti e delle comunità, perchè siamo convinti, oggi più che mai, che sanità privata e sanità pubblica siano complementari e possano diventare un valore aggiunto per le famiglie italiane e fattore di sviluppo del settore assicurativo”.
(ITALPRESS).

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PERCHE’ NON HA PIU’ SENSO CAMBIARE L’ORA E VEDERE LE CITTA’ BUIE ALLE 17

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L’immagine del Ponte Coperto di Pavia poco dopo le 17, con le luci già accese, rende bene l’idea. Ma questo vale ovviamente per tante altre città nel nostro Paese. Perché ci ostiniamo, nel 2025, a voler cambiare ancora l’ora due volte l’anno quando, mantenendo sempre l’ora legale, non saremmo costretti ad accendere le luci un’ora prima la sera (anzi, al pomeriggio, perché poi d’inverno si arriverà ad accenderle alle 16) per poi vedere la luce alle 5, quando a quell’ora in movimento c’è una micropercentuale di lavoratori? La domanda posta l’altro giorno dal leader spagnolo Sanchez alla Commissione europea non è affatto da sottovalutare.
Secondo Sánchez, la misura “aiuta a malapena a risparmiare energia e ha un impatto negativo sulla salute e sulla vita delle persone”. Il premier di Madrid annuncia un’iniziativa: “Il governo spagnolo proporrà all’UE, in sede di Consiglio Energia, di porre fine al cambio stagionale dell’ora e chiederà che venga messo in atto il relativo meccanismo di revisione”. Sarebbe bello che anche il governo italiano pensasse ad accodarsi a questa proposta e finalmente si desse una svolta definitiva alla questione. Già nel 2018 la Commissione europea guidata da Jean-Claude Juncker aveva proposto di porre fine agli spostamenti stagionali delle lancette, dopo una consultazione pubblica in cui l’84% dei 6,4 milioni di cittadini europei partecipanti si era espresso contro il sistema attuale. Il Parlamento europeo approvò l’idea, ma la mancanza di un accordo tra i Paesi membri bloccò tutto. La proposta di Juncker, che avrebbe dovuto entrare in vigore entro il 2019, si scontrò con le perplessità di diversi governi. Portogallo e Grecia si erano opposte apertamente, sostenendo che l’abolizione del cambio avrebbe potuto creare confusione nei trasporti, nei mercati e nei sistemi energetici. Altri Paesi, come Finlandia e Polonia, pur favorevoli alla fine dell’alternanza, avevano invece chiesto un maggiore coordinamento europeo per evitare fusi orari disallineati. Secondo le regole dell’UE, per modificare il sistema occorre l’approvazione di almeno 15 Stati membri che rappresentino il 65% della popolazione dell’Unione. Finora, il quorum non è stato raggiunto. Ma il governo spagnolo spera di riaprire la discussione: se arrivano proposte di buon senso perché non considerarle? Il sistema energetico è cambiato radicalmente negli ultimi anni. Il principio dell’ora legale è semplice: sfruttare meglio la luce del sole nelle ore estive e ridurre l’uso di illuminazione artificiale. Ma oggi, con la diffusione di lampade LED e tecnologie a basso consumo, il beneficio energetico è considerato marginale, come appunto evidenziato da Sánchez. Studi recenti stimano un risparmio medio inferiore all’1% sul consumo annuo di elettricità. E l’impatto a livello di salute non è da sottovalutare. Lo spostamento anche solo di un’ora può creare disturbi temporanei: insonnia, irritabilità, difficoltà di concentrazione – effetti più marcati in persone con problemi metabolici o cardiovascolari.
Studi indicano che l’ora solare può migliorare la qualità del sonno, perché più in linea con il ritmo naturale della luce, ma l’ora legale rimane popolare anche per i suoi effetti sociali: prolungare le ore di luce la sera può favorire uscite e turismo. Qualcuno dei nostri politici sarà in grado di dare una svolta e a mantenere tutto l’anno questa benedetta ora legale o dobbiamo lanciare l’ennesima petizione che suoni da sveglia?

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Intesa Cnel-Presidenti Assemblee Legislative Regioni su salute, imprese e lavoro

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ROMA (ITALPRESS) – E’ stato firmato un Protocollo d’intesa tra il CNEL e la Conferenza dei Presidenti delle Assemblee legislative delle Regioni e delle Province autonome.

L’Accordo – sottoscritto dal Presidente del CNEL Renato Brunetta e dal Presidente del Consiglio regionale del Lazio e Coordinatore della Conferenza Antonello Aurigemma – consolida la collaborazione istituzionale tra il Consiglio e le Assemblee legislative regionali, definendo un quadro stabile di cooperazione su temi di comune interesse e in particolare: servizi per il lavoro, formazione professionale, apprendistato e politiche attive del lavoro, contrattazione collettiva, salute e sicurezza sul lavoro, nonchè gli ambiti relativi alle politiche industriali e al sostegno alle imprese, al rafforzamento della rete integrata dei servizi sociali territoriali, alle aree interne, alle analisi dei flussi migratori e delle conseguenti problematiche connesse all’integrazione degli stranieri.

La collaborazione riguarderà anche le attività relative alla predisposizione della Relazione CNEL sui servizi pubblici e gli interventi volti a promuovere l’inclusione socio-lavorativa delle persone private della libertà personale, mediante il lavoro, lo studio e la formazione in carcere e fuori dal carcere. Inoltre, prevede azioni per la sperimentazione di quanto disposto dalla legge 15 maggio 2025 n. 76, soprattutto in materia di partecipazione gestionale e organizzativa nelle aziende a partecipazione pubblica le cui quote di maggioranza sono possedute dalle Regioni.

