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Cronaca

Intesa tra l’Autodromo di Monza e l’Università della Calabria

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MONZA (ITALPRESS) – L’Autodromo Nazionale Monza e l’Università della Calabria hanno stipulato un protocollo d’intesa per la ricerca e lo sviluppo di studi sull’innovazione tecnologica e il ricavo di energia da fonti rinnovabili. L’accordo è stato firmato dal Tempio della Velocità, che si appresta a festeggiare i suoi primi cento anni di storia, con il Dipartimento di Meccanica Energetica e Gestionale (DIMEG) dell’UniCal.
Il Direttore Generale del circuito Alessandra Zinno e la professoressa Francesca Guerriero, Direttrice del DIMEG, hanno firmato – a margine di una cerimonia tenutasi nella sede del prestigioso dipartimento universitario – una convenzione quadro che impegna le parti ad avviare un’articolata collaborazione pluriennale, finalizzata all’organizzazione di attività di formazione e divulgazione su temi di importanza capitale quali innovazione, sicurezza, ricerca ed energia da fonti rinnovabili.
Durante la cerimonia, Zinno ha illustrato le sfide che hanno caratterizzato la sua gestione dell’Autodromo Nazionale Monza nell’ultimo anno, con particolare riguardo agli effetti della pandemia e il modo in cui questi hanno segnato l’operatività del circuito, comunque stimolando la progettualità aziendale. Il Direttore Generale ha sottolineato quanto oggi sia imprescindibile anche per l’Autodromo promuovere nuove politiche di gestione a vocazione ambientale volte a contenere il consumo energetico.
In questo contesto, il Dipartimento di Ingegneria Meccanica Energetica e gestionale dell’UniCal si configura come un interlocutore affidabile e competente per supportare le nuove esigenze individuate dall’Autodromo Nazionale Monza, avendo assunto nel corso degli anni un ruolo importante all’interno dell’Ateneo Calabrese per la qualità dei suoi percorsi formativi, la sua attività di ricerca e la capacità di attrarre investimenti pubblici e privati.
Il protocollo di intesa tra le parti può contare sul patrocinio dell’Automobile Club d’Italia e avrà una durata quinquennale. La volontà di Autodromo Nazionale Monza e del DIMEG è quella di costituire nel corso dei mesi alcuni gruppi di lavoro con l’obiettivo di individuare e sviluppare i progetti più interessanti per raggiungere gli obiettivi auspicati.
(ITALPRESS).

Cronaca

L’ASTERISCO * TERME DI SALICE, IL 2 AGOSTO IL PROGETTO ARRIVA IN CONSIGLIO COMUNALE. DA QUI PARTE IL VERO RILANCIO IN DUE ANNI DI LAVORI

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I tempi si sono extra-dilatati ma la cosa importante è che finalmente qualcosa di concreto di muove. Il piano di recupero delle Terme di Salice ora compie un passo decisivo: Sabato 2 Agosto, in convocazione straordinaria dalle 9,30, il punto all’ordine del giorno in consiglio comunale a Godiasco-Salice Terme sarà proprio questo, “la richiesta di permesso di costruire per la riqualificazione dello stabilimento termale”. Questa richiesta è stata presentata dal nuovo proprietario delle Terme, Massimo Caputi: con il via libera del consiglio potranno di fatto iniziare le opere di ristrutturazione e di rilancio che dureranno circa due anni per portare alla sospirata riapertura dello stabilimento. “Siamo arrivati ad un passo fondamentale per il rilancio di Salice Terme – commenta il sindaco Fabio Riva -. Dopo una lunga attesa il consiglio comunale vedrà questo importante passaggio, l’approvazione della convenzione e del progetto esecutivo per la riqualificazione delle Terme”
Nel Luglio 2021, dopo quattro aste andate a vuoto, ad avere la meglio era stata la società guidata dall’ingegnere Massimo Caputi, presidente di Federterme e proprietario delle Terme di Saturnia e Chianciano e di De Montel-Terme Milano. La stessa società che poche settimane prima aveva acquisito il Nuovo Hotel Terme posto all’ingresso della località termale. Quindi il progetto di rilancio è molto ampio, comprende anche una parte del Parco delle Terme, dove verrà ampliata la parte benessere riservata ai clienti. Certo, i tempi non sono normali per il nostro sistema Paese, ma le lungaggini burocratiche purtroppo non hanno consentito di fare di meglio. Massimo Caputi si è aggiudicato l’asta presentando l’offerta minima che era richiesta e cioè un milione e 575mila euro.
Nel frattempo l’imprenditore non è stato con le mani in mano: ha investito 57 milioni di euro per l’acquisto e la riqualificazione del più grande parco termale urbano naturale in Europa, in grado di ospitare 700 persone contemporaneamente, e dallo scorso 1 Aprile, con l’apertura ufficiale di De Montel -Terme Milano, la metropoli lombarda ha potuto riscoprire la sua vocazione termale e restituire ai milanesi un pezzo della loro storia di inizio ‘900. Nel cuore di San Siro, tra lo Stadio e l’Ippodromo, sono custoditi oltre 16.000 metri quadri di superficie, di cui 6.000 mq al coperto e 10.000 mq all’aperto tra corte e aree verdi, dedicati al benessere, nel segno della sostenibilità e della rigenerazione urbana. Il parco ha ottenuto la certificazione del ministero della Salute delle sue acque come risorsa terapeutica validata, inserendole tra le acque destinate alla balneoterapia dermatologica. Un’oasi di benessere non certo alla portata di tutti, visti i prezzi, ma che ha creato anzitutto 100 posti di lavoro e ha rigenerato un’area strategica a Milano, contribuendo a progetti di forestazione in area metropolitana. Ora si spera che Caputi lasci un importante segno anche per i benefici economici ed occupazionali sul fronte Oltrepo Pavese. *diegosocialmediajournalist

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Cronaca

Incendio in un’abitazione nel Milanese, morta una 59enne

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MILANO (ITALPRESS) – Una donna di 59 anni è morta questa notte in un incendio scoppiato intorno alle 4.30 all’interno del suo appartamento in via Benedetto Secondo, nel comune di Locate Triulzi, nel Milanese. Malgrado l’intervento delle squadre dei vigili del fuoco di Milano, sul posto con cinque mezzi, non c’è stato nulla da fare per la donna che viveva da sola in casa.

Inizialmente lo stabile è stato fatto evacuare a scopo precauzionale ma le famiglie da poco sono rientrate nei rispettivi appartamenti tranne quello al piano superiore dove viveva la vittima. Le operazioni di messa in sicurezza e di bonifica da parte dei soccorritori proseguiranno ancora per alcune ore. Ancora da chiarire le cause che hanno portato allo sviluppo delle fiamme.

– foto ufficio stampa Vigili del Fuoco –

(ITALPRESS).

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Cronaca

Emiliano alla Camera per candidare bimbi di Gaza a Nobel per la Pace

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ROMA (ITALPRESS) – “La Puglia rivendica un ruolo di protagonista nella ricerca della pace in Medio Oriente, per ragioni storiche, culturali e umane profonde. La nostra terra è stata tra le prime ad accogliere la diaspora ebraica, è stata un punto di partenza per gli ebrei che tornavano a casa, in particolare da Santa Maria al Bagno e da Nardò. Abbiamo lottato contro l’antisemitismo promuovendo la cultura della memoria, organizzando, tra le prime Regioni in Italia, il Treno della Memoria e i viaggi ad Auschwitz, per insegnare ai giovani e ricordare a ciascuno di noi, cos’è il genocidio. Proprio per questo, quando abbiamo riconosciuto i segni del genocidio in altri contesti, siamo stati rapidi nel nominarlo per quello che era. La Regione Puglia è stata l’unica ad usare esplicitamente il termine ‘genocidiò nei suoi appelli pubblici, anche durante gli inviti all’interruzione dei rapporti istituzionali e di cortesia col Governo di Netanyahu, ma mai col popolo israeliano, che continua ad essere accolto in Puglia con il rispetto che si deve a ogni cittadino”. Lo ha affermato il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, che nella sala stampa della Camera dei Deputati ha partecipato alla presentazione della proposta di candidatura per il premio Nobel per la Pace ai bambini di Gaza. L’iniziativa è promossa dall’associazione pugliese “L’isola che non c’è” (alla quale aderiscono oltre 320 personalità provenienti dal mondo accademico, ecclesiale, della ricerca, della sanità, della cultura, e della politica) ed ha già registrato l’adesione di rappresentanti della società civile, istituzionale, e dei senati Accademici di UniBa e UniSalento.
“Questa proposta – ha aggiunto Emiliano – è emersa spontaneamente e la Regione Puglia ha subito offerto il suo supporto istituzionale. I bambini, di fronte al genocidio, possono scegliere tra due vie: conservare il ricordo come rancore e vendetta, oppure trasformarlo in speranza, in impegno per la pace e la convivenza. La candidatura al Nobel vuole aiutare questi bambini a rompere la catena della vendetta, a generare speranza. Perchè nonostante il martirio, possono essere insigniti non solo per ciò che hanno subito, ma per ciò che possono rappresentare per il futuro dell’umanità e per la pace, che è un valore allargato a tutti noi. La Regione Puglia ha il merito di insistere nel lavorare su queste situazioni e, insieme al Comune di Bari, ha adottato provvedimenti importanti. Stiamo collaborando con le amministrazioni della Striscia di Gaza per progettare la ricostruzione e raccogliere fondi, e stiamo offrendo assistenza sanitaria concreta ospitando bambini palestinesi, candidati al Nobel, curandoli nei nostri ospedali. Ci auguriamo – ha concluso Emiliano – di poter organizzare in autunno a Bari una grande conferenza giuridica, con esperti e giuristi da tutto il mondo, sulla convenzione contro il genocidio, per la quale non è sufficiente non commettere il genocidio, ma occorre attivarsi perchè il genocidio non si verifichi”.
Alla presentazione, moderata dal giornalista Franco Giuliano, presidente onorario dell’associazione “L’Isola che non c’è”, hanno partecipato tra gli altri, anche il vicepresidente della Camera, Sergio Costa, il cantante Al Bano Carrisi, la rettrice eletta di Unisalento, Maria Antonietta Aiello, il responsabile del Dipartimento Cultura e Turismo della Regione Puglia, Aldo Patruno, il presidente di Puglia Culture, Paolo Ponzio, e il direttore generale del Policlinico di Bari, Antonio Sanguedolce.
– foto ufficio stampa Regione Puglia –
(ITALPRESS).

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