“Questo accordo – ha dichiarato il Presidente del CNEL Renato Brunettaassume per noi un grande significato, perchè si colloca nel quadro di un intenso lavoro di rete portato avanti dal CNEL sin dall’avvio della XI Consiliatura. In particolare, l’intesa va a rafforzare la tessitura di relazioni interistituzionali sul piano locale, quello più vicinoalle esigenze dei cittadini e delle imprese sui territori. L’obiettivo è di rilanciare la collaborazione e il raccordo con le autonomie territoriali e al tempo stesso valorizzare il contributo delle Assemblee legislative regionali alla definizione delle politiche pubbliche”.

Le sfide del lavoro che cambia, delle imprese che devono adattarsi all’innovazione tecnologica e adottare modelli sostenibili, e della sanità che deve essere sempre più integrata e vicina ai cittadini, richiedono – ha dichiarato Antonello Aurigemma, Presidente del Consiglio regionale del Lazio e Coordinatore della Conferenzauna rete di cooperazione istituzionale. Ecco perchè il protocollo che oggi firmiamo ha un valore strategico: consente di condividere analisi, studi, dati, buone pratiche, e di promuovere proposte e indirizzi comuni su temi che toccano da vicino la vita quotidiana delle persone. L’intesa che oggi inauguriamo, quindi, non è solo un impegno reciproco tra istituzioni, ma un patto nei confronti dei cittadini, per l’eliminazione delle diseguaglianze, la valorizzazione delle specificità dei singoli territori e la realizzazione di un Paese più competitivo e più solidale”.

“Tutto parte – ha spiegato Aurigemma – da alcuni cambiamenti che si sono registrati nella società: alcune relazioni della Bankitalia che evidenziavano l’inverno demografico, l’aumento dell’età media della popolazione, senza dimenticare le nuove sfide future come l’innovazione tecnologica (compresa l’intelligenza artificiale) e la sostenibilità. Come assemblee legislative regionali, l’interlocutore migliore con cui affrontare queste sfide future non poteva che essere il CNEL, che è la sede della rappresentanza economica e sociale organizzata, il luogo del dialogo tra le parti, dove si incontrano le esperienze del mondo produttivo, dei lavoratori, delle professioni e del terzo settore. La Conferenza, dal canto suo, è la voce dei territori, che ogni giorno vivono le istanze concrete dei cittadini e delle comunità, ed è l’organismo di valorizzazione del ruolo istituzionale delle Assemblee delle Regioni e delle Province autonome, costituendo sede di coordinamento e di scambio delle esperienze per le attività di interesse delle Assemblee legislative regionali – ha proseguito -. Oggi abbiamo firmato questo protocollo che deve essere un punto di partenza, su tematiche strategiche come salute, imprese, lavoro. Quindi, questo documento segna l’inizio di una sinergia, di una collaborazione tra le realtà produttive (nonchè quelle lavorative e dei lavoratori) del Paese, e le Assemblee legislative che rappresentano le istanze dei cittadini. Nel cronoprogramma, il primo punto che affronteremo è sicuramente la sanità, con tematiche di rilevanza assoluta come la ripartizione dei fondi e l’adeguamento dei Drg a livello nazionale. Naturalmente, colgo l’occasione per ringraziare il Presidente Brunetta e tutti coloro che in queste settimane hanno lavorato per questo Protocollo, che ha una rilevanza strategica”.

Il Protocollo d’intesa è stato siglato a Villa Lubin al termine dell’evento “Salute, imprese e lavoro”, promosso dal CNEL in collaborazione con la Conferenza dei Presidenti delle Assemblee legislative delle Regioni e delle Province autonome. L’incontro ha rappresentato un momento di confronto istituzionale sui temi della qualità dei servizi pubblici, delle politiche per il lavoro e dello sviluppo territoriale.

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Ad aprire i lavori è stato il Presidente del CNEL Renato Brunetta, seguito dall’introduzione della consigliera Marcella Mallen, coordinatrice del Gruppo di lavoro sulla Relazione al Parlamento e al Governo in materia di livelli e qualità dei servizi delle pubbliche amministrazioni. Nel corso dei lavori sono intervenuti i consiglieri CNEL FiovoBitti, Rossana Dettori, Mario Braga e Paolo Pirani, oltre a rappresentanti e funzionari delle Regioni e ai Presidenti dei Consigli regionali Roberto Ciambetti (Veneto), Quintino Pallante (Molise) e Stefano Balleari (Liguria). Le conclusioni sono state affidate ad Antonello Aurigemma, Presidente del Consiglio regionale del Lazio e Coordinatore della Conferenza dei Presidenti delle Assemblee legislative delle Regioni e delle Province autonome.

– Foto Conferenza dei Presidenti delle Assemblee legislative delle Regioni e delle Province autonome –

(ITALPRESS).

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PRONTO METEO – PREVISIONI PER 28 OTTOBRE 2025

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Pronto Meteo è il servizio di meteorologia di Pavia Uno Tv e Lombardia Live 24 in onda ogni giorno alle 19,30. Fornisce interessanti bollettini meteo per il fine settimana su Pavia e provincia e le province confinanti, visionabili anche sui nostri siti paviaunotv.it, lombardialive24 e sui nostri canali social. Ogni giorno, poi, ci sono aggiornamenti nelle Breaking News della sera e un sito dedicato alle previsioni, prontometeo.it, edito sempre da Agenzia CreativaMente.

